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mercoledì 27 dicembre 2017

a Campo di marte il comune abbatte decine di alberi

CITTADINI AREA FIORENTINA
A CAMPO DI MARTE IL COMUNE ABBATTE DECINE DI ALBERI, MALGRADO IL VINCOLO PAESAGGISTICO
Via Don Giovanni Verità in direzione della collina fiesolana.
Sulla sinistra l'area verde già diradata

Proseguendo nella politica di ingenti abbattimenti di alberi in città l'Amministrazione comunale, che sta ricostruendo l'edificio della scuola Dino Compagni nella zona di via Centostelle, si prepara ad abbattere 40 dei 71 alberi del parco della scuola, un'area di 11 mila mq. in un territorio sottoposto a tutela del paesaggio fin dal 1951.
Dopo che nei giorni scorsi circa 10 platani sono stati atterrati, Italia Nostra e il Coordinamento Cittadino per la Tutela degli Alberi, hanno inviato un esposto alla Magistratura ed al Soprintendente, denunciando il fatto.
E incredibile come nel 2017 non si riesca a progettare il rifacimento di una scuola senza distruggere il patrimonio di alberature di alto fusto che dovrebbero essere considerate, come avveniva in passato, un bene prezioso per il plesso scolastico e per la città.
Questo il testo di un volantino informativo diffuso il 22 dicembre da parte di genitori e cittadini del quartiere con l'appoggio di Italia Nostra –Firenze.
Nella mappa sottostante le perdite e le minacce subite dal patrimonio arboreo della città nel corso degli ultimi anni.
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Inchieste gestione rifiuti, le Mammenoinceneritore fanno il punto

Nel giorno in cui c'è l'udienza del Consiglio di Stato su l'inceneritore di firenze, esplode sui giornali l'ennesimo scandalo sui rifiuti.

Ancora una volta al centro dell'inchiesta ci sono Alia (ex-Quadrifoglio) e i suoi principali responsabili. Come a dire e a confermare che non sono solo i comitati di lotta a sollevare la cattiva gestione da parte di chi è interessato all'incenerimento come unica soluzione al problema dei rifiuti.

Oggi si parla del compost non di qualità o addirittura non conforme agli standard imposti per legge, ieri si parlava (con altra inchiesta e altre denunce) del riciclo della carta, ieri l'altro invece era lo smaltimento di alcuni mezzi (ancora una volta un inchiesta e diverse denunce).

Lo diciamo chiaramente: siamo davvero stufe di leggere quotidianamente queste notizie di inchieste sui dirigenti, di completa e totale mala gestione del ciclo dei rifiuti (vedere stato quotidiano dei cassonetti e non solo), di soldi persi e buttati via (vedere danno erariale denunciato qualche giorno fa) e di un costante non raggiungimento degli obbiettivi previsti dalle legge.

Davanti a queste notizie, che dimostrano il fallimento delle istituzioni e della politica, noi non festeggiamo! Non è sul terreno legale e giudiziario che ci attendiamo di vincere questa battaglia.

Perché la nostra è soprattutto una battaglia di civiltà. È uno scontro tra due concezioni opposte del mondo, dell'ambiente, della gestione dei rifiuti. Anche per questo, non aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato, che con ogni probabilità arriverà tra circa un mese, per cantare vittoria o sentirci sconfitte. Su quel terreno abbiamo già bloccato i lavori (da tutti annunciati come sicuri e imminenti) affrontando un tema squisitamente amministrativo. Perchè di altro non può trattare un tribunale amministrativo come il TAR, che non determina il bene e il male o il livello di tossicità di un impianto, vetusto come quello che vorrebbero costruire a Case Passerini, ma semplicemente guarda la correttezza amministrativa della procedura!

ORA BASTA! Che si cambi direzione subito. Via i dirigenti incompetenti che in questi anni hanno ampiamente dimostrato, nonostante il lauto stipendio pagato dai cittadini, di non essere in grado di raggiungere gli obbiettivi imposti dalla legge e di gestire la cosa pubblica che gli è stata affidata nel migliore dei modi. In Toscana abbiamo comuni come Empoli e Lucca che negli ultimi 10 anni hanno fatto passi da giganti, qui invece i comuni con lo stesso numero di abitanti (vedi Campi Bisenzio, Calenzano o Scandicci) sono da anni al palo!

