In via Palazzuolo e limitrofe siamo arcistufi di vivere tra illegalità, spaccio, gioco d’azzardo, violenza. Per noi, residenti e commercianti, la situazione dell'ordine pubblico quest’estate ha varcato in zona i limiti di una sicurezza accettabile: l’aggressione al personale dello storico negozio di bici e motorini Scarpelli e le gravi minacce subite da un membro del nostro comitato rappresentano solo l'epilogo di una lunga estate violenta, costellata di risse, degenerazioni alcoliche quotidiane, aggressioni a donne inermi, illegalità diffuse di ogni genere, che segnaliamo da molto tempo senza esito. Lo spaccio continua indisturbato e nemmeno le due sospensioni da parte della questura, comminate quest’estate a un bar della zona a distanza di poche settimane l'una dall’altra, hanno fermato l'attività dei nostri instancabili spacciatori locali.
Nella convinzione che il rispetto delle leggi vigenti rappresenti non solo un dovere per tutti ma l’indispensabile base per una cittadinanza democratica condivisa, noi del Comitato “Palomar, Via Palazzuolo” richiediamo a Questura, Carabinieri, Sindaco Nardella, Giunta comunale e Quartiere 1 un impegno comune deciso per realizzare in via Palazzuolo al più presto delle misure urgenti, da adottarsi subito come “ponte” alla indispensabile riqualificazione complessiva della zona:
1. un presidio delle fore dell’ordine che scoraggi i violenti e metta al sicuro i minacciati
2. controlli multipli incrociati da parte di Polizia Municipale ASL, Finanza, INPS, ecc. diretti a tutti i locali della nostra zona, per garantire una legalità a tutto tondo qui da noi spesso latitante
3. un appoggio formale del Consiglio di Quartiere 1 (come promesso a luglio scorso dal presidente Sguanci) per la formulazione di esposti alla magistratura nei casi di palese disturbo alla quiete pubblica e di presunte violazioni delle leggi vigenti, tali da rendere indispensabile il ricorso agli organi giurisdizionali
4. un impegno delle istituzioni (Comune e Regione) a colmare il vuoto della legislazione della Regione Toscana in vista della chiusura della sala scommesse sita in via Palazzuolo a cinquanta passi dalla scuola materna “Rucellai” e dalla Ludoteca Comunale.
Non desideriamo vivere in un quartiere militarizzato e siamo consapevoli che nessuna repressione può bastare a “riparare” un territorio ferito e alterato nelle sue componenti socio-economiche sane, ma in attesa che il piano di riqualificazione per via Palazzuolo parta, non vogliamo più vivere in una terra di nessuno (tutelata dall’Unesco?), dove le norme comuni sono impunemente violate da tutti nell’indifferenza di chi ci governa. In via Palazzuolo c’è bisogno di ripristinare un livello minimo di legalità partecipata. Quanto richiediamo rappresenta un pacchetto di provvedimenti indispensabili subito per rispondere adeguatamente ai gravi fatti accaduti.
► Firma la petizione di Palomar
Sabato, 8 ottobre, ore 17
Bar Cantuccio, via Palazzuolo angolo via Maso Finiguerra
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