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mercoledì 27 novembre 2013

VERITA' E BUGIE




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

VERITA’ E BUGIE SULLE
FERROVIE IN TOSCANA

 

 

 

Andrà presto in discussione in Consiglio Regionale il PRIIM (Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità) documento che seguendo la normativa comunitaria affronta la complessa materia della mobilità e delle infrastrutture in Toscana.

Del voluminoso testo vogliamo qui considerare una parte molto limitata ma di grande attualità: quella riguardante il Nodo ferroviario di Firenze dove ci sono analisi interessanti ma anche alcune bugie. Cominciamo da queste.

 

“La futura stazione di Belfiore è posta in una zona semicentrale, prevede la dotazione di ogni servizio proprio di una stazione internazionale e di un interscambio efficace con la rete ferroviaria regionale e metropolitana, attraverso la nuova fermata di Circondaria, posizionata sopra la stazione AV…”

 

FALSO. La fermata “Circondaria” è un progetto fantasma che non è mai esistito anzi è stata cancellata dall’Accordo più recente tra RFI ed Enti locali, quello del 2011.

Un documento di Piano contraddice un Accordo precedente.

 

“A questi [collegamenti] si dovrà aggiungere il collegamento veloce tra le stazioni di Santa Maria Novella e Belfiore per il quale è in corso la progettazione definitiva”

 

FALSO.  L’unico collegamento previsto tra Belfiore e Santa Maria Novella è un solo binario a disposizione di treni  convenzionali, la cui frequenza non potrà essere inferiore ai 12-15 minuti.

Ciò peggiora la situazione di chi, provenendo ad esempio da Lucca, trova attualmente in Santa Maria Novella la coincidenza sia con l’Alta Velocità che con tutti i regionali.

 

Ma perché la Regione racconta panzane? Perché questo è l’unico modo per giustificare la stazione ai Macelli, infatti senza la fermata di superficieCircondaria” il viaggiatore in transito sarà costretto all’attesa oppure dovrà affrontare un trasbordo sulla tranvia urbana.

Chi ha già sperimentato la nuova fermata sotterranea AV di Bologna può facilmente immaginare cosa significherebbe spostarla a più di un chilometro di distanza dal fabbricato viaggiatori centrale.

E’ anche da stabilire se la fermata “Circondaria” sarebbe in grado di intercettare tutto il traffico regionale e di non interferire con i collegamenti da e per Santa Maria Novella.

 

Di un certo interesse nel PRIIM l’esposizione dei motivi della scelta del sottoattraversamento rispetto al passaggio in superficie.

Il Piano ricorda che la scelta di un passaggio in superficie dell’AV fu scartata sin dal 1992 (seppur riferita, come ora si ammette, a un tracciato diverso da quello attuale) per gli effetti che esso avrebbe avuto sul sistema insediativo, comportando ristrutturazioni urbanistiche e della viabilità non di poco conto.

Inoltre il problema dell’isolamento acustico e della sicurezza del canale ferroviario rispetto al tessuto urbano avrebbe comportato la messa in opera di rilevanti (e antiestetiche) barriere antirumore.

Condividiamo questo parere: un definitivo e ben inserito passaggio in superficie dell’AV a Firenze non sarebbe né semplice né poco costoso, ma contrariamente alla Regione pensiamo che questa sia un’occasione per trasformare un problema in un’opportunità, conseguendo l’integrazione tra servizi AV e servizi regionali ed eliminando secolari carenze funzionali ed urbanistiche del Nodo.

L’ottimizzazione del passaggio in superficie dell’AV (che a Firenze avviene già da quattro anni senza grandi problemi per il traffico nazionale) dovrebbe essere insomma la Grande opera utile con cui sostituire la Grande opera inutile-dannosa del Sottoattraversamento e della stazione Foster.

 

Recentemente il Presidente della Toscana Rossi ha tuonato su Facebook contro Trenitalia per la vergogna dei disservizi sui treni regionali. Consultando però il quadro finanziario del PRIIM (pag. 113) si vede che su decine di interventi programmati sulla rete ferroviaria toscana solo due sono finanziati: la tratta AV Firenze-Bologna e il Sottoattraversamento, Stazione AV e interventi connessi.

 

Se Rossi vuole davvero risolvere la scandalosa e classista asimmetria tra servizi Alta Velocita’ e servizi regionali inverta quella  tabella e dichiari  di voler abbandonare l’opera in corso di esecuzione a firenze.

 

chieda inoltre a Ferrovie e ai Ministeri competenti di riconvertire i cantieri, affrontando concretamente i ritardi accumulati nell’adeguamento del Nodo e nell’integrazione dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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