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sabato 31 gennaio 2015

LA RETE nel 2014

www.territorialmente.it

Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio




Consuntivo dell’attività svolta nel 2014, bilancio e prospettive per il 2015.

L'attività della Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio nel 2014 è stata in parte non trascurabile rivolta a seguire la produzione normativa della Regione Toscana, con particolare riferimento alla nuova Legge per il governo del territorio e al Piano Paesaggistico.
Due atti di rilevantissima importanza per gli effetti sul territorio a medio e lungo termine. Due atti che hanno avuto un iter travagliato con passaggi non sempre soddisfacenti.
In particolare il Piano Paesaggistico ha visto la luce con una stesura, quella approvata dalla Giunta regionale in prima battuta, che trovava vaste condivisioni tra le associazioni e i comitati. Il successivo lavoro delle commissioni regionali ne ha modificato alcune parti, attenuando assai l'entusiasmo di chi vedeva nel Piano un baluardo della difesa del territorio.
In alcuni momenti gli attacchi rivolti da portatori di interessi particolari nei confronti di chi difendeva la stesura originale, e dell'Assessore Marson, hanno posto in evidenza quanto ancora sia difficile affermare la prevalenza dell'interesse della collettività, e quanto una parte della macchina politica e amministrativa della Regione sia sensibile a certe istanze particolaristiche. La Rete ha accompagnato con attenzione lo sviluppo del Piano, apprezzando la determinazione con cui il presidente Rossi ha sostenuto, nella prima fase, i contenuti innovativi. Di quella determinazione abbiamo progressivamente perso la traccia.
Altra rilevante legge regionale in itinere, che la Rete ha e sta seguendo nel proprio sviluppo, riguarda le attività estrattive. Il combinato disposto di questa norma con il Piano Paesaggistico e la Legge sul governo del Territorio produce effetti tutt'altro che trascurabili in alcune aree della regione, tra tutte Apuane e Montagnola senese. Per questa legge abbiamo tenuto un incontro con l'Assessore Ceccarelli e redatto alcune osservazioni tecniche.
Tra le vertenze locali (locali solamente per estensione areale, ma non per l'ampiezza della rilevanza) che la Rete ha potuto seguire con maggiore impegno possiamo segnalare il sotto-attraversamento TAV di Firenze, l'aeroporto di Peretola, la Tirrenica, lo sviluppo della geotermia a media entalpia, la questione Apuana.
La questione TAV è all'ordine del giorno della Rete da tempo. Nel 2014 abbiamo sostenuto il lavoro dei comitati ed espresso chiaramente la posizione in occasione del convegno che si è tenuto a Firenze nel marzo scorso, moderato da Asor Rosa (Il passante alta velocità di Firenze – da un progetto insostenibile ad un modello innovativo). In quella occasione è emersa l'incongruenza tecnica ed economica della soluzione progettuale adottata da Trenitalia, approvata dal Governo e non contrastata dalla Regione. Con una sequenza di comunicati e dichiarazioni che hanno talvolta dato la misura della pochezza amministrativa. Di analoga caratura la vicenda della prevista nuova configurazione dell'aeroporto fiorentino, della congruenza rispetto al Parco della Piana, del Piano Paesaggistico e soprattutto del buon senso. La nostra posizione è stata espressa in alcuni comunicati e in occasione del convegno di Prato (Pista aeroporto di Firenze: una scelta sbagliata da tutti i punti di vista).
Della Tirrenica la Rete ha nel tempo seguito la variabilità progettuale, il cui principale elemento ordinatore pare essere stato la disponibilità dei finanziamenti piuttosto che la ratio che dovrebbe giustificare un intervento cosi impattante. La Rete ha emesso vari comunicati e già nel 2011 produsse, con altre associazioni ambientaliste, le osservazioni che sottolineavano tutte le mancanze e gli aspetti critici del Quadro di riferimento progettuale e del Quadro di riferimento ambientale. Nel novembre scorso abbiamo inoltre partecipato attivamente all'organizzazione del convegno tenutosi a Capalbio (La strada statale Aurelia sicura subito - contro l’autostrada della maremma: progetti privati e costi pubblici).
Della geotermia ci occupiamo da tempo. Nel 2014, è di particolare rilevanza la partecipazione al convegno tenutosi a Roma, presso la Camera dei Deputati (Giornata di mobilitazione nazionale contro la geotermia elettrica), preceduto dal convegno di Volterra (Volterra: territorio di geotermia industriale?). Su questo tema abbiamo nel tempo avuto diversi incontri con l'assessore Bramerini e con i tecnici regionali, registrando inizialmente alcune aperture, che tuttavia non si sono concretizzate in nessun significativo cambiamento nella politica regionale. La recente moratoria viene letta da molti come una semplice dilazione, che consenta al presidente Rossi di affrontare le prossime elezioni scrollandosi di dosso un tema che sta rapidamente prendendo rilievo nazionale. La nostra richiesta di un incontro, in occasione del quale avremmo portato un contributo propositivo, con l'aiuto dei comitati interessati, non è stata accolta; questo alimenta dubbi sull'effettiva volontà della Regione di dare forma ad un nuovo corso a riguardo della geotermia.
La questione apuana è quella che nel 2014 ha registrato in Toscana la maggiore rilevanza ed il maggiore sviluppo. La Rete è impegnata da tempo, sia per l'importanza della vertenza in se sia per il significato che ha acquisito nell'ambito del Piano Paesaggistico. In merito a questo ultimo aspetto abbiamo prodotto le osservazioni inviate alla Regione. Per le Apuane abbiamo inoltre organizzato una conferenza stampa nel mese di giugno (La distruzione delle Apuane - è a rischio il piano del paesaggio toscano) e il convegno nazionale organizzato a Firenze nel mese di novembre (Le Alpi Apuane: un patrimonio unico e di tutti), oltre ad aver partecipato al convegno tenutosi a Casola in Lunigiana (Un Piano di Alternativo per le Alpi Apuane ad un anno dal Terremoto) e al ciclo di incontri organizzati dagli occupanti il Comune di Carrara (Apuane: escavazione sostenibile?). Questo tema è stato anche sviluppato nel corso degli incontri con il presidente e gli assessori regionali. Ultimo dei quali nel gennaio di quest'anno con l'assessore Marson, la fermezza della quale pare rimanere ormai il solo elemento di fiducia nella possibilità che il Piano Paesaggistico veda la luce con contenuti apprezzabili, a riguardo della tutela delle Apuane.
L'attività di confronto con la Regione ha visto alcuni incontri con gli assessori e due incontri con il presidente Rossi e alcuni membri della Giunta regionale, l’ultimo dei quali nel mese di dicembre. Questi incontri richiesti dalla Rete sono stati condivisi con i rappresentanti di vari comitati e associazioni.
Come precedentemente affermato questi incontri hanno misurato un progressivo allentamento della tenacia del presidente, passato da condivisibili affermazioni, come quella secondo la quale sulle Apuane si sta attuando una economia di rapina, ad un atteggiamento sfuggente rispetto al merito delle questioni.
In fine l'attività istituzionale ha visto le consuete riunioni della Giunta della Rete e la convocazione di due assemblee nel mese di marzo, la prima aperta e rivolta a tutte le associazioni e i comitati, alla quale partecipò il presidente Rossi e l'assessore Marson, la seconda finalizzata al rinnovo delle cariche elettive.

