Pagine

lunedì 24 dicembre 2012

Repubblica 24-12-2012: intervista ad Asor Rosa

“Ambiente, la Toscana sta tornando in bilico”

«LA TOSCANA sta tornando in bilico». La rete dei comitati si dà appuntamento il 3 febbraio per mettere a punto una «piattaforma Toscana». E a nome di tutti Alberto Asor Rosa dà l’allarme: lo sfruttamento energetico dell’Amiata, l’utilizzazione delle Apuane, il tunnel Tav sotto Firenze, l’aeroporto e le politiche urbanistiche, sostiene, sono fronti aperti che rischiano di riportare indietro questa regione. «La Toscana è stata pericolosamente in bilico prima dell’arrivo della giunta Rossi, che ha rimesso in discussione alcune cose e ha dato il via al piano paesistico, una scelta non banale», dice Asor Rosa. Solo che adesso, manda a dire al governatore Enrico Rossi, «la Toscana in bilico ci sta tornando, perché su quelle questioni di fondo non ci sono né parole chiare né decisive». E’ per questo che la rete dei comitati ha deciso di arrivare ad una «piattaforma Toscana» improntata ad alcuni principi generali: dallo stop al consumo di suolo ad un programma di manutenzioni e al riuso. Perché il professor Asor Rosa ne è convinto: «Uno dei deficit principali di questa campagna elettorale è l’assenza di un dibattito ambientale: in Toscana come altrove la questione dell’ambiente resta sullo sfondo e noi non lo possiamo accettare».
LA PIATTAFORMA, nelle intenzioni della rete dei comitati, serve proprio a questo. A rimettere al centro questioni decisive per la vita della regione in occasione della campagna elettorale che sfocerà nel voto del 24 e 25 febbraio: «Perché le questioni che sono in ballo in Toscana hanno una chiara valenza nazionale e la piattaforma sarà il nostro modo di partecipare alla campagna», osserva Asor Rosa. Che fin d’ora annuncia l’invito ufficiale del governatore Rossi e del sindaco Matteo Renzi all’assemblea regionale convocata per il 3 febbraio. Ma i rapporti tra comitati e governo toscano di Rossi non avevano trovato un terreno di proficua collaborazione? «Non abbiamo mai dismesso la nostra volontà di colloquio, ma forse si è un po’ attenuata da parte dei nostri interlocutori regionali — dice Asor Rosa — siamo nella fase in cui alcune grandi questioni, dall’Amiata alla Tav, arrivano in una fase decisiva. Capisco che non è facile per la Regione invertire il percorso, ma il nostro compito è mettere sul tavolo quello che non torna».
La piattaforma, che si avvale di contributi di esperti di primo piano come Vezio De Lucia e Alberto Magnaghi, avrà anche un capitolo dedicato a Firenze. Al suo Piano strutturale «privo di un’idea di città, magniloquente ma vuoto di progetto, anche se reso celebre dallo slogan volumi zero», si legge nelle bozze fin qui preparate. E anche al suo piano dei parcheggi: «Particolarmente allarmante la determinazione ostentata nel perseguire la costruzione di parcheggi interrati in ambienti urbani storici, da progettare e realizzare col nefasto project-financing». (m.vanni.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

giovedì 20 dicembre 2012

SI DISCUTE O SI PARTECIPA?

CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

SI DISCUTE O SI PARTECIPA?

Il notiziario dell'11 dicembre  - La contraddizion che nol consente – sul convegno svoltosi presso il Polo Universitario di Sesto il 6 e il 7 e dedicato a Parco della piana e Aeroporto continua a suscitare dibattito.
Pubblichiamo in proposito uno scambio di lettere con il Garante per la comunicazione prof. Massimo Morisi organizzatore delle due giornate che in una nota del 17 dicembre acconsente alla pubblicazione. "Vi ringrazio molto per la precisazione. Si, credo che rendere pubblico il nostro scambio sarebbe opportuno, proprio perché fa chiarezza sulle nostre rispettive intenzioni e perché condivido le Vostre preoccupazioni. Molte cordialità" mm.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              di seguito riproponiamo il notiziario

lunedì 17 dicembre 2012

Toccare il Fondo

Toccare il Fondo: gli alloggi di San Lorenzo a Greve conferiti al Fondo immobiliare Housing Toscano

