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giovedì 28 novembre 2013

LOMBARDIA: Risoluzione Dismissione Progressiva Inceneritori APPROVATA!

fumo_inceneritore
Magno gaudio nunzio vobis che 15 minuti fa in Commissione Ambiente è stata approvata una risoluzione che prevede la dismissione progressiva di parte del parco inceneritori presente in Lombardia!
E' stato un lungo lavoro, che ha preso il via da una mia bozza (ndr. di Gianmarco Corbetta - Consigliere Regionale – Portavoce MoVimento 5 Stelle Lombardia)  e che ha coinvolto tutte le forze politiche. Oggi abbiamo "trovato la quadra" tra le varie proposte e formulazioni, mediando e limando il testo in vari punti… e alla fine il documento è stato approvato all'unanimità!!
Ecco IL TESTO DEFINITIVO DELLA PARTE DISPOSITIVA DELLA RISOLUZIONE, in attesa di mettere a disposizione il documento completo.
Non è esattamente il testo che avremmo voluto noi, ma siamo più che soddisfatti del risultato raggiunto!
Ora entro l'anno la risoluzione andrà in discussione in Consiglio Regionale, ma, visto il voto unanime della Commissione, ci sono tutti i presupposti per approvare definitivamente un provvedimento storico per la Lombardia!
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(nostre le evidenziazioni e i grassetti)


 

mercoledì 27 novembre 2013

VERITA' E BUGIE




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

VERITA’ E BUGIE SULLE
FERROVIE IN TOSCANA

 

 

 

Andrà presto in discussione in Consiglio Regionale il PRIIM (Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità) documento che seguendo la normativa comunitaria affronta la complessa materia della mobilità e delle infrastrutture in Toscana.

Del voluminoso testo vogliamo qui considerare una parte molto limitata ma di grande attualità: quella riguardante il Nodo ferroviario di Firenze dove ci sono analisi interessanti ma anche alcune bugie. Cominciamo da queste.

 

“La futura stazione di Belfiore è posta in una zona semicentrale, prevede la dotazione di ogni servizio proprio di una stazione internazionale e di un interscambio efficace con la rete ferroviaria regionale e metropolitana, attraverso la nuova fermata di Circondaria, posizionata sopra la stazione AV…”

 

FALSO. La fermata “Circondaria” è un progetto fantasma che non è mai esistito anzi è stata cancellata dall’Accordo più recente tra RFI ed Enti locali, quello del 2011.

Un documento di Piano contraddice un Accordo precedente.

 

“A questi [collegamenti] si dovrà aggiungere il collegamento veloce tra le stazioni di Santa Maria Novella e Belfiore per il quale è in corso la progettazione definitiva”

 

FALSO.  L’unico collegamento previsto tra Belfiore e Santa Maria Novella è un solo binario a disposizione di treni  convenzionali, la cui frequenza non potrà essere inferiore ai 12-15 minuti.

Ciò peggiora la situazione di chi, provenendo ad esempio da Lucca, trova attualmente in Santa Maria Novella la coincidenza sia con l’Alta Velocità che con tutti i regionali.

 

Ma perché la Regione racconta panzane? Perché questo è l’unico modo per giustificare la stazione ai Macelli, infatti senza la fermata di superficieCircondaria” il viaggiatore in transito sarà costretto all’attesa oppure dovrà affrontare un trasbordo sulla tranvia urbana.

Chi ha già sperimentato la nuova fermata sotterranea AV di Bologna può facilmente immaginare cosa significherebbe spostarla a più di un chilometro di distanza dal fabbricato viaggiatori centrale.

E’ anche da stabilire se la fermata “Circondaria” sarebbe in grado di intercettare tutto il traffico regionale e di non interferire con i collegamenti da e per Santa Maria Novella.

 

Di un certo interesse nel PRIIM l’esposizione dei motivi della scelta del sottoattraversamento rispetto al passaggio in superficie.

Il Piano ricorda che la scelta di un passaggio in superficie dell’AV fu scartata sin dal 1992 (seppur riferita, come ora si ammette, a un tracciato diverso da quello attuale) per gli effetti che esso avrebbe avuto sul sistema insediativo, comportando ristrutturazioni urbanistiche e della viabilità non di poco conto.

Inoltre il problema dell’isolamento acustico e della sicurezza del canale ferroviario rispetto al tessuto urbano avrebbe comportato la messa in opera di rilevanti (e antiestetiche) barriere antirumore.

