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mercoledì 27 novembre 2013

Comunicato ISDE Italia sulla combustione di CSS nei cementifici




ISDE Italia ribadisce la propria netta contrarietà a provvedimenti legislativi che semplifichino le procedure per la combustione di rifiuti (in particolare CSS, combustibile solido secondario), nei cementifici del nostro Paese.

L'intenzione, da parte del Governo, di voler riproporre questa cattiva pratica (bocciata nella precedente legislatura, in seguito ad approfondimenti, dalla Commissione Ambiente della Camera) è contraria alle più recenti direttive del Parlamento e della Commissione Europea, che chiedono invece agli Stati membri il completo abbandono del ricorso all'incenerimento nel prossimo decennio, favorendo il recupero spinto di materia. L'Italia, che è il Paese Europeo con il maggior numero di cementifici, diventerebbe lo Stato Europeo con la maggiore capacità di incenerimento, potendo contare su circa 120 impianti (tra inceneritori e cementifici) da utilizzare per la combustione di rifiuti, con tutte le conseguenze sanitarie e ambientali che questo comporterebbe.

Bruciare rifiuti nei cementifici (pratica economicamente vantaggiosa solo per i gestori di questi impianti e
per i produttori di CSS) non ridurrebbe in maniera utile le loro elevatissime emissioni inquinanti: la modesta
riduzione che si otterrebbemediante sostituzione dei combustibili fossili con rifiuti, sarebbe abbondantemente
compensata da incrementi anche minimi della capacità produttiva, con incrementi importanti delle emissioni di
microinquinanti persistenti nell'ambiente, bioaccumulabili e tossici per la salute umana,quali metalli pesanti e
diossine.

Il cemento prodotto, inoltre, ingloberebbe le ceneri tossiche prodotte dalla combustione dei rifiuti,
incrementando il rischio professionale e sanitario legato al suo utilizzo.

Sarebbe molto più utile, in termini di sostenibilità, se il Governo prendesse in considerazione per i
cementifici il divieto di utilizzo di alcuni combustibili altamente inquinanti (ad es. ilpet-coke) e l'imposizione
di miglioramenti tecnologici e di limiti produttivi ed emissivi in grado di garantire la tutela dell'ambiente e
della salute pubblica ai residenti nelle vicinanze di questi impianti, molto spesso inseriti in pieno contesto
urbano con gravi conseguenze sanitarie.

INTERNATIONAL SOCIETY OF DOCTORS FOR THE ENVIRONMENT
ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE ITALIA
Rapporto consultivo con l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 11/26/2013 05:26:00 PM


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