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giovedì 31 ottobre 2013

IL NON DETTO DI RENZI




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

IL NON DETTO DI RENZI


 


Recentemente, intervenendo  a “Prima pagina” su Rai 3, un pendolare di Torino si chiedeva perché Renzi alla Leopolda non avesse messo tra i simboli da rottamare anche le Grandi opere, prima fra tutte la TAV. Il giornalista ha risposto che Renzi è stato l’unico leader ad avere avuto parole critiche verso la politica delle Grandi opere in Italia affermando, proprio a Torino durante la corsa per le primarie, che il progetto della TAV in Val di Susanon lo faceva impazzire”.

Però anche Sergio Staino – influente portavoce della “pancia” PD – lo criticava l’altro giorno per non parlare abbastanza di TAV.


Nel primo anno da Sindaco Renzi ha dato vista di sbracciarsi contro la stazione sotterranea dell'AV di Firenze, malamente collocata tra la stazione di Rifredi e la stazione di S. Maria Novella, ingaggiando un aperto braccio di ferro con Moretti e presentando un progetto alternativo sotto la Fortezza da Basso.

Ecco cosa diceva nel 2010 in un'intervista al "Corriere Fiorentino" :

 

«Dobbiamo fare un tunnel sotterraneo? Ha un senso se la stazione è in centro, altrimenti è un errore. Non hanno capito che se io non posso fare come voglio io la stazione dell’Alta velocità, e purtroppo non la posso fare, ho un’infinità di occasioni per difendere la città di Firenze. E le userò tutte. Andrò al gruppo del Pd a spiegare le ragioni per cui opporsi alla nostra proposta è assurdo. Incaricheremo dei legali che giorno dopo giorno verificheranno la corrispondenza tra gli impegni che le Fs hanno preso e quello che fanno e ho ragione di credere che ci siano già delle discrepanze ... non ci hanno presentato un progetto serio di collegamento tra gli ex Macelli, dove vorrebbero costruire la stazione di Foster, e Santa Maria Novella ....  Infine hanno l’arroganza di immaginare che ci sia una disponibilità urbanistica del Comune di Firenze. Se la sognano».

Com’è finita i fiorentini lo sanno bene. Dopo questa intemerata esternazione Renzi venne facilmente tacitato da Moretti con la promessa di un po' di opere compensative per la città  che adesso ci legano a doppio filo all’esecuzione del famigerato sottoattraversamento TAV. Non si tratta tanto di opere mitigatrici dell’impatto sulla città o di interventi di potenziamento del trasporto ferroviario locale, ma soprattutto di opere infrastrutturali per il traffico su gomma quali il completamento della Perfetti Ricasoli-Mezzana, l’ arteria Pistoiese-Porta a Prato, e il collegamento Fortezza-Panciatichi, oltre all’ampliamento della rete di busvie ed alla trasformazione della linea ferroviaria Cascine-Leopolda in linea tranviaria.

 

Cancellato nel frattempo il Servizio ferroviario Metropolitano, di cui non si sente più parlare, dimenticato il people mover tra Stazione Foster e S. Maria Novella, resta la previsione di tanti parcheggi sotterranei per le auto, anche nel centro storico.

Insomma il vecchio che avanza.

INFINE Il 70% dei finanziamenti  PROMESSI arriverà solo quando la talpa Monna Lisa inizierà a scavare a Campo di Marte.

 

E’ facile fare i distinguo in casa d’altri, più difficile opporsi in casa propria da amministratore.


E da presidente del Consiglio?






domenica 27 ottobre 2013

PATATE E AIRBUS



                      
  
CITTADINI AREA FIORENTINA                                                                                                              NODO A NORD OVEST
             
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE


 

PERETOLA: PATATE AL POSTO DEGLI AIRBUS? PERCHE’ NO?

