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giovedì 25 ottobre 2018

Il Nidiaci premiato


La comunità di cittadini che cura il Giardino Nidiaci nell'Oltrarno fiorentino è stata premiata oggi dalla European Sustainable Cities Platform, che li ha onorati con una "Special Mention, Transformative Action Award, 2018."
La European Sustainable Cities Platform raccoglie i firmatari - attualmente 501 città e regioni europee e numerose realtà non istituzionali come l'Associazione che da cinque anni cura il giardino Nidiaci - della "Dichiarazione dei Paesi Baschi" ( Basque Declaration) sulla promozione della collaborazione tra cittadinanza attiva e istituzioni, in un'ottica di sostenibilità e di localizzazione.

Si segnalano in particolare i seguenti punti della Dichiarazione:

"Impegneremo attivamente i nostri cittadini, e andremo oltre la progettazione partecipata per arrivara all'attuazione partecipata, sostenendo e adoperando nuovi approcci come la coproduzione, la coprogettazione e la coinnovazione.

Ripenseremo i confini tra servizi, attività e compiti pubblici e privati, e cercheremo di incoraggiare l'impegno locale privato e civico."
Associazione Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus
http://www.nidiaci.com

La nostra legge!



La nostra Legge per fermare il consumo di suolo. ORA!



Ci dicevano che non saremmo mai riusciti a costituire un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare esperto e competente. E invece ci siamo riusciti...
Ci dicevano che non saremmo mai riusciti a far elaborare da ben 75 Esperti un testo normativo rigoroso e collettivo. E invece ci siamo riusciti...
Ci dicevano che non saremmo mai riusciti a chiedere alle decine di migliaia di nostri aderenti di esprimere i propri "emendamenti" e produrre un testo conclusivo. E invece ci siamo riusciti...
Ci dicevano che non saremmo mai riusciti a completare il nostro lavoro prima delle elezioni del 4 marzo. E invece ci siamo riusciti, offrendo a tutte le forze politiche quel prezioso documento nell'ultimo mese della campagna elettorale ...
Ci dicevano che non saremmo mai riusciti a trovare forze politiche disposte ad appoggiare la nostra PdL in sede parlamentare. E invece ci siamo riusciti...
Ci dicevano che non saremmo mai riusciti a far sì che una forza politica presentasse la nostra PdL alla Camera e al Senato. E invece ci siamo riusciti...
Bene, ora inizia la vera battaglia: al Senato si è avviata la discussione in Commissione Ambiente e Agricoltura. Ora la nostra proposta deve diventare legge dello Stato!
Fatela conoscere, fatela girare, scendete per le strade, organizzate incontri, scrivetene, fatene scrivere, inventate campagne virali, video, volantinate, producete suoni ammalianti. Dobbiamo farla sentire come un'onda che cresce, rapida e a dismisura!
Perchè ora inizia la vera battaglia, che vinceremo solo se ognuno di noi sarà in prima fila e pieno di energia.
Oltre all'energia e alla condivisione ci occorre anche una dotazione finanziaria, per realizzare alcuni strumenti:
- Video, opuscoli, volantini, bandiere, seminari, magari un libro per diffondere ad ampio raggio i contenuti della nostra Proposta di Legge e raggiungere le sensibilità di tutti i cittadini italiani;
- Sostenere le spese per i diversi tavoli in cui i nostri migliori Esperti saranno chiamati ad esprimere le nostre volontà;
- Prepararci per l'eventuale fase due della nostra azione (qualora il Parlamento decida di stravolgere la nostra Proposta di Legge): l'iniziativa popolare con raccolta firme. Per metterla in campo occorrerà organizzazione, stampati, tutele giuridiche e molto altro, con costi non indifferenti.
Per questo motivo abbiamo aperto questa campagna di crowfunding: la vostra donazione è ESSENZIALE per il nostro risultato finale!
Salviamo insieme il suolo e il paesaggio italiano!
_____________________________________


CALENDARIO APPUNTAMENTI
Per conoscere i prossimi eventi potete consultare il nostro calendario:www.salviamoilpaesaggio.it/blog/calendario/

Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
"SALVIAMO IL PAESAGGIO - DIFENDIAMO I TERRITORI"
www.salviamoilpaesaggio.it






Helen Ampt, strada di Tonni 5, 53018 SOVICILLE (Siena), 0577 345492, +39 370 3401605, +61(0)41349469

lunedì 15 ottobre 2018

cucù e il bus non passa più

CITTADINI AREA FIORENTINA
CUCU', E IL BUS NON PASSA PIU'
IL SINDACO APPICCICOSO E LO SFACELO DEL TRASPORTO PUBBLICO
. … penso che i fiorentini siano contenti di sapere che c'è un sindaco che lavora per loro, si alza presto e va a dormire tardi, lavorando con umiltà e impegno per la città. E' a questo proposito che voglio intensificare il rapporto con le persone, soprattutto parlando con chi non conosce il sindaco … 


Attenti perché il sindaco Nardella circola per case, botteghe e salotti e spunta quando meno ve lo aspettate. Come è successo alla signora Mirella, residente in S. Niccolò che "davanti a un caffè fumante accompagnato da biscottini di mais" ha parlato con lui "del trasporto pubblico e dei problemi della linea 23 su cui la signora viaggia di solito" [il Reporter]. E' il risultato dell'operazione "Uscio e bottega", una trovata dei suoi spin doctor per alleggerire le emergenze che gravano sulla città: turismo fuori controllo, paralisi della circolazione, strade e marciapiedi dissestati, sporcizia, fuga dei residenti, scempio dello spazio urbano, sterminio di alberi e via catastrofando.

Prendiamo il trasporto pubblico, un'idea ormai diventata platonica.

Anche la stampa ortodossa non può fare a meno di riconoscere
che, con l'entrata in servizio dei tram, la tanto agognata riduzione del traffico non si è verificata affatto. Deve ammettere che il servizio bus non funziona più, accumulando ritardi inammissibili dato che tutte le linee devono affrontare il caos stazione, il nodo Dalmazia, i tempi dei semafori. Anche se sono stati modificati parte dei percorsi, soppresse 8 linee e create 4 nuove, da quando è stata pedonalizzata Piazza del Duomo non è mai stata ridisegnata la rete dei bus; solo scadenti toppe. E' vero invece ciò che abbiamo sempre detto: la tramvia c'è, ma solo per una parte di città; manca l'est, il sud, il centro ed anche il nord.
Le auto non spariscono per magia e Firenze è spaccata in due come una mela.
Le cose peggioreranno con l'entrata in servizio della linea 2 e la improvvida traversata del viale Belfiore, al centro del quale è piazzata a spregio una bella fermata.

Eppure le misure che questo Cattivo Governo cittadino intenderebbe prendere per rimediare al caos spargerebbero altro sale sulle ferite.
Invece di accontentare la signora Mirella proteggendo la Linea 23 con adeguate corsie, o ripristinando, almeno per poche linee diametrali, il transito dal Centro storico, se ne vuole accorciare il percorso: troppo lungo, si dice, perché non si resti intrappolati nel traffico.

Al contrario si rilancia la realizzazione dell'inutile linea T4, dalla stazione Cascine alla Leopolda, occupando una linea ferroviaria ancora in esercizio, nonché il prolungamento della linea T2 che va da Peretola a P.za Unità. Si arriva così al record di 4 tramvie, tutte a servizio del solo settore Ovest che aggraveranno i due principali problemi di mobilità della città: l'accessibilità e fruibilità del Centro Storico per i cittadini e la "frattura Est Ovest " che vede nel nodo Ponte Rosso-P.za della Libertà il punto più critico.

La linea T4, non ha un bacino di utenza che la giustifichi. Al contrario penalizza quello molto più vasto della linea ferroviaria che va a demolire, scaricando i suoi passeggeri sulla T1 proprio quando, in prossimità della stazione, è al suo massimo carico: un'assurdità.

