L'ultimo degli incontri, precedentemente svoltisi a
Sesto,
Calenzano e
Poggio a Caiano, doveva essere ospitato nella sede della
Giunta Regionale a Firenze, ma per sopraggiunti 'intoppi burocratici' i partecipanti si sono dovuti accomodare nella
saletta di un albergo trovata all'ultimo momento. La vicenda, già anticipata nel notiziario del 9 aprile, è stata ricostruita in un
articolo pubblicato da
Paolo Baldeschi su Eddyburg in cui si ricorda tra l'altro l'
assenza dei vertici regionali da tutti gli incontri.
http://www.eddyburg.it/2016/04/si-legge-rossi-si-pronuncia-renzi.html
Nell'ultima giornata, nella quale il dibattito era incentrato sulle comunicazioni di due economisti, Marco Ponti, Professore di Economia applicata al Politecnico di Milano e Oliviero Baccelli, Direttore Centro di Economia regionale, trasporti e turismo, si è anche sfiorata la rissa quando è emerso che alcuni dati forniti da Baccelli erano errati, come quello secondo cui i collegamenti tra Pisa e Firenze sarebbero solo di tipo stradale.
Fatte salve domande e interventi dei pochi presenti, che non hanno potuto che ribadire le ragioni del no ad un' opera con la quale si azzererebbe qualsiasi previsione degli ultimi 30 anni su quel territorio, le ragioni degli economisti si possono riassumere in una sola parola: sviluppo. Sviluppo dei voli, dell'occupazione, del turismo, dell'economia, nella supposizione di un processo virtuoso tutto interno al ragionamento economico. Tuttavia lo stesso Ponti, certo non contrario in linea di massima alla promozione degli aeroporti, ha sottolineato per questo caso l'assenza di alcune condizioni essenziali: un piano finanziario, il confronto tra alternative per un attendibile calcolo dei costi e dei benefici, un soggetto terzo per la valutazione delle grandi opere in Italia.
Rispetto a quattro anni fa, quando iniziò il dibattito sulla cosiddetta Variante al PIT, con la famosa pista di 2000 m., i potenti promotori dell'opera qualche risultato l' hanno ottenuto. Alla fine, ridotto il tutto alla sola questione Aeroporto, sono riusciti a far dimenticare il Parco Agricolo delle Piana e le alternative economiche basate sulla ricerca e sulla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche della Piana.
Soprattutto sono riusciti a far dimenticare l'urgenza di una profonda rigenerazione e riqualificazione, OGGI, di questo territorio chiave.
Ma ormai il re è nudo e tutta la vicenda si rivela per ciò che è sempre stata: una costosa messa in scena per giungere a questa scontata conclusione.
Intanto lo scorso 22 aprile Il Movimento 5 Stelle è tornato a parlare dell'iter autorizzativo del nuovo Aeroporto di Firenze. Secondo i Cinquestelle, contrariamente a quanto indicato da Rossi il 31 marzo, il parere finale sull'opera è vincolato alla realizzazione di un nuovo lago, tale e quale a quello attuale di Peretola cancellato nel Masterplan di Enac.
Restano in tutto ciò lo sforzo meritorio dei Sindaci dei tre comuni, le analisi e le lotte dei docenti del Polo scientifico, dei cittadini, dei comitati e delle associazioni ambientaliste.
Sarà interessante vedere i risultati del dibattito nel documento finale
e soprattutto vedere che fine farà tutta questa documentazione sulle scrivanie della Regione
Nessun commento:
Posta un commento