Gentile locatario,la scrivente società proprietaria dell’unità immobiliare da Lei condotta in locazione, ha conferito la medesima tramite apporto al fondo immobiliare denominato Fondo Housing Toscano, partecipato dal Fondo Investimenti per l’Abitare, che vede coinvolta la Cassa Depositi e Prestiti.Per quanto sopra il rapporto contrattuale ad oggi esistente fra Lei e la Società Affitto Firenze S.p.A. proseguirà fra Lei e il Fondo Housing Toscano gestito dalla Società di Gestione del Risparmio Polaris Investment Italia SGR Spa con sede legale in Milano …. .
Così si avvia la lettera ricevuta oggi da tutti gli inquilini fiorentini della società Affitto Firenze Spa, che nel 2008 ha realizzato, con ingenti fondi pubblici, i primi interventi di Housing Sociale (affitto calmierato) nel Comune di Firenze.
Anche l’Amministrazione Comunale – Direzione Patrimonio Immobiliare, che a suo tempo ci ha assegnato gli immobili, ha ricevuto la stessa lettera
In attesa di saperne di più e commentare in merito, rendiamo già da ora disponibile la suddetta lettera.In fondo a questo post potete già lasciare i vostri commenti.
***************

ORA BASTA DAVVERO - MOBILITAZIONE INTERPROVINCIALE SUL PIR

--> Prato, 14.30 nel salone dell'Arancera in palazzo Banci Buonamici.
--> Pistoia, ore 14:30 in piazza San Leone (palazzo Balì)


La decisione delle Amministrazioni provinciali di Firenze, Prato e Pistoia di approvare lunedì 17 dicembre 2012 il Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti dell' ATO Toscana Centro ( cui seguirà a breve analoga decisione per l' Ato Costa e l' Ato Sud ), porta a compimento in modo indecente e allo stesso tempo ridicolo la parabola del pensiero e dell' agire politico del centro-sinistra toscano incapace di assicurare la salute degli abitanti attraverso la prevenzione primaria, inadeguato a promuovere economie della riduzione, del riutilizzo e del riciclaggio ( come impongono le normative comunitarie e nazionali ), economie che aumentano l' occupazione e la ricchezza collettiva, agganciato come una screpolata cariatide alle lobbies industriali perdenti dello spreco e di una impiantistica arretrata dal punto di vista tecnico e onerosa da quello finanziario che aumenta il debito pubblico, drenando sempre più soldi dalle nostre tasche.
Il Piano Interprovinciale ATO Centro - organizzato attorno all' incenerimento, alla costruzione di nuovi inceneritori e nuove discariche, e basato su un sistema integrato allo spreco di materia - continua a imporre nocività agli abitanti, a produrre malattie e morti, a impoverire la popolazione, le imprese e quindi la complessiva geografia sociale del territorio della Toscana centrale.
Tuttavia il NO che giustamente continuiamo a gridare in faccia a questo modo di gestire la cosa pubblica e nello specifico i materiali post consumo, a queste crescenti nocività sociali e sanitarie, non è la parte più interessante, per quanto sacrosanta, del nostro agire.

martedì 11 dicembre 2012

InformAzione Sostenibile - Novembre/Dicembre 2012

 

