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venerdì 13 aprile 2012

A TUTTA PALAFITTA!!!

Purchè si facciano costruzioni stile "palafitte" ( la storia insegna!!), e si spendano una marea di quattrini  (nel caso di progetti per la gestione dei rifiuti: soldi NOSTRI) per fare le opere di riduzione del rischio idraulico come  casse espansione, laminazione, risagomature degli alvei, ecc ecc, strada spianata per impianti di stoccaggio, trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Tho!! Guarda, guarda!! L'inceneritore di Selvapiana è proprio tra questi!!

Alla trasmissione di Tele Iride ( del 12 aprile 2012) l'ex sindaco di Pelago Marcello Ulivieri ( attuale presidente di AER Impianti Srl) afferma che anche l'attuale inceneritore è in sicurezza idraulica. Infatti dalle cartografie del PAI risulta fuori dalle varie fasce del rischio. OVVIO, è stato rialzato di un tot. di metri come sarà fatto per quello nuovo. Sta di fatto che per il PAI può anche essere fuori dal rischio ma se dovesse esserci un' esondazione quel COSO rimarrà - forse- fuori dall'acqua perchè sfrutta la caratteristica della palafitta!
Per assurdo potremo vedere tutto allagato con l'inceneritore che emerge come Mont San Michelle!!
Bel modo di costruire e di TUTELARE i corsi d'acqua!
Sempre in trasmissione ( link sopra) l'assessore all'ambiente della Provincia di Firenze Crescioli, tenta di precisare che anche se ci saranno delle modifiche alla legge, c'è comunque l'art. 141 che tutela i corsi d' acqua e che impedirà  per esempio "di mettere in pari una scogliera, neanche un'opera idraulica" ( già inserito nel RD 523/1904).
Peccato che il 141 si riferisca in particolare ai 10 metri dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei
corsi d'acqua. Ci mancherebbe anche che l'inceneritore fosse costruito sul letto del fiume o dentro alla fascia dei 10 metri!!! Si rimane alla distanza di 30!!!

CHE L'AREA NON FOSSE IDONEA, E' DALL'INIZIO CHE LO DICIAMO. NON ABBIAMO CERTO ASPETTATO LA LR 66/2011 O LE MODIFICHE IN CORSO!
Queste le caratteristiche dell'area:
 •    E' in "area di pertinenza fluviale", stralcio n. 54 degli elaborati cartografici per la
      "Riduzione del Rischio Idraulico" carta di pertinenza fluviale dell'Arno e dei suoi    
      affluenti, ed è soggetta a vincolo dalla ex legge Galasso oggi T.U.Codice dei Beni
      Culturali e del Paesaggio.
•    L'area e' completamente compresa nella "fascia di rispetto del fiume Sieve" corrispondente a 150 metri dalle rispettive sponde
•    E' in "Area Golenale" Carta degli interventi strutturali per la riduzione del Rischio Idraulico
•    E' in "area interessata da inondazioni ricorrenti" Carta guida della aree allagate
•    E' interamente in "Pericolosità Idraulica Molto Elevata" (P.I.4)  Elevata (P.I.3) e media (P.I.2). "Piano di Stralcio: Assetto Idrogeologico", stralcio n. 238 – livello di dettaglio
•    A monte dell'acquedotto comunale di Pontassieve e in prossimità di altri punti di derivazione e pozzi ad uso domestico e di altri usi -
•    E' interamente su un'area a " Vulnerabilità Elevata  degli acquiferi all'inquinamento"
•    Il Fiume Sieve è in "Ambito AB";

inoltre osa essere:
•    In un territorio con "Produzioni Agricole" di particolare qualita' e tipicità - come da Art. 21 del D. Lgs. 228/2001 - e che per tanto dovrebbe essere "soggetta a TUTELA", inoltre tali aree sono definite non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti.
•    In area D.O.C. - D.O.C.G. – Al centro del CHIANTI RUFINA.
•    In "Zone protezione del piano faunistico Provinciale" e "zona di frega"
•    In un' area di conca naturale per cui le emissioni degli inquinanti verrano spinte verso i vicini centri abitati Stentatoio (a 750 m. dall'impianto), Masseto (a 1125 m.), San Francesco (a 1730 m.), Rufina (a 2030 m) e Pontassieve (a 2184 m);
•    Tali emissioni subiscono inoltre "fenomeni di inversione termica" che non fanno disperdere gli inquinanti nell'aria in modo corretto.
•    All'interno della "fascia di rispetto della Strada Statale 67"; senza adeguata viabilità di servizio.
•    In area sottoposta a "Tutela Paesaggistica ed Ambientale del territorio aperto", abitati minori ed edifici sparsi
•    In "area sensibile", art. 3 delle Norme di Attuazione del PTCP, che è, dallo stesso, considerata Invariante Strutturale


E  SE   TUTTO  QUESTO  VI  SEMBRA  RAGIONEVOLE....

FATE VOI!

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