venerdì 11 gennaio 2019
No TAV - Lettera Aperta a Milena Gabanelli - La Pizia delle Grandi Opere Inutili e Imposte
Comunicato Stampa
PresidioEuropa
Movimento No TAV
11 gennaio 2019
la parabola di una giornalista d'inchiesta passata dalla difesa dei diritti dei cittadini alla Voce di un Padrone
La Pizia delle Grandi Opere Inutili e Imposte
Cara Milena,
ci avevi abituati bene, ci eravamo affezionati al tuo modo di comunicare.
La tua esile figura, la tua calma, la tua determinazione erano la tua cifra.
I tuoi racconti erano rassicuranti perché trasudavano il coraggio di denunciare, di raccontare storie agli italiani che nessun altro era capace di fare.
Come la Pizia, sacerdotessa di Apollo, tu Milena svolgevi un ruolo quasi divino perché rivelavi il non svelabile, tutto ciò ti ha conferito un prestigio e una posizione elevata tra i tuoi colleghi giornalisti, fronteggiando una cultura politico-affaristica italiana, truffaldina, corruttrice e mafiosa.
Gli obblighi che ti eri assunta erano la purezza rituale, la credibilità, l'autorevolezza, la sobrietà.
Per vent'anni Report è stato il tuo tempio, la tua popolarità era tale che gli iscritti al M5S ti offrirono la candidatura a Presidente della Repubblica.
Questa decisione lascia nello sconcerto i tuoi fedeli ammiratori.
La ferita che ricevi è difficile da rimarginare, quasi come quella di Achille che muore colpito al tallone da Paride.
Hai così riacquistato il palcoscenico al quale attori e sacerdoti tengono sopra ogni cosa.
Ma il prezzo che hai dovuto pagare è alto, leggendoti il 7 gennaio scorso e ascoltandoti il giorno dopo, hai confermato di non possedere l'indipendenza del passato, ora non sei più devota agli interessi popolari e alla verità ma a quelli delle élite.
Il 2019 si sveglia in un Paese allo sbando, con due governi e quindi nessun governo, con terremoti in agguato, senza futuro, terrorizzato dai migranti, pronto ad armare i cittadini, gli ultrà delle curve degli stadi invocano san Salvini affinché li salvi.
Il 7 gennaio tu Milena decidi di schierarti, è il compimento della missione che ti hanno affidato entrando al Corriere della Sera/La7, forse non l'avevi nemmeno presentito.
Ti hanno affidato una missione rischiosa, dimostrare l'indimostrabile, difendere ad ogni costo il valore delle Grandi Opere Inutili e Imposte, salvare le imprese italiane che per decenni sono state foraggiate dallo Stato, quindi dai cittadini.
E lo fai come una scolara che, a corto di argomenti, copia di nascosto i suggerimenti che ti fanno arrivare Confindustria, il PD, Standard & Poor's, i sindacati, i Governi, i tuoi ex nemici …
Cara Milena,
ora volgiamo il nostro sguardo al coraggioso passato di Report per confermare l'attuale sconcerto nel quale hai collocato i tuoi fedeli ascoltatori.
Report ha dato ampio spazio critico il 20 settembre 2001 alla Grande Opera - L'Alta Velocità, ricordiamo anche la puntata Com'è andata a finire del 29 aprile 2002.
Il 23 ottobre 2011, otto anni fa, hai oracolato chiudendo la puntata di Report Alberto Perino c'è chi dice no, ecco le tue inascoltate parole valide ancora oggi:
Si può fare una considerazione: in un momento come questo ha più senso, è più logico, investire dei soldi per creare occupazione, oppure metterli in un tunnel che in futuro trasporterà più velocemente delle merci prodotte a Kiev o a Lisbona, ma non è detto. Perché se su quella tratta non ci sarà abbastanza traffico ferroviario i costi del finanziamento, cioè i 20 miliardi che servono per realizzare la Torino-Lione, li dovrà mettere lo Stato. Cioè i nostri figli che oggi sono disoccupati. Forse è il caso di rivedere l'intera questione oppure fornire elementi, informazioni più convincenti.
Ti salutiamo sconcertati, lasciandoti alla tua nuova solitudine.
Milena la Pizia diventa oggi la signora Gabanelli, Addetta Stampa del sistema delle Grandi Opere Inutili e Imposte
La Gabanelli diventa, otto anni dopo quelle sue alate parole, la Voce del Padrone e si schiera a favore delle Grandi Opere Inutili e Imposte.
Lo ha confessato a Enrico Mentana al Tg La 7 del 7 gennaio: "Mi sono trovata ad affrontare questo argomento(delle Grandi Opere, N.d.R.) dalla parte delle imprese" ed ammette "Faccio tanti errori, in buona fede". Aspettiamo di conoscere il suo giudizio confidenziale su questa tua dichiarazione.
Grande è lo stupore dei cittadini avveduti perché gli argomenti che la Gabanelli ha offerto nel suo articolo del 7 gennaio 2019 sul Corriere della Sera sono il racconto della crisi di imprese di costruzione che per molti decenni hanno fatto profitti solo grazie ai sussidi dello Stato, una rendita parassitaria che ha fiaccato la loro capacità imprenditoriale di fronte alla concorrenza.
Si tratta con tutta evidenza di incapacità imprenditoriale, di capitani non coraggiosi che lamentano di non essere abbastanza assistiti dallo Stato.
Il presidente dei -prenditori Boccia è arrivato ad affermare il 3 dicembre a Torino, Città No TAV: "Dobbiamo proteggere i "nostri" Grandi Progetti dei Corridoi europei".
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