La questione dei massicci abbattimenti già eseguiti e di quelli annunciati e previsti è questione di primaria importanza per la vita della città e dei suoi cittadini, in quanto interessa uno dei beni comuni più importanti che influenzano in modo decisivo la vivibilità della città sotto i profili estetico, igienico-sanitario e ambientale. Per questo motivo dovrebbe essere una questione eminentemente politica nel senso del governo della città e invece sta sempre più diventando una questione giudiziaria.
Proprio perché il destino delle nostre alberature come cittadini ci interessa tantissimo, mentre speriamo che la magistratura porti velocemente a compimento le indagini avviate per verificare la sussistenza di comportamenti o azioni che si configurino come reati, vorremmo riportare la questione nell'ambito della politica amministrativa della città e sulla base di alcuni principi a nostro avviso fondamentali e purtroppo costantemente disattesi quali la trasparenza e la partecipazione.
Il caso dei numerosi abbattimenti di alberi già eseguiti e in corso di realizzazione è sotto questo aspetto emblematico.
Agosto: L'assessore competente e i dirigenti del settore verde urbano a seguito delle proteste dei cittadini per i primi massicci abbattimenti (viale Corsica) annunciano che si è avviato un piano di rinnovo delle alberature urbane del 10% dell'intero patrimonio (7.500 alberi).
L'entità dell'intervento farebbe pensare ad un vero e proprio progetto che invece, al di là delle frequenti esternazioni a supporto fornite alla stampa e ai mezzi di comunicazione, a tutt'oggi è inesistente.
Le comunicazioni che provengono dalla giunta comunale risultano vaghe, approssimative, e spesso contraddittorie tanto da fare apparire addirittura l'azione dei nostri amministratori come schizofrenica.
Oggi sulla base di una nostra richiesta di accesso agli atti avanzata all'Assessore all'Ambiente
siamo in gradi di fornire una prova di questo modo approssimativo di procedere.
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Proprio nei giorni in cui sulla stampa, forse per fronteggiare in qualche modo le azioni giudiziarie avviate dalla Procura della Repubblica, il sindaco Nardella annuncia un grande piano di incremento delle alberature urbane denominato "Onda verde" il suo Assessore all'Ambiente attraverso il Dirigente del verde urbano risponde così ad una nostra richiesta di accesso agli atti per poter visionare il progetto di abbattimento e reimpianto di 7.500 piante annunciato:
« Per quanto riguarda il rinnovo degli alberi della città, si fa presente che le scelte vengono fatte all'atto della programmazione e della progettazione degli interventi. Tali scelte scaturiscono dalla valutazione del rischio correlato alla presenza degli alberi che si modifica nel tempo in relazione alle condizioni fitosanitarie e di stabilità degli stessi e in base a quanto si osserva in occasione degli eventi atmosferici».
Cioè in parole povere non esiste un piano generale e quindi secondo una prassi ormai consueta delle ultime Giunte comunali il criterio guida che ispira gli interventi è " Si naviga a vista!".
A nostro avviso la complessità della città dei nostri giorni dovrebbe suggerire una prassi amministrativa basata sulla cultura del progetto che sembra ormai sempre più dimenticata da chi ci amministra.
Ritornando alla questione del patrimonio arboreo pubblico, quindi dei cittadini, vorremmo ricordare alcuni esempi di quella che abbiamo chiamata schizofrenia amministrativa:
- Nel dicembre 2016 è stato approvato un nuovo "Regolamento del patrimonio arboreo" di Firenze, alle cui disposizioni si dovrebbero ispirare tutti gli interventi anche quelli attuati da agosto. Purtroppo quel documento è carta straccia in quanto manca del regolamento attuativo che è ancora in corso di adozione.
- L'amministrazione comunale fornisce soltanto dati quantitativi delle piante abbattute e delle piante che si reimpianteranno trascurando invece altri dati qualitativi ancora più importanti per capire cosa si fa e in particolare cosa si abbatte e cosa si reimpianta; e ancora e soprattutto come si reimpianta. Come cittadini vorremmo infatti sapere non solo quanto si spende, ma come si spende per esempio avendo informazioni sui contenuti degli appalti di reimpianto delle nuove piante e vedere come è definita la parte relativa alla preparazione del terreno e la messa a dimora delle nuove piante. In tutti i manuali di giardinaggio e di orticultura da secoli pubblicati questa azione della messa a dimora di una pianta è considerata particolarmente importante.
- Il ritornello costante e ormai insopportabile che sentiamo ripetere dai nostri amministratori è quello dell'incolumità dei cittadini e dei rischi connessi alla caduta degli alberi. Non sentiamo mai una parola che rimandi all'importanza estetica, igienico-sanitaria e ambientale della foresta urbana.
Quanto sopra detto , fra tanti altri, fa emergere un aspetto che ci inquieta in modo particolare: per il Sindaco e chi ci amministra gli alberi sono un problema e un pericolo, per noi sono una risorsa e un bene prezioso da curare e custodire. Questa ci sembra una questione eminentemente politica e vogliamo che se ne torni a parlare nelle sedi deputate a partire dal consiglio comunale.
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* In caso di problemi nella lettura dei documenti si rimanda al link cittadiniareafiorentina.wordpress.com sotto l'intestazione.
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