La linea T2, sovrapponendosi alla T3 in via Valfonda, aggrava i problemi di esercizio in tutta la zona Stazione. La scelta di proseguire poi per Lavagnini, Libertà, Cavour, S. Marco, La Pira-Lamarmora e ritorno, peggiora la situazione oltre che per l'impatto paesaggistico anche per le conseguenze trasportistiche. Infatti andrà ad occupare in modo pressoché esclusivo, con barriere e interminabili semafori, punti cruciali della mobilità cittadina, nodi nevralgici e di interscambio come P.za della Libertà e P.za San Marco. Il tutto a favore di un'appendice poco significativa della rete esistente dal momento che serve soltanto una piccola parte del Centro storico.

In più la Giunta si muove anche per la nuova linea P.za Libertà-Bagno a Ripoli, affidata alla solita Architecna. società di progettazione di Messina (perché e come ?), che dal 2005 gestisce la progettazione e la direzione dei lavori delle linee tramviarie. Con i risultati davvero scadenti che sono sotto gli occhi di tutti. 

Nel frattempo continua a rimanere indefinita la vicenda del sottoattraversamento TAV di Firenze e del misterioso Hub dei bus ai Macelli, non toccato da nessuna delle 4 tramvie dell'Ovest. L'unica certezza, espressa da Ferrovie, è che i treni AV per Firenze continueranno a fermare a S.M. Novella dove dovrebbe avvenire l'interscambio con i servizi ferroviari regionali e con quelli del trasporto pubblico urbano e suburbano.

Tutto ciò sembra frutto di menti dissennate, dispetti fatti alla città ed ai cittadini che peraltro, nel referendum del 2008, si erano detti contrari alla linea 3 oltre che al passaggio dal Duomo.

Prima che i guasti divengano ancora più gravi e si investano altre risorse per produrli è urgente:  

  • sospendere immediatamente la realizzazione della T4 e il prolungamento della T2, 
  • sospendere qualsiasi finanziamento per queste costose opere nessuna delle quali ha passato il vaglio di una analisi costi – benefici,
  • interrompere l'esperienza di un anomalo project financing per la realizzazione della rete tranviaria, data la sproporzione tra i mezzi finanziari pubblici e quelli privati, nonché per gli incredibili costi (38 Mil/Km),   
  • promuovere la stesura largamente partecipata di un piano della mobilità e dei trasporti tuttora inesistente, ricorrendo se necessario ad un Commissario ad Acta che indica gare trasparenti e promuova analisi costi benefici affidabili e neutrali.

Ridiamo a Firenze un sistema di trasporto, l'accessibilità al Centro Storico e il collegamento tra l'est e l'ovest

Difendiamo il diritto alla mobilità per tutti i fiorentini











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lunedì 1 ottobre 2018

cascine 2018 ennesimo stupro

CITTADINI AREA FIORENTINA
CASCINE, SETTEMBRE 2018: ENNESIMO STUPRO DEL PARCO PUBBLICO PIU' IMPORTANTE DELLA CITTA'.

Ecco le immagini di come si presentavano alcune parti del Parco delle Cascine agli occhi di chi vi si fosse trovato a passeggiare domenica 16 settembre.


Fig. 1 Prato della Tinaia e controviale lato sud.
Fig. 2. Idem .
Fig. 3. Il giardino della Catena dal controviale lato tramvia
Fig. 4 Il controviale del Viale Lincoln da piazza Vittorio Veneto al ponte della tramvia.
Il prato della Tinaia e il controviale adiacente occupato da automezzi , gazebo, tende da campeggio e altro per qualche manifestazione di turno. Il giardino della Catena ridotto a Luna Park dall'edizione di quest'anno del Festival dell'Unità; il tratto di Viale Lincoln e relativo controviale fra Piazza Vittorio Veneto e il Ponte della Tramvia occupato interamente dagli stand del Festival dell'Unità. Insomma l'ennesima offesa e l'ennesimo stupro perpetrati contro un bene culturale e ambientale dichiarato dallo stato italiano monumento nazionale di particolare pregio.
Che questo avvenga con l'autorizzazione dei "vandali in casa " che amministrano la città da Palazzo Vecchio non ci stupisce ormai più. Quello che invece ci stupisce e ci fa indignare è che tutto questo possa avvenire con l'avallo, il consenso o il silenzio della Soprintendenza dei beni Culturali di Firenze che è l'istituto periferico dello stato preposto alla "TUTELA" dei beni culturali della città.

