Oltre cento persone, attivisti dei comitati e abitanti della Piana si sono ritrovate sabato 3 dicembre, al Presidio no-inceneritori e no-aeroporto in via dell'Osmannoro, nonostante i sigilli della magistratura che nei giorni scorsi ha posto il Presidio sotto sequestro per abusivismo.
Abbiamo voluto in tanti affermare la legittimità del Presidio come strumento e simbolo per la riappropriazione del territorio da parte dei suoi abitanti e per la costruzione dal basso del parco della Piana contro speculazioni e profitti privati.
Durante la giornata si sono svolti un'assemblea, un pranzo ed è stata lanciata la campagna "Il presidio sono anch'io" che invitiamo tutti a seguire e a sottoscrivere.
Abbiamo verificato che, grazie alla nostra presenza e alla nostra azione degli ultimi mesi, i dintorni del presidio, i terreni lungo la ciclabile non sono più disseminati dalle tante discariche abusive che avevamo denunciato e iniziato a ripulire.
La mobilitazione continuerà nelle prossime settimane.
Con l'iniziativa di oggi abbiamo lanciato un chiaro messaggio al PD (mandante politico del sequestro), a Quadrifoglio, a Hera, a Toscana Aeroporti, ma anche all'amministrazione di Sesto e a tutti coloro che hanno partecipato in questi mesi alle mobilitazioni: non saranno i sigilli, le minacce o oltre intimidazioni a fermare la lotta degli abitanti contro tutte le opere inutili e dannose e per la difesa della salute e del territorio.
Assemblea Per la Piana Contro le Nocività
#UNVISIFAFARE
pianacontronocivita.noblogs.org
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