Oggi per noi è l'ennesima conferma che qualcosa non va, che qualcuno non sta lavorando come dovrebbe e che i controllori chiudono troppo spesso gli occhi davanti a questa totale incompetenza. Non è accettabile che un impianto costoso e complicato come quello di Case Passerini arrivi a vendere compost con quantità di materiali plastici, vetro e metalli superiore alla quantita consentita per legge. Se c'è un limite questo non va superato, MAI! Le parole di rassicurazione di ALIA non ci convincono perchè se qualcuno ha imposto dei limiti (in rispetto della salute e dell'ambiente) questi vanno rispettati. Se gli attuali vertici non sono in grado di rispettare queste regole minime, allora forse c'è qualcosa che non va in questo management e nelle scelte fatte fino ad ora.

Fonte  fb

lunedì 18 dicembre 2017

alta velocità, si dibatte

CITTADINI AREA FIORENTINA
ALTA VELOCITA': SI DIBATTE, MA LE BOCCE NON SON FERME
A nostro parere le novità del Convegno organizzato dal quotidiano on-line
« Nove da Firenze» e ospitato in Regione a Palazzo Bastogi lo scorso 13 dicembre, dal titolo Prossima fermata SMN, il futuro della grande stazione di Firenze sono state due.
La prima è l'inedito confronto pubblico che è stato realizzato, tra attori e testimoni (sostenitori e detrattori), della tormentata vicenda del Passante AV e delle sue conseguenze sulla mobilità, specialmente nel nodo di S.M. Novella. Un merito questo che va ascritto prima di tutto al giornale che ha organizzato l'incontro.
Tra gli amministratori erano presenti il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il consigliere Giovanni Donzelli e il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Firenze Leonardo Bieber. Ben qualificate e rappresentative delle diverse posizioni anche le presenze di tecnici, categorie, rappresentanze sindacali e comitati di cittadini, che hanno dato vita ad un confronto vivo e partecipato.
La seconda novità è stata l'illustrazione – in sede ufficiale – dell'ipotesi di Passante Regionale dell'arch. Re, una "rivoluzione copernicana" nel sistema ferroviario fiorentino, da noi già pubblicata sul blog, ma finora poco conosciuta. Essa prevede che il Passante sotterraneo sia dedicato ai treni Regionali con una galleria unica che segue in parte il tracciato del sottoattraversamento previsto per l'AV ma ridotta in lunghezza e in dimensioni, sull'esempio del Passante milanese.
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Ottenendo in tal modo lo scioglimento dei problemi del Nodo, avvicinando a S.M. Novella lo scambio AV/Regionali e mettendo in collegamento la linea dorsale (MI-RM) con la linea per Pisa.
L'andamento del dibattito – che ha riguardato anche il sistema tranviario – ha visto un confronto tra le posizioni degli amministratori, favorevoli al proseguimento dell'opera, (in particolare Giani e Bieber) e quelle di buona parte dei comitati e della cittadinanza presenti. Preoccupante l'intervento di Roberto Tatulli portavoce GEST Spa che descrivendo il futuro esercizio delle due linee tranviarie in piazza Stazione ha parlato di un transito al minuto; il che renderà il luogo inaccessibile a bus e a mezzi privati e del tutto inservibile il parcheggio sotterraneo.
Di particolare interesse l'intervento di Francesco Alberti Presidente della sezione toscana dell'INU che ha ricostruito in sintesi l'iter storico del Passante la cui realizzazione però avverrebbe senza due importanti tasselli: il people mover e il Servizio ferroviario metropolitano, senza i quali non si realizza l'interscambio tra Regionali e AV.
Paolo Celebre intervenendo a nome del comitato Cittadini area fiorentina ha ripreso analisi che in questo blog e in più occasioni di confronto abbiamo svolto da oltre un decennio, parlando della Foster come un errore di localizzazione irreparabile. Occorre riaprire un effettivo dibattito sul Passante AV, come già si era cominciato a fare nel 2016, quando il Sindaco definì la stazione Foster un inspiegabile spreco di danaro pubblico e Ferrovie presentò alcune alternative al progetto. L'intervento si è poi soffermato sulle 4 o 5 alternative attualmente in campo.
Significativi anche gli interventi di Maurizio Da Re portavoce dei pendolari del Valdarno e di Tiziano Cardosi del Comitato no tunnel TAV.
Leonardo Bieber, forse perché sorpreso dall'alto livello del convegno e dall'andamento del dibattito. nelle sue conclusioni ha preferito parlare dei successi di pubblico della linea 1 della tramvia. Mentre per quanto riguarda il Passante AV si è rifugiato dietro i contratti firmati e gli impegni istituzionali chiudendo a qualsiasi possibilità di dialogo. Ha infine liquidato con sufficienza la proposta di Re, da lui definita "una proposta da primi anni '90".
Sia il direttore di Nove Nicola Novelli che il giornalista/conduttore del Convegno Antonio Lenoci hanno però promesso di organizzare un nuovo incontro nel giro di poche settimane per approfondire l'argomento.
In tal caso auspichiamo che si possano riproporre domande dirette a Ferrovie e che si possano ascoltare anche categorie e posizioni che non hanno trovato spazio nel Convegno.
Ci auguriamo infine che il dibattito non tenga troppo conto della campagna elettorale, magari svolgendosi in sedi che consentano "laicamente" un confronto competente e sul merito.
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mercoledì 13 dicembre 2017