 

 

L’ ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) rivendicando a sé l’ultima parola sulle compatibilità di volo e aeroportuali ha presentato un’osservazione all’Integrazione al PIT (Piano di Indirizzo Territoriale) della Regione Toscana, chiedendo che la pista 12/30 (la cosiddetta pista parallela) raggiunga i 2.400 m. Secondo la Variante adottata in Consiglio regionale lo scorso 24 luglio invece la nuova pista di Peretola non avrebbe dovuto superare i 2.000 m.

 

Quella lunghezza e quell’orientamento – che il PIT intendeva salvaguardare - erano il risultato di un fragilissimo accordo politico e territoriale voluto a tutti i costi dal Presidente Rossi a dispetto delle tensioni nella propria maggioranza, dell’opposizione di tutti i Sindaci della Piana, dei comitati e delle associazioni ambientaliste ad un aeroporto nato nel 1931 in un’epoca e in un contesto lontanissimi da quello attuale.

 

Infatti, come ampiamente emerso nelle due giornate di confronto del 6, 7 dicembre 2012, organizzate al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino dal Garante per la Comunicazione della Regione, le due funzioni, quella del Parco agricolo di 7.000 ha (che poi sarebbe l’obbiettivo principale del PIT) e quella di un Aeroporto potenziato, nel contesto della Piana tra Firenze e Prato risultano tra loro incompatibili.

 

L’uscita di ENAC ha messo in allarme Pisa la quale teme che una pista di quella lunghezza nella Piana sestese significherebbe la perdita dei voli low cost per il “Galilei”.

 

Ma perché ENAC solleva solo adesso queste obiezioni? Le dietrologie si sprecano. C’è chi dice che dietro ci sia proprio Pisa che vuol far saltare un accordo che sente stretto. C’è chi parla di Bologna che non vuole un sistema aeroportuale come quello toscano a meno di un’ora di treno. Il presidente degli industriali esclama: “Basta con questo mobbing allo sviluppo di Firenze”

 

Rossi furente per la catastrofe politica che si profila minaccia di seminarci le patate su quell’area aeroportuale se non si rispetteranno i vincoli della Regione, aggiungendo dottamente “quos perdere vult, Deus dementat”.

 

Ma la ragione i toscani l’avevano già persa dal 1978, anno in cui la Regione, in sede di conferenza per la pianificazione intercomunale poi confermata dallo Schema strutturale per l’area Firenze-Prato-Pistoia, decise di accantonare definitivamente la previsione di un aeroporto continentale a S. Giorgio a Colonica, a sud di Prato, come previsto nel piano Detti.

 

Si prendeva atto con ciò dell’opposizione insuperabile dei comuni coinvolti, in primo luogo Campi e Prato, puntando per la Toscana sul “San Giusto” di Pisa, ma permettendo - e qui l’insania fa capolino - la trasformazione di quel vecchio e inadeguato campo di aviazione in un “city airport”. Oggi siamo al “redde rationem” di questa secolare vicenda.

 

Cosa chiediamo.

 

·              Salvare ciò che di buono c’è nel PIT cioè il Parco Agricolo della Piana, stralciando il potenziamento di Peretola.

·      Puntare sul rafforzamento di Pisa, vero aeroporto intercontinentale della Toscana, collegato a Firenze con un rapido collegamento ferroviario.

·           Proporzionare i livelli di traffico e di sicurezza del “Vespucci” - già oggi collegato a decine di città europee - lasciando al “Galilei” la Russia, il Medio Oriente e altre destinazioni fuori portata per l’aeroporto fiorentino.

 

 

 

 

 

 

 

 



sabato 26 ottobre 2013

ASSEMBLEA IN OLTRARNO




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

RICEVIAMO E DIFFONDIAMO

                                                      





venerdì 25 ottobre 2013

Incontro pubblico 28 ottobre No ai Parcheggi interrati Carmine e Brunelleschi.

Si auspica una Vs. cortese collaborazione per la massima diffusione e
propaganda dell'iniziativa.

