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venerdì 7 dicembre 2018

come ti allargo la scuola

CITTADINI AREA FIORENTINA
COME TI ALLARGO LA SCUOLA
TI TAGLIO GLI ALBERI E TE NE PROMETTO TANTI PIU' BELLI CHE PRIA 
Il cantiere della nuova scuola media tra via Sirtori e via Centostelle

Domenica 2 dicembre il Quartiere 2, d'intesa con alcuni commercianti e alla presenza della vice sindaco Giachi, aveva organizzato una assemblea presso la scuola Carducci in via Ugo Bassi per presentare la nuova scuola media Dino Compagni, i cui lavori di costruzione sono già a buon punto. Chi ha organizzato l'assemblea in aula magna ha rifiutato il confronto, anche se membri del Comitato di Campo di Marte avevano chiesto di intervenire. Un confronto frettoloso tra preside, progettista e cittadini si è poi svolto nella successiva visita al cantiere quando, nei capannelli spontanei, c'è stato uno scambio di vedute. Della vicenda ci eravamo già occupati con un post un anno fa - Ruspe risanatrici e danni collaterali – nel quale avevamo ricostruito la storia di questo vecchio edificio scolastico, per il cui risanamento dall'amianto (due casi di mesoteliosi pleurica) si erano impegnati per anni gruppi di genitori e il Consiglio d'Istituto. Successivamente la "Dino Compagni" era stata elevata a vessillo politico da un Renzi rottamatore, il quale tentò anche di ricorrere ad un project financing che produsse soltanto ritardi e lievitazione di costi. 

Purtroppo tutto ciò è avvenuto a spese di un'area verde sottoposta a vincolo paesaggistico dal '53, con più di 80 piante di alto fusto di circa 70 anni di età, decurtata per più di un terzo nella sua consistenza (31 gli alberi abbattuti tra cedri, platani, pini che saranno sostituiti con alberi da frutto e decidui di piccola taglia). Anche perché la legittima richiesta di sicurezza e di maggiore superficie delle aule, avanzata a suo tempo dai genitori, aveva prodotto la collaterale anomala estensione della palestra, un impianto per competizioni nazionali, su richiesta, pare, delle società sportive appoggiate dalla maggioranza del Q2.

Italia Nostra-Firenze, il CCTA (Coordinamento Cittadino Tutela Alberi) e il Comitato di Campo di Marte nel febbraio 2018 avevano avuto un incontro con il progettista ing. Mazzoni e la vice sindaco Giachi, riuscendo a strappare qualche limitata mitigazione degli abbattimenti che a quell'epoca erano giunti a più di venti esemplari.









La vicenda si inserisce nella più generale disastrosa gestione del verde in città che da alcuni anni si caratterizza per tagli indiscriminati di alberate e altrettante improvvide sostituzioni di interi filari e specie arboree, in nome della sicurezza e della risposta ai cambiamenti climatici.
Ennesima dimostrazione questa che l'amministrazione sta svolgendo un ruolo di profonda diseducazione civica, opponendo le ragioni della sicurezza, gestita in modo carente (per esempio con il ricorso esclusivo a prove visive – VTA – commissionate a professionisti esterni con compensi ridicoli) a scapito della salubrità ambientale. In questo caso l'ampliamento di spazi educativi e sportivi avviene a spese del paesaggio e della salute e in assenza di qualsiasi controllo da parte del Servizio comunale del verde, latitante su aspetti istituzionalmente di sua competenza.
INTANTO IN DIVERSE CITTA' EUROPEE E DEL MONDO LE AMMINISTRAZIONI PIU' ATTENTE E SENSIBILI, DOTATE DI UFFICI E STRUTTURE PER LA GESTIONE DI QUESTO PATRIMONIO, COMPIONO TUTTI GLI SFORZI POSSIBILI PER SALVAGUARDARE IL CAPITALE VERDE CHE, OLTRE A SVOLGERE BENEFICI EFFETTI PSICOLOGICI ED EDUCATIVI, RALLENTA IL GRAVISSIMO CAMBIAMENTO CLIMATICO IN ATTO SUL PIANETA.

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Manifestazione sabato 8 dicembre 2018


COMUNICATO STAMPA

Firenze, 6 dicembre 2018

SABATO  8  DICEMBRE
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE GRANDI OPERE INUTILI E NOCIVE E IN DIFESA DEL PIANETA

   
Sabato 8 dicembre 2018 si terrà la nona giornata internazionale contro le grandi opere inutili. La data ricorda la manifestazione che nel 2005 segnò la riappropriazione da parte dei cittadini del cantiere TAV che era stato approntato a Venaus.
Quest'anno la data coincide anche con l'assemblea dell'ONU sul clima, la COP 24 che si sta svolgendo in Polonia.