QUESTO OPERATO DELLA SOPRINTENDENZA DI FIRENZE E DEI SUOI FUNZIONARI PAGATI DALLO STATO PER ASSOLVERE AL COMPITO DELLA TUTELA DEL PATRIMONIO DEL TERRITORIO DI LORO COMPETENZA CI INDIGNA PER IL PRESENTE E CI PREOCCUPA PER IL FUTURO. PERTANTO CREDIAMO CHE DEBBA ESSERE DISCUSSO CON URGENZA PRESSO TUTTE LE AUTORITA' POLITICHE, AMMINISTRATIVE E GIUDIZIARIE COMPETENTI.
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Il patrimonio verde è sempre in pericolo

CITTADINI AREA FIORENTINA
IL PATRIMONIO VERDE E' SEMPRE IN PERICOLO
Un momento dell'assemblea

Dopo le mobilitazioni di residenti in difesa del verde pubblico e mentre l'Amministrazione comunale prosegue nel suo programma di abbattimenti e sostituzioni di piante a causa di eventi atmosferici, malattie o lavori pubblici, un'assemblea indetta dal Coordinamento dei comitati per la tutela del verde (CCTA), con la partecipazione di Italia Nostra, due agronomi e numerosi cittadini, si è svolta a Bellariva nei giorni scorsi per fare il punto della situazione.

Ecco un estratto dal comunicato stampa redatto al termine dell'assemblea:

"E' stato ribadito il DIRITTO, sancito da una sentenza della Corte costituzionale, delle associazioni ambientaliste riconosciute, tra cui appunto Italia Nostra, di essere CONSULTATE periodicamente e preventivamente in merito agli interventi sul bene pubblico ambientale, paesaggistico, architettonico e storico. Questa pratica è ampiamente e sistematicamente disattesa da questa Amministrazione che spesso decide senza consultare. Prima vengono abbattuti gli alberi e poi, a distanza di tempo, ex post, con grande difficoltà, dopo onerosi accessi agli atti è possibile sapere le cause degli abbattimenti, a quali prove gli alberi sono stati sottoposti per verificarne la precarietà e gli esiti dei test .
Anche secondo il prof. Ferrini, decano dell'Università di Agraria, non basta il test visuale (VTA), ci vuole il resistometro, o ancora meglio le PROVE DI TRAZIONE. Ma la negligenza ventennale verso questo bene comune, (parole del nostro Sindaco) non consente un adeguato stanziamento per stabilire la salute degli alberi con prove certe. E allora, per magia, l'incuria di lunga durata si trasforma in virtuosa protezione della sicurezza dei cittadini: tagliare per rassicurare!
Gli alberi in buona parte non sono in situazione precaria per età avanzata, ma per carenza grave di manutenzione, con appalti al ribasso (i platani dell'anello di Viale Fanti hanno spesso l'asfalto che arriva al colletto, talvolta i lavori di scavo vanno ad intaccare le radici, subiscono colpi dalle auto perché, in molti casi, non sono schermati)."
 
 Intanto nell'area della scuola media Dino Compagni a Campo di Marte, di cui avevamo parlato in alcuni resoconti del 2017 e del 2018,


su un totale di 80 piante di alto fusto presenti in origine nel cantiere ne sono già state abbattute 29. Ciò, malgrado i diversi incontri e trattative intercorse con l'Amministrazione e con il progettista, le loro rassicurazioni circa la volontà di risparmiare un certo numero di piante e le interrogazioni di alcuni consiglieri di opposizione. Presto il numero degli alberi abbattuti salirà a 31.