Condividiamo questo parere: un definitivo e ben inserito passaggio in superficie dell’AV a Firenze non sarebbe né semplice né poco costoso, ma contrariamente alla Regione pensiamo che questa sia un’occasione per trasformare un problema in un’opportunità, conseguendo l’integrazione tra servizi AV e servizi regionali ed eliminando secolari carenze funzionali ed urbanistiche del Nodo.

L’ottimizzazione del passaggio in superficie dell’AV (che a Firenze avviene già da quattro anni senza grandi problemi per il traffico nazionale) dovrebbe essere insomma la Grande opera utile con cui sostituire la Grande opera inutile-dannosa del Sottoattraversamento e della stazione Foster.

 

Recentemente il Presidente della Toscana Rossi ha tuonato su Facebook contro Trenitalia per la vergogna dei disservizi sui treni regionali. Consultando però il quadro finanziario del PRIIM (pag. 113) si vede che su decine di interventi programmati sulla rete ferroviaria toscana solo due sono finanziati: la tratta AV Firenze-Bologna e il Sottoattraversamento, Stazione AV e interventi connessi.

 

Se Rossi vuole davvero risolvere la scandalosa e classista asimmetria tra servizi Alta Velocita’ e servizi regionali inverta quella  tabella e dichiari  di voler abbandonare l’opera in corso di esecuzione a firenze.

 

chieda inoltre a Ferrovie e ai Ministeri competenti di riconvertire i cantieri, affrontando concretamente i ritardi accumulati nell’adeguamento del Nodo e nell’integrazione dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Comunicato ISDE Italia sulla combustione di CSS nei cementifici




ISDE Italia ribadisce la propria netta contrarietà a provvedimenti legislativi che semplifichino le procedure per la combustione di rifiuti (in particolare CSS, combustibile solido secondario), nei cementifici del nostro Paese.

L'intenzione, da parte del Governo, di voler riproporre questa cattiva pratica (bocciata nella precedente legislatura, in seguito ad approfondimenti, dalla Commissione Ambiente della Camera) è contraria alle più recenti direttive del Parlamento e della Commissione Europea, che chiedono invece agli Stati membri il completo abbandono del ricorso all'incenerimento nel prossimo decennio, favorendo il recupero spinto di materia. L'Italia, che è il Paese Europeo con il maggior numero di cementifici, diventerebbe lo Stato Europeo con la maggiore capacità di incenerimento, potendo contare su circa 120 impianti (tra inceneritori e cementifici) da utilizzare per la combustione di rifiuti, con tutte le conseguenze sanitarie e ambientali che questo comporterebbe.

Bruciare rifiuti nei cementifici (pratica economicamente vantaggiosa solo per i gestori di questi impianti e
per i produttori di CSS) non ridurrebbe in maniera utile le loro elevatissime emissioni inquinanti: la modesta
riduzione che si otterrebbemediante sostituzione dei combustibili fossili con rifiuti, sarebbe abbondantemente
compensata da incrementi anche minimi della capacità produttiva, con incrementi importanti delle emissioni di
microinquinanti persistenti nell'ambiente, bioaccumulabili e tossici per la salute umana,quali metalli pesanti e
diossine.

Il cemento prodotto, inoltre, ingloberebbe le ceneri tossiche prodotte dalla combustione dei rifiuti,
incrementando il rischio professionale e sanitario legato al suo utilizzo.

Sarebbe molto più utile, in termini di sostenibilità, se il Governo prendesse in considerazione per i
cementifici il divieto di utilizzo di alcuni combustibili altamente inquinanti (ad es. ilpet-coke) e l'imposizione
di miglioramenti tecnologici e di limiti produttivi ed emissivi in grado di garantire la tutela dell'ambiente e
della salute pubblica ai residenti nelle vicinanze di questi impianti, molto spesso inseriti in pieno contesto
urbano con gravi conseguenze sanitarie.

