ELEZIONI CAMPIGLIA: SALDI DI STAGIONE
Le elezioni a Campiglia sono ormai prossime e l'Amministrazione
si sta dando molto da fare per riempire il carniere in modo da dimostrare una
grande efficienza e convincere gli elettori a ridarle la fiducia e potere così
continuare a gestire il territorio come ha sempre fatto.
Dopo anni di una certa inerzia, è stato realizzato il
centro fitness (o della musica?) totalmente privo di servizi essenziali come
parcheggi e servizi igienici, e il centro pedonale di Venturina. Oggi si
annuncia un impegno di ben €350.000 di opere stradali e il prossimo appalto
delle nuove sistemazioni dei giardini ai laghetti di Tufaia. Dal punto di vista
urbanistico, poi, sono state approvate una serie di varianti al R.U su
richiesta dei privati e oggi si approva la Variante per intervenire sull'area
Ex COMER.
Come si vede l'Amministrazione va a vista senza seguire
alcun progetto organico, accontentando oggi uno domani l'altro e come al solito
senza minimamente immaginare una partecipazione dei cittadini nelle scelte da
affrontare.
Il progetto dei Laghetti di Tufaia non ci risulta sia
emerso da una preventiva discussione dei cittadini non solo delle priorità ma
neppure delle esigenze. Il progetto è stato confezionato e non è neppure stato
pubblicato sul sito del Comune poiché, ci è stato comunicato, i files sono
troppo pesanti. Dalla relazione si capisce però ad esempio che è prevista la
eliminazione del campetto dove i ragazzi vanno a tirare quattro calci al
pallone. Ci piacerebbe sapere dove andranno ora a giocare.
È interessante constatare che la scelta di realizzare i
giardini di Tufaia coincide con l'approvazione di una Variante al R.U. che
permetterà di sostituire la ex COMER non con abitazioni come previsto, ma con
centri commerciali. Anche in questo caso tutto viene deciso nel chiuso degli
uffici facendo trovare ai cittadini una decisione già pronta di fronte alla
quale si può solo “mangiare questa minestra o saltar dalla finestra”.
Nel dicembre
del 2015 il Comitato per Campiglia già chiedeva approfondimenti sulle varianti
anticipatrici promosse dal Comune e in particolare, pur giudicando
positivamente la ipotesi di non costruire case alla COMER, chiedeva una
verifica sul tessuto commerciale minuto della zona per evitare ricadute
negative e chiedeva di non costruire abitazioni nelle aree occupate dagli
edifici dell'ex Centro Casa Bucciantini.
È stato
fatto qualcosa del genere?' Non è dato saperlo!!! Sappiamo solo che un
giornalista tacciò il Comitato di disinteresse al formarsi di nuove attività
(che avrebbero ucciso quelle esistenti!) e descrisse i soci e sostenitori come
intellettuali chiusi nei loro salotti a bere il tè.
Va ricordato
poi che oltre alla richiesta di Variante alla ex COMER venne richiesto nel 2015
da Berrighi costruzioni s.r.l., Etrusco s.r.l., Bucciantini s.r.l. di
realizzare accanto al nuovo complesso CONAD un edificio per alloggiare altre
attività commerciali di tipo non alimentare (La richiesta è fondata sulla
opportunità che l'ampliamento porterebbe installandovi sei imprese commerciali
già individuate e operanti nell'ambito della ristorazione e del commercio non
alimentare, più un imprecisato numero e non meglio definito insieme di studi
medici, parafarmacie ed altri.). Tutto fu allora sospeso in attesa di
pareri regionali, oggi, visto che la Variante COMER è andata avanti, vorremmo
sapere cosa ne è di questa variante che se approvata, avrebbe una ricaduta
certamente negativa sulle attività commerciali del centro per la
rivitalizzazione del quale si sono spesi (malamente!!!) centinaia di migliaia
di euro.
Campiglia Marittima 29 Luglio 2018
Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi
Il 4 dicembre
2015 il Comitato per Campiglia scriveva:
(…)
C)
La Immobiliare
Venturina chiede che sull' area ex COMER vengano realizzati mq.2167,73 di
edifici da destinare per mq. 1350,00 a centro commerciale per media
distribuzione di tipo alimentare e mq. 817,73 di edifici da destinare a
commercio e direzionale. Questo vorrebbe dire buttare nel cestino della carta
straccia la tanto decantata realizzazione della Porta Nord di Venturina ricca
di numerosi e indispensabili “atterraggi” e “decolli”, basata su una visione di
espansione urbanistica indecorosa nell'area dei laghetti di Tufai. La eliminazione
di questa previsione sarebbe inevitabile perché ammetterebbe la separazione
degli interventi e la modifica radicale delle destinazioni funzionali degli
edifici (nel caso COMER da residenze a terziario). Buttare a mare la previsione
del R.U. sarebbe una ottima idea ma non si può fare in questo modo
incontrollato e andrebbe allora riprogettato tutto il comparto. In questo caso
poi vi è una totale genericità di destinazioni senza alcuna garanzia di non
ritrovarci con un altro stanzone vuoto all'ingresso della città e anche in
questo caso le ricadute sul debole tessuto economico di Venturina sarebbero
macroscopiche e incontrollate.
B) Berrighi costruzioni s.r.l., Etrusco s.r.l., Bucciantini s.r.l.
hanno fatto richiesta perché terreni posti dietro il centro CONAD vengano resi
edificabili in modo da ampliare il Centro Commerciale. La richiesta è fondata sulla opportunità che
l'ampliamento porterebbe installandovi sei imprese commerciali già individuate
e operanti nell'ambito della ristorazione e del commercio non alimentare, più
un imprecisato numero e non meglio definito insieme di studi medici,
parafarmacie ed altri. La richiesta contrasta con il Piano strutturale (che non
è di competenza del solo Comune di Campiglia) e con il Regolamento Urbanistico.
In pratica già nella redazione degli strumenti urbanistici attuali fu stravolto
il “confine urbano” tra città e campagna, ritenuto tanto importante dal P.I.T.,
sostituendo un confine certo come via dell'Agricoltura e via della Monaca, con
un fronte quasi continuo di capannoni realizzati o da realizzare su una fascia
di circa mt. 40,00 di profondità. Oggi si chiede di sfondare questo limite e di
sfondarlo in un solo punto con un incremento di valore di mercato di un terreno
che passerebbe da agricolo a fabbricativo senza nessun reale vantaggio per la
collettività. È chiaro che una concessione del genere determinerebbe poi, e
comprensibilmente, la richiesta da parte dei vicini di un analogo trattamento,
difficilmente negabile vista la mancanza di reali motivazioni urbanistiche
della richiesta ora in corso di esame. La possibilità di installare le attività
richieste esiste già ora, visto il numero di edifici ancora da realizzare nei
pressi, senza andare a intaccare il terreno agricolo contravvenendo così anche
ai criteri informatori del P.I.T.. A latere andrebbe anche valutato il
probabile impoverimento del “centro” di Venturina e di fatto il suo progressivo
abbandono a favore di un nuovo centro piazzato in un “non luogo” privo di
identità come è l'area industriale e produttiva a La Monaca.
(…)
Tratto dal comunicato:
“Le varianti anticipatrici al Piano
Strutturale e al Regolamente Urbanistico di Campiglia Marittima”
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