Il progetto della nuova scuola prevede l'adeguamento a nuove norme e l'aumento della superficie delle aule, ma anche la costruzione di una palestra olimpionica per il basket - volley che copre una superficie quasi pari alla metà delle aule della scuola. Il tutto in una zona, quella della collina fiesolana, interessata da un vincolo di tutela paesaggistica.



Lo stato precedente del verde nell'area della ex scuola media D. Compagni
I lavori in corso nel marzo 2018
ANCHE SE L'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE HA MOSTRATO IN ALCUNE OCCASIONI UNA DISPONIBILITA' AL CONFRONTO CON I CITTADINI, CIO' NON HA MODIFICATO LA POLITICA SOSTANZIALMENTE NEGLIGENTE ED OPACA DELL'AMMINISTRAZIONE NELLA GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO.
NE' SI INTRAVEDE IN QUESTO CAMPO ALCUNA SCHIARITA CULTURALE ED AMMINISTRATIVA
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Mamme No Inceneritore, lettera in Consiglio regionale: "Nessun piano rifiuti"


sesto_fiorentino_mamme_no_inceneritore1

Presidio del Comitato Mamme no inceneritore al Consiglio regionale a Firenze. Sono state portare delle lettere indirizzate al presidente della Giunta, Enrico Rossi, all'assessore all'ambiente Federica Fratoni e ai consiglieri regionali. Di seguito il testo.

Oggi 1 Agosto 2018, data dell'ultima seduta del Consiglio della Regione Toscana prima delle pausa estiva, abbiamo deciso di consegnarvi questa lettera e per questo abbiamo deciso di essere qui per rendere pubbliche alcune importanti informazioni sulla questione "gestione rifiuti a Firenze e in Toscana". 

Molte delle cose che diremo qui, oggi, avremmo prima voluto condividerle con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e con il suo Assessore all'Ambiente Federica Fratoni. Purtroppo in 3 anni di costanti richieste formali e appelli, l'amministrazione regionale non ha mai risposto. Certo non sono mancate, da parte del Presidente Enrico Rossi, le promesse verbali e scritte di un incontro, ma questo non è mai avvenuto. 

Il Presidente parla di cambiamento, partecipazione, trasparenza, ma non coglie l'opportunità di incontrare la cittadinanza attiva su un argomento così cruciale, argomento sul quale sta evidentemente lavorando. Sono infatti circa 6 mesi che il Presidente promette (e ne sono la prova le decine di articoli usciti su diverse testate) che la Regione Toscana avrebbe varato entro questo luglio un nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti e una proposta di legge sull'economia circolare. 

Oggi quindi siamo qui a rendere pubblico quello che avremmo voluto condividere con lei, con il suo assessore e con tutte le istituzioni preposte. Di seguito vi segnaliamo una serie di punti, per comodità limitati a 10, che vorremmo vedere realizzati nel prossimo piano regionale di gestione dei rifiuti in Toscana, affinché sia un piano lungimirante e di vero cambiamento. 