INTERNATIONAL SOCIETY OF DOCTORS FOR THE ENVIRONMENT
ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE ITALIA
Rapporto consultivo con l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
Via della fioraia, 17/19 - 52100 Arezzo - 
Tel. +39 0575 22256 - Fax +39 0575 28676 – C.F. 92006460510
Isde@ats.it  - www.isde.it



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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 11/26/2013 05:26:00 PM


COMUNICATO STAMPA RETE AMBIENTALE VALDISIEVE


Rufina 25 novembre 2013

All'assemblea tenutasi il 22 novembre presso la Casa del Popolo di Rufina hanno partecipato circa 200 cittadini della Valdisieve. Tutti hanno ascoltato con interesse gli interventi dei relatori Rossano Ercolini -  Vincitore del «Goldman Environmental Prize 2013», il Sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà  e Gianluca Garetti - Associazione medici per l'Ambiente ISDE -Medicina Democratica, introdotti da Mariarita Signorini - membro del Consiglio Nazionale di  Italia Nostra. Numerosi sono stati gli interventi di consiglieri dei comuni vicini e di cittadini che hanno messo in evidenza le obbiettive difficoltà che incontrano sul territorio per la ostinata volontà degli amministratori, spalleggiati dalla Regione, ad andare avanti sulla costruzione degli inceneritori.

L'ostinazione si giustifica col fatto che gli inceneritori sono un business senza alcun rischio in quanto interamente coperti dalle bollette dei cittadini, garanzia per le banche che finanziano tali impianti.
A questo proposito, Rossano Ercolini ha lanciato un'imminente  iniziativa di protesta civile: ogni cittadino si ridurrà la bolletta dei rifiuti per la parte destinata alla costruzione di questi impianti. I dettagli sono allo studio di valenti studi legali.

La strategia Rifiuti Zero non è più un' utopia, ma una realtà che si sta affermando sia all'estero che in Italia dimostrandosi l'unica strada per non essere sommersi dai rifiuti e dalle sostanze inquinanti. Un aumento di posti lavoro e territori liberi da inquinamento sono l'effetto più vistoso e apprezzabile.
Contro l'ottusità dei politici, anche verso coloro che si definiscono il nuovo, ribadiamo che continuano a proporre strade vecchie e pericolose, noi, come dice Alberto Bencistà, siamo la vera novità:  avendo  egli stesso visitato il digestore di S. Francisco, che recupera tutto il possibile e  produce energia e calore per la città, secondo il percorso indicato da Rifiuti Zero, conclude lanciando lo slogan che sa di anni settanta ma che contiene tanta modernità  e buon senso " sognando la California, facciamo come S. Francisco" .

CHIEDIAMO AGLI AMMINISTRATORI DEI COMUNI DELLA VALDISIEVE IMMEDIATI ATTI UFFICIALI PER  RITIRARE IL PROGETTO DEL NUOVO INCENERITORE, CHIEDIAMO DI FARLO TOGLIERE DAL PIANO INTERPROVINCIALE, DI AMBITO E DAL PIANO REGIONALE, DI PRESENTARE NEI RISPETTIVI CONSIGLI COMUNALI LA MOZIONE DI ADESIONE ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO, qui allegata, E DELIBERARE IN TAL SENSO APPROVANDOLA (COSA CHE COMPORTERA' LA RINUNCIA AL RICORSO A TUTTI GLI INCENERITORI), FACENDOSI CARICO IN TUTTE LE SEDI E IN TUTTE LE CIRCOSTANZE DI VOTARE CONTRO L'USO DEGLI INCENERITORI O DELLA LORO COSTRUZIONE O REVAMPING.

In mancanza di tale chiarezza d'intenti, noi non potremmo fare altro che togliere la nostra fiducia a quelle forze politiche che di fatto sostengono l'incenerimento, iniziando dal negare loro il voto alle prossime Amministrative di primavera per il rinnovo dei Consigli Comunali ed invitando con tutte le nostre forze la popolazione della Valdisieve a fare altrettanto.
SI AD IMPIANTI DI RICICLO, RECUPERO, RIUTILIZZO, RIPARAZIONE, COMPOSTAGGIO, ISOLE ECOLOGICHE, MERCATINI DELL'USATO, RIPROGETTAZIONE DEI MATERIALI, RICORSO AL VUOTO A RENDERE ECC.

Rete Ambientale Valdisieve:
In collaborazione con Italia Nostra Onlus Firenze
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sabato 23 novembre 2013

CONDANNE ECCELLENTI








CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

 

 

CONDANNE ECCELLENTI E CAPRI ESPIATORI

 
Una calzante vignetta di Sergio Staino

Le cronache giornalistiche dei giorni scorsi ci hanno informato delle condanne del Tribunale di Firenze sul caso “Quadra” a seguito dell’indagine giudiziaria denominata “Mani sulla città” per eventi verificatisi durante la Giunta Domenici.