Stoccarda S 21


Ma allora c'è proprio un baco criminogeno in chi propone e in chi accetta di spendere, in queste Grandi Opere Inutili e Imposte, tante risorse pubbliche e distruggere l'habitat di grandi masse, sia da noi che in Europa!


da LASTAMPA di Torino!!!

Costi gonfiati e cantieri sempre in ritardo. Si incrina il mito della puntualità tedesca


...i lavori non procedono, i costi lievitano a dismisura e i 620mila abitanti della città subiscono ormai rassegnati i pesanti disagi di un cantiere che non sembra finire mai. Stoccarda 21 è così diventato per la Germania quello che per l'Italia è la Tav in Val di Susa.


  Per chi vuole approfondire S21 ecco un link al Forum Tematico contro le Grandi Opere Inutili Venaus – Bussoleno, 26-30 agosto 2011. Dopo 6 anni le critiche al progetto si sono puntualmente verificate.

Natale 2017: i Re Magi arrivano su Monte Calvi e Monte Valerio







sito: www.comitatopercampiglia.it
email: info@comitatopercampiglia.it



NATALE 2017:

I RE MAGI ARRIVANO SU MONTE CALVI E MONTE VALERIO.

            Lunedì 11 dicembre, con un certo anticipo, i Re Magi hanno portato ricchi doni a CAVE DI CAMPIGLIA spa e a SALES spa.
            Infatti con l'approvazione della Variante adottata tre mesi fa, il Sindaco ha garantito alle due società la sicurezza di potere scavare almeno quattro milioni di metri cubi dalle montagne di Campiglia, che senza questa approvazione e senza le proroghe ipoteticamente ammesse dalla legge avrebbero perso, visto che le scadenze delle concessioni erano tassativamente previste per il 2018 e nel 2020. In termini monetari si può valutare il pacco di Natale in circa centoventi milioni di euro di affari non sfumati senza che il Comune di Campiglia ne tragga alcun beneficio.
            Perché venissero rispettati i piani e quindi una scadenza certa per il ripristino ambientale del territorio, il Comitato per Campiglia aveva presentato cinque osservazioni che sono state tutte respinte. Le osservazione partivano dal fatto che solo CAVE DI CAMPIGLIA aveva denunciato una situazione di crisi che, in prossimità della scadenza della concessione, avrebbe costretto l'Azienda a licenziare dieci addetti.
            Questo evento era stato affrontato dal Sindaco rimangiandosi tutte le affermazioni fatte in tempi passati, promettendo di annullare la data di scadenza del 2018 e di rimandarla a tempi indeterminati. Incomprensibilmente questo criterio è però stato applicato anche per la Cava di Monte Valerio della SALES, che nulla aveva chiesto.
Così facendo il Sindaco a pochi mesi dall'uscita del nuovo Piano Regionale delle Attività Estrattive ha tolto alla Regione qualunque possibilità di gestire il sistema estrattivo di Campiglia che riveste una importanza di livello regionale e non solo locale,
            Questo aspetto, il fatto cioè che non si trattasse di fare “varianti al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico di esclusivo interesse locale(le sole ammesse al punto 2 della delibera G.C. 2015/115), ha fatto affermare al Comitato che la variante è illegittima. I tecnici comunali hanno risposto dicendo che la variante è prevista dalle norme transitorie della legge urbanistica toscana del 2014 e che non contrasta con i principi fissati dalla delibera di Giunta citata del 2015.
Così facendo il Comune ha sconfessato sé stesso visto che la delibera di Giunta  ammette solo varianti per temi di esclusivo interesse locale e quindi esclude automaticamente quelli di interesse sovra comunali come è il sistema delle cave del Campigliese.
            Quello che più scandalizza è che l'inclusione della SALES tra i regali di Babbo Natale, è stata motivata dai Tecnici comunali dicendo testualmente: risulta irragionevole e sproporzionato, oltre che illegittimo, circoscrivere la modifica normativa alla sola cava di Monte Calvi.
            Così dicendo i tecnici comunali adottano un comportamento che non si limita a garantire l'applicazione delle leggi vigenti, come richiede la imparzialità del loro ruolo, ma si sostituiscono ai politici.
            Infatti usando le parole “irragionevole e sproporzionato” i tecnici cadono in una valutazione di tipo esclusivamente etico- politico inaccettabile così quando essi parlano di illegittimità senza  portare prove e  riferimenti legislativi.
            In conclusione questa triste storia si concluderà con la presentazione a breve di nuovi piani di coltivazione o di proroghe a quelli esistenti, che metteranno una pietra tombale sul futuro del paesaggio nella Val di Cornia.
            Il Comitato per Campiglia oltre a condannare ancora una volta il modo di fare politica di un Sindaco monocratico, denuncia e condanna anche il fatto che il Presidente della Regione e gli Assessori alle infrastrutture, mobilità, urbanistica, politiche abitative, attività produttive, al credito, al turismo, al commercio, all'ambiente e difesa del suolo, invitati formalmente a non girare la testa di fronte allo scempio in corso, si sono guardati bene dal rispondere.
            In clima evangelico quale è il Natale, potremmo allora dire non solo che i Magi sono arrivati a Monte Calvi e Monte Valerio, ma anche che Ponzio Pilato se ne sta a Firenze e che il povero paesaggio di Campiglia è finito in croce.
           