Bilancio
L'attività svolta dalla Rete nel 2014 è stata intensa, come risulta dalla precedente sintetica ed incompleta rassegna, ma se dobbiamo misurare con il nostro termometro, cioè quanto atteso nello spirito della 'Piattaforma toscana', risulta evidente l'enorme lavoro ancora da svolgere. Sul fronte dei rapporti con la Regione in particolare, se pur la disponibilità al confronto con la Rete resti apprezzabile, abbiamo registrato una crescente distanza tra la narrazione politica e l'effettiva disponibilità ad introdurre concreti elementi di cambiamento.
Abbiamo vissuto, con previsto sgomento, il crescendo del clima elettorale, che ha segnato una sostanziale riduzione dell'autonomia politico-amministrativa della Regione Toscana rispetto al main stream nazionale.
Gli elementi di innovazione che avevamo positivamente registrato nella prima fase della legislatura Rossi sono andati scemando, ridotti a sopravvivere entro una sorta di riserva indiana, quella dell'assessorato Marson, assediato, isolato, fortemente indebolito nella capacità di tradurre in atti normativi i principi che avevamo condiviso e sostenuto.
Anche sul piano dell'attività più propriamente vertenziale registriamo una crescente difficoltà: il progressivo indebolimento e lo svuotamento delle reali competenze delle assemblee elettive, ad ogni livello amministrativo, rende sempre più difficile individuare gli interlocutori. Si matura spesso la motivata convinzione che gli attori, i decisori, siano collaterali rispetto alle sedi istituzionali, stackeholder occulti ma perfettamente capaci di affermare i propri interessi.
Questo rende difficoltoso e deludente il lavoro dei comitati, così come rende apparentemente utopistico lo sforzo della Rete per lo sviluppo del Neoambientalismo.
Positiva invece si è dimostrata la capacità della Rete di sviluppare iniziative comuni con altre associazioni ambientaliste, con riconosciuta capacità propositiva e organizzativa.
La Rete ha mantenuto la propria specificità ma ha saputo, su obbiettivi circoscritti, sviluppare sinergie assolutamente importanti per dare rilievo nazionale alle vertenze di maggior rilievo. In questo senso l'obbiettivo di dare alla Rete una più consona dimensione 'politica' si va concretizzando.

