Ottenendo in tal modo lo scioglimento dei problemi del Nodo, avvicinando a S.M. Novella lo scambio AV/Regionali e mettendo in collegamento la linea dorsale (MI-RM) con la linea per Pisa.
L'andamento del dibattito – che ha riguardato anche il sistema tranviario – ha visto un confronto tra le posizioni degli amministratori, favorevoli al proseguimento dell'opera, (in particolare Giani e Bieber) e quelle di buona parte dei comitati e della cittadinanza presenti. Preoccupante l'intervento di Roberto Tatulli portavoce GEST Spa che descrivendo il futuro esercizio delle due linee tranviarie in piazza Stazione ha parlato di un transito al minuto; il che renderà il luogo inaccessibile a bus e a mezzi privati e del tutto inservibile il parcheggio sotterraneo.
Di particolare interesse l'intervento di Francesco Alberti Presidente della sezione toscana dell'INU che ha ricostruito in sintesi l'iter storico del Passante la cui realizzazione però avverrebbe senza due importanti tasselli: il people mover e il Servizio ferroviario metropolitano, senza i quali non si realizza l'interscambio tra Regionali e AV.
Paolo Celebre intervenendo a nome del comitato Cittadini area fiorentina ha ripreso analisi che in questo blog e in più occasioni di confronto abbiamo svolto da oltre un decennio, parlando della Foster come un errore di localizzazione irreparabile. Occorre riaprire un effettivo dibattito sul Passante AV, come già si era cominciato a fare nel 2016, quando il Sindaco definì la stazione Foster un inspiegabile spreco di danaro pubblico e Ferrovie presentò alcune alternative al progetto. L'intervento si è poi soffermato sulle 4 o 5 alternative attualmente in campo.
Significativi anche gli interventi di Maurizio Da Re portavoce dei pendolari del Valdarno e di Tiziano Cardosi del Comitato no tunnel TAV.
Leonardo Bieber, forse perché sorpreso dall'alto livello del convegno e dall'andamento del dibattito. nelle sue conclusioni ha preferito parlare dei successi di pubblico della linea 1 della tramvia. Mentre per quanto riguarda il Passante AV si è rifugiato dietro i contratti firmati e gli impegni istituzionali chiudendo a qualsiasi possibilità di dialogo. Ha infine liquidato con sufficienza la proposta di Re, da lui definita "una proposta da primi anni '90".
Sia il direttore di Nove Nicola Novelli che il giornalista/conduttore del Convegno Antonio Lenoci hanno però promesso di organizzare un nuovo incontro nel giro di poche settimane per approfondire l'argomento.
In tal caso auspichiamo che si possano riproporre domande dirette a Ferrovie e che si possano ascoltare anche categorie e posizioni che non hanno trovato spazio nel Convegno. Ci auguriamo infine che il dibattito non tenga troppo conto della campagna elettorale, magari svolgendosi in sedi che consentano "laicamente" un confronto competente e sul merito.
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