Campiglia Marittima 12 Dicembre 2017

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi




ciak si gira

CITTADINI AREA FIORENTINA
CIAK, SI GIRA !
Interpellato sulla sorte dei cantieri per il sottoattraversamento e la stazione AV, Renato Mazzoncini, ad di FSI, ha dichiarato che i lavori riprenderanno a febbraio e dureranno 3 anni. Ha anche ricordato che il progetto della nuova stazione prevede la realizzazione di 34 posti per bus attaccati allo scalo e di altri 130 subito a fianco. Ha aggiunto che: "Questo consentirà di spostare l' hub del servizio gomma regionale e turismo, visto quanto sono importanti gli autobus turistici a Firenze, e quindi consentire alla stazione di vivere".
Tutto fa pensare che non si voglia rimandare al dopo elezioni l'avvio della talpa e che si preferisca inscenare un'anteprima dello scavo, per garantirsi da un possibile cambio di maggioranza, scaricando l'onere dell'opera su chi guiderà il nuovo governo.
Quella che riparte però non è un'opera qualsiasi. Basti ricordare quanto dichiarò Raffaele Cantone nel 2016: "Il nodo fiorentino AV è un problema tutto italiano, un caso emblematico che non ci fa onore". Progetto inutile, spericolato, generatore di debiti e di processi, le cui ragioni, già fragili quando fu concepito nel 1995, si sono via via dissolte, soprattutto dopo che Ferrovie ha dichiarato di poter più che raddoppiare la capacità dei Nodi con tecnologie di nuova generazione per la gestione del traffico.
Quelle tecnologie rendono obsoleta qualsiasi "Grande" S. Maria Novella e superflui gli stessi due binari in più (con un Passante di superficie o sotterraneo).
Di queste opere l'azienda non saprebbe che farsene. Soprattutto la 'stazione Foster' rischia di tagliar fuori quella di S. Maria Novella, favorendo la concorrenza e determinando un salasso per la sua gestione, come avviene con altre fermate o stazioni passanti realizzate in Italia.
Se ora Ferrovie le accetta, pur consapevole della loro inutilità, è probabilmente su pressione dei politici locali che sostengono la chimera dell' "hub" ferro-gomma (bus regionali, a lunga percorrenza e turistici), di difficile accesso e incongruente rispetto ai consueti percorsi di visita. In compenso Ferrovie riscuoterà i ticket dei bus turistici (diminuendo le entrate del Comune di Firenze) e gli affitti dei servizi connessi ai bus.
Alla Foster, a 30 m. di profondità, fermeranno forse le Frecce che attualmente fanno capo a C. di Marte e forse qualche regionale proveniente dal Valdarno o da Prato/Pistoia/Lucca che rinuncia alla fermata di S. Maria Novella. Sono esclusi invece i regionali da Empoli/Pisa/Siena e dalla Faentina, mancando gli accessi al Passante sotterraneo. I passeggeri dovranno raggiungere il grosso dei regionali a S. Maria Novella, risalendo in superficie, prendendo un tram distante 300 m. e superando i 17 gradini di via Alamanni.
Tutto ciò nel momento in cui tre linee tranviarie stanno per congiungersi nell'intorno della stazione storica, stabilmente collocata al quarto posto in Italia per numero di passeggeri, fornita di tutte le funzioni utili all'intermodalità, all'interscambio con i regionali e di servizi accessori e commerciali Sembra il disegno di un matto dispettoso.
