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martedì 7 febbraio 2017

Bufale, chimere ed altri mostri della mobilità fiorentina

CITTADINI AREA FIORENTINA
BUFALE, CHIMERE ED ALTRI MOSTRI DELLA MOBILITA' FIORENTINA
I numeri che condannavano la stazione Foster li aveva già dati Ferrovie (FSI) nell'incontro di ottobre con gli Enti locali, svelando i risultati di un sondaggio effettuato su un campione di 4.000 viaggiatori nelle stazioni di Milano C., Bologna AV, Firenze S.M. Novella e Campo di Marte, Roma Termini e Napoli C. Secondo quell'indagine, nel caso che la fermata AV di Firenze si spostasse nell'area degli ex Macelli, il 15% dei viaggiatori non utilizzerebbe più la nuova stazione AV e modificherebbe le proprie abitudini di viaggio. Un regalo al concorrente NTV che Trenitalia non potrebbe permettersi.
Inoltre il 58,5% degli intervistati avrebbe preferito che tutti i treni AV da/per Firenze continuassero ad attestarsi nelle stazioni di Firenze S.M. Novella e Campo di Marte, come avviene già oggi. Ciò anche in base all'esperienza non soddisfacente delle stazioni passanti di Bologna AV, di Roma Tiburtina e di Milano Rogoredo.
In pratica, diceva FSI, la stazione in linea per alleggerire il traffico AV su S.M. Novella c'è già ed è quella di Campo di Marte che accoglie il 10% dei viaggiatori. Adeguiamo quella stazione, miglioriamo le infrastrutture del Nodo e affidiamoci alle nuove tecnologie di controllo e gestione del traffico; per il tunnel si vedrà.
Opponendosi a questa ragionevole soluzione quella parte del potere politico locale che ha sempre inseguito la chimera della stazione a Nord ovest, soprattutto a spese di Firenze, ha prima chiesto un'impossibile attestamento dell' AV sotto S.M. Novella, poi la stazione di superficie di 'Circondaria', infine ha estratto dal cilindro l ' hub* treno/gomma.
Ma i numeri forniti per giustificare questa nuova favolosa creatura non modificano i dati. I 3.000 passeggeri/giorno che vi transiterebbero, sui 30.000 totali dell'AV a Firenze, sono gli stessi che oggi scendono/salgono a Campo di Marte.
Così senza alcun serio piano per la mobilità fiorentina il Sindaco in persona – lo stesso che aveva definito la Foster " un incomprensibile spreco di denaro pubblico " - ha proposto a Ferrovie di utilizzare lo scavo agli ex Macelli per "trasformare gran parte degli spazi commerciali, in uno spazio per i bus extraurbani, di collegamento interregionale e anche per un flusso di bus turistici prevedendo la discesa e la salita dei passeggeri". Secondo i dati forniti dall'Assessore Giorgetti, il Comune si aspetta un traffico di 6-700 bus al giorno, per un totale di 20.000 passeggeri nelle 24 ore, ciò che permetterebbe di "ridurre il costo di gestione della stazione Foster ad 1 euro per ogni passeggero". Tutti soldi sottratti alla città e dati a Ferrovie per convincere l'azienda ad investire in quel sito.
In verde il percorso lungo 1 km della Linea 2 della tramvia, tra la stazione dei pullman e la fermata Alamanni, necessario ai viaggiatori dei regionali per operare lo scambio ferro-gomma.
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Al netto dei tempi necessari ad un simile programma (valutazioni sulla fattibilità, progetto ex novo, variante urbanistica, ecc.) quali sarebbero le conseguenze probabili per la città ?
Difficile governare i flussi di bus turistici concentrandoli in un solo punto, dal momento che essi, a causa dei loro itinerari prefissati, dipendono piuttosto dalle esigenze degli operatori turistici.
Quanto ai bus extraurbani un riordino e concentrazione dei servizi avrebbe senso nei pressi della stazione principale, non di una semplice fermata sotterranea come quella agli ex Macelli. Non dobbiamo dimenticare infatti che i viaggiatori regionali e interregionali continuerebbero a salire/scendere a S.M. Novella.
In questo caso, per coloro che volessero raggiungere gli ex Macelli, non resterebbe che il tram visto che, come dice Giorgetti, sempre per invogliare all'investimento, occorre " tirare una riga sopra tutte le richieste di 'people mover' o navette che dir si voglia".
Queste proposte estemporanee, muovendosi secondo una logica di accrescimento a Nord Ovest,ormai superata dagli effetti della globalizzazione e delle ripetute crisi economiche, non possono che preparare nuovi disastri per la città.
ECCO PERCHE' ANCORA UNA VOLTA CHIEDIAMO CHE PER L'EMERGENZA MOBILITA' A FIRENZE SI INDIVIDUINO UNA GERARCHIA DI OBBIETTIVI CHIARI, UN PROGRAMMA DI GESTIONE CONTINUA E QUALCHE BUONA IDEA PROGETTUALE
PER PRIMA COSA SI DOVREBBE FINALMENTE DISCUTERE DI UN PIANO DELLA MOBILITA', MAI NEANCHE INTRAVISTO IN UNA CITTA' STANCA DI CANTIERI, DI IMPROVVISAZIONI E DI ANNUNCI AD EFFETTO


* anglicismo (in inglese fulcro, mozzo, elemento centrale) derivato dalle reti informatiche ed estesosi alle reti di trasporto.
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