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mercoledì 9 dicembre 2015

QUESTO AEROPORTO S'HA DA FARE




CITTADINI AREA FIORENTINA

      COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

         PUBBLICATO SU: http://cittadiniareafiorentina.wordpress.com

QUESTO AEROPORTO
S'HA DA FARE




Per farsi un'idea più precisa sulla cosiddetta "riqualificazione" dell'Aeroporto Vespucci di Firenze, oltre il sensazionalismo, i silenzi dei media e la propaganda della potente lobby che la sostiene si dovrebbe leggere un documento di circa 140 pagine inviato dall'Università degli studi di Firenze al Ministero dell'Ambiente agli inizi di novembre, per integrare, nell'ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, le precedenti osservazioni fatte al Master Plan di Toscana Aeroporti S.p.A. (di cui è Presidente Marco Carrai).  Ma per una sintesi efficace degli argomenti contro un progetto tanto devastante quanto velleitario, è sufficiente leggerne le considerazioni di carattere generale e le conclusioni.


Indipendentemente dalle procedure formali – si dice - qualsiasi opera avente impatto ambientale deve rispettare la pianificazione generale attuata per il territorio che dovrà ospitarla, e quindi "… lo stesso progetto non può sottrarsi all'osservanza delle prescrizioni del Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana e …  in sede di VIA, non può che darsi parere negativo qualora le soluzioni tecniche prospettate contravvengano all'equilibrio dei fattori naturalistici, paesaggistici, antropici, architettonici, culturali ed economici quale definito in sede di PIT e di correlata VAS (Valutazione Ambientale Strategica). L'eventuale atto permissivo alla realizzazione del progetto dovrebbe pertanto essere ritenuto illegittimo per contrasto con gli atti di pianificazione generale


In mancanza di un'analoga presa di posizione dei vertici della Regione Toscana, che contraddicono un proprio atto di pianificazione e ignorano il parere negativo espresso rispetto a quel Master plan dal proprio Nucleo Tecnico di Valutazione, l'Ateneo fiorentino invita il Ministero dell'Ambiente a dare parere negativo nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale al progetto di qualificazione dell'aeroporto "A. Vespucci" di Firenze per gli evidenti profili di illegittimità che vi si riscontrano.

 Ulteriori considerazioni generali riguardano l'assenza di valutazione dei piani di rischio di catastrofe aerea per aree densamente popolate e del rischio "bird strike" (impatto con volatili) in presenza, come in questo caso, di aree naturalistiche a ridosso delle rotte. Soprattutto si sottolinea l'assenza di un serio studio aeronautico che permetta di valutare la fattibilità tecnica della nuova pista.

 Per il resto delle 62 nuove osservazioni e dei 5 allegati tecnici che si riferiscono alla relazione e alle controdeduzioni del proponente diamo qui una parziale sintesi:
      
  • nuova pista di atterraggio parallela all'autostrada in contrasto con le norme internazionali per la costruzione degli aeroporti (ICAO) perché orientata  perpendicolarmente ai venti prevalenti. 
  • discutibili criteri di calcolo del coefficiente di utilizzazione della pista (CU)
  • affermazioni contraddittorie riguardanti la sua monodirezionalità e conseguente sottovalutazione del sorvolo del Centro storico di Firenze
  • forti fattori di inquinamento acustico e atmosferico
  • calcoli alterati riguardo al rischio idrogeologico in relazione alla deviazione del Fosso Reale e alla ricostruzione di tutto il sistema idrografico della Piana
  • soluzioni in contrasto con la normativa per il sottopassaggio dell'autostrada A11 da parte dello stesso Fosso Reale
  • ecc.
Il documento non manca di ricordare il conflitto di interessi rappresentato da ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), proponente della procedura di VIA e autorità competente su questioni di impatto ambientale. In ogni caso la quantità di evidenti illegittimità è tale da aver indotto l'Ateneo ad impugnare quell'Atto con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, tuttora pendente.

Come ha giustamente affermato Paolo Baldeschi in occasione della Conferenza organizzata lo scorso 4 dicembre dal Movimento Cinquestelle in Regione "Altro che nuova pista! Qui si tratta del completo rifacimento del territorio della Piana".

 Ma perché allora si vuol procedere con un'opera che presenta così evidenti profili di illegittimità e una probabilità di fattibilità molto bassa ? Certo per i tanti motivi per cui in Italia si promuovono le grandi opere pubbliche (bassi investimenti da parte del privato, alti finanziamenti pubblici). Ma anche, forse, per il motivo ricordato dal vice presidente della Camera Luigi Di Maio, intervenuto con forza in quel Convegno: un favore fatto da Renzi a Corporacion America e ad Alha Group, titolare dei servizi cargo in quell'aeroporto, per i finanziamenti ricevuti insieme ad altre società (tra cui la British American Tobacco) dalla Fondazione Open (della quale Carrai è uno dei consiglieri) in occasione della campagna elettorale dell'ex Sindaco di Firenze. L'accusa il giorno dopo ha prodotto  qualche reazione sui media, insieme a fulminee minacce di denuncia per Di Maio. Poi è calata una cortina di silenzio.
Speriamo che la Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente nell'esprimere il suo parere tecnico sul Master plan non trascuri questi altri elementi "ambientali".
 se non volete più ricevere le mail scrivete a newsletter@cittadiniareafiorentina.eu

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