Il Comitato

venerdì 18 ottobre 2013

9 SU 10 COMUNI DELLA VALDISIEVE NON RAGGIUNGONO IL 65% DI RD E PAGANO L'ADDIZIONALE DEL 20% IN + !!!!!!


LEGGIAMO CON STUPORE 
(NEANCHE PIù DI TANTO PERò!!)
CHE TUTTI I COMUNI SERVITI DA AER SPA 
NON HANNO RAGGIUNTO  NEL 2012
IL 65%DI RACCOLTA DIFFERENZIATA  
E PAGHERANNO (CHI se non noi in bolletta?)
L'ADDIZIONALE DEL 20% IN PIU' 
PER IL CONFERIMENTO IN DISCARICA
TUTTI AD ECCEZIONE DI INCISA 

DAI CONFRONTI CON I DATI DI ARRR*, SEMBREREBBERO GONFIATE ANCHE LE PERCENTUALI SUL SITO DI AER SPA CHE DAREBBE LONDA, PONTASSIEVE E RUFINA CON UNA PERCENTUALE OLTRE IL 65%?

A VOI LA RISPOSTA!
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9.10.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 41

DECRETO 30 settembre 2013, n. 3948
certificato il 01-10-2013

L.r. 25/1998: articoli 15, 30 bis e 30 quinquies
Certificazione 
dell'efficienza della raccolta differenziata 
dei rifiuti urbani relativa all'anno 2012 finalizzata al 
pagamento del tributo in discarica.

Rilevato che la percentuale di raccolta differenziata  ottenuta da ciascun ATO è la seguente: ATO Toscana 
Costa 43,78%; ATO Toscana Centro 49,28%; ATO  Toscana Sud 38,09 %; 
Preso atto che pertanto nessun ATO ha raggiunto  l'obiettivo di raccolta differenziata di cui all'articolo 205, comma 1, del d.lgs. 152/2006 (ndr. che era del 65% entro il 31/12/2012) e che conseguentemente,  ai sensi del comma 3 del sopracitato articolo 205 del  d.lgs. 152/2006, è applicata un'addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell'Autorità d'ambito, istituito dall'articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne  ripartisce l'onere tra quei comuni del proprio territorio  che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal comma 1 sulla base delle quote di raccolta differenziata  raggiunte nei singoli comuni; 
........................
DECRETA
1. di prendere atto della certificazione dell'efficienza della raccolta differenziata e della produzione annua pro 
capite di rifiuti fornita da ARRR SpA; 
2. di stabilire che i Comuni sono soggetti ai sensi  dell'articolo 30 bis e 30 quinquies alle aliquote del  tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti di  cui all'Allegato 1 facente parte integrante e sostanziale  al presente decreto; 
3. di stabilire che i Comuni soggetti alla sanzione  pecuniaria di cui all'articolo 30, comma 2 e comma 2 bis, 
della l.r. 25/98 sono elencati nell'Allegato 2 facente parte integrante e sostanziale del presente decreto; 
.........................
estratto dell'All.1


Scarica il 
DECRETO 30 settembre 2013, n. 3948 
certificato il 01-10-2013 

* Per entrare nel sito di ARRR occorre fare una registrazione simbolica.




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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 10/18/2013 06:39:00 PM


giovedì 17 ottobre 2013

IL CASO DELL'INCENERITORE DI SELVAPIANA A TELE IRIDE

SUL BLOG ANCHE I VIDEO:
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Dal minuto  2.20 circa  potete rivedere la trasmissione di ieri sera MALACODA di Tele Iride.
In studio l'Assessore all'ambiente del Comune di Pontassieve, Pasquini Leonardo, e
Mariarita Signorini membro della Giunta e del gruppo di lavoro energia del Consiglio Nazionale d'Italia Nostra, vicepresidente e responsabile comunicazione della sez. di Firenze.  

video


LInk Originale: http://www.teleiride.tv/video/malacoda-161013

Nel video sopra si accenna ad una affermazione del SINDACO di Pontassieve Marco Mairaghi che avrebbe fatto richiesta ai comuni di Pontassieve, Rufina ecc, affinchè, con l'accordo degli altri comuni della provincia fiorentina, fosse richiesta l'eliminazione dell'inceneritore di Selvapiana.