1.    eliminazione dalla programmazione dell'inceneritore di Firenze 
2.    definire una exit strategy degli impianti di smaltimento, legata a progetti concreti e all'aumento sostanziale degli obiettivi di riduzione complessiva dei rifiuti e incremento delle raccolte differenziate:l'obbiettivo minimo deve essere almeno l'80%. 
3.    messa al bando dell'usa e getta, in particolare in plastica, da tutto il territorio regionale iniziando subito da tutti i luoghi e gli eventi pubblici e/o sostenuti dalle istituzioni pubbliche e proseguendo nelle grandi catene e cooperative di consumo, incentivazione di progetti di Raccolta Differenziata spinta nei mercati presenti su tutto il territorio regionale e attivazione di progetti di Raccolta Differenziata spinta in tutte le area industriali e commerciali della Regione Toscana 
4.    disincentivazione dei sistemi a cassonetto stradali, a controllo volumetrico (con e senza chiavetta) e interrati e conseguente incentivazione dei sistemi di raccolta domiciliari (porta a porta) e introduzione della tariffazione puntuale per privati e aziende su tutto il territorio regionale 
5.    costruzione di infrastrutture per riuso e riciclo e incentivazione di creazione di distretti del riciclo e di progetti legati al riuso e al riciclo 
6.    sviluppo/ottimizzazione degli impianti di trattamento e recupero materie prime seconde sia da rifiuti urbani e sia dai rifiuti speciali, come per esempio le fabbriche per il recupero e riuso delle plastiche e della cellulosa dai pannolini/pannoloni o la fabbrica di recupero del PULPER prodotto dalle cartiere per la realizzazione di nuovi manufatti. 
7.    ridefinizione delle aree territoriali ottimali (ATO) per la raccolta rifiuti con dimensioni più piccole degli attuali 3 Ato, in modo che venga garantito il controllo diretto da parte dei Comuni e tutelato il principio della concorrenza tra più gestori. 
8.    dare il via a una netta e chiara divisione societaria tra gestori della raccolta e gestori dello smaltimento per evitare potenziali conflitti di interesse 
9.    attuare una reale separazione tra enti controllori (regione, ato e comuni) e gestori dei rifiuti, che non possono quindi essere in situazione di sostanziale monopolio 
10.  incremento del tributo speciale per la messa a discarica e soprattutto dell'addizionale al tributo per quei Comuni che non raggiungono l'obiettivo minimo del 65% di raccolta differenziata e del 50% del tasso di riciclo, e commissariamento della gestione qualora non vengano raggiunti gli obiettivi entro 2 anni. 

Vogliamo subito sgombrare ogni dubbio o incertezza: a chi pensa, a una prima lettura, che si tratti di 10 punti generici e di difficile realizzazione facciamo presente che possiamo documentare e portare esempi di grande successo per grandi e piccoli comuni; possiamo inoltre suggerire i contatti di diversi amministratori di società di gestione rifiuti in Italia che potrebbero diventare utili risorse di know how per il nuovo piano regionale dei rifiuti. 

Da ultimo, mentre lei Presidente parla di azioni rivoluzionarie sul tema dell'economia circolare e della difesa dell'ambiente, anche altre regioni si stanno muovendo concretamente:  

-- la Regione Puglia ha deciso di coinvolgere direttamente i cittadini sulle scelte da prendere riguardo al nuovo piano dei rifiuti e ha deciso di suddividere il territorio in ARO, ovvero le Area di Raccolta Ottimale per la gestione della raccolta dei rifiuti. Le ARO sono pensate per gestire aree omogenee di circa 100/150.000 abitanti massimo, come suggerito anche dalla stessa Autorità Garante per la Concorrenza di Mercato, per fare in modo che i Comuni abbiano di nuovo il controllo sulla raccolta rifiuti e possano scegliere a quale gestore affidarsi per tale servizio; 
         
-- la Regione Emilia-Romagna ha iniziato la (seppur) lenta transizione verso un'economia di tipo circolare seguendo l'equazione semplice: meno inceneritori e più raccolta differenziata; 

-- altre regioni (come le Marche) hanno messo al bando la pratica dell'incenerimento e stanno spingendo su differenziata spinta e riciclo in zone residenziali e in zone altamente turistiche. 

Ci rivolgiamo ancora una volta a lei, Presidente Enrico Rossi, se vuole far diventare la Regione Toscana la regione d'eccellenza per la gestione dei rifiuti, per l'economia circolare e per sostenere attivamente la difesa dell'ambiente, oggi ha una grande occasione! 

I 10 punti suggeriti sono il primo passo verso una vera rivoluzione sul tema.Siamo consapevoli che il tutto non si può realizzare in pochi giorni, ma siamo certe che in due o tre anni si possa seriamente dare una spinta in questa direzione... ma bisogna partire oggi!

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2018/08/01/mamme-no-inceneritore-lettera-consiglio-regionale-nessun-piano-rifiuti
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Postato da Associazione "Vivere in Valdisieve" su Associazione "Vivere in Valdisieve" il 9/26/2018 02:10:00 PM

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