La Regione Toscana da il via libera ad una delle opere pubbliche più assurde: la terza corsia sull'A11, il contrario di una moderna mobilità pensando al 2025/2030.
Con la conferma di dare il via libera alla terza corsia sull'A11, il governo della Regione Toscana (insieme al governo Pd/Pdl/Monti) ha deciso di sprecare alcuni miliardi di euro per una delle opere più assurde:
- sarà un'ulteriore cementificazione di un'area che - da Firenze a Pistoia - attraversata da 4 strade provinciali che corrono in parallelo (a nord e a sud) all'autostrada A11 in un rettangolo di territorio di circa 3 km di larghezza;
- andrà a beneficio di poche grandi imprese, con pochissimi benefici per le economie locali e quando (nel 2025?) sarà arrivata a Lucca non servire più a niente, perché l'aumento dei carburanti (e una crisi economica che non consente di vedere all'orizzonte nessun rilancio dello sviluppo quantitativo) provocherà una riduzione del trasporto su gomma delle persone e delle merci.
- provocherà lo spreco di diversi miliardi di euro (850 milioni solo per arrivare a Montecatini, ma con le revisioni dei prezzi probabilmente non basteranno neanche per arrivare a Pistoia), che potrebbero avere destinazioni mille volte più utili a partire dalla modernizzazione della ferrovia da Pistoia verso Lucca, Pisa, Livorno indispensabile per una moderna metropolitana di superficie (in un'area dove risiedono più di 2 milioni di abitanti e decine di migliaia di imprese).
La frase che più mi indigna è che la terza corsia sarà una boccata di ossigeno per la Teconomia e un miglioramento e modernizzazione delle infrastrutture esistenti, con grande attenzione alla riduzione dell'impatto ambientale. Abbiamo anche chiesto al Ministero la riduzione del limite di velocità a 100 km orari nei tratti di autostrada che attraversano Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Prato e Pistoia: in realtà, anche come conseguenza di scelte di opere assurde come la terza corsia sull'A11 (e il sottoattraversamento Tav a Firenze) continueranno a mancare le risorse finanziarie pubbliche per opere davvero necessarie, aumenterà l'inquinamento dell'aria e mi sembra difficile che nel 2025 qualcuno potrà dire che Lei ha contribuito a determinare una moderna mobilità sostenibile in Toscana.
La frase che mi sembra più ridicola è il giustificare la realizzazione di una terza corsia su un'autostrada con la realizzazione di un nuovo casello autostradale a Pistoia e con alcune opere di mitigazione acustica richieste dai Comuni di Monsummano e Pieve a Nievole (in un tratto di 1500 metri), che insieme ad una soluzione per il superamento del "tappo" all'ingresso di Firenze (che è la vera causa degli ingorghi che si verificano in alcune ore), sarebbero interventi di modernizzazione dell'A11 che costerebbero enormemente meno di quanto costerà la terza corsia.
Caro Presidente Enrico Rossi, in quest'ultimo periodo avevo molto apprezzato diverse delle sue posizioni politiche (a partire dalla sua contrarietà ai cacciabombardieri F35): mi ero un po' illuso che Lei voleva davvero ridefinire le priorità nella destinazione della spesa pubblica anche in Toscana e che voleva contribuire ad un futuro ecologicamente sostenibile.
Giuliano Ciampolini, ex operaio tessile di sinistra.
P.S. - Fino a quando è esistito il PCI (e persino nei primi anni del Pds), anche in Toscana la priorità che veniva indicata era la modernizzazione dei tragitti regionali delle ferrovie, per costruire una moderna mobilità: poi (anche nei Ds, poi Pd) è prevalsa la volontà di chi non ha più un progetto di cambiamento della società italiana, alternativo allo sviluppo quantitativo e devastante voluto dalle logiche dei poteri economici e finanziari forti.
E' prevalsa una politica succube e incapace di progettare un'altra idea della modernità , guardando alla società che vogliamo nel 2030 e nel secolo in cui siamo, che chiede uno sviluppo economico e sociale qualitativamente diverso, che non si realizzerà perché, appunto, il denaro pubblico (sempre più scarso come conseguenza di un debito gigantesco), può essere speso bene o male ed oggi anche in Toscana è stata fatta una scelta per spenderlo male.
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