Quelle forze politiche e quegli amministratori che, alla vigilia di una consultazione elettorale, danno il via ad un'opera già definita dallo stesso Nardella: "un inspiegabile spreco di denaro pubblico", si assumono una grossa responsabilità.
Sarebbe essenziale che sulla questione TAV le forze di opposizione nei consigli elettivi (M5S, FdI, FI, Lega, MdP/LeU) non si presentassero in ordine sparso, su posizioni attendiste, ambigue o prese in prestito da altri. Per farlo dovrebbero innanzitutto riconoscere quali sono al momento le proposte in campo:
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1 – Proposta Rossi/Giani
Passante AV con 6 binari (2 sotterranei)
Stazione Foster sotterranea per AV + Circondaria di superficie per Reg.
2 – Proposta noTAV/Università
Passante AV con 6 binari in superficie (con adeguamento sede e galleria)
Stazione 'Firenze Novella' (Statuto) di superficie per AV/Reg.
3 – Proposta Ferrovie (2016)
Passante AV con 4/5 binari in superficie con nuove tecnologie di gestione e controllo
Stazione S. Maria Novella per AV/Reg. + complementare AV a C. di Marte
4 – Proposta Nardella/Mazzoncini (2017)
Passante per AV che non ferma a Firenze + quota AV/Reg. ?
Stazione Foster sotterranea per alcuni AV/Reg. + stalli bus (Hub treno/gomma)
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Per inciso ricordiamo la proposta comparsa nel 2016, e sinora poco conosciuta, di un Passante per i Regionali, con una sola galleria ridotta e meno impattante, a firma dell'arch. Re, su cui abbiamo riferito in precedenti notiziari.
Quanto a Ferrovie occorrerebbe che l'azienda confermasse, entrando nel dettaglio, il suo 'progetto di superficie' basato sulle nuove tecnologie chiarendo se dovrebbero convivere con l'Hub gomma-ferro, prima che quella notizia venga derubricata a fake news.
Fra le opposizioni quella in maggior difficoltà è MdP (Liberi e Uguali) come dimostra peraltro l'autosospensione dei consiglieri comunali. Il suo esponente di spicco, il governatore Rossi, è infatti tra i paladini del progetto originario. Mentre il M5S deve chiarire che tipo di passaggio di superficie appoggia: quello che si basa su nuove tecnologie e valorizza S.M. Novella (3) o quello a 6 binari con spostamento di AV e Reg. a Statuto (2).
Occorre infine che Mazzoncini ci aiuti a sciogliere un dilemma.
SE DICE CHE LA STAZIONE FOSTER NON TOGLIERA' NULLA A QUELLA DI S.M.NOVELLA VUOL DIRE CHE L'HUB E' SOLO UN ESPEDIENTE PER RECUPERARE I COSTI DI UN'OPERA INUTILE, PRIVA DI SIGNIFICATO TRASPORTISTICO, CON ENTRATE PRESUNTE DELLA MOVIMENTAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E DEI TICKET DEI BUS TURISTICI.
SE INVECE NON LO FOSSE E Lì SI CREASSE IL NUOVO NODO DELL'INTERSCAMBIO, COSA NE FAREMO DELLA STAZIONE DI S.M.NOVELLA ? SI RISCHIA UN GRANDE VUOTO URBANO CON INNESCO DI UN DEGRADO ACCELERATO DELL'INTERA ZONA E DI GRAN PARTE DEL CENTRO STORICO.
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un convegno sulla stazione di s.m.novella

CITTADINI AREA FIORENTINA
UN CONVEGNO SULLA STAZIONE DI S.M.NOVELLA
Segnaliamo questo Convegno riguardante il futuro di S. M. Novella, organizzato dalla Regione e dal giornale on line "Nove da Firenze", al quale parteciperemo.
Oltre ad una ricognizione sullo stato dell'arte in quell' area chiave, verrà anche illustrata la proposta alternativa di "Passante Regionale", già anticipata in nostri precedenti notiziari.
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