Tra le primarie del centrosinistra, le secondarie del centrodestra e le terziarie dei residuati, noi scegliamo la POLITICA nella vera accezione del termine. Quindi sì, questo è un numero che parla di politica, quella che dovrebbe essere e purtroppo non è, ma che non sarebbe difficile praticare se solo non la monopolizzassero i politicanti.
Un numero politico e ricco. Tematiche che solo i distratti potrebbero definire utopistiche, come la Decrescita serena, di Maria Rosa Zerega. Nei drammatici eventi climatici oramai quotidiani, al di là delle vuote parole, s'impone un reale cambiamento di rotta.
Continua il viaggio di Seele Fragat che ci fornisce una possibile chiave per aprire nuove porte verso un'esistenza sostenibile, in tutti i sensi.
William Domenichini, Piero Donati, Andrea Licari riflettono su temi globali/locali in un'ottica che non è solo localistica ma piuttosto emblematica di quella politica (vedi sopra) che tale non è: servizi, pianificazione, degrado.
Il materiale relativo alle nuove potenze asiatiche - Cina ed India - e al loro percorso, sia pure conflittuale, verso il cambiamento, abbinato ad ipotesi di nuove forme di multi/comunicazione su scala globale, prende lo spunto dagli appunti di una lezione (gentilmente inviataci) tenuta a Roma dal Dott. Giulio Carminati, nel PDF allegato che vi invitiamo ad aprire.

A causa di problemi tecnici questa newsletter esce in ritardo e di conseguenza diventa anche il nostro biglietto d'auguri per le imminenti Feste natalizie. Auguriamo un fine anno sereno, ma soprattutto un 2013 di fede (ambientalista), speranza (istituzionale) e carità (sociale).

Grazie dalla redazione di
InFormAzione Sostenibile

NOVEMBRE - DICEMBRE 2012

PRIMA PAGINA


Decrescita serena, ricordarla può aiutarci

di Maria Rosa Zerega

ANALISI

Il diavolo, l'acqua – pubblica – e le multi utility
di William Domenichini

IN EVIDENZA

Cina ed India: il futuro è sporco ma forse no
di An.Tor. e Giulio Carminati

COMMENTI

La palude sarzanese
di Piero Donati

BUONE PRATICHE

Il metodo del consenso, la facilitazione e la Comune di Bagnaia
di Seele Fragat

ULTIMISSIME

Bosco di Checco: discarica "biologica"
di Andrea Licari

 

 

Per maggiorni informazioni:
www.informazionesostenibile.info

Informazione Sostenibile
Registrazione n. 4/2008 -11.10.2008Tribunale della SpeziaDirettore responsabile: A. Torchi


InFormAzione Sostenibile

Help save paper not printing if not needing

 

LA REGIONE PER LA PIANA




              COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE                       
CITTADINI AREA FIORENTINA                                                           
NODO A NORD OVEST - SMS DI PERETOLA
            

LA CONTRADDIZION CHE NOL CONSENTE

 La pista convergente di Peretola (12/30) nello studio dell' ENAC                                                                       
  Il Fosso Reale all'altezza si Campi Bisenzio
La ricetta della Regione Toscana per far partecipare i cittadini alle scelte territoriali è sempre la stessa:

§        invitare comitati e categorie economico-produttive, insieme a qualche amministratore, a sciogliere un nodo inestricabile di politica territoriale
§       far condurre il tutto da Massimo Morisi, Garante per la comunicazione nel governo del territorio, che assicura una  attenta scaletta di questioni, contributi competenti sulla materia e un'ampia discussione
§        gratificare la coscienza dei partecipanti invitandoli a stilare un bel verbale che verrà messo agli atti
§        infine mettere il tutto a riposare in un cassetto per non disturbare chi opera sul territorio