Sono stati condannati in primo grado per abuso edilizio, corruzione e truffa (esclusa dai giudici l’associazione a delinquere) molti personaggi “eccellenti”: l’allora Presidente dell’Ordine degli Architetti, l’ex capogruppo PD (già presidente della Commissione urbanistica comunale), alcuni dei più noti imprenditori edili toscani.

 

Per ciò che riguarda il Comune, condanne ancora più severe al geom. Ciolli e al geom. Benedetti, dipendenti dell’Edilizia privata, e al geom. Vinattieri dipendente part time dell’Ufficio sport.

Tuttavia da quanto già emerso e soprattutto dai resoconti delle intercettazioni utilizzate per l’indagine e il rinvio a giudizio, emergono anche inquietanti responsabilità di ordine politico, in particolare quelle di dirigenti, direttori e assessori, presidenti e membri della Commissione urbanistica.

 

Davvero nessuno di coloro che dovevano controllare i dipendenti, si era accorto dei traffici che quotidianamente si svolgevano all’interno degli uffici dell’Urbanistica? Davvero quei geometri a disposizione di alcuni professionisti ed imprenditori potevano farlo in modo continuato e disinvolto se non fosse stato per un clima di lassismo generalizzato causato dalla degenerazione etico-politica dei vertici.

 

Del resto i volti dell’ex Presidente dell’Ordine Riccardo Bartoloni e dell’ex capogruppo PD Alberto Formigli erano noti da tempo all’interno degli uffici dell’Urbanistica e non per normali attività connesse al loro ruolo. Risale infatti alla Giunta Primicerio un incarico a dir poco singolare: con Ordinanza sindacale del ‘95 viene istituito un gruppo di lavoro per la revisione delle norme tecniche di attuazione già predisposte dai funzionari assieme al consulente precedentemente incaricato dalla Giunta Morales (PRG adottato nel ‘93) e ritenute troppo rigide. A tale gruppo partecipavano il Responsabile del Settore Pianificazione del Territorio in qualità di coordinatore, il Responsabile del Settore Avvocatura e, in luogo dei tecnici comunali, alcuni rappresentanti degli ordini professionali fra cui spiccava Bartoloni.

 

Quest’ultimo in particolare non tardò a diventare frequentatore abituale degli uffici, sempre in compagnia del geom. Formigli, prima per “rivedere” le norme del PRG (nonché contestualmente quelle del Regolamento Edilizio: vicenda a suo tempo da noi denunciata con un convegno pubblico e un quaderno intitolato “Le regole per abusare”) adeguandole alle esigenze di una maggiore edificabilità (sindaco Primicerio), poi per promuovere i propri progetti (sindaco Domenici), mettendo in essere un formidabile conflitto di interesse nonché cortocircuito fra professionisti, Ordini professionali, politici e Comune.

 

La maggior parte degli interventi della famigerata “Quadra”, specializzata in demolizioni e ricostruzioni nelle corti degli isolati, si è fondata su un “equivoco” macroscopico: considerare gli edifici situati nelle corti come demolibili e ricostruibili. E ciò basandosi su una norma riguardante gli edifici classificati A6, (quelli incompatibili col tessuto edilizio), per i quali era ammessa la demolizione e ricostruzione nel rispetto degli allineamenti stradali in quanto evidentemente situati lungo le strade (e non nelle corti). In realtà gli edifici situati nelle corti erano quelli classificati A7, demolibili senza ricostruzione, ma nessuno, neppure i membri della Commissione urbanistica (fra cui allora compariva l’attuale assessore all’urbanistica Titta Meucci), se ne era accorto.

 

Anche le cosiddette “norme antiquadra”, approvate successivamente a seguito dello scandalo edilizio fiorentino, oltre ad essere arrivate troppo tardi, quando il danno era già fatto, hanno contribuito a pasticciare ancora di più la normativa senza sancire con chiarezza l’inedificabilità delle corti.

 

I geometri, seppur giustamente condannati per lo scambio di favori, appaiono capri espiatori rispetto a chi, allora al potere, pur penalmente non perseguibile, consentì quelle operazioni disastrose dal punto di vista amministrativo-urbanistico e deleterie per l’immagine che l’Ente pubblico offriva di sé. Compresi gli sguaiati epiteti telefonici riferiti ai cittadini che protestavano per quegli scempi.

