La lettera del Sindaco Nardella pubblicata il 9 febbraio sul Corriere Fiorentino
nella quale annuncia la volontà del Comune di proseguire con le tramvie lungo i Viali fino Bagno a Ripoli e Rovezzano, contiene alcune verità, alcune bugie e qualche grossolana promessa elettorale.
La prima verità è che si tratta della "più grande opera infrastrutturale per complessità e impatto dopo i viali del Poggi", tant'è che quell'opera ottocentesca (e il suo patrimonio arboreo) sarà la prima vittima di quell'infrastruttura.
La seconda verità sta nelle intenzioni dichiarate dal Sindaco: "le altre infrastrutture – aeroporto, nuovo polo Mercafir, stadio e nuova Fortezza da Basso – … traghetteranno Firenze nel terzo Millennio". Cioè l' affaire tranviario, dopato dalla presenza della francese RATP, è visto dal ceto politico-imprenditoriale locale come l'innesco per tutte le altre opere.
Infatti, all'inaugurazione della T2, complice la presenza del Ministro cinquestelle Toninelli, si è tentato di rianimare anche il cadavere dellaTAV.
Veniamo alle bugie.
E' una bugia che siano stati dissipati i timori di stravolgimenti estetici " per via dello Statuto o per altre vie e piazze attraversate dalle tramvie [che] si vedono oggi riqualificate" . Oltre al caso piazza Leopoldo, esaminato in un precedente notiziario, oltre ad una spettrale via dello Statuto, c'è il caso di piazza Dalmazia fatta a fette, c'è la condizione ignobile del piazzale Vittorio Veneto e la perdita di tutto lo spazio di piazza della Stazione, resa totalmente inaccessibile dal traffico "ferroviario" delle linee tranviarie.
E' una bugia che la tramvia, passando da viale Strozzi alla Fortezza, non abbia "distrutto niente e anzi ha valorizzato quel tratto dei viali": si tratta uno scempio, non ci sono infatti altre parole per definirlo
E' una bugia che le linee Piagge-Campi e Castello-Sesto non presentino alcun problema " perché saranno prevalentemente in sede ferroviaria" . Solo la prima si sostituirebbe alla tratta ferroviaria Leopolda-stazione Cascine distruggendone tutto il rilevato.
Questi due prolungamenti hanno il solo scopo di valorizzare quei terreni per future operazioni immobiliari.
E' una bugia, infine, che il prolungamento per Bagno a Ripoli sia stato discusso in assemblee con i cittadini a Gavinana e Bagno a Ripoli e che "sia stato fatto un vero percorso partecipato" . Si è trattato di due spottoni elettorali, senza alcuna seria informazione e senza vera partecipazione, proprio nelle zone dove più vivo fu il NO al referendum che bocciò le tramvie.
Infine le promesse elettorali del Sindaco :
- "Le nuove tecnologie ci permetteranno di avere quasi tutta la nuova linea senza pali e, progressivamente, potremo allargare questa tecnologia anche alle linee preesistenti.
Ne dubitiamo, le tecnologie lo permettevano anche prima, ma i padroni della tramvia (Gest) hanno già detto di no.
- "27.000 persone lasceranno il mezzo privato in cambio di quello pubblico con una riduzione complessiva del 10% del traffico".
Anche se così fosse occorrerebbe qualche precisazione. Secondo i dati di qualche anno fa la quota di trasporto pubblico a Firenze è del 16,3%, mentre nell'hinterland scende al 9,1%. Il traffico privato è rispettivamente al 71,2% e all'82%. Il 10% del 71% è il 7,1 %. Dunque il traffico privato, senza più strade, nodi e con semafori tutti contrari, sarebbe ancora il 64% della mobilità. Un risultato modesto e preoccupante: code a non finire e congestione che si riverbera anche sui mezzi pubblici. Chi ci assicura poi che questa riduzione incrementi davvero il trasporto pubblico ?
I dati dicono che, a causa dell'esodo dei fiorentini nei comuni vicini, è lì che si concentra la maggior domanda di trasporto pubblico, ma questa domanda non è soddisfatta da una rete centripeta (centrata sulla Stazione) come quella che si sta realizzando.
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