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martedì 30 novembre 2010

LA RIVIERA DEL BRENTA E IL MIRANESE SONO IN PERICOLO

APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 19 FEBBRAIO 2011Opere nefaste si stanno abbattendo sul nostro territorio: la Romea Commerciale, la Camionabile tra l’Interporto di Padova e il polo logistico previsto a Dogaletto, le complanari alla A4, gli elettrodotti aerei da 380.000 Volts, il mega polo del terziario avanzato di Veneto City, le grandi speculazioni edilizie come Città della Moda a Fiesso, il Parco Commerciale di Calcroci…
Queste opere sono tutte dei tasselli di un grande “piano”, denominato Bilanciere del Veneto, che vorrebbe trasformare la Riviera del Brenta e il Miranese in un corridoio di attraversamento tra Padova e Venezia, in un’unica grande periferia indistinta, cementificata senza soluzione di continuità: la città diffusa del cosiddetto TERZO VENETO.

Progresso e sviluppo non c’entrano nulla; se queste opere verranno realizzate, il territorio della Riviera del Brenta e dell’Agro Centuriato Romano, con il suo grande patrimonio storico, paesaggistico e architettonico, sarà fatto a pezzi da strade e viadotti, da raccordi e bretelle, sarà ancor più invaso da asfalto e cemento.
Ogni paese subirà il destino di Vetrego, la cui comunità è costretta a sopravvivere, imprigionata dai rilevati stradali del Passante, assordata dal rumore e soffocata dallo smog giorno e notte.
Se queste opere verranno realizzate a pagare un duro prezzo sarà un ambiente già ferito, ma compromessa definitivamente sarà anche la salute e la sicurezza degli abitanti.
Noi cittadini della Riviera del Brenta e del Miranese, noi organizzazioni della società civile, noi commercianti e artigiani di quest’area, noi agricoltori e operatori del turismo, noi operatori della cultura, noi che con orgoglio difendiamo l’identità di queste terre e che immaginiamo un altro futuro per i suoi abitanti lanciamo un appello: ADOTTIAMO LA NOSTRA TERRA !
FERMIAMO UNA CEMENTIFICAZIONE ORMAI DISSENNATA !
FERMIAMO QUESTE OPERE DI DEVASTAZIONE !
Il territorio è un bene comune e va ripensato secondo priorità che tutelino prima di tutto l’ambiente, la salute dei cittadini, e la qualità della vita a cominciare da:
1. SICUREZZA IDRAULICA priorità assoluta per scongiurare le alluvioni sempre più frequenti e disastrose. E’ necessario un progetto organico di manutenzione del territorio che preveda la razionalizzazione delle reti fognarie, la riqualificazione della rete idrica secondaria, la sistemazione dei corsi d’acqua, la realizzazione di opere di compensazione idraulica come il completamento dell’Idrovia Padova mare.
2. RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE PULITE E RINNOVABILI le alterazioni climatiche e i danni ambientali provocati dal modello energetico fondato sui combustibili fossili sono ormai una realtà innegabile; il nucleare costituisce una minaccia altrettanto grave e non risponde ai problemi di approvvigionamento di energia. L’alternativa da perseguire è quella basata sul risparmio energetico, sull’efficienza, sulla produzione decentrata di energia da fonti rinnovabili. Incentivare la ricerca e la diffusione di queste tecnologie è un investimento strategico.
3. MOBILITA’ SOSTENIBILE Basta con la gomma e con le autostrade. La Romea Commerciale è un’opera devastante e inutile, che distruggerebbe mezza Italia, spaccherebbe la Riviera e porterebbe ancora più traffico. Messa in sicurezza immediata della SS 309, potenziamento eventuale delle arterie esistenti, stralcio della Camionabile e realizzazione dell’Idrovia per trasportare le merci sull’acqua sono soluzioni realizzabili oggi e costano meno. Potenziamento del trasporto pubblico, attivazione concreta del sistema SFMR, strutture per la ciclabilità sono misure fondamentali per disincentivare l’uso dell’auto privata.
4. CULTURA E TURISMO COME MOTORI ECONOMICI
Il turismo ha grandi potenzialità nella terraferma veneziana, solo se il territorio mantiene la sua identità e non diventa una periferia di Padova o di Mestre, e se si punta sulla qualità e sulla sostenibilità. Un grande investimento va fatto sulla cultura, cioè sulla conoscenza e sulla valorizzazione non sloganistica dei luoghi, dei paesaggi, dei beni culturali.
5. SALVAGUARDIA DELLA CAMPAGNA, E STOP AL CONSUMO DI SUOLO
La difesa del territorio parte dalla difesa della campagna e degli ambienti naturali, riserve di biodiversità e elementi fondamentali che disegnano il paesaggio.
Sostegno alle pratiche agricole a basso impatto, sviluppo delle filiere corte, espansione delle reti ecologiche, tutela delle aree di maggiore pregio attraverso l’istituzione di Parchi, come il Parco dell’Agro Centuriato Romano; fermare il consumo di suolo e privilegiare in alternativa la riqualificazione di aree urbanizzate degradate o abbandonate definendo dei limiti ben precisi all’espansione dei centri abitati. Bonificare e riconvertire Porto Marghera invece di creare nuovi grandi insediamenti, come per esempio Veneto City.
Il modello economico fondato sulla speculazione, sulla rendita immobiliare, sui grandi appalti arraffoni di soldi pubblici mostra oggi tutti i suoi limiti e i suoi danni; perseverare su questa strada sarebbe demenziale.
La manutenzione del territorio, la sicurezza idraulica, l’agricoltura di qualità, le energie alternative, la mobilità sostenibile, il turismo e la valorizzazione culturale, il recupero e la riqualificazione del patrimonio storico-architettonico e dei centri urbani, la tutela degli ambiti naturalistici sono linee di azione che possono generare investimento, creare occupazione stabile, migliorare la salute e la qualità della vita, risanare l’ambiente.
Noi firmatari di questo documento lanciamo un appello alle associazioni, alle organizzazioni della società civile, agli amministratori locali, ai cittadini tutti affinché riconoscano la sensatezza delle istanze che la popolazione di questo territorio pone ormai con forza e dal basso, e affinché lo sottoscrivano insieme a noi per
ESSERE PADRONI DEL NOSTRO DESTINO E DEL NOSTRO TERRITORIO
ADESIONE:……………………………………………FIRMA E TIMBRO………………. .……DATA ……………

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