 

Queste prime condanne in sede giudiziaria ci dicono che non si è ancora fatta chiarezza sulle responsabilità politiche di un intero gruppo dirigente che ha governato e continua in gran parte a governare Firenze. 

 

Un gruppo dirigente che non è stato capace di vedere e fronteggiare chi stava mettendo “le mani sulla città”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 















lunedì 18 novembre 2013

MOZIONE RIFIUTI ZERO NEL COMUNE DI FIRENZE - RESPINTA DAI 22 CONSIGLIERI DEL PD



Comunicato stampa
perUnaltracittà - lista di cittadinanza

La maggioranza di Matteo Renzi boccia i Rifiuti Zero. De Zordo e Alberici: "La conservazione e i costruttori hanno vinto"
L'invito ai movimenti antiinceneritoristi a continuare, anche a Firenze, la lotta per una gestione virtuosa dei rifiuti

La mozione Rifiuti Zero è stata bocciata dal Consiglio comunale di Firenze che con la sua maggioranza sostiene il sindaco Matteo Renzi. La mozione era stata scritta in collaborazione con i movimenti fiorentini e toscani per una gestione virtuosa, salubre ed economica dei rifiuti.

A quanto pare la retorica sull'innovazione della politica adottata dai renziani non è supportata da atti all'altezza. In questo caso si preferisce "conservare" il pericoloso sistema di incenerimento a svantaggio dell'innovazione rappresentata dal Ciclo delle 4R che in altre città ben più grandi di Firenze come San Francisco, Camberra, Okland, funziona bene, tutela la salute dei cittadini e genera nuovi posti di lavoro.

Ancora una volta il renzismo si mostra come una mera "sostituzione" dei referenti politici dei poteri forti, in questo caso quelli dei costruttori di inceneritori e di un indotto anacronistico che frena lo sviluppo economico di qualità del nostro Paese.

perUnaltracittà ringrazia i tanti attivisti e attiviste che fino ad oggi si sono impegnati affinché anche Firenze stesse al passo con la modernità nel campo dei rifiuti e li invita a non mollare. La storia ci darà ragione. Inceneritori e discariche sono il passato e chi li sostiene rinuncia al futuro.

La mozione era stata presentata da De Zordo e sottoscritta anche dai consiglieri Grassi, Fittante e Torselli ed é stata votata, oltre che dai sottoscrittori, anche dai consiglieri Cruccolini, Pugliese,  Galli, Semplici, Alessandri e Razzanelli.


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 32 votanti - 10 favorevoli, 22 contrari - mozione RESPINTA!


http://associazionevivereinvaldisieve.blogspot.com/


 

sabato 9 novembre 2013

MOLTO RUMORE PER NULLA



                   
CITTADINI AREA FIORENTINA                                                                                                                                                 NODO A NORD OVEST
          COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE


SU PERETOLA

MOLTO RUMORE PER NULLA
Ovvero

la compagnia delle chiacchiere e la leggerezza dell’amministrare


 


Pochi giorni fa Vito Riggio Presidente dell’ENAC se ne usciva richiedendo per la nuova pista parallela-convergente dell’aeroporto di Peretola una lunghezza di 2.400 invece dei 2.000 previsti dalla Variante al PIT della Regione. Ciò aveva gettato lo scompiglio in tutta la Toscana e la reazione piccata del presidente Rossi.

Bene ora parte il contrordine e Riggio, ammorbidendo notevolmente la sua posizione, dichiara laicamente che “niente è Vangelo” e che “le strutture tecniche continueranno i necessari approfondimenti”.

Ci chiedevamo nel nostro notiziario del 27 ottobre come fosse possibile che ENAC tirasse fuori i suoi dubbi solo ora.

Leggete l’articolo di Marzio Fatucchi qui sotto e avrete la risposta: ENAC i suoi dubbi li aveva già manifestati nel 2011 in Commissione sesta del Consiglio regionale. Nessuno ebbe niente da eccepire tranne Andrea Biagioni di Nodo a Nord Ovest.

Tutto ciò conferma che il passatempo della pista parallela non ha tanto a che vedere con la realtà, quanto con la virtualità di una  politica capace comunque di influire sulla concretezza delle cose. La maggioranza dei decisori, Presidente, assessori e gran parte dei consiglieri non sono affatto interessati a capire i problemi. Vogliono solo mantenersi in equilibrio e preservare il proprio destino politico. Fino alle prossime elezioni.