CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI-FIRENZE
BUCHI NELL'ACQUA E ACQUA NELLE BUCHE
Cosa accade negli uffici dell'Urbanistica, con la nuova gestione Renzi /Meucci/Palladino/Fanfani?
Nulla di particolarmente diverso dalla precedente gestione Domenici, se non forse per una maggiore attenzione a non incorrere nelle maglie della Procura che nei giorni passati, per bocca del Procuratore Quattrocchi, si era espressa censurando la cosiddetta "urbanistica contrattata" intesa come quella in cui l'Amministrazione si fa le regole e poi trova il modo di disattenderle per venire incontro ai privati.
Per il resto, sono stati allontanati i dirigenti della passata stagione e sono stati sostituiti da nuovi dirigenti (più giovani e con scarsa esperienza rispetto alla complessità della città), ma si continua a procedere col vecchio sistema delle varianti. Anzi, per vendere la decina di immobili elencati nei giorni scorsi sui giornali, fra cui il Teatro comunale, una parte dell'ex Meccanotessile e la villa di Rusciano, si anticipa addirittura l'iniziativa dei privati e si confezionano le varianti prima che vengano richieste: sono gli stessi uffici che si fanno carico di predisporle per cambiare le destinazioni. Non si tratta solo di un passaggio da pubblico a privato attraverso la compravendita, ma anche di ampliare la possibilità di demolire e di ricostruire per venire incontro alle presunte esigenze degli operatori.
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Dato che a questo punto la trattativa dovrà ricominciare con altri operatori ci sembrano preziosi alcuni vincoli di cui tener conto ben indicati dal prof. Manlio Marchetta in una iniziativa promossa al Teatro Puccini qualche giorno fa.
1. La ex Manifattura Tabacchi non è un'area dismessa, ma un'architettura integra e con caratteristiche di valore di primaria importanza come complesso architettonico nel quale è intervenuto Nervi e il suo studio.
2. Si tratta di un complesso omogeneo sia nella parte più monumentale di facciata che nelle parti retrostanti.
3. La sua solidità strutturale e il buono stato in cui è arrivata ai nostri giorni ne rendono irragionevole ogni demolizione.
4. E' grande la valenza strategica del complesso rispetto alle problematiche di nuovo ingresso alla Città, il suo legame inscindibile col parco delle Cascine, le sue potenzialità funzionali anche rispetto all'area di Novoli.
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Ci chiediamo chi siano gli uffici, i funzionari preposti a verificare i piani e i progetti più impegnativi, in grado di rappresentare credibilmente la parte pubblica mitigando richieste irricevibili. Dal momento che non li conosciamo e che non vediamo neppure sull'organigramma del Comune un ufficio esplicitamente dedicato al delicato compito degli strumenti attuativi del Piano generale, chiediamo al Sindaco Matteo Renzi come intenda procedere (sempre con i 100 luoghi o con "Avventura urbana"?) in questa importante fase di scelte strategiche per il futuro della città. E con quali risultati?
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