Prospettive
Per quanto prima esposto in merito al rapporto con la Regione Toscana si apre ora un periodo di importante elaborazione. Sarà indispensabile valutare se il trend registrato nell'ultimo periodo, con particolare riferimento alla tendenza ad avvicinarsi alle deludenti politiche nazionali riguardanti territorio e ambiente, sia l'elemento ordinatore della composizione della prossima Giunta regionale. In questo caso l'attività della Rete dovrà essere fortemente critica.
Nei rapporti con le associazioni ambientaliste riteniamo opportuno mantenere l'atteggiamento fin qui sviluppato: gli obbiettivi e il profilo ideologico della Rete sono quelli individuati nella 'Piattaforma toscana', che andrà aggiornata nel quadro conoscitivo mentre mantiene intatta la freschezza programmatica; su questa base la collaborazione con le altre associazioni ed altri soggetti sociali su specifici e circoscritti temi è indispensabile.
Il rapporto con i comitati deve invece essere reso più diretto e continuativo, migliorando la capacità della Rete di supportare le vertenze e, soprattutto, la capacità di inserirle in una dimensione cognitiva di più ampio respiro, al fine di favorire un maggiore sviluppo di una coscienza ambientalista, neoambientalista, che possa determinare una diffusa capacità di resistere e reagire allo sviluppismo ottuso e insano delle grandi opere inutili, dei grandi disastri ambientali come delle molte piccole quotidiane ferite che le amministrazioni comunali infliggono al territorio.
Questo obbiettivo può essere conseguito migliorando la capacità operativa della Giunta della Rete e stabilendo una più efficacie connessione con e tra i comitati, anche utilizzando con maggior appropriatezza gli strumenti mediatici. Al fine di favorire la partecipazione attiva dei comitati, in ogni aspetto della vita della Rete, la nostra Giunta ha deciso di stabilire in 20 € la quota minima associativa.
Un momento fondamentale di verifica e sviluppo dell'attività della Rete sarà l'assemblea plenaria dei comitati, per la quale abbiamo già avviato le fasi organizzative. Sarà l'occasione per aggiornare il quadro delle vertenze in atto e per definire gli impegni della Rete, in ragione delle forze sulle quali potremmo disporre.

Il Presidente

Mauro Chessa

venerdì 30 gennaio 2015

Resoconto ASSEMBLEA dei COMITATI della PIANA del 24 gennaio '15


L'inceneritore? Un film già visto!




ASSEMBLEA dei COMITATI della PIANA del 24 gennaio '15.
Condivisi obiettivi e proposte per il futuro della Piana e di Firenze.