Questa volta la quadratura del cerchio riguardava la coesistenza tra la cosiddetta pista convergente di Peretola, piazzata nell'ultimo lembo di suolo libero del comune di Sesto Fiorentino, e il Parco agricolo della Piana, (7000 ha. negli spazi aperti tra Castello, Campi B.zio e Prato) definito dalla Regione elemento ordinatore (e rigeneratore) del territorio tra Firenze, Prato e Pistoia. Il tutto nell'ambito del processo di revisione del Piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana.
Ma mentre i "pianificatori" discutono, gli "uomini del fare" operano. Così gli amministratori in genere si tengono alla larga da questi appuntamenti e il 6 - 7 dicembre al Polo Scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino nell' Incontro pubblico sul Parco agricolo della piana e la "qualificazione" dell'aeroporto di Firenze in rappresentanza del capoluogo si sono intravisti soltanto un fugace Barducci (presidente della Provincia) e una silente Meucci (Assessora all'urbanistica del Comune). Per la Regione a parte l'Assessora organizzatrice, un' imbarazzata Marson, non c'era alcun componente della Giunta e nemmeno l'ombra di un consigliere.
Sul Parco agricolo, un progetto in fase avanzata e nel quale sono in corso significative esperienze produttive e di ricostruzione del paesaggio naturale della Piana, importanti contributi sono venuti dai tecnici regionali, da varie associazioni ambientaliste, comitati di cittadini e imprenditori agricoli locali.
Ma si è capito subito che la vera pietanza del menù era quella dell'aeroporto. Tranne poche eccezioni però il secondo giorno tutti hanno tuonato contro la proposta di pista convergente, fortemente sostenuta dal presidente Rossi. In particolare ne è uscita demolita la promessa monodirezionalità dei voli che impedirebbe agli aerei di sorvolare il centro di Firenze e altri popolosi quartieri. Il Presidente del Consorzio di bonifica Area fiorentina, Bottino, ha peraltro elencato le opere necessarie per rendere possibile la seconda pista:

§        la deviazione del Fosso Reale e la modifica di tutto il regime idrografico
§        il rifacimento di un paio di svincoli stradali tra cui quello di Osmannoro
§        l'innalzamento della livelletta dell'A11 da Peretola fino all'area di servizio
§        il rifacimento delle casse di espansione del Polo universitario, previste nel luogo in cui dovrebbe sorgere la seconda pista
§        il rifacimento di tutti i sottoservizi.

Per un costo calcolato di 35 milioni di euro.

Senza considerare, come ha ricordato Scoccianti del WWF, la distruzione di diversi siti di interesse comunitario tra cui l'oasi di Focognano e di altre aree naturalistiche riconosciute a livello internazionale e finanziate da vari enti pubblici.
Sconcertante la posizione ufficiale dell' Azienda Regionale Sanitaria che in un contributo sul versante epidemiologico ha sostenuto l'inesistenza di un significativo incremento di emissioni in conseguenza del potenziamento aeroportuale (che si sommerebbero a quelle dovute al traffico e all'inceneritore), spiegando certe patologie diffuse tra la popolazione con gli stili di vita piuttosto che con cause ambientali.
L'insostenibilità della proposta di una seconda pista (e il conseguente avventurismo della posizione di Rossi) è dimostrato dal fatto che lo stesso studio di ENAC è un'ipotesi appena abbozzata e l'onere di un vero progetto preliminare spetta alla società di gestione dell'aeroporto, ADF. Quest'ultima invece di adottare un serio piano finanziario e di sviluppo aeroportuale punta sull'effetto annuncio per moltiplicare il valore delle quote azionarie.
Ma perché la Regione invece di accettare la realtà di un aeroporto "nato sbagliato in un posto sbagliato" puntando su una vera integrazione con Pisa, e specializzandolo come city airport,  preferisce aprirlo ai voli low cost ?
Perché la Regione indica degli ambiti per la collocazione della nuova pista e si prepara a modificare il PIT, invece di dire chiaro e tondo che di questa follia non se ne parla neanche? 
La risposta l' ha data il sindaco di Sesto Gianassi, l'unico tra gli amministratori (insieme a Pecile) che sia intervenuto sull'argomento. Stretto dagli interessi in gioco in questa partita - ha detto Gianassi – Rossi ha già deciso e c'è un ordine di scuderia per i consiglieri regionali di maggioranza a votare per la pista convergente con tutte le sue disastrose conseguenze.

Vedremo se sarà davvero così. Per i cittadini di Peretola raggruppati in Nodo a Nord Ovest, per la Rete dei comitati per la difesa del territorio che li sostiene e per tutte le associazioni ambientaliste e comitati intervenuti nel dibattito la battaglia è solo all'inizio.