Assemblee svolte in tutta Italia (Nova Siri, Venezia, Firenze, Roma, Venaus) hanno deciso che quest'anno si tenessero iniziative diffuse sui tanti  territori del fu belpaese dove progetti e cantieri mettono a rischio il futuro di sistemi ambientali fondamentali per la vita delle comunità umane e ecologiche.
Mentre a Torino si sta organizzando una manifestazione importante (al momento dalla nostra città sono previsti tre autobus) a Firenze abbiamo pensato di concentrare simbolicamente l'attenzione sulla Piana che continua ad essere oggetto di interventi infrastrutturali e urbanistici devastanti, culminati con il progetto del nuovo aeroporto intercontinentale. Venerdì 07 proprio sul Masterplan del nuovo aeroporto vi sarà a Roma la Conferenza di Servizi che speriamo sancisca l'abbandono di questa ennesima follia.
Ma nella Piana e nelle città sono più che mai vive le opposizioni a tutti i cantieri inutili: Tunnel TAV, inceneritori, autostrade, tranvie sbagliate, ospedali fantasma, svendita del patrimonio e del territorio, privatizzazioni dei servizi, consumo di suolo………..

Il ritrovo della Manifestazione del 8 dicembre è alle ore 10.00 al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, poi ci sarà una passeggiata  attorno al lago di Peretola, uno specchio d'acqua che ancora, nonostante il degrado della zona, ha interessanti aspetti ambientali e accoglie fauna locale e migratoria. Il Progetto di Toscana Aeroporti ne prevede la cancellazione con altre aree umide fondamentali per le relazioni ecosistemiche ancora oggi vitali.
La breve camminata finirà al Presidio della Piana realizzato da varie realtà sociali in un luogo altamente simbolico, cioè sul tracciato della pista del nuovo aeroporto e vicino al progettato inceneritore di Case Passerini.
Qui, dopo un momento conviviale, si terrà una assemblea dei partecipanti e dei promotori della giornata.

Quest'anno la giornata ha particolare rilevanza per diversi motivi: si svolge in concomitanza con la COP 24, l'assemblea dell'ONU che dovrebbe affrontare, si spera con effetti concreti e reali, il problema,  assolutamente centrale per la BIOSFERA, del cambiamento climatico, dell'aumento della temperatura del pianeta i cui esiti, come è noto, saranno catastrofici già nei prossimi decenni. L'uso sconsiderato delle risorse fossili sta provocando quello che è definito "effetto serra", cioè un riscaldamento anomalo della Terra.
L'uso eccessivo di energia fossile non rinnovabile - fino ad oggi  reperibile e gestibile a costi relativamente contenuti- è il principale responsabile di questo fenomeno; è soprattutto funzionale ad una economia che non ha come obiettivo il funzionamento delle società umane, ma la produzione di profitti per i grandi gruppi economici che controllano il sistema mondo.
Le grandi e meno grandi  opere inutili e nocive sono un capitolo importante di questo dramma; le infrastrutture sono energivore sia in fase di realizzazione, sia perché favoriscono una economia predatoria, ineguale e irrazionale. Per questo lottare contro l'imposizione di progetti sbagliati e contro lo sfruttamento del pianeta sono le facce di una stessa medaglia.
In questo periodo in Italia stiamo anche assistendo ad una violenta offensiva del soggetto economico/politico che dalle grandi opere trae i maggiori profitti: la grande impresa finanziarizzata. In questi giorni i big della Confindustria hanno chiamato a raccolta tutti i soggetti politici possibili per schiacciare ogni resistenza sui territori: associazioni di categoria, addirittura sindacati sono stati arruolati nella guerra al pianeta e alla biosfera che lo abita. Profitto, crescita, ricchezza sono le parole d'ordine di questo schieramento estremamente ambiguo; non si capisce infatti come possano coincidere gli interessi dei lavoratori schiacciati da mega opere che producono alto sfruttamento e pochi posti di lavoro in proporzione alle risorse impiegate, alle piccole e medie imprese strangolate da una catena iniqua di subappalti, mentre il vertice contrattuale gode di totali garanzie economiche da parte degli enti pubblici che finanziano.
Anche i cittadini sono vittime spesso inconsapevoli di questo meccanismo diabolico nato per garantire profitti alti e sicuri a imprese che ormai non sono più capaci di alcuna innovazione.
La giornata dell'8  dicembre è molto importante: vede da una parte coloro che hanno a cuore le sorti del pianeta, dei suoi abitanti e indicano la necessità di nuove modalità di uso di materia, energia, informazione anche attraverso l' avvio di sperimentazioni territoriali nel campo delle infrastrutture, della gestione dei rifiuti riferendoli appunto alle comunità locali e a specifici ambiti territoriali, dall'altra chi invece vede in ogni cosa solo occasioni predatorie di profitti parassitari.
Chi vuol salvare l'esistente sa che si deve andare verso un sistema economico che sia al servizio delle società che ne usufruiscono, chi vuole che ci sia ancora un futuro deve per forza opporsi a chi vuol piegare tutto l'esistente alle necessità di una impossibile accumulazione infinita.