Partecipato e prolifico l'incontro proposto ai Comitati della Piana e di Firenze.
Un momento per fare il punto della situazione e trovare percorsi condivisi per difenderci dall'aggressione di speculatori finanziari e grandi Imprese che, con le grandi opere inutili e dannose, fra cui Inceneritore e nuovo Aeroporto,  avvelenano il futuro della Piana e di Firenze.
Sono intervenuti durante l'incontro:il Coordinamento dei Comitati della Piana,Coordinamento Comitati di Prato,
Comitato No Aeroporto Campi Bisenzio, Sesto Bene Comune, Un'altra Sesto, Laboratorio Per un'altra città, Comitato No Tunnel Tav Firenze,Medicina Democratica, Associazione RifiutiZero Firenze,Collettivo di Scienze del Polo di Sesto, CUB Sanità,CUB Trasporti,
Associazione Rumors, Associazione Vita Ambiente Salute,Comitato Oltre Poggio a Caiano-Carmignano, Comitato Piazza Brunelleschi,Comitato San Salvi chi può
.L'incontro ha messo in evidenza la ricchezza e la qualità del lavoro svolto in questi anni da gruppi di cittadini autorganizzati. Tutti gli
interventi hanno condiviso la validità delle proposte alternative avanzate negli anni, con studi di fattibilità, preparazione e competenza dai Comitati, da contrapporre alle scelte dannose fatte dalle
Amministrazioni, sempre più inclini a favorire gli interessi economici, sempre disponibili alla svendita dei beni comuni e del territorio. La proposta di continuare a lavorare insieme per organizzare con più forza
le prossime iniziative e una manifestazione popolare senza simboli di partito contro  Inceneritore e Nuovo Aeroporto, è stata condivisa da tutte le realtà.
Altrettanto condivisa è una visione Altra di Firenze e del suo territorio:la Strategia RifiutiZero, una mobilità su rotaia interna alla Piana, lo sviluppo dei collegamenti con l'Aeroporto di Pisa, lo sviluppo del Parco
della Piana come Central Park metropolitano, la bonifica e la chiusura degli impianti inquinanti, lo sviluppo delle economie del riciclo, dell'agricoltura biologica e dei materiali biocompatibili, lo stop a nuove cementificazioni e consumo di suolo per il recupero degli immobili
dismessi e la salvaguardia degli spazi verdi.
L'incontro del 24 Gennaio è stato solo l'inizio di un percorso che deve proseguire attraverso:

- la nascita di un "gruppo di lavoro" che venerdi 6 febbraio alle ore 21.00 si riunirà a Villa Montalvo per stendere la piattaforma della Manifestazione dell'11 Aprile

- la realizzazione, sui territori interessati, di una campagna di controinformazione e lancio della Manifestazione dell'11 Aprile

-  lo sviluppo delle relazioni con il Sindacalismo di Base, a partire da CUB e Confederazione COBAS, per l'indizione di uno Sciopero Sociale per 
lo stesso 11 Aprile giorno della Manifestazione.

- la partecipazione, portando il tema del rischio sanitario e ambientale nella Piana, alla Manifestazione Regionale del 21 Febbraio a Firenze indetta dal Coordinamento Toscano per il diritto alla Salute.

In tutto questo, a fare la differenza, è l'impegno popolare e vi invitiamo a contattarci:
per organizzare dibattiti informativi (scuole, quartieri, luoghi di lavoro, ecc..)
per rendervi disponibili nei volantinaggi o per qualunque altra cosa
piananociva@anche.no

Fermarli è Possibile!
Fermarli tocca a Te!

Ecco la mappa che abbiamo realizzato che indica impianti e infrastrutture inquinanti nell'area dell' Osmannoro esistenti ed in progetto.


*|2013|* *|controinceneritorefirenze|*, All rights reserved.


Per farsi rimuovere da questa newsletter, scrivere a:

piananociva@anche.no




venerdì 23 gennaio 2015

ECCE POGGI

ECCE POGGI
150 anni fa la capitale a Firenze
Quale eredità?

Proprio mentre ci si prepara alle celebrazioni per i 150 anni di Firenze Capitale i Viali di circonvallazione, l'opera urbanistica più importante dell'architetto e ingegnere Giuseppe Poggi che di quella stagione è primo interprete ed autore, vanno incontro a deliberata  e definitiva distruzione.

