Per l'inceneritore di MONTALE (forse) un referendum (e si tratta solo di un piccolo ampliamento che nel PIR viene valutato in 12 milioni di euro - il nostro ne costa 90!). Per quello della PIANA (forse) divisioni interne al PD (salta non salta?). Per quello in VALDISIEVE tutto procede secondo la tabella di marcia (o quasi), però è l'unico che ha già le autorizzazioni e le convinzioni granitiche di tutti i nostri SINDACI (grazie!).
Il sindaco Scatragli e il consigliere provinciale La Pietra chiedono la consultazione referendaria per decidere del futuro dell'impianto
Il sindaco Scatragli e il consigliere provinciale La Pietra chiedono la consultazione referendaria per decidere del futuro dell'impianto
«Il futuro dell'inceneritore di Montale deve essere deciso dai cittadini e non nelle segrete stanze dell'Ato». È quanto hanno affermato oggi in una conferenza stampa Scaragli, l'assessore all'ambiente Lisa Taiti e il consigliere provinciale di Pistoia Patrizio La Pietra (Pdl). «Il rischio - spiega La Pietra - è che a causa di divisioni interne al Pd, salti la realizzazione dell'impianto di Case Passerini. Questo comporterebbe inevitabilmente l'ampliamento del termovalorizzatore di Montale, nonostante la riduzione dei rifiuti prodotti in questi ultimi anni, grazie anche alla buona riuscita della raccolta differenziata, non giustifichi questo provvedimento. Una eventuale decisione in tal senso penalizzerebbe gli abitanti della Piana pistoiese, perciò vogliamo che siano proprio questi cittadini ad esprimersi, tramite un referendum od altra forma di partecipazione che individueremo».
28 marzo 2013
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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 3/28/2013 11:21:00 PM
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