Info: 338 3092948 – 335 1246551

Presidio Noinc-Noaero
Mondeggi Bene Comune - Fattoria senza padroni
Italia Nostra
Italia Nostra Onlus Firenze
Rete dei Comitati per la difesa del territorio
Comitato No Tunnel Tav Firenze
Genuino Clandestino
Collettivo di Agraria
Collettivo di Scienze
Collettivo di Scienze Politiche
AlterPiana
Comitato No Aeroporto - Campi Bisenzio
PerUnaltracittà Firenze
CUB Firenze
CUB Toscana
COBAS Firenze
Associazione "Vivere in Val di Sieve"
Associazione Val di Sieve
Associazione "firenze, le piazze degli anni '70"
Comitato "San Salvi chi può"
Fronte di Lotta No Austerity di Firenze
Potere al Popolo - Firenze
PRC Firenze
SET Firenze - South Europe Facing Touristication
Coordinamento 20 Gennaio
ICS - Per Sesto Bene Comune
Associazione Firenze Città Aperta
Comitato Ex Manifattura Tabacchi

Appello: La Polveriera Spazio Comune

 LA POLVERIERA E' SOTTO SGOMBERO! DIFENDIAMO L'AUTOGESTIONE!

Venerdì scorso il CDA dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio ha approvato - senza alcun preavviso e con il solo voto contrario delle rappresentanze studentesche - lo sgombero degli spazi comuni della Polveriera come condizione per l'avvio dei lavori di riqualificazione di sant'Apollonia.
Anni fa (diversa era la giunta regionale, uguale il partito) questo progetto di riqualificazione fu presentato con la promessa di restituire un luogo semi-abbandonato e fatiscente agli studenti e abitanti del centro storico. Un progetto che oggi prevede uno stanziamento di 2.3 milioni di euro, ma che nel frattempo è cambiato: invece che agli studenti, gli spazi recuperati serviranno per ospitare uffici di fondazioni ed enti regionali. Così come il giardino del chiostro interno è stato chiuso per essere cornice e sfondo esclusivo degli eventi organizzati nell'auditorium che la regione affitta, anche gli spazi del loggiato - sin dagli anni '70 percorsi dagli studenti e dalle studentesse che frequentano la mensa universitaria - dovranno essere chiusi.

La Polveriera è nata nel 2014, durante le proteste messe in atto dai collettivi universitari contro le sempre maggiori limitazioni di orario delle università e delle aule studio e contro l'aziendalizzazione disumanizzante dei corsi di studio, organizzando assemblee e occupazioni nelle facoltà. In questo contesto, alcuni collettivi iniziarono ad auto-organizzarsi per riappropriarsi di ciò che era loro diritto, occupando le stanze del primo piano, inutilizzate da decenni, e imponendo così alle istituzioni di prendere atto di ciò che ignoravano di proposito: gli studenti hanno dei diritti e delle esigenze e non sono più disposti a credere a vaghe promesse di un futuro felice.

Per questo la Polveriera nasce come "Spazio Comune": avevamo bisogno di un luogo aperto a tutti dove fermarci e riflettere, dove incontrarci e condividere, per auto-formarci, organizzarci e lottare contro una società attenta solo al profitto. In questi anni la Polveriera è stato un luogo di aggregazione e condivisione di saperi e un laboratorio di pratiche antifasciste, antisessiste e antirazziste. Ha ospitato e organizzato centinaia di iniziative gratuite: corsi, laboratori, presentazioni, proiezioni, spettacoli, concerti e assemblee, ennesima dimostrazione che l'ostacolo a un impegno concreto verso le persone non è la mancanza di soldi bensì la mancanza di volontà.

