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CITTADINI AREA FIORENTINA
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DUE CONVEGNI SUGLI ALBERI E QUALCHE POLEMICA
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Il Convegno organizzato da Italia Nostra e dal CCTA (Coordinamento cittadino per la tutela degli alberi) si è svolto in coincidenza con gli Stati generali del verde pubblico organizzati a Palazzo Vecchio dal Ministero dell'Ambiente e dal Comune di Firenze.
Vi invitiamo a leggere il resoconto che ne fa Stefania Valbonesi sul quotidiano on line Stamp Toscana perché, a nostro avviso, descrive bene, come dovrebbe fare un vero giornalista, le due iniziative che si sono tenute a Firenze il 21 e il 22 novembre, sull'importante questione delle alberature urbane.
Sul quotidiano La Nazione del 23 novembre l'assessore Alessia Bettini attacca Italia Nostra riguardo al numero degli alberi che saranno abbattuti, dicendo che i dati forniti sono errati. In realtà smentisce se stessa perché i dati sono quelli annunciati più volte da lei stessa e dai suoi uffici in merito al presunto e tanto sbandierato piano "onda verde". L'assessore se vuole davvero fare chiarezza su cosa si è fatto e cosa si farà sulle alberature cittadine nei prossimi mesi ha un mezzo molto semplice: pubblichi, come dovrebbe per legge, nell'albo pretorio online del Comune o nel sito del suo assessorato:
1. il progetto che si starebbe attuando,
2 . i relativi atti amministrativi esecutivi: ordini dirigenziali di abbattimento e relativi ordini di servizio (per gli abbattimenti /potature effettuate dal proprio personale) o capitolati di appalto per abbattimenti/potature affidate all'esterno,
3. visto che continuamente si fa riferimento e ci si ispira a linee "scientificamente" indicate da un dipartimento universitario incaricato a tal fine, pubblichi il testo dell'incarico affidato al D.S.P-A.A. Scuola di Agraria dell'Università di Firenze. ------------------------------------------------------------------------------------------
Alberi, "rischio" e "manutenzione": due convegni a confronto
di Stefania Valbonesi
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Intervento al Convegno "Per la difesa degli alberi della Città. Un bene e una risorsa da conoscere, tutelare, curare e incrementare" organizzato da Italia Nostra e CCTA (Coordinamento cittadino tutela degli alberi)
Firenze – Alberi. Abbattuti, ripiantati, manutenuti, senza manutenzioni. Alberi come abbellimento, barriere contro lo smog, alberi vecchi e pericolosi e giovani senza rischi, ma neppure senza influenze benefiche nell'ambiente. Oggi, a Palazzo Vecchio, si sono tenuti gli Stati generali del verde pubblico, nel Salone dei Cinquecento, convegno organizzato dal 'Comitato per lo sviluppo del verde pubblico' del Ministero dell'Ambiente, presieduto da Massimiliano Atelli, con l'assessora al verde pubblico Alessia Bettini e uno staff di prestigio,sul tema delle politiche del verde nelle città italiane. Ieri, al Teatro dell'Affratellamento in via Orsini, altro Convegno, organizzato da Italia Nostra e dal Ccta, acronimo che sta per Comitato Cittadino Tutela Alberi, dal titolo dal titolo "Per la difesa degli alberi della città", con il presidente di Italia Nostra Leonardo Rombai e fior d'esperti e studiosi di giardini, verde pubblico, urbanizzazione, e operatori del verde. Due convegni, due visioni. Da un lato, prevale il concetto del "rischio", dall'altro quello della conservazione-manutenzione. Ricordando che un albero di cinquant'anni ha creato intorno a se' un piccolo ecosistema che non sarà certo ricreato dal nuovo impianto, che solitamente riguarda una pianta molto giovane che abbisogna, per inserirsi nella nuova "dimora" di almeno due anni di manutenzione "dedicata".
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III edizione degli Stati generali del Verde Pubblico organizzato dal
Ministero dell'Ambiente e dal Comune di Firenze
Eppure, le due posizioni potrebbero, almeno in teoria, non essere così lontane. Ad esempio, il principio di rischio, su cui si basa buona parte della politica degli abbattimenti comunale. Ebbene, come dice Luigi Sani, della Società Italiana di arboricoltura, la valutazione del rischio è cosa complessa, che non riguarda solo lo stato di salute dell'albero, o il suo "rischio" di crollo, ma anche la pericolosità "insita" ad esempio, nel luogo in cui si trova. Diverso è il bagolaro alle Cascine, in un luogo dove magari non passano le persone, o lo stesso albero, magari con lo stesso grado di "malattia" messo in un giardino pubblico sotto cui si recano le famiglie a fare un pic nic. Anche se, si oppone d'altra parte, se si accede al concetto di pericolosità, l'albero è in se' pericoloso. Diventa a rischio rispetto non solo all'eventuale patologia, ma a questa "più" la dimora fisica, che vale anche la considerazione degli stress cui è sottoposto.
E allora? "Allora, andando al concreto – dice il professor Mario Bencivenni, storico, autore di importanti saggi sui giardini storici, fra gli organizzatori del convegno cittadino tenutosi ieri – quando a Firenze si abbatte, lo di fa sulla valutazione della VTA", vale a dire di una certificazione specifica sulla salute degli alberi, la Visual Tree Assessment. Di cosa si tratta? E' un metodo che si basa sulla identificazione degli eventuali sintomi esterni dell'albero, che dovrebbero indicare la presenza di anomalie rispetto al legno interno. Se vengono individuati dei sintomi di difetto, questi devono essere confermati da metodi di analisi approfonditi e devono poi essere dimensionati. Così, alberi sani vengono esaminati in modo non distruttivo, e solo se i sospetti vengono confermati si procede ad un'indagine più approfondita dell'albero. In Italia la metodologia VTA è liberamente praticabile non essendo normativamente riservata ad alcun ordine professionale, tuttavia richiedendo complesse conoscenze interpretative agronomiche, botaniche e forestali, può essere svolta solo da dottori agronomi, da dottori forestali, da periti agrari e da agrotecnici iscritti nei rispettivi albi professionali. La VTA produce schede, che vanno dalla A alla D. A stretto senso, solo gli alberi in quest'ultima fascia dovrebbero essere abbattuti. Ma la valutazione di cui parliamo non prende in esame il "rischio generale" vale a dire quella complessa situazione con molte variabili di cui si parlava poc'anzi. E soprattutto, ci sono le competenze e le forze per non abbattere ma curare un albero in fascia C? …
L'articolo completo è al link sottostante
http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana-cronaca/alberi-rischio-e-manutenzione-due-convegni- |
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