La "Passeggiata lungo le Mura" concepita da Poggi come monumentale cerniera tra città vecchia e città nuova, sequenza di vedute architettoniche e vegetali per risarcire la perdita delle mura e compensare una certa angustia del centro, sono oggi un' assordante tangenziale urbana. Lungo i decenni essi sono stati oggetto di un crescendo di mutilazioni e indegne protesi di cui abbiamo più volte reso conto. Ma il colpo fatale sta arrivando con la realizzazione delle due nuove linee tranviarie che trasformeranno per sempre gli originari "boulevards" nella sede di una metropolitana di superficie, producendo insanabili fratture, lunghe trincee e file di pali con conseguente perdita di alberate a ridosso di un Centro Storico bisognoso di ricuciture e di risanamento ambientale.

Anche  il Viale dei Colli, proseguimento dei Viali nell'Oltrarno, creazione nobile ed originale del Poggi, che da Porta Romana si snoda per circa 6 chilometri fino a Piazza Ferrucci è oggi ridotto ad una rumorosa e avvelenata circonvallazione. Le siepi che delimitano la carreggiata sono in gran parte perdute, il selciato e gli arredi ottocenteschi appaiono in rovina; l'incuria, l' abbandono e l' incolto dominano sovrani. La visione delle rampe che da Porta S. Niccolò si inerpicano verso il Piazzale Michelangelo è degna di Piranesi, con in più rifiuti, transenne, acqua putrida. Il Piazzale Michelangelo, in origine luogo della contemplazione, del richiamo alle memorie letterarie e michelangiolesche, è oggi un parcheggio scambiatore e pur volgendo lo sguardo al celebre panorama non si può non notare lo stato malfermo e rugginoso della balaustra e le fenditure nel marciapiede per la mai sanata frana della collina.
  
Per iniziare a conoscere tutto ciò guardate il nostro breve filmato www.youtube.com/watch?v=Ugq4j3NiPKU dedicato al Viale dei Colli e magari diffondetelo sulle vostre reti.
Puoi anche vederlo sul nostro sito insieme all'articolo: https://cittadiniareafiorentina.wordpress.com
  

Il giardino del Bobolino ieri …
 A proposito del "Bobolino" lo storico Guido Carocci così scriveva nel 1872: "E' un bellissimo giardinetto intersecato da viottole tortuose, abbellito da aiole piene di piante e di fiori, accomodati e piantati con un gusto squisito.  Un laghetto incantato in mezzo al quale  zampilla un getto purissimo d'acqua e nel placido specchio del quale si riflettono le rigogliose piante e le rocce artificiali che lo circondano, serve a render più gaio codesto superbo giardinetto". Così Carocci definiva il Piazzale Galileo: "Uno dei più bei punti della magnifica passeggiata".

…. e oggi
 Oggi quel luogo amato in passato dai fiorentini, dai turisti e dalle coppie di sposi è spento e trasandato. Salendo verso il Piazzale Galileo i due edifici del monumentale ingresso alla scalinata sono scomparsi dietro vecchie incastellature decorate da generazioni di writers e il disegno elegante delle gradinate si perde tra il terreno dilavato e la vegetazione spontanea.
 quello che è stato il testamento urbanistico di Giuseppe Poggi, cresciuto nelle circostanze eccezionali ed irripetibili di una capitale europea mancata, MESSO A REPENTAGLIO DA PROFONDE E RADICALI TRASFORMAZIONI DELLA CITTA', finirà dimenticato per la gretta visione dei nostri amministratori e, in ultima analisi, anche nostra ?
Un fatto è certo: così continuando sarà la periferia, SVILUPPATASI CAOTICAMENTE E IMPRONTATA ESSENZIALMENTE A LOGICHE SPECULATIVE, ad imporre le sue regole insediativE alla città antica, e non viceversa. La distruzione dei viali COMPLETA QUELLA GIA' DA QUALCHE ANNO IN ATTO del centro storico di Firenze.

