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giovedì 24 dicembre 2015

STAZIONE SMN: UN COMMENTO




                                                                                                                                                    
                                                                       
CITTADINI AREA FIORENTINA
      COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

         PUBBLICATO SU: http://cittadiniareafiorentina.wordpress.com



STAZIONE DI S.M.NOVELLA:
UN COMMENTO

Proprio mentre la cronaca ci informa dell'apertura di un nuovo 'tapas bar' progettato dallo studio Archea di Marco Casamonti al piano terra della Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella, con tanto di 'buttafuori', il nostro ultimo notiziario intitolato "Grandi Stazioni, grandi alterazioni" suscita qualche autorevole commento.
                                   Chissà che prima o poi non ne arrivi uno anche da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici.



Sono perfettamente d'accordo con quanto scritto. La stazione di Santa Maria Novella, nonostante i proclami di conservazione e valorizzazione della Grandi Stazioni S.p.A., è stata vandalizzata con una lunga serie di interventi incongrui o addirittura dannosi. Il dipinto murale di Talani è uno dei casi. Al di là della qualità intrinseca del dipinto, che non mi sento di discutere, resta il fatto che la sua posizione è lesiva del concetto originario della galleria di testa, le cui pareti dovevano essere arricchite unicamente dalla sequenza di immagini fotografiche di località italiane e dalla segnaletica luminosa accuratamente studiata dal Gruppo Toscano. Quando il dipinto di Talani fu collocato in opera scrissi un biglietto all'allora soprintendente ai beni architettonici Paola Grifoni esprimendo la mia opinione in proposito, e mi fu risposto che il dipinto era stato collocato in via temporanea. Credo che sia giunto il momento di porlo in un'altra sede. Il dipinto di Talani, come è stato segnalato nella mail dei Comitati Cittadini, è solo un caso della cattiva gestione della stazione. Sono rimasto ad esempio sconcertato dal modo con cui sono stati fissati i montanti di una ringhiera in metallo al di sopra della copertura del patio che divide la palazzina reale dal binario 16. I montanti sono stati ancorati con bulloni che forano la muratura di rigiro del solaio, danneggiando la superficie esterna rivestita dal mosaico lapideo (senza neanche curare che le teste dei bulloni venissero poste in maniera regolare).

Credo che la vigilanza sui lavori all'edificio della stazione, sia quelli di manutenzione sia quelli che mirano ad adattarla alle esigenze odierne, debba essere operata con una attenzione molto maggiore rispetto a quanto si è fatto sinora, e che le scelte di maggiore impatto vadano fatte sulla scorta di una seria e reale consapevolezza storica.

Un cordiale saluto,



Gianluca Belli

Dipartimento di Architettura DiDA
Sezione di Storia dell'Architettura e della Città
Università degli Studi di Firenze





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