e la pagina Facebook https://www.facebook.com/mondeggi.benecomune
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Agosto è un mese vissuto molto diversmente fra i cittadini e i contadini
.
In città l'agosto - con la chiusura delle scuole e le ferie per operai e
impiegati - cambia puntualmente la vita di tutti i giorni. Si rompono gli
schemi ordinari e generalmente si fanno cose molto diverse dal solito, o
semplicemente si abbandona - con un certo gusto - la routine di tutti i giorni.
In campagna questo non avviene, anzi: d'agosto il lavoro nei campi
richiede molta attenzione e grande impegno se si vuole raccogliere qualcosa in
seguito. Agosto è l'unico mese in cui contemporaneamente si prepara la terra ,
si semina, si trapianta, si raccoglie e si trasformano i prodotti per la
conservazione (quest'ultima attività è resa quasi obbligatoria dalla
cronica assenza dei consumatori più o meno consapevoli, tutti o quasi in
ferie).
Tradizionalmente, esiste anche un'altra categoria di
"lavoratori" che nel mese di agosto contina alacremente a svolgere le
proprie funzioni.Si tratta dei pubblici amministratori (sia locali che
nazionali) che - tra altre operosissime attività - utilizzano proprio il
mese in cui i cittadini disertano in massa la città e scollegano il cervello e
mettendolo in modalità vacanziera, per compiere le azioni e prendere i
provvedimenti più "dolorosi", cioè quelli che non portano grande
consenso o che potrebbero risultare impopolari e quindi addirittura dannosi
alla loro immagine.
É in questo clima (non solo torrido e arido) che si sta chiudendo a
Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni un'estate piuttosto difficile,
scandita da eventi a dir poco "particolari".
Si inizia il 12 luglio, quando scoppia un incendioall'inerno
dell'oliveta, che fortunatamente danneggerà solo poco più di un ettaro (ormai è
certo che sia doloso). Intervengono i pompieri e i volontari antincendio della
VAB a domare le fiamme: saranno poi loro a dirci che l'incendio era
inequivocabilmente doloso in quanto hanno ritrovato sul posto materiale per
l'innesco.
A questo piccolo fatto di cronaca è stato dato un retrogusto un pò
inquietante dalle dichiarazioni - poche a dire il vero - che lo hanno seguito, volte
a screditare il lavoro di custodia del comitato Mondeggi Bene Comune ed anche a
tirare fuori in modo stucchevole la solita retorica della legalità.
Si arriva così al giorno 3 agosto, quando arrivano indiscrezioni su un
possibile preparativo di sgombero di Mondeggi nei giorni seguenti: è
ovviamente immediata la reazione del comitato che in assemblea decide la
strategia di reazione ovviamente verbale, sul piano politico e non
violenta.
Il giorno dopo inizia presto a Mondeggi: all'alba si forma un presidio
(numerosi, visto il periodo) di mondeggini residenti e non,, con l'intento di
vigilare sul paventato possibile intervento delle forze
dell'ordine.
Invece a Mondeggi non accade niente, regna per tutto il giorno la calma
e il silenzio.Invece nel centro di Firenze, in Via Toselli, con grande
mobilitazione delle forze dell'ordine, questa si violenta , va in scena lo
sgombero di un edificio occupato da un collettivo giovanile, che voleva
solo recuperare mediante il suo utilizzo uno spazio urbano in stato di
abbandono.
Si trattava di una occupazione realizzata sia per esigenze abitative che
per mettere a disposizione del quartiere questi spazi con finalità culturali e
formative.
"Volumi" sottratti alla speculazione e/o al degrado, che
questi giovani gestivano come una vera e propria "Commons" ovvero
una cellula di un mondo altro , di un nuovo modo di voler vivere e
autodeterminare la propria vita .
La parola d'ordine ,come a Mondeggi ,è "autogestione" e le
finalità e gli obbiettivi sono ben diversi da quelli resi obbligatori dal
sistema dominante .
