CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE
QUI C’E’ UN TUNNEL DI TROPPO
Alcuni giorni fa Il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis, in margine alla chiusura di un accordo tra Ministero, Regione Toscana e Comune di Firenze comprendente il finanziamento della Tramvia 2 da Sesto a Bagno a Ripoli con Sottoattraversamento del centro storico di Firenze, ha dichiarato che “da RFI abbiamo avuto l’assicurazione che a fine mese ripartiranno i lavori per la stazione Foster”
In proposito D’ Angelis ha detto anche di aver interpellato il Ministro dell’ Ambiente perché si acceleri la semplificazione della normativa sulle terre di scavo.
Ricordiamo al sottosegretario che ancora non si è chiusa l’ inchiesta della Magistratura sui lavori per il Sottoattraversamento TAV che, esattamente un anno fa, ipotizzò reati gravissimi a carico della ditta appaltatrice e del committente Italferr. Gli chiediamo quindi se intende eludere la Procura oppure se vuole costruire la stazione senza tunnel.
Più di recente poi la stampa ci ha informato dell’incontro avvenuto tra il Presidente della Regione Enrico Rossi e Matteo Renzi, Sindaco di Firenze e Segretario nazionale del PD, nel quale si è parlato di Aeroporto, Tramvia, Fortezza, Alta Velocità. Ma mentre sui primi tre temi l’informazione c’è stata, sull’ Alta Velocità il riserbo da parte dei due è stato totale
Ora dato che non abbiamo ricevuto risposta alla lettera inviata a Renzi circa un mese fa, nella quale gli chiedevamo di rinunciare al Sottoattraversamento TAV e di sostituirlo con progetti immediatamente eseguibili per l’ integrazione tra il servizio AV e il servizio regionale, vogliamo qui riproporre ulteriori sollecitazioni (per Renzi ma anche per Rossi).
1 - L’ Alta Velocità a Firenze funziona bene fin dal 2009 e tra l’utenza non vi è alcuna attesa di queste nuove opere, anzi tra i più avvertiti si teme un peggioramento dell’ accessibilità, sia in rapporto all’ambito urbano che a quello regionale. Proprio per questo all’inizio del suo mandato il Sindaco Renzi, fece preparare ai suoi uffici un’ alternativa alla stazione Foster.
2 - Già nell’ Accordo del 3 agosto 2011 con RFI, sottoscritto dal Sindaco Renzi, si ammetteva che nel Nodo di Firenze non ci saranno i tanto promessi e decantati 6 binari (2 AV, 2 Regionali, 2 Metropolitani). Ci saranno invece da fare moltissimi interventi non ancora quantificati in termini di spesa, né finanziati e neanche avviati, malgrado ne siano già largamente maturati i termini previsti.
3 - Di quell’ Accordo che, per la parte riguardante le opere accessorie, prescriveva la definizione di un modello di esercizio per definire i servizi e gli interventi necessari, non se ne è saputo più nulla. Che si aspetta ad applicarlo per la parte relativa agli adeguamenti infrastrutturali, viste le condizioni inaccettabili (recentemente denunciate dal Presidente Rossi) in cui si svolge il servizio ferroviario regionale?
4 - Indipendentemente da ogni altro tipo di considerazione, a venti anni dalla sua ideazione e con la prospettiva di altri dieci per la sua realizzazione, il Sottoattraversamento TAV e la Stazione sotterranea hanno perso credibilità tecnica e funzionale. C’ è un tempo per ogni impresa oltre il quale qualsiasi progetto perde di significato.
5 - Renzi, durante la campagna nazionale per le primarie si sottrasse abilmente allo scontro ideologico sulla Torino-Lione, dicendo che quell’ opera non rappresenta una priorità. L’ attuale segretario del PD può esprimersi a Firenze con la stessa la franchezza dimostrata a Torino?
6 - Non ci sono dubbi in teoria sull’utilità di un Sottoattraversamento tranviario del centro per la mobilità fiorentina e per l’integrazione tra collegamenti nazionali e locali. Abbiamo qualche dubbio invece sulla sostenibilità ambientale e tecnica di due tunnel infrastrutturali (quello per il sottoattraversamento TAV e quello per il metro tram) nel sottosuolo di Firenze.
7 - Non sarebbe, proprio per questo, ancor più indifferibile la rinuncia al Sottoattraversamento e alla nuova Stazione sotterranea, opere che da anni suscitano profonde preoccupazioni nella cittadinanza, tra i tecnici indipendenti e tra chi ha a cuore le sorti di Firenze?
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