Il video è questo sotto, dal minuto 12.50 circa (nei minuti precedenti si parla dei lavori di adeguamento della Piscina comunale di Pontassieve).

video


Link Originale: http://www.teleiride.tv/video/malacoda-250913

sotto una trascrizione riassuntiva (non integrale) di quanto affermato:
Mairaghi: Sto seguendo la questione per conto di tutti i comuni della toscana. L'ANCI toscana insieme alla Regione ha preparato il Piano Regionale dei Rifiuti (PRR) che conferma sia Case Passerini che Selvapiana per l'Ato Toscana Centro (ATC), però fissa nuovi obiettivi per le RD , per l'incenerimento e per il residuo.
La riflessione che IO ho introdotto, che ho proprio fatto io alla Provincia e agli altri comuni dell'ATC, è quella di dire ma perchè non proviamo a dare anche noi un contributo sul fatto che gli obiettivi prevedono il 70 % di RD e il 20 di incenerimento?
La proposta dei comuni dell'area fiorentina è quella di dire che se noi facciamo tutti e 9 gli impianti previsti dalla Regione anzichè al 20 % di incenerimento andiamo al 31%.
La proposta che abbiamo avanzato è che anzichè 9 se ne facciano 4 o meglio, con 4 che sono: livorno Scarlino e Poggibonzi, sarebbe  sufficiente UNO solo nell'area fiorentina. Non è deciso se è più utile fare Selvapiana o Case Passerini.

Alessandro Borgheresi (consigliere com. pontassieve PDL): stupisce che Pontassieve ha un tasso di RD altissimo (al 72%). Possiamo tranquillamente arrivare in tutto il territorio comunale al 90%. La domanda banale è se facciamo un megaimpianto nella valdisieve, di cui noi abbiamo pochissimi rifiuti, di chi sono questi  rifiuti che si andranno a incenerire? Visto che comunque l'impianto quando funziona deve funzionare a regime. Quindi se non vengono da noi, dalla toscana, da dove vengono?

Mairaghi: Selvapiana era stato progettato considerando che tutto il territorio del Valdarno e della Valdisieve dovevano già essere al 65% di RD. Non siamo lontani dal 70% dell'obiettivo regionale. Quindi Selvapiana se verrà fatto brucerà i rifiuti che derivano da quello che rimane dalle raccolte differenziate.
Siccome la Regione ha cambiato gli obiettivi e fissa il 20% per l'incenerimento, i comuni della provincia di Firenze devono perseguire quegli obittivi lì. In proviincia di firenze non serve fare Case Passerini e Selvapiana e dobbiamo decidere qual'è quello migliore da fare. Ovviamente se è d'accordo il resto della Toscana.

Giornalista: Per quello che povrebbe ricevere rifiuti da altre ATO?

Mairaghi: no questo assolutamente no, è vietato dalla legge. Se si discute in un ottica di Firenze, Prato e Pistoia, la Regione riconferma tutti e due gli impianti, ma se facciamo un ragionamento a livello regionale, gli impianti che ci sono in Ato Sud, Costa e Centro, ce la facciamo senza Selvapiana. Ovviamente i rifiuti della Valdisieve dovranno esser bruciati da altre parti (ato sud). Passare da un obiettivo provinciale ad un obiettivo regionale si può decidere di non fare o Selvapiana o Case Passerini a seconda di quello che è più utile.