Di fronte a tale azione Mondeggi non rimane indifferennte: si continuano
le discussioni e le assemblee e si partecipa attivamente alla mobilitazione in
solidarietà dei 12 ragazzi processati per direttissima di Via Toselli il giorno
sabato 6 agosto.
Come se non bastasse, il giorno 16 agosto , una folta squadra di operai
della ex provincia scortati da guardie forestali, polizia provinciale e alcuni
funzionari dell'assessorato al patrimonio della città metropolitana,
intervengono in una casa del comprensorio di Mondeggi denominata Pullicciano,
murando con cemento e mattoni gli accessi ad una parte della suddetta casa sia
al piano terra che al primo.
Gli operai, diretti dalle forze dell'ordine sollecitate dagli amministratori che si credono legittimi proprietari del bene, completano l'opera smantellando una scala esterna in ferro che portava direttamente al piano primo.
Gli operai, diretti dalle forze dell'ordine sollecitate dagli amministratori che si credono legittimi proprietari del bene, completano l'opera smantellando una scala esterna in ferro che portava direttamente al piano primo.
Il Comitato Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni aveva iniziato
da un paio di mesi dei lavori di ripristino e custodia intorno e dentro il
fabbricato di Pullicciano, con l'intenzione di allargare il presidio contadino
che da oltre due anni sta prendendosi cura dell'area e che - come abbiamo detto
più volte in tutte le sedi possibili e immaginabili - ha come scopo impedire il
degrado e la privatizzazione dell'area affinchè possa definitivamente rimanere
in usufrutto come bene comune alla cittadinanza.
A casa Pulliciano sono stati eseguiti ,con mezzi e lavoro del comitato,
lavori di pulizia dell'area circostante ,si è intervenuto sul tetto riparandolo
in più punti e internamente con lavori di imbiancatira e pulizia
Di fronte agli eventi raccontati, ribadiamo ancora una volta quanto
segue.
Contrariamente a come viene definita la nostra azione dai tanti
detrattori, non stiamo effettuando una "occupazione illecita di bene
pubblico". I nostri non sono "fini privati" mirati a risolvere
la "nostra" situazione abitativa e lavorativa che - anche se pur
lecitamente rivendicate in altre sedi e con altre modalità - non sono l'oggetto
dell'azione di questo comitato.
La nostra azione - come manifestato in più occasioni anche pubbliche -
si pone in aperto contrasto con la "proprietà" che, continuando ad
arrogarsi il diritto di gestire "privatamente" il bene in oggetto,
continua imperterrita a non ascoltare la voce di una grossa porzione della
cittadinanza che chiede per Mondeggi una soluzione diversa.
In nome di una situazione debitoria non ben identificata (principalmente
verso le banche) si persegue unicamente la miope strategia dell'alienazione del
patrimonio immobiliare pubblico. Effetto immediato è far quadrare i bilanci
mettendo all'attivo il piano delle alienazioni deliberato e in questo modo
coprire da subito magagne che altrimenti risulterebbero di difficile
"giustificazione" .
La strategia è quindi solo ottenere un minimo sollievo finanziario privando per sempre la collettività di una così grande e importante porzione di territorio: non pensando che privatizzare un terreno agricolo implica la rinuncia alla sovranità alimentare della poplazione locale, perdere "per sempre" la possibilità di utilizzare quella terra per il bene della collettività anzichè per il profitto di qualcuno .
Complimenti !!!
Agosto sta per finire ..........tra pochissimo ci sarà la vendemmia, poi
le olive e le semine dei cerali e dei prati pascoli, poi il bosco, la
regimazione delle acque , la manutenzione a fabbricati e strade , gli animali e
il ricco orto autunnale..........
Buona fine agosto a tutti e tutte
IL
COMITATO MONDEGGI BENE COMUNE FATTORIA SENZA PADRONI
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