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mercoledì 17 gennaio 2018

si fa presto a dire tramvia

CITTADINI AREA FIORENTINA
SI FA PRESTO A DIRE TRAMVIA
Via dello Statuto oggi
Stando a quanto afferma il Sindaco, intervistato da Repubblica a inizio d'anno, a decidere sul proseguimento delle linee tranviarie saranno i residenti e le associazioni di categoria .
"Da qui a due mesi dobbiamo decidere se proseguire sui viali fino a piazza Ferrucci, per Bagno a Ripoli, col tram o il jumbo-bus, o andare a Campo di Marte".
Peccato che nel frattempo si siano fatte 3 linee tranviarie, determinando per sempre la sorte di interi settori della città e mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto. Anzi, nel caso della Linea 3, si è proceduto contro la loro volontà espressa in un referendum (non un sondaggio) nel quale i fiorentini si erano dichiarati contrari, non solo al passaggio della Linea 2 dal Duomo, ma anche al progetto della Linea 3.
Oggi la Linea 3:
  • corre in gran parte a distanza inferiore ai 200 m da una ferrovia che sarebbe facilmente utilizzabile per raggiungere il centro
  • spacca in due l'importante quartiere Statuto-Vittoria, danneggiando le attività commerciali e peggiorando il paesaggio urbano e vegetale
  • deturpa un settore del Centro storico addossandosi alla Fortezza, distruggendo la piazza antistante, amputando il Giardino di Villa Vittoria e giungendo a pochi metri dall'abside di S. M. Novella
E' inutile insistere sulla modestia del progetto, l'invadenza e l'irreversibilità di un'opera a cui si aggiungeranno alla fine le palificate, la rete aerea e il traffico dei convogli. Considerazioni simili si potrebbero fare per la Linea 2.
Forse per questo e in vista di elezioni e di futuri cantieri, l'Amministrazione tasta il polso alla città pensando a soluzioni più leggere di questa metrotranvia, i cui costi coincidono ormai con quelli di una metropolitana, senza averne le prestazioni.

Con quest'opera non si sono soltanto demolite pietre e abbattuti alberi; si è distrutta la rete del trasporto pubblico su gomma senza niente in cambio. Rinunciando a rinnovare il sistema della mobilità, soprattutto in occasione della pedonalizzazione del Duomo, vi si sono sovrapposte le tramvie, seguendo la logica del project financing, appropriandosi di due ricche tratte di bus e abbandonando il centro, sempre più svuotato di residenti e servizi.
Preso atto di ciò non possiamo tuttavia sottrarci dall'indicare rimedi, proposte e obbiettivi rivolti non certo agli autori di un simile sconquasso, ma a quei cittadini e a quei membri di organi elettivi consapevoli (e allarmati) per quanto accade. Dotare la città di un Piano della mobilità, dei trasporti e delle infrastrutture stabile, verificato e aggiornato è, ancorché tardivo, essenziale perché Firenze possa lasciarsi alle spalle il '900.
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Per realizzare il progetto si sono atterrati muri, strade e centinaia di alberi, alterando i Viali di circonvallazione, ridotti a 'tangenziale del Centro storico', e isolando ulteriormente la Fortezza.
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Lungo l'asse Statuto, Viesseux già si incolonnano i veicoli

Gli arredi e gli impianti sono formalmente modesti e inadatti
al contesto storico

Permarrà, attorno al nodo Stazione/Fortezza, la concentrazione di funzioni e attività, visto che Ferrovie non ha intenzione di spostare l'AV da S.M.N. con un centro commerciale di oltre 30 negozi e un parcheggio auto da 900 posti
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Ecco in proposito alcune misure di immediata correzione di rotta da attuare:
desistere dal proseguire con la Linea 2 fino a piazza della Libertà/S. Marco. Si prevedano invece infrastrutture più leggere orientandosi su logiche più evolute quali la mobilità condivisa, la fluidificazione del traffico, la guida automatica per garantire l'accessibilità in tutta l'area urbana
completare e incrementare la rete di piste ciclabili, separate dalla mobilità pedonale, per rispondere alla crescente domanda (bike sharing e cicloturismo), disciplinando la gestione e potenziando le infrastrutture, tra cui parcheggi bici e una nuova passerella pedonale e ciclabile nel tratto centrale dell'Arno
riconsiderare l'attuale ZTL giungendo a vietare l'accesso a tutti i veicoli a combustione, compresi furgoni e ciclomotori, riservando i viali di circonvallazione alla sola circolazione locale
realizzare, nel frattempo, capienti parcheggi auto gratuiti o a basso costo presso le aree ferroviarie di Campo di Marte e in zona Belfiore/Fortezza, dove concentrare gli scambi intermodali
favorire gli spostamenti a piedi, assicurando percorsi protetti, diretti e indipendenti dalle bici. Percorsi per anziani e bambini, idonei e vigilati, soprattutto negli attraversamenti, assicureranno le relazioni con scuole, parchi, giardini pubblici e aree monumentali
utilizzare la rete ferroviaria per istituire un vero Servizio metropolitano connesso con la rete ciclabile, con adeguati parcheggi scambiatori e con la rete del trasporto pubblico urbano
nell'area metropolitana:
installare nuove centrali di misurazione delle emissioni da traffico, trattando dati singolari (non solo medie) aggiornando costantemente le mappe dell'inquinamento
trattare i dati sulla sicurezza stradale aggiornando costantemente le mappe di incidentalità e pericolosità.
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