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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 10/17/2013 03:20:00 PM



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Associazione ValdiSieve

Loc. Selvapiana, 45
50068 - Rufina (Firenze) Italy
Tel.055 8369848 - Fax 055 8316840

assovaldisieve@gmail.com  -- http://www.assovaldisieve.blogspot.com/  
 
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Questa comunicazione e i suoi allegati, destinati soltanto alle persone indicate, hanno natura strettamente confidenziale a possono contenere informazioni la cui riservatezza è tutelata dalla Legge. E' pertanto proibito consultare, copiare, utilizzare e diffondere il contenuto della presente comunicazione e dei suoi allegati, senza la preventiva autorizzazione. Chiunque se diverso dal destinatario,  anche per errore, abbia ricevuto la presente è pregato di distruggerla ed avvisarci immediatamente per telefono o per email. Grazie. 
PRIMA DI STAMPARE QUESTA E-MAIL PENSA ALL'AMBIENTE

mercoledì 16 ottobre 2013

MAREMMA SOTTO ATTACCO












                                                                                                                                                   

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                                      MAREMMA SOTTO ATTACCO

                                                                                              

                                                                                               


Sabato 5 ottobre,  a Grosseto nella sala Pegaso della Provincia, si è tenuto il terzo Convegno dedicato al tema “Maremma sotto attacco” organizzato da Italia Nostra, dal Coordinamento dei comitati e associazioni ambientali della Provincia di Grosseto, dal Coordinamento dei Comitati Tosco-Laziali NO all’Autostrada e dall’Associazione Colli e Laguna.

Come gli altri appuntamenti analoghi che hanno costellato la mobilitazione degli ambientalisti maremmani nel 2013  (il 2 febbraio a Capalbio, il 4 maggio a Grosseto-Alberese,   l’11 maggio a Montalto di Castro e il 6 luglio a Orbetello) anche questa iniziativa è stata caratterizzata da una grande partecipazione di cittadini.   Il Convegno aperto da Nicola Caracciolo e da Michele Scola, e al quale ha partecipato anche il Sindaco di Monterotondo M. mo, ha visto numerosi interventi, tra i quali quelli di Furio Colombo e di Gianni Mattioli,  sulle molteplici criticità del territorio maremmano, da Civitavecchia a Livorno:  rifiuti (inceneritori e centrali biomasse), energia (geotermia Amiata), inquinamento e grandi opere come l’autostrada Tirrenica.

Quest’ultima opera, come nelle altre occasioni, è stata l’emergenza su cui i vari interventi si sono concentrati denunciando tutti come inaccettabili le scelte attuate dalla Regione Toscana e dal Governo Nazionale  sotto il profilo delle valutazioni costi/benefici,  sotto quello della trasparenza e della legalità sostanziale  e sotto il profilo della più completa disattenzione verso le richieste avanzate dai cittadini.   Oltre a illustrare uno scenario politico di sfondo alla vicenda costellato da gravissimi conflitti di interesse e da vere e proprie menzogne lungo tutto l’iter deliberativo, anche in questa occasione  sono state ribadite alcune proposte alternative alle scelte attuate fino ad oggi dalla Regione Toscana e dal Governo nazionale:

 

1. TOGLIERE IL PROGETTO A SAT E RIDARLO AL PUBBLICO, ALL’ANAS.

2. MANTENERE PUBBLICA, COME  È STATA SINO AD ORA, LA VARIANTE AURELIA A NORD DI GROSSETO.

3. ADEGUARE E RIQUALIFICARE L’ATTUALE AURELIA A SUD DI GROSSETO, RIVISITANDO, DOVE POSSIBILE, IL PROGETTO ANAS 2001, INSIEME AI CITTADINI, NON CONTRO DI LORO, MA RISPETTANDO NECESSITÀ, PROPOSTE E RICHIESTE DEI RESIDENTI E NON DELLE LOBBY DEL CEMENTO E DELL’ASFALTO.

4. MANTENERE LA GRATUITÀ DEL SISTEMA, CHE NON DEVE DIVENTARE UNA ULTERIORE INIQUA TASSA PER I MAREMMANI E PER LA LORO ECONOMIA.