La Polveriera è ancora qua, dopo quasi cinque anni di occupazione, nel cuore di un centro storico piagato dalla speculazione economica sia privata che pubblica, a dimostrare che oggi più che mai sono necessari spazi liberati e liberi; che l'auto-organizzazione - ovvero la partecipazione diretta alle decisioni che riguardano la vita di ciascuno - è l'unica pratica legittima che non smetteremo di portare avanti, qui e ovunque.

Contro ogni delega, contro ogni autorità o decisione imposta dall'alto, la Polveriera resta aperta, le attività proseguono, l'assemblea di autogestione continua a riunirsi ogni lunedì dalle 19 alle 22,30.

Insieme a tutti coloro i quali hanno intrapreso con noi questo cammino, lo hanno attraversato, sospinto, sostenuto, accompagnato finora e da qui in avanti.

Insieme a tutte le realtà che ci hanno sostenuto e che sosteniamo condividendone pratiche e valori.

In difesa della Polveriera, in difesa di ogni di autogestione

Adesioni:


giovedì 6 dicembre 2018

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO



COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
(05/12/2018 ore 21:30)

Le associazioni ambientaliste senesi contro i lavori del Consorzio di Bonifica
Organizzato per sabato 8 dicembre un presidio informativo a Siena
Le associazioni ambientaliste e di difesa del territorio senese sono da mesi in contrasto con il Consorzio di Bonifica Toscana Sud a causa di innumerevoli attività che hanno prodotto gravi dissesti geologici, morie di pesci, distruzione di flora e fauna. A distanza di circa un anno tornano in piazza per difendere le leggi regionali, nazionali e le normative europee che quotidianamente vengono calpestate così come sono calpestati i pareri degli esperti ricercatori e tecnici che da più parti hanno chiesto uno stop a tali scempi.
Dopo le gravi parole del Presidente della Regione Enrico Rossi che vanno nella direzione di dragare i fiumi naturali e distruggerne la vegetazione "per aumentare il deflusso" (e quindi in molti casi la potenza distruttiva), parole tra l'altro in totale contrasto con buona parte della comunità scientifica, i molti cittadini, associazioni e comitati hanno predisposto una mobilitazione che da questo momento sarà permanente.
Gli eventi catastrofici che si sono verificati sulle Alpi ed in gran parte d'Italia tra ottobre e novembre dimostrano come i territori di tutta la nazione siano fragili di fronte alla furia dei cambiamenti climatici. Ora più che mai è necessario intervenire con metodi innovativi diingegneria naturalistica, nel rispetto delle leggi e seguendo gli studi e le indicazioni di esperti e delle Università, per affrontare la sfida del dissesto idrogeologico.
Gli alberi, la vegetazione riparia, il greto naturale dei torrenti sono fondamentali per evitare alluvioni distruttive e sostenere ecosistemi di valore unico.

I cittadini sono tenuti a pagare una tassa salata per vedere realizzato questo scempio del territorio?

Perché non si coinvolgono persone dalle competenze tecniche adeguate e non si rispettano la natura e gli indirizzi normativi che la tutelano?

Si nascondono forse altri interessi come il cippato e le biomasse dietro questi interventi? Perché vengono scelte ditte esecutrici che fanno affari con il commercio di legname e biomasse?

Il Coordinamento per la difesa dei fiumi naturali in terra di Siena ha indetto per Sabato 8 Dicembre presso Piazza Postierla a Siena, un presidio per informare e contrastare gli scempi sui fiumi, la perdita di biodiversità e i rischi idrogeologici. Il presidio avrà luogo dalle ore 10 alle ore 12:30.
Parteciperanno al presidio tra gli altri CAI - Club Alpino Italiano Sezione di Siena, Circolo Legambiente Siena, Italia Nostra Siena, Coordinamento Merse, Comitato Amici del Crevole, Comitato per la valorizzazione del paesaggio e dell'ambiente di Buonconvento, GAS il Melograno, Associazione Mosca Club, WWF Siena, ISDE (Medici per l'Ambiente) di Siena, Associazione Tartufai Senesi.

-- 
WWF Siena ONLUS
Struttura Territoriale Provinciale del WWF Italia
Email: siena@wwf.it
Web: www.wwfsiena.it

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I: [La Città invisibile] Con Ricky | Chi sono i giubbotti gialli? | 8 dicembre contro le imprese parassitarie | Touristification à l'italienne | Securitarismo


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[Qui le info sull'iniziativa toscana al Parco e al Presidio della Piana

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