PUBBLICHIAMO UN ARTICOLO RIPORTATO DA LA REPUBBLICA DEL 1 AGOSTO 2013 IN CUI Alfredo De Girolamo, presidente del Cispel Toscana, DIFENDE OVVIAMENTE I PROPRI INTERESSI E QUELLI DEI SUOI ASSOCIATI (si veda per esempio nella sezione associati , dove per Firenze, c'è anche AER).
SOTTO - PUBBLICHIAMO ANCHE LA RISPOSTA DEL SINDACO DI GREVE IN CHIANTI ALBERTO BENCISTA' CHE HA RISPOSTO INVITANDO LA REPUBBLICA A PUBBLICARE LA SUA REPLICA (ovviamente, come ci aspettavamo, non è stata pubblicata).
" E' POLEMICA per le dichiarazioni del direttore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, Rossano Ercolini, che due giorni fa si era scagliato contro l'inceneritore di Case Passerini ("una follia") rilanciando invece il suo piano costruito sulla raccolta differenziata. La prima reazione arriva daI presidente di Publiambiente, Paolo Regini: «Sappiamo con certezza che non può esistere una corretta gestione dei rifiuti che possa prescindere anche da una dotazione di un sistema integrato di impianti, che prevede, oltre agli altri, discariche o inceneritori commenta - Ogni processo di trattamento dei rifiuti produce uno scarto che poi deve essere smaltito o trattato a sua volta. Questo è ciò che abbiamo detto anche a Rossano Ercolini in occasione della sua gradita visita presso la nostra azienda. Non discutiamo
la collocazione degli impianti per i quali la Regione sta redigendo un piano, a nostro parere il tema dei rifiuti è così complesso e delicato da richiedere rigore, oculatezza e serietà. Non può essere liquidato o risolto tramite degli slogan». Reazione
polemica anche da Alfredo De Girolamo, presidente del Cispel Toscana. «Il direttore del Centro di Ricerca afferma che la Regione ha cancellato gli impianti di Testi e Val di Sieve, affermazione priva di qualsiasi fondamento formale ad oggi - spiega De Girolamo - Appare anche incomprensibile il riferimento all'impianto di recupero energetico di Case Passerini, previsto dalla pianificazione vigente e in fase di autorizzazione. Non si capisce in che modo possa essere considerato inutile, visto il fabbisogno necessario anche a fronte di elevati livelli di raccolta differenziata. Sarebbe grave che l'approvazione del Piano regionale si trasformasse nell'ennesima occasione per alimentare incertezza, rinvii e confusione. Il rischio è quello di fermare i processi di modernizzazione".
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Con puntualità prevedibile è arrivato il controcanto del presidente della Cispel
Alfredo De Girolamo rispetto a Rossano Ercolini ora e ad Enrico Rossi prima,
per scoraggiare qualsiasi tentativo di intraprendere nuove strategie nel settore
dei rifiuti.
De Girolamo evidentemente ritiene di avere i titoli, il potere, le competenze,
la legittimazione democratica per obbligare tutti a disseminare la Toscana di
inceneritori come funghi malefici. Allora nasce inevitabile una domanda: cui
prodest? Quali sono gli interessi - parlo solo di quelli legittimi - che De Girolamo
vuole tutelare? Comunque sappiano, De Girolamo e la potente "lobby degli
inceneritori", che utilizzeremo tutti i mezzi legali e democratici a nostra
disposizione per contrastare il "pensiero unico toscano" in materia di rifiuti
fondato sulla proliferazione degli inceneritori.
Pensiero che sottovaluta in maniera preoccupante e inaccettabile le ricadute
negative sull'ambiente e sulla salute dei cittadini, pensiero miope che non
riesce a vedere le esperienze più avanzate come quella di San Francisco;
pensiero conservatore che probabilmente ritiene utopica la "green economy"
(quella vera!).
La Toscana si merita un futuro migliore rispetto a quello a cui pensa De Girolamo.
A. Bencistà
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