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lunedì 29 gennaio 2018

Ruspe risanatrici e danni collaterali


CITTADINI AREA FIORENTINA
RUSPE RISANTRICI E DANNI COLLATERALI
La questione dell'amianto nelle scuole è una questione seria. Lo è anche a Firenze dove gli edifici a rischio sarebbero ancora molti. Attualmente le strutture ancora critiche sono la media Don Milani (via Aretina) e l'ITI Leonardo da Vinci dove l'abbattimento dell'edificio del biennio, avvenuto nell'estate scorsa, non avrebbe risolto del tutto il problema, stando a quanto dice l'ONA (Osservatorio Nazionale Amianto).
Matteo Renzi agli inizi del suo mandato di Sindaco aveva fatto della messa in sicurezza delle scuole cittadine un suo fiore all'occhiello. Così parlava della demolizione della scuola di S. Maria a Coverciano:   "ho già preso accordi per poter essere io stesso a  manovrare il mezzo che demolirà la struttura di Campo di Marte" . Questo stile prosegue con la coppia Nardella-Giachi (nella foto la vice sindaca con delega all' Educazione mentre scende da una ruspa).

In questo contesto si inquadra la vicenda della scuola Dino Compagni di via Centostelle e dell'abbattimento degli alberi del giardino. Per la sua ricostruzione nel 2014 si approva un progetto definitivo per 600 alunni, un nuovo spazio educativo con centro civico a disposizione del quartiere seguendo i criteri più avanzati della bioedilizia e del risparmio energetico. Dopo un tentativo fallito di realizzare l'opera con un project financing il Comune accende un mutuo per far fronte ad un investimento che alla fine sarà di 12 milioni di euro.
In seguito alla maggiorazione dei costi però, si deve rifare il progetto definitivo e nel 2015 si avvia la procedura per affidarlo in appalto. A quel punto un partecipante alla gara ricorre contro il vincitore, la ditta Russo di Salerno, e tutto si blocca fino all'estate 2017; quando ripartono i lavori di bonifica e di scavo, cominciano a venir giù alberi di alto fusto e si mobilitano genitori e cittadini del quartiere.
 Confrontando lo stato precedente dell'area con il progetto in esecuzione si può vedere la maggiore estensione del complesso (2.500 mq. in più), l'impianto articolato, la prevista piantagione di alberi da frutto ed ornamentali e le perdite (ancora non concluse) del patrimonio verde e paesaggistico preesistente che alla fine potrebbero ammontare ad una trentina di piante di alto fusto.
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La scuola Dino Compagni nel suo stato precedente 
e secondo il nuovo progetto -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In tutto questo tempo i cittadini e i genitori non hanno mai potuto vedere il progetto definitivo ma solo il preliminare 2015. Nella Commissione consiliare del 9 gennaio, tenutasi a Palazzo Vecchio con la presenza di uno dei progettisti del Comune l'ing. Mazzoni, una delegazione di cittadini ha potuto dare soltanto una sbirciatina ad una versione non ultimativa del progetto esecutivo.
Richieste di sollecito, inviate all'Amministrazione da parte di Italia Nostra e del Coordinamento Tutela degli Alberi (CCTA) per un incontro chiarificatore non hanno avuto esito.
 Nel frattempo gli alberi di alto fusto continuano a venire giù. Dopo un cedro (il cui abbattimento non era previsto), sono venuti giù altri due platani. Il Comitato di Campo di Marte, aderente al CCTA, ha individuato 14 piante di alto fusto da salvare, 12 pini domestici nell'angolo ad ovest tra via Sirtori e via Centostelle e 2 platani adiacenti al futuro ingresso carrabile di via Centostelle.
 Il caso delle alberature della Dino Compagni però non è un caso isolato. Ecco infatti cosa è successo dove il risanamento e la ricostruzione sono state attuate, come nel caso della sunnominata primaria di S. Maria a Coverciano. Nell'arco di una decina d'anni il patrimonio verde dell'area circostante si è ridotto e impoverito, come si può vedere facilmente nella serie storica sottostante.

L'area Salvi Cristiani nel 2007
L'area Salvi Cristiani nel 2012


L'area Salvi Cristiani nel 2017
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In luogo delle alberature abbattute, sono spuntate nuove volumetrie. In proposito ricordiamo che in base al Piano Strutturale vigente le cubature destinate ad attrezzature pubbliche, ai fini del calcolo volumetrico, non vengono considerate. L'Amministrazione può così rappresentarsi non solo a zero impatto ambientale e ad alta efficienza energetica, ma anche a volumi zero. Salvo qualche danno collaterale.

I CITTADINI DI CAMPO DI MARTE NEL FRATTEMPO HANNO ANNUNCIATO INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE NEL QUARTIERE E DI PRESSIONE SULL'AMMINISTRAZIONE PER IMPEDIRE UNO SCAMBIO INACCETTABILE: QUELLO TRA RIQUALIFICAZIONE E RISANAMENTO DELL'EDILIZIA SCOLASTICA DA UN LATO, E DISTRUZIONE DI QUOTE DI VERDE E DI PAESAGGIO PROTETTO DALL'ALTRO



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