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sabato 1 ottobre 2016

Manif 8 octobre 2016 a NDDL: les No TAV sont avec vous


Comunicato del Movimento No TAV
27 settembre 2016
Un messaggio della Valle Susa a Notre-Dame-des-Landes in vista
della manifestazione di sabato 8 ottobre 2016

Per un futuro senza Aeroporto di NDDL, senza Torino-Lione
… senza Grandi Opere Inutili e Imposte - GOII


Di fronte all'arroganza e alla violenza di Governi, nel momento nel quale i disastri ambientali e sociali hanno confermato la loro capacità di danneggiare l'ambiente e di mettere in grave pericolo la vita delle persone, le cittadine e i cittadini da anni affermano che il futuro del pianeta non può essere delegato a coloro che lo minacciano.
La lotta di NDDL è un simbolo vivente e resistente, una lotta sorella alla nostra.

Il Movimento No TAV è vigilante e mobilitato in Valle Susa con lo stesso impegno e con gli stessi vostri obiettivi che ci uniscono nella lotta alle GOII.
Il 6° Forum internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte 2016 svoltosi a Bayonne ha assunto una chiara posizione di sostegno alla lotta di NDDL, ha sottolineato l'importanza della mobilitazione contro le GOIII nella lotta ecologica e climatica a livello globale, ha dato grande attenzione alle comunità in lotta e ai percorsi trasversali delle lotte popolari e alle incoerenze delle decisioni pubbliche a seguito della COP21 di Parigi.
Richiamiamo in questa circostanza la Sentenza del 2015 del Tribunale Permanente dei Popoli -TPP - Diritti fondamentali, partecipazione delle comunità locali e Grandi Opere.
In particolare il TPP ricorda che lo spirito capace di dare forza alla lotta della ZAD di NDDL come quella dei NO TAV è lo "spirito di fraternità": una fraternità tra esseri umani e con la natura che ci ha permesso di ricostruire una collettività capace di resistere al partito trasversale degli affari e di progettare un futuro migliore e più vivibile per tutti.
Siamo e saremo fino in fondo con le donne e con gli uomini che a Notre-Dame-des-Landes come in Valle di Susa hanno deciso di riprendersi il proprio destino contro i distruttori della loro terra e del mondo.
Questo è un momento in cui il Governo francese con Hollande e quello italiano con Renzi, con gli sgomberi e gli attacchi ai movimenti in lotta, vogliono ripristinare regimi chiamati democratici, in Francia armando i poliziotti con strumenti che feriscono, accecano e uccidono operai e oppositori, in Italia con arresti e militarizzazione dei territori. Tutti alzano muri e recinti che noi dobbiamo abbattere.
Notre-Dame-des-Landes con la ZAD e le cascine abbattute e la Valsusa con il cantiere, continuano da anni con la stessa lotta e non si fermeranno mai. I giovani e i più anziani delle nostre due realtà combattono gli sprechi e la corruzione di queste mostruose opere che distruggono interi territori: essi vogliono un cambiamento ed una vera democrazia dal basso.
Forza NO TAV e AMASSAD
A Sarà Dura !

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: "mauvaise-troupe" <mauvaise-troupe@riseup.net>
Data: 21 set 2016 6:21 PM
Oggetto: Appello a difendere la zad de Notre-Dame-des-Landes
A: <mauvaise-troupe@riseup.net>
Ciao,
Innanzi tutto, scusate per il nostro italiano. Vi scrivemmo perché il rischio di sgombero della zad di Notre-Dame-des-Landes in Francia diventa più pressante. C'è un alta probabilità che lo stato intervenga in ottobre per "evacuare" la gente che vive qui, i contadini, gli abitanti che ci sono nati e quelli che sono venuti per difendere la zona. La nostra determinazione è più forte che mai per non lasciare un metro quaderno del nostro territorio all'invasore. Vi chiedemmo dunque se sarebbe possibile di trasmettere a un maximum di gente l'appello alla manifestazione dei 8 e 9 di ottobre ? Abbiamo bisogno oggi di tutta la solidarietà tra le lotte, e una dichiarazione del movimento No TAV ci scalderebbe il cuore !

La Mauvaise Troupe - i francesi che sono venuti molte volte nella valle per scrivere "Contrées. Histoires croisées de la zad de Notre-Dame-des-Landes et de la lutte No TAV en Val Susa", potete vedere il sito e il libro in italiano sulla zad : https://constellations.boum.org/spip.php?article145

Ecco l'appello da diffondere :

Difendere la Zad - un appello alla solidarietà internazionale
8 e 9 ottobre 2016


Da oltre 50 anni, agricoltori e abitanti della Zad hanno resistito alla costruzione di un nuovo aeroporto per la città di Nantes (che tra l'altro ne ha già uno).
Su queste fertili terre, foreste e paludi - che la multinazionale Vinci vuole coprire di cemento - un esperimento per reinventare la vita quotidiana sta fiorendo.
Attivisti radicali da tutto il mondo, agricoltori locali e abitanti della zona, gruppi di cittadini, sindacalisti e scienziati naturalisti, rifugiati e scappati di casa, squatter e attivisti ecologisti, e molti altri si stanno organizzando per proteggere i duemila ettari di terra dall'aeroporto e il suo mondo.
Il governo francese ha sentenziato che questa zona è "un territorio perso dalla repubblica". I suoi occupanti l'hanno ribattezzato: la Zad (zone à défendre), la zona da difendere.
Durante l'inverno 2012, migliaia di poliziotti in tenuta antisommossa hanno provato a sgomberare la zona, ma si sono trovati davanti una resistenza determinata ed eterogenea, la quale culminò in una grande manifestazione nella quale 40 mila persone cominciarono a ricostruire quel che lo stato francese aveva distrutto.
Meno di una settimana più tardi, la polizia fu costretta a concludere quella che avevano chiamato "Opération César", Operazione Cesare.
Durante gli ultimi quattro anni, la