Consiglio di Stato: STOP ALL'INCENRITORE DI SCARLINO (GR)


COMUNICATO Forum Ambientalista Grosseto:
Una seconda sentenza del Consiglio di Stato contro le autorizzazioni della Provincia di Grosseto.
Grazie Franco Zuccaro per questa bella vittoria. Se fossimo credenti diremmo che hai continuato da lassù a combattere questa battaglia legale che vent'anni fa avevi iniziato con noi, sempre generosamente e intelligentemente, prima contro l'ENI, poi  contro l' amministrazione Marras/Sammurri. Questi, dopo aver letto una prima sentenza del Consiglio di Stato, che ci dava ragione sulla illegittimità delle loro autorizzazioni, avevano avuto l'arroganza di rilasciare una nuova autorizzazione, lasciando del tutto invariata la situazione ambientale.
Ma da laici pensiamo anche che alla fine il buon senso e la civiltà giuridica del nostro paese hanno vinto con noi: allora è necessario ricordare a questi amministratori  in carriera che l’oggetto della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), necessaria quando si vuole costruire un nuovo impianto pericoloso, come appunto un inceneritore, non è mai un impianto a sé stante, ma l'ambiente, che deve sostenere il nuovo impianto. Cioè, con la procedura di VIA si deve verificare, in un dato territorio, la capacità dell’ambiente e della popolazione di sostenere le ulteriori emissioni, previste con l’avvio di un nuovo impianto pericoloso. A Scarlino, stante i dati accertati di inquinamento persistente del terreno e delle falde idriche, c'è stata una violazione delle norme, autorizzando ulteriori immissioni nell'ambiente degli stessi inquinanti già fuori norma.
Ora si proceda, senza più omissioni, alla reale bonifica del territorio, in quanto su questa terra nulla si nasconde, ma tutto circola ed entra, prima o poi, nei circuiti dei cicli biologici e nelle nostre vite.

Roberto Barocci,
Forum Ambientalista Grosseto

sabato 17 gennaio 2015

Firenze: Convegno 31-1-2015



Rete dei Comitati per la difesa del territorio





Il futuro della Piana: criticità e prospettive

Teatro Affratellamento via G.P. Orsini, 74 - Firenze
Sabato 31 gennaio, ore 15.30 


Introduce Mauro Chessa, Presidente della Rete
Interviene Alberto Asor Rosa
Coordina Ornella De Zordo

***

La Piana: parco o contenitore di progetti sbagliati e confliggenti
Paolo Baldeschi – urbanista

L'impronta ecologica della Piana 
Gian Luca Garetti - Medicina Democratica

Nuovo Aeroporto di Firenze…quello che non vi hanno ancora detto
Giancarlo Ciulli -  Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

L’impatto del nuovo aeroporto sul Polo Scientifico… e su Firenze
Lorenzo Bigagli - Piana Sana

Case Passerini: a che punto siamo con l'inceneritore
Claudio Tamburini - Coordinamento comitati della Piana

Le nocività dell'incenerimento e le sue alternative
Antonio di Giovanni - Associazione Rifiuti Zero

Interferenze idro-geologiche: le criticità della Variante al PIT
Paolo Lombardi - Mente locale della Piana

Contaminazione della risorsa idrica nella Piana
Ginevra Lombardi - Forum toscano dell'acqua

La conflittualità creativa nella Piana
Assemblea per la Piana contro le nocività


Dibattito

venerdì 9 gennaio 2015

MAILBOMBING alla Camera x l'esame della "Legge RifiutiZero"

INIZIAMO DA OGGI E SINO AL 31 GENNAIO A BOMBARDARE DI MAIL TUTTI I DEPUTATI DELLA CAMERA, ma in particolare per la loro responsabilità specifica I MEMBRI DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.
Vi invio quindi l'indirizzario completo dei CINQUECENTO DEPUTATI DELLA CAMERA, in cui vi sono già anche i componenti della Commissione Ambiente della Camera.
OCCORRE INVIARE OGNI GIORNO UNA MAIL (vedere sotto testo e indirizzi).
VI CHIEDO QUINDI DI MANDARE UNA MAIL AL GIORNO TUTTI I GIORNI SINO AL 31 GENNAIO.....
A MENO CHE NON ARRIVI LA CONVOCAZIONE CERTA PER L'AUDIZIONE UFFICIALE IN COMMISSIONE.
INIZIAMO IL NUOVO ANNO VALORIZZANDO QUANTO DI BUONO ABBIAMO FATTO NEL 2014 , BUON LAVORO A TUTTI.

>> Nel frattempo è partita anche la petizione tramite CHANGE. ORG che vi invito a diffondere ed a far sottoscrivere a TUTTI I VOSTRI CONTATTI. 
CLICCA QUI PER FIRMARE ON LINE