CITTADINI AREA FIORENTINA
Restano naturalmente tutte le domande rivolte al governatore della Toscana in una lettera che le principali associazioni ambientaliste gli avevano indirizzato e che, condividendole pienamente, qui riproponiamo.
NOI TIREREM(M)O DIRITTO
Alle 7 del mattino del 15 dicembre il Governo ha ritirato in commissione parlamentare l' emendamento alla Legge di stabilità 2016 che avrebbe escluso tutte le nuove strutture aeroportuali italiane dalla valutazione di impatto ambientale. Tentando il colpo di mano i relatori di maggioranza avevano presentato modifiche sostanziali alle norme in materia ambientale, al regolamento che disciplina l'utilizzazione delle terre e rocce di scavo e alle procedure per la valutazione di impatto ambientale. In contrasto con le norme comunitarie i piani di sviluppo degli aeroporti avrebbero assorbito la verifica di conformità urbanistica e paesaggistica e, nel caso in cui le Regioni non avessero espresso tale parere, avrebbe deciso il Consiglio dei Ministri d'intesa con la Regione.
La manovra è stata sventata (per adesso) grazie alla ferma denuncia di tutte le opposizioni presenti in Parlamento, dal Movimento Cinquestelle ad Alternativa Libera-Possibile fino a Forza Italia. A livello locale una denuncia immediata è stata fatta dai comitati della Piana, dalle principali associazioni ambientaliste e dall' opposizione nel Consiglio comunale di Firenze.
La questione dell'ampliamento dell'Aeroporto di Firenze diventa un caso nazionale. Infatti l'emendamento voluto da Renzi, ennesimo favore fatto a Carrai per accelerare l'approvazione del progetto, avrebbe riguardato tutti gli aeroporti italiani e sicuramente provocato una procedura d'infrazione europea.
Il governatore Rossi però, commentando la vicenda non aveva mostrato incertezze: "Andiamo avanti sulla nostra strada che è quella di dire sì all'aeroporto".
Rossi non aveva precedentemente esitato a disattendere un atto di pianificazione della Regione e il parere dei propri tecnici, lasciando che su un Piano di sviluppo inficiato da molteplici irregolarità fosse il Ministero dell'Ambiente a decidere.
Come non ricordare che tre mesi dopo l'ascesa di Renzi alla Presidenza del Consiglio nel 2014, la Regione Toscana aveva venduto, in conflitto con lo stesso Comune di Pisa, le sue quote in SAT (la società dell'aeroporto pisano) per favorire l'ascesa di Corporacion America e permettere la nascita di Toscana Aeroporti S.p.A. Seguì nel maggio del 2015 la rielezione di Rossi a Presidente della Regione.
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Gentile Presidente Enrico Rossi,
come Lei sa, l'Università di Firenze e gli uffici tecnici della Regione hanno avanzato molte riserve sul progetto del nuovo aeroporto di Firenze, attualmente proposto a valutazione d'impatto ambientale da ENAC e Toscana Aeroporti. Le Associazioni firmatarie di questa lettera si rivolgono a Lei in qualità di governatore della Regione Toscana e quindi di garante della salute e della sicurezza dei cittadini, affinché chiarisca i punti più controversi del progetto e rassicuri gli abitanti della Piana, sul fatto che, una volta realizzato, l'aeroporto non peggiorerà le loro condizioni di vita. Le rivolgiamo, perciò, alcune domande, fiduciosi in una Sua risposta.
1. Il progetto sottoposto a VIA è un Master Plan e non un progetto definitivo, come vuole la legge. La Regione Toscana accetterà questo strappo alle regole o chiederà al Proponente di rispettare quanto prescrive il Codice dell'ambiente?
2. La pista del nuovo aeroporto sarà di 2000 metri, come stabilito nel Piano di indirizzo territoriale, o di 2400 metri come richiesto dal Proponente?
3. La Regione Toscana si è impegnata ufficialmente a promuovere un Dibattito Pubblico sull'aeroporto, ma finora non ha rispettato il suo impegno. Lei si adopererà affinché possa finalmente svolgersi questo processo partecipativo?
4. Secondo il parere tecnico degli uffici regionali, il rifacimento del Fosso Reale e dell'intero sistema idrografico della bonifica comporterà un rischio idraulico non adeguatamente calcolato. Saranno richiesti al Proponente studi più approfonditi?
5. Nonostante il Proponente abbia affermato che la nuova pista sarà esclusivamente monodirezionale verso ovest, nel Master Plan questa risulta prevalentemente monodirezionale, con una percentuale non trascurabile di atterraggi e decolli in direzione di Firenze, il cui centro storico è patrimonio Unesco. Lei può dire qualcosa di definitivo in proposito?
6. Il Proponente dice che col nuovo scalo inquinamento atmosferico e acustico diminuiranno, ma ciò appare incongruente rispetto alla previsione d'incremento dei voli e della dimensione degli aerei. La Regione intende fare chiarezza su questo punto?
7. Il nuovo scalo non interferirà solo sul reticolo idrografico discendente da Monte Morello, ma anche sulla viabilità Nord/Sud della Piana, decretando ad esempio la cancellazione di via dell'Osmannoro: sono state adeguatamente valutate le conseguenze (funzionali, sociali, economiche) sul sistema della mobilità metropolitana?
Tommaso Addabbo, WWF Toscana
Paolo Baldeschi, Coordinatore della Rete dei comitati per la difesa del territorio
Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana
Sibilla della Gherardesca, Presidente Fai Toscana
Maria Rita Signorini, Presidente Italia Nostra Toscana
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