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La questione morale nel terzo millennio
SIT, SAT, F2i etc. tante sigle una sola conclusione: le mani dei partiti sulla cosa pubblica.
Simulazione della bretella Prato-Signa |
Poiché da anni andiamo denunciando la mancanza di trasparenza nella gestione delle opere pubbliche realizzate dalle Amministrazioni statali e locali, poiché da sempre le nostre ragioni e proposte in merito a grandi opere di interesse pubblico sono disattese, valutiamo un segnale importante l'editoriale pubblicato la scorsa settimana da Franca Selvatici sulla prima pagina della cronaca fiorentina de la Repubblica a seguito delle notizie dell'indagine della Procura della Repubblica su Riccardo Conti relativamente alla bretella Prato - Signa e altre faccende collegate.
L'analisi della Selvatici mette a fuoco in modo chiarissimo alcuni aspetti fra i più rilevanti di questo gravissimo problema; per questo lo riproponiamo per chi non lo avesse già letto.
Se il partito si inventa impresa 17 marzo 2012 — La Repubblica
Se di Forza Italia si è detto che è un' impresa divenuta partito, a volte sorge il dubbio che il Pd, già Pci, Pds e Ds, sia un partito che si è fatto impresa. Gli indizi, almeno in Toscana, non mancano. L' ex assessore regionale Riccardo Conti è consigliere di amministrazione del Fondo di investimenti F2i, che opera nel settore delle infrastrutture,
e al tempo stesso coordinatore nazionale infrastrutture del Pd. A suo giudizio non vi è conflitto di interessi fra i due incarichi, ma è legittimo dubitarne, anche alla luce delle indiscrezioni sulle conversazioni intercettate fra lui e Vito Gamberale a proposito del bando di gara per la cessione di una quota della SEA - Aeroporti di Milano. I dubbi aumentano se si guarda alla SIT, Società Infrastrutture Toscane, costituita il 28 giugno 2006 per realizzare la bretella (fantasma) Lastra a Signa - Prato.
In conclusione si è trattato solo di un "cattivo affare" per la Regione o di qualcosa di molto più grave?
Anche se la Procura nel frattempo ha escluso che l'interlocutore telefonico di Gamberale fosse Conti il fronte delle indagini non mancherà di riservare altre sorprese. Riccardo Conti è una figura chiave del "Partito imprenditore" a livello nazionale.
Ad esempio per discutere di reti e infrastrutture nell'autunno scorso l'"Associazione Romano Viviani" di cui è Presidente, insieme alla "Fondazione Italiani europei" di Massimo D'Alema riunì a S. Casciano grandi personalità della politica e dell'economia: Enrico Rossi, Luciano Violante, Roberto Colaninno, Mauro Moretti oltre all'allora ministro delle infrastrutture Altero Matteoli e allo stesso Vito Gamberale.
Conti, da sempre sostenitore di disastrosi investimenti infrastrutturali, (vedi Passante TAV di Firenze, Alta Capacità, ecc.) si accreditava in quell'occasione come sostenitore delle "cento piccole opere", di un mondo pulito capace di conciliare bellezza e modernizzazione come antidoto alla politica delle Grandi Opere del centro destra.
Al di là della rilevanza penale dei comportamenti che sarà valutata dalle sedi Giudiziarie competenti, ci sembra che questo caso riproponga con forza una questione morale grande come una montagna: comunque la si voglia mettere la vicenda della bretella Prato-Signa finanziata e mai realizzata, è un esempio scandaloso di mala politica e di mala amministrazione.
Il Governatore Rossi e i partiti che lo sorreggono oltre alle rituali affermazioni di fiducia nella magistratura, devono dirci quali provvedimenti concreti vogliono far approvare per assicurare la trasparenza , risolvere i conflitti di interesse, istituire organi di controllo davvero terzi sulle procedure per l'approvazione e il finanziamento delle opere pubbliche di loro competenza.
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