Il Comitato per Campiglia accoglie con soddisfazione i
pareri negativi espressi dai Comuni di Suvereto e di San Vincenzo sui progetti
di nuove escavazioni sul Monte Calvi e di installazione di pale eoliche.
Ci pare una inversione di rotta, nella sostanza e,
soprattutto, nel metodo, rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi, quando i
Comuni – in particolare quello di Campiglia – si limitavano ad esprimere pareri
senza alcuna evidenza pubblica, troppo spesso accondiscendenti agli interessi
privati dei cavatori, che si chiamassero Sales o Cave di Campiglia.
In una fase come questa, nella quale assistiamo ad una nuova
offensiva contro il territorio e il paesaggio, ci sembra particolarmente
significativa l’opposizione del Comune di Suvereto nei confronti di due
proposte che la Sales ha fatto alla Regione Toscana per inserire nel nuovo
piano regionale due nuovi ambiti per l’estrazione di calcare e di ghiaia,
rispettivamente sul versante suveretano del Monte Calvi e in località
Palazzotto, tra il Cornia e il Parco naturale di Montioni.
Si tratta di due siti di particolare pregio ambientale e di
zone ormai inserite in una nuova economia sostenibile incentrata
sull’agricoltura di qualità e sull’ecoturismo. Il Comune di Suvereto
giustamente ha opposto le sue ragioni, difendendo il territorio e l’economia
locale – come dovrebbe fare ogni Comune – e lo ha fatto pubblicamente, alla
luce del sole, nel rispetto dei principi di trasparenza e di partecipazione.
Aprire un nuovo fronte estrattivo sul lato suveretano del
Monte Calvi, che grazie alle amministrazioni suveretane fino ad oggi è rimasto
miracolosamente intatto, a differenza del versante campigliese e sanvincenzino,
letteralmente sfigurato dalle attività di Sales, Solvay e Lucchini (ora Cave di
Campiglia), sarebbe un danno gravissimo per l’intera Val di Cornia. Così come
riaprire il vecchio sito Sales di estrazione di sabbia e ghiaia lungo il
Cornia, significherebbe non solo un danno paesaggistico, ma un rischio per il
delicato equilibrio rappresentato dal fiume Cornia, vero e proprio asse di vita
del territorio.
Sostenendo pienamente l’azione di difesa del territorio da
parte del Comune di Suvereto, ci auguriamo davvero che i tempi siano ormai
maturi per una coerente e trasparente strategia di difesa del paesaggio, il
quale non è soltanto un fatto estetico, ma anche una delle principali risorse
economiche del comprensorio.
Comitato per
Campiglia
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