5. INTEGRAZIONE COL TERRITORIO, E SOPRATTUTTO CON IL SISTEMA DEL TRASPORTO PUBBLICO E DELLA VIABILITÀ LOCALE.

 

Come “Comitati dei cittadini area fiorentina” abbiamo partecipato al Convegno portando il nostro sostegno a questa battaglia, che a nostro avviso è una battaglia non confinabile alla Maremma,  ma di interesse regionale:

 

 

- LO SCEMPIO DELLA MAREMMA È UN’OFFESA NON SOLO AI MAREMMANI, MA A TUTTI I CITTADINI TOSCANI;

- LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ AURELIA È LA PROVA GENERALE PER LA PRIVATIZZAZIONE DI TUTTE LE ALTRE  STRADE A SCORRIMENTO VELOCE ESISTENTI ( FI-PI-LI, FI-SI, SIENA–VALDICHIANA).

 

















mercoledì 2 ottobre 2013

MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI





CITTADINI AREA FIORENTINA
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MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI


 

Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l'arch. Fabio Zita

 

Ci sorprende quanto abbiamo letto su “Repubblica” del 26 settembre circa le dichiarazioni del Presidente della Regione Enrico Rossi in merito al trasferimento dell’arch. Fabio Zita, nell’ambito dell’inchiesta TAV di Firenze.

 

Riassumiamo i fatti: il Presidente, nel dichiarare che non è stato lui a chiedere al Direttore generale Antonio Barretta di trasferire Zita, dice che questo è un atto di esclusiva competenza dello stesso Direttore. Ma sappiamo che un Direttore generale è una figura fondamentale nella gestione politica del’amministrazione regionale e in stretta relazione con il “Governatore”, pertanto gli atti del Direttore generale non potevano non essere concordati col Governatore.

 

Ciò che vogliamo qui evidenziare sono i motivi addotti da Rossi per giustificare il trasferimento:

“In più di un’occasione Barretta è stato costretto a contestare a Zita di non aver limitato le proposte di prescrizioni alla valutazione di impatto ambientale alle opere di mitigazione ma di aver indicato anche le cosiddette opere compensative, cioè di essersi spinto al di là della propria competenza tecnica addentrandosi in un ruolo squisitamente politico”.

 

Ora ci risulta che l’arch. Zita non sia un dipendente qualsiasi, addetto a mere mansioni esecutive, ma sia invece un dirigente della Regione Toscana e, come tale, dotato di un potere decisionale autonomo ed esteso. Ci risulta soprattutto che la richiesta di realizzare opere compensative per un intervento impattante come quello per la TAV, sia un imprescindibile dovere tecnico (non politico) del Responsabile preposto, in questo caso l’arch. Zita.

 

Come per la realizzazione di un comparto edificatorio è obbligatoria la previsione delle opere di urbanizzazione (opere a rete, verde, attrezzature, ecc.)  dalla emanazione del decreto 1444 del 1968 in poi, al fine di rendere vivibile in quanto “urbanizzato” il territorio su cui si effettua il nuovo intervento, è evidente che quando si parla delle cosiddette grandi opere (quali sono gli interventi TAV) non si possa non prevedere anche la realizzazione di opere compensative (oltre a quelle di mitigazione per ridurre l’impatto immediato) destinate appunto a “compensare” il territorio rispetto alle forti alterazioni subite rendendolo vivibile e praticabile, mediante un insieme di opere da considerare in un contesto più ampio.

 

Le motivazioni addotte da Rossi/Barretta in relazione al trasferimento di Zita appaiono pertanto del tutto incongrue dal momento che nulla ci appare più “tecnico” che stabilire quali debbano essere tali opere compensative.

Oppure Rossi ci vuole far credere che l’Assessore all’ambiente o lui stesso avrebbero dovuto decidere quali opere compensative far realizzare alle società impegnate nella realizzazione della TAV?

