ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Firmatari
Primo firmatario: BUCCHINO GINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10 dicembre 2010 Destinatari
Ministero destinatario:
- AL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
- AL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Per sapere, premesso che:
· è in corso una indagine penale relativamente ad alcuni aspetti della gestione urbanistica e dell'edilizia nel Comune di Firenze che riguarda la cementificazione di numerose aree del territorio fiorentino di notevole pregio ovvero già destinate a servizi pubblici di quartiere o con complesse problematiche ambientali;
· sono state sollevate forti perplessità in merito a interventi di cementificazione che stanno progressivamente depauperando il territorio fiorentino e che mettono in pericolo la salvaguardia dei vincoli culturali, storici e ambientali;
· in particolare tra le zone in pericolo c'è la Collina di "Bellosguardo", una delle colline più belle di Firenze, situata nel cuore di una zona protetta considerata da 60 anni area rurale storica di particolare interesse culturale regolata da un vincolo diretto paesaggistico sancito con Decreto ministeriale del 1951 confermato dal Piano di intervento territoriale adottato come piano paesaggistico dal Consiglio regionale toscano nel luglio del 2009;
· si tratta di una zona di grande rilievo paesaggistico, storico e culturale che ha ospitato nel corso dei secoli nelle sue ville di origine rinascimentale illustri personaggi come , Galilei, Foscolo, Garibaldi, Montale;
· in questa area di pregio paesaggistico, nel cantiere di Via Arnoldi zona Soffiano, dove fino a pochi anni fa non si potevano nemmeno costruire delle serre o impiantare alberi di alto fusto, si stanno costruendo tre palazzine di cemento di tre piani che potrebbero causare un danno ambientale grave e irreversibile;
· a modificare il vincolo di tutela paesaggistico della Collina di "Bellosguardo" fu una variante urbanistica approvata nel 2003 dal Consiglio comunale di Firenze nell'ambito del piano agevolato nazionale "Ventimila alloggi in affitto" (Decreto Ministeriale 2522 del 27 dicembre 2001) in virtù del quale una impresa di costruzioni aveva proposto la realizzazione di un edificio di tre piani per un totale di 46 alloggi (23 ad affitto calmierato, 23 in vendita a mercato libero);
· il lotto che si intende edificare è intercluso e non ha accesso alla viabilità pubblica se non attraverso una strada privata, e la colata di cemento delle fondazioni lambisce una schiera di abitazioni preesistenti e i giardini di una scuola materna;
· l'intervento edilizio sull'area protetta da leggi nazionali e da normative di pianificazione territoriali e provinciali, ancorché autorizzato da un accordo di programma delle amministrazioni locali e dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio, era stato bloccato, in seguito al ricorso di alcune associazioni tra cui i comitati di quartiere, dal Tar toscano nel 2006 "in nome dei valori costituzionali di tutela del paesaggio" visto, tra l'altro, il mancato rispetto delle norme regionali in materia;
· tre anni dopo, nel 2009, il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar e ha così dato il via libera ai lavori che, anche se formalmente segnalati come iniziati, in realtà erano rimasti solo allo stato preliminare della fase di scortico del terreno, sono ripresi di fatto solo nello scorso mese di luglio 2010 con il completamento dei movimenti di terra delle fondamenta e con la gettata del massetto e delle stesse fondamenta degli edifici;
· nel corso di questi lavori il recente ritrovamento di reperti archeologici ha indotto la Soprintendenza ad attivare un'area recintata di scavo che sta riportando alla luce testimonianze di epoca romana, medievale ed addirittura dell'età del bronzo: pozzi, cisterne e altri ambienti collegati al sito pedecollinare che si possono rivelare di ampia estensione;
· cittadini, comitati, associazioni ambientaliste, consiglieri comunali e di quartiere, stanno chiedendo all'amministrazione comunale e alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio, di intervenire per difendere un bene paesaggistico di grande rilevanza e quindi per bloccare il cantiere e chiarire se esso sia effettivamente in possesso delle necessarie autorizzazioni edilizie e urbanistiche e se invece – visto che i termini per accedere al programma degli affitti agevolati sono oramai scaduti da tempo come era scaduta anche l'autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza che ha implicitamente rinnovato tale autorizzazione nei giorni scorsi avvalendosi della procedura del silenzio assenso – si stiano realizzando anche appartamenti da vendere a prezzo di mercato;
Quali misure Codesto Ministero intende adottare per tutelare un'area come la Collina "Bellosguardo" vincolata dallo Stato italiano come bene di particolare valore paesaggistico, storico e culturale, caratterizzata dalla presenza di edifici e manufatti di grande interesse storico-artistico e documentario e da un mirabile equilibrio fra natura dei luoghi e opera dell'uomo, e quindi meritevole di attenta tutela; quali iniziative intende avviare per verificare se i lavori edili in corso in Via Arnoldi zona Soffiano, Firenze, siano provvisti delle necessarie autorizzazioni edilizie e urbanistiche anche alla luce del rinvenimento di reperti archeologici e della relativa sospensione richiesta dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana; se, inoltre, non ritiene anomalo dal punto di vista procedurale e censurabile l'operato della Soprintendenza locale che in una questione di questa rilevanza abbia evitato di rispondere ad una richiesta di parere paesaggistico da parte del Comune di Firenze utilizzando lo strumento del silenzio assenso francamente inconcepibile per un organo periferico dello Stato che dovrebbe invece rappresentare gli interessi di tutela contemplati in un vincolo diretto come quello del DM 1951 che istituisce il Parco storico della Collina Sud di Firenze.
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