Avendo appreso della scomparsa di Ivan Cicconi esprimiamo la nostra vicinanza ai suoi familiari in questo momento di dolore che è anche nostro.
Ivan Cicconi costituisce un bell'esempio di "cittadinanza attiva". L'avevamo conosciuto all'inizio del 2000 grazie all'associazione ambientalista 'Idra', la prima a Firenze ad avvalersi del suo contributo per le iniziative contro il progetto di AV che si era deciso di realizzare fra Firenze e Bologna.
Nell'ottobre del 2005 l'avevamo conosciuto di persona quando partecipò ad un incontro pubblico organizzato dai Comitati dei Cittadini di Firenze nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio sul caso scandaloso del parcheggio interrato e dei grandi lavori realizzati attorno alla Fortezza da Basso dalla giunta Domenici. Ivan Cicconi venne allora a spiegarci tutte le mistificazioni e le aberrazioni del sistema di project financing all'italiana che vedeva proprio con il project di "Firenze mobilità" il primo banco di prova dell'applicazione anche a Firenze di questa modalità di appalto e conduzione di lavori pubblici.
In quella occasione oltre alla conferma delle sue qualità di esperto di una materia complicatissima già lucidamente analizzata nel suo primo volume del 1998, abbiamo potuto verificare anche la sua grande liberalità e il suo grande impegno civile: nonostante abitasse a Bologna, fu facilissimo ottenere la sua disponibilità ad accettare il nostro invito che onorò senza richiedere nessun compenso neppure come rimborso spese.
Proprio per questa onestà intellettuale sempre unita ad un profondo spirito di servizio che ha saputo esprimere fino alla fine della sua vita, Ivan Cicconi continuerà a vivere con il suo esempio e con i suoi scritti fra tutti coloro che si battono e che si batteranno per un mondo migliore.
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L' autobiografia di Ivan Cicconi (dal suo blog di collaboratore de "Il Fatto Quotidiano", 2016)
Sono nato a Fermo il 3 maggio 1947. Ho studiato e mi sono laureato in Ingegneria civile edile a Bologna, dove vivo da oltre quarant'anni. Ho lavorato come ricercatore in istituti di ricerca e società di servizi nel settore delle costruzioni. L'ultimo incarico svolto a tempo pieno con contratto di dirigente d'azienda è stato quello di direttore generale di Nuova Quasco – Qualificazione degli appalti e sostenibilità del costruire – società consortile mista pubblico-privata a maggioranza pubblica.
Sono autore di numerosi saggi e ricerche sul settore delle costruzioni e sul tema degli appalti, con particolare attenzione ai sistemi di corruzione e ai meccanismi di penetrazione delle organizzazioni mafiose nel ciclo del contratto pubblico. Su questi temi collaboro da anni con le associazioni nazionali Libera e Avviso pubblico e ho pubblicato due libri che hanno avuto una discreta attenzione: La storia del futuro di tangentopoli (DEI, 1998), recensito all'epoca come "..un libro che sta andando a ruba tra le toghe del pool Mani Pulite, che lo considerano una specie di testo sacro", e Le grandi opere del cavaliere (Koinè, 2003), con la prefazione di Marco Travaglio.
Il titolo dell'ultimo lavoro, pubblicato a puntate da Il Fatto Quotidiano online, è: Il libro nero dell'alta velocità, ovvero Il Futuro di Tangentopoli diventato storia.
Attualmente ricopro l'incarico di direttore dell'Associazione Nazionale ITACA, Istituto per la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, organo tecnico della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome. Dal 2010 sono consulente della Comunità Montana Valdisusa-Valsangone per il progetto TAV/TAC Torino-Lione. Dal 2013 sono Membro del Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza nei cantieri della Regione Lombardia.
Ho dato la mia disponibilità a fare l'assessore nella giunta M5s a Bologna in vista delle prossime Amministrative.
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