Ma il richiamo ai poteri politici non segnala forse il vero scopo dell’operazione, quello di non fare realizzare alcuna opera compensativa, con forte danno per l’interesse pubblico?

 

Il vero problema che questa vergognosa vicenda evidenzia non è solo e tanto giudiziario (su questo aspetto ci auguriamo che la Magistratura faccia chiarezza e completi il lavoro iniziato in tempi rapidi), quanto politico.

 

La vicenda della cricca “Lorenzetti” nel procedimento giudiziario TAV Sottoattraversamento fiorentino, di cui fa parte la rimozione del Dirigente Zita, evidenzia in modo drammatico l’occupazione da parte  dei partiti degli spazi tecnico-amministrativi e la commistione fra interessi di partito - o di area tribale partitica - e interessi pubblici.   Di questo Rossi dovrebbe parlare.









martedì 1 ottobre 2013

Fwd: [ASSOCIAZIONE VALDISIEVE] Intercettazioni TAV: "Rossi ha chiesto anche lui di occuparsene..."

Un articolo su "IL TIRRENO" con stralci di intercettazioni da cui si  capisce che Rossi ha fatto pressioni a Bruxelles, tramite  Lorenzetti, per sostenere il famigerato "decreto 161 sulle rocce e terre di scavo" in cui questo tipo di Rifiuti vengono (dopo caratterizzazione) declassati da rifiuti a SOTTOPRODOTTI, potendo in questo modo uscire dalla normativa sui rifiuti..............per essere facilmente depositati, in questo caso, a Santa Barbara!






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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 10/01/2013 05:45:00 PM


Fwd: [ASSOCIAZIONE VALDISIEVE] La proposta di Legge Rifiuti Zero supera le 80 mila firme, consegnate alla Presidente Boldrini



Il 30 Settembre oltre 80.000 firme della proposta di Legge Rifiuti Zero sono state consegnate alla Camera.
consegna firme1Da tutta Italia sono arrivati a Roma i rappresentanti di comitati e associazioni che in tutte le regioni hanno lavorato organizzando dibattiti, incontri, iniziative e banchetti per dare forza ad una importante proposta di Legge che potrebbe costruire nel paese enormi vantaggi economici, ecologici e sociali. Una mobilitazione popolare che ha coinvolto esperti, amministratori, ricercatori per far vincere le ragioni del bene comune contro quelle delle lobby degli smaltimenti. Sono state consegnate oltre 80.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare il cui testo è consultabile nel sito ufficiale della campagna Rifiuti Zero www.leggerifiutizero.it . La delegazione costituita dal coordinatore e primo firmatario Massimo Piras, dai firmatari tra cui Alessio Ciacci e Natale Belosi e dal coordinatore di Zero Waste Europe Rossano Ercolini è stata poi ricevuta dal Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Durante l'incontro sono stati illutrati i principi ispiratori della Proposta di Legge e le proposte contenute, evidenziando l'estrema necessità ed urgenza di affrontare il tema come una delle strade da costruire per affrontare la crisi economica, sociale ed occupazionale che stiamo attraversando. La Boldrini ha dimosrato interesse ed apprezzamento per la proposta ed ha dichiarato la massima diponibilità, nei ruoli che le competono, ad una immediata verifica delle firme consegnate ed una veloce calendarizzazione per la sua discussione. Il Presidente della Camera ha inoltre consiviso con i firmatari della Proposta di Legge il lavoro che sta portando avanti per la modifica del regolamento della Camera affinché sia inserita l'obbligatorietà di discutere le proposte di legge provenienti dalla società civile, cosa purtroppo non prevista e che ha portato quasi tutte le Proposte di Legge (come quella per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici) ad essere completamente dimenticate.
Alessio Ciacci

io con i pacchi
FONTE ARTICOLO BLOG DI ALESSIO CIACCI: http://www.ciaccimagazine.org/?p=13302



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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 10/01/2013 01:32:00 PM