Lettera aperta a Rossi sull'alluvione in Lunigiana

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA
Signor Presidente , all'indomani dell'alluvione lunigianese del 2011 lei dichiarò : "   andrà accelerata la riforma della legge 1, con l'obiettivo di aumentare i controlli specie sull'assetto idrogeologico. Dobbiamo dare un messaggio di grande rigore, non voglio più dover assistere ai pianti del giorno dopo per disgrazie evitabili" . Ad un anno di distanza, qualche giorno dopo la duplice alluvione che ha funestato Massa e Carrara, il mese scorso,  ha affermato :  "Neanche un mattone in più nelle aree a rischio" .
Come non darle ragione.  Da  decenni , scienziati, studiosi del territorio, ambientalisti e cittadini di normale buon senso denunciano il cattivo stato del  territorio apuano  ma ciò nonostante, passata la paura, gli smemorati amministratori locali tornano a "non" vedere  e ad urbanizzare le aree inondabili, incuranti del sempre più frequente verificarsi di precipitazioni estreme. Fingendo di non sapere che la loro "messa in sicurezza" con opere idrauliche, pur necessarie, è illusoria.  Il loro operato equivale quindi  alla deliberata pianificazione di nuove catastrofi. E i risultati purtroppo drammaticamente si sono  già visti !Abbiamo  apprezzato il suo impegno negli ultimi due anni per migliorare la legislazione urbanistica e ambientale regionale cosi come la sua personale dedizione in queste giornate drammatiche per migliaia di carraresi e di massesi.Occorrerebbe molto spazio per spiegare le molteplici cause che hanno portato a questa emergenza autunnale continua . Non è il caso. Ci basta rilevare , dalle sue pubbliche dichiarazioni,  che anche lei conviene  che occorre dire STOP AL CONSUMO DI SUOLO e che non bisogna più costruire nelle aree a rischio. Purtroppo dobbiamo farle notare che le Amministrazioni comunali di Carrara e di Massa non la pensano allo stesso modo ed è sufficiente esaminare le loro  previsioni  urbanistiche, avallate dalla Regione,  per capirlo. Un milione di nuovi metri cubi a Carrara e quasi 1,8 milioni a Massa in buona parte su terreno vergine e proprio in quelle aree già duramente colpite dalle recenti alluvioni. Tralasciamo per carità di patria la vicenda dell'Ospedale Unico  costruito in un'area ad alto rischio !Che dire poi dell'insistenza, della perseveranza ai limiti della patologia, di voler ampliare il porto commerciale di Marina di Carrara, restringendo ulteriormente la foce del pericoloso e tristemente famoso torrente Carrione prevista sia nel vecchio ma anche  nel nuovo Piano regolatore portuale ?Come può conciliarsi tale opera con la  legge regionale 21 del 2012 "Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d'acqua" di cui lei giustamente va fiero ?Riteniamo  che per lei le parole abbiano ancora un significato e che  le sue affermazioni sulla difesa del territorio non siano un vano e rassicurante esercizio retorico a cui purtroppo in troppi anni di degenerazione  la politica nazionale e locale ci hanno abituati. Ed è per questo che come cittadini molto preoccupati ci rivolgiamo a lei. Come può la Regione Toscana, dopo il disastro avvenuto in queste ultime settimane che ha messo sul lastrico famiglie, aziende, un intero territorio ,creando rabbia e disperazione in tanti cittadini, permettere che si realizzi una cosa del genere ? Ampliare il porto in quella maniera  è un attentato pianificato alla sicurezza degli abitanti di Carrara.Auspicando illuministicamente che le ultime tragedie facciano cambiare i paradigmi culturali ad un classe politica locale miope e spesso incompetente ci aspettiamo da lei una netta presa di posizione per rivedere le previsioni di espansione del Porto di Marina di Carrara che, oltre a provocare la materiale distruzione delle spiagge a levante del porto per invasione del cemento e nuova erosione , non avrà neanche nessuna considerevole ricaduta economica ma anzi una diminuzione degli occupati nel settore turistico. Non serve essere idrogeologi per comprendere che se viene ulteriormente cementificata la foce di un torrente dal medio e basso corso già fortemente rettificato e che raccoglie tutte le acque meteoriche di un territorio già a forte rischio  , il risultato finale è il disastro. Lei ha tutto il potere per fermare questo ennesimo attentato alla salute di un territorio e delle persone che vi abitano. A tal proposito,  ci permettiamo di suggerirle  l'integrazione della  legge  regionale 21 del 2012 con una norma   che mantenga il divieto di edificazione nelle aree a pericolosità idraulica elevata, anche dopo la loro messa in sicurezza. Senza questa misura, l'intento "neanche un mattone in più nelle aree a rischio" sarebbe svuotato in partenza di significato. Solo in questo modo la Toscana può porsi alla guida di una vera svolta a livello nazionale per una pianificazione territoriale che si ponga davvero l'obiettivo della prevenzione dei danni alluvionali.
Grazie dell'attenzione.

Mario Venutelli – Italia Nostra Sez. Apuo Lunense
Bruno Giampaoli – Italia Nostra Sez.  Massa Montignoso
Maria Paola Antonioli  - Legambiente Carrara
Paolo Panni -  Legambiente Massa
Riccardo Canesi -  Sos Litorale Apuano
Michele Parisi – Co.Di.Ci.  
Claudia Bienaimè – Consigliere Comunale Carrara Bene Comune IDV
Cesare Micheloni – Consigliere Provinciale
Galeano Fruzzetti -  Italia dei Valori di Massa e Carrara
Vittorio Briganti – Fabbrica della Sinistra Carrara
Paolo Vannucci -  Partito Comunista dei Lavoratori  Carrara

Carrara, 10 dicembre 2012  

lunedì 10 dicembre 2012

Sos Geotermia: Nessun compromesso quando in gioco è la salute

Info: sosgeotermia.noblogs.org
Comunicato stampa
Sos Geotermia
:
Sabato 15 dicembre saremo in piazza a Piancastagnaio per dire che "Non è questo il futuro che vogliamo".
Ore 10, sit in, giardini Nasini; ore 14,30, corteo per le vie del paese con arrivo al pozzo PC36; ore 17, assemblea pubblica presso il centro anziani.



Nessun compromesso quando in gioco è la salute Sabato 15 tutti in piazza a Piancastagnaio contro il piano di riassetto dell'area geotermica pianese e la nuova centrale di Bagnore 4 per la quale è già stato presentato ricorso al TAR. Sul monte Amiata nel nome della speculazione e del profitto si sta procedendo con l'avallo della regione Toscana, degli amministratori locali e dei partiti politici che li sostengono ad uno scempio ambientale gravissimo giustificato dalla falsa convinzione che la geotermia sia una fonte energetica rinnovabile e pulita. Nel caso delle centrali amiatine è esattamente il contrario!

sabato 8 dicembre 2012

Comunicato Stampa: Troppi Alberi abbattuti nelle nostre Citta'! Il WWF Savona chiede una Legge Regionale a tutela del Patrimonio Arboreo

             
Tel: 019.824598
Fax: 019/807442
e-mail: savona@wwf.it

sito: www.wwf.it

                                                                                                                                
 Savona, lì 8/12/2012
COMUNICATO STAMPA


Oggetto
Troppi Alberi abbattuti nelle nostre Citta'!
Il WWF Savona chiede una Legge Regionale a tutela del Patrimonio Arboreo.

 

Assistiamo purtoppo da anni all'abbattimento di tanti alberi nelle nostre citta', proprio da parte delle Amministrazioni Comunali che dovrebbero tutelarli.
E, fatto ancora piu' grave, spesso questi abbattimenti vengono poi seguiti da nessun nuovo albero al posto di quello abbattuto o con ripiantumazione di alberi non di pari classe di grandezza.

Assistiamo sovente ad abbattimenti di alberi di alto fusto e alla loro sostituzione con "alberelli" o addirittura "arbusti" che mai daranno ombra  e refrigerio... e cosi', abbattimento dopo abbattimento, il Patrimonio Arboreo delle nostre Citta' e della Regione Liguria  si impoverisce e si degrada.

Preservare e tutelare il prezioso patrimonio di Alberi nelle nostre Citta' e' un' azione saggia e lungimirante, anche sotto molteplici aspetti pratici ed economici!

Gli Alberi nelle nostre Citta' sono davvero i MIGLIORI AMICI di noi Cittadini e dei nostri TURISTI!....
DIFENDIAMOLI!:-))

BASTA ABBATTIMENTI!


Cordiali saluti. 


Ufficio stampa WWF Savona
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo
"Lo scopo finale del WWF e' fermare e far regredire
il degrado dell' ambiente naturale del nostro pianeta
e contribuire a costruire un futuro in cui l' uomo
possa vivere in armonia con la natura."
                       
    
                                                                                                    
                                                                                                

Tra inchieste e sprechi San Salvi scippata ai cittadini

Comitato SAN SALVI CHI PUO'
www.firenzecomitatosansalvi.blogspot.com - comitatosansalvi@email.it
Cell: 328 7644679

Tra inchieste e sprechi

SAN SALVI SCIPPATA AI CITTADINI


Ancora in questi giorni, sul Corriere fiorentino, un articolo annuncia ai cittadini la vendita di S. Salvi con la stessa sbrigativa motivazione di sempre: i soldi servono per ricostruire Torregalli. Anni fa servivano per S. Maria Nuova… Insieme a San Salvi sarebbero in vendita l'edificio dell'ex Bice Cammeo, in via Aldini, e parte del complesso di Santa Rosa in cui è in forsela permanenza del presidio sanitario, utilissimo nel quartiere, che si vorrebbe trasferire allo IOT sul viale Michelangelo (sic!).
La ASL, il Comune e la Regione, pienamente d'accordo, non hanno mai uno straccio di argomentazioni più approfondite per giustificare la svendita di questi beni che non sono di loro proprietà, ma della intera collettività. E non hanno nemmeno il pudore di dare uno stop ai progetti insensati di strutture megagalattiche divoratrici dei soldi dei cittadini che chiedono anni per essere costruite e troppe rimangono incompiute.

venerdì 7 dicembre 2012

Falascaia: sostanze chimiche nelle acque

Dal depuratore dell'ex inceneritore escono liquidi inquinati. Necessari interventi urgenti di bonifica
Una veduta dell'inceneritore di Falascaia
Una veduta dell'inceneritore di FalascaiaPIETRASANTA – Il depuratore dell'ex inceneritore di Falascaia, ormai fermo dal mese di luglio del 2010, si trova in un pessimo stato di conservazione. Sostanze chimiche varie sono fuoriuscite da alcune cisterne e almeno da una vasca dell'impianto sono tracimati liquidi pericolosi. La situazione è nota fin dall'inizio di novembre. Prima, una comunicazione del settore Versilia Massaciuccoli di Arpat, l'agenzia regionale di protezione ambientale, che ha effettuato alcuni sopralluoghi all'impianto. Poi, la segnalazione del servizio Ambiente della Provincia di Lucca in merito alle condizioni di potenziale inquinamento, oltre alla mancanza di sicurezza rispetto ad eventuali accessi di estranei non autorizzati all'interno del perimetro dell'impianto.
Tutto ciò ha fatto scattare un'ordinanza emessa dal Comune di Pietrasanta, a tutela dell'incolumità delle persone e fatta in via d'urgenza senza passare dalla comunicazione di avvio del procedimento. Il Comune ha ordinato al Cav – il consorzio dei comuni versiliesi – l'immediata recinzione dell'area per impedire le intrusioni nel sito del depuratore. Un procedimento separato è stato avviato per mettere in sicurezza i serbatoi e i depositi di stoccaggio dei reagenti chimici, nonché delle vasche di trattamento delle acque. Una bomba chimica che rischia di scoppiare in sordina, mescolandosi all'acqua e alla pioggia ma che proprio per questo non è facilmente arginabile e controllabile. 
Una situazione ampiamente prevedibile da quando Veolia Gestioni Ambientali snc ha riconsegnato l'inceneritore ai Comuni. È il Cav che ora è responsabile di Falascaia e Pioppogatto e ne è anche il proprietario. Sulla richiesta di danni da parte dei Comuni e la pretesa dei crediti non riscossi da parte di Veolia, si gioca tutta la battaglia legale che però non è ancora iniziata. Per gestire praticamente gli impianti è stata formata una società, apposta per questo. La Vera di Sea Ambiente e Sea Riosrse è subentrata dopo una lunga estate di trattative e per ora ha assunto dieci lavoratori dei 39 che sono in cassa integrazione. Questa società non ha anche il compito di sorvegliare gli impianti, almeno dal punto di vista dei rischi ambientali e per la salute degli stessi lavoratori che vi operano dentro? Da ricordare anche che per il controllo esterno e notturno dei due impianti, è stato stipulato un contratto con un istituto di vigilanza.

Di Daniela Francesconi 


giovedì 6 dicembre 2012

Pozzolatico: Ricorso al TAR contro il Comune di Impruneta

Vai all'articolo

[ASSOCIAZIONE VivereInVALDISIEVE] La Bozza che COZZA con la LR 21/2012!

Come fa ad asserire Rossi che VIETA " con la legge n. 21/2012 ogni forma di intervento edificatorio in oltre 1000 km quadrati di territorio, pari al 7% della superficie pianeggiante della regione. Insieme al divieto di edificazione negli alvei, nelle golene, sugli argini e nelle fasce laterali per una larghezza di 10 metri dall'esterno dell'argine," quando poi in Valdisieve si autorizza l'inceneritore sulla Sieve,7 volte più grande e in aree a rischio idraulico MOLTO elevato ed elevato, a Sarzana (sul Magra a cavallo del confine Tosco-Ligure) si autorizza tutta una serie di costruzioni, a Casale si autorizza un digestore anaerobico e in Maremma (anche  nelle aree che sono state allagate qualche settimana fa) si continua a costruire (tanto che la spinta maggiore per modificare gli articoli sembra sia partita proprio dagli amministratori di quelle zone)????????????????????????????
E come la mettiamo con la bozza (sotto)  del ministro che dice che in attesa della revisione del PAI sono vietati anche insediamenti produttivi o per servizi o infrastrutture????????
Si farà una modifica ad hoc anche alla bozza, visto che è solo una bozza??

Diossine a Forlì, chi cerca trova!

 



di Patrizia Gentilini
Oncologo Isde (Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente)

Sul sito del Comune di Forlì, è disponibile la "Relazione finale sui lavori del Tavolo Interistituzionale in tema di diossine/furani e PCB nelle matrici ambientali ed alimentari del territorio forlivese", frutto di oltre un anno e mezzo di lavoro congiunto fra Asl, Arpa, Comune, Provincia ed Ordine dei Medici di Forlì-Cesena.
Si tratta di un documento importante che merita di essere adeguatamente diffuso e conosciuto.
In esso vengono riportati i risultati di 56 indagini condotte dall'Asl per la ricerca di diossine, furani e PCB eseguiti nel 2011 in allevamenti rurali del forlivese.
Questi campioni si aggiungono alle 5 indagini condotte da parte dell'ISDE nei primi mesi del 2011 su galline ruspanti e uova in relazione alle ricadute degli inceneritori, indagini che, per i livelli riscontrati, avevano suscitato grande sconcerto.

mercoledì 5 dicembre 2012

INIZIATIVE PER LA PIANA



 
                                                               
                                                                                                                                     
                     CITTADINI AREA FIORENTINA
                            COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE
 
 
                INIZIATIVE PER LA PIANA
 
 
Proseguono le iniziative promosse dalla Rete dei comitati per la difesa del territorio e da Nodo a Nord ovest presso l'SMS di Peretola in difesa della Piana Firenze, Prato, Pistoia.
Domani 6 dicembre, dalle dalle ore 9 alle 10 nell'ambito della rubrica televisiva  "La voce del cittadino", RTV 38 manderà in onda 12 minuti di intervita sul tema a Paolo Celebre, Andrea Biagioni ed Eriberto Melloni. Sempre sulla stessa rete sarà possibile vedere la trasmissione in streaming nelle due ore successive, mentre le repliche andranno in onda sabato 8 e domenica 9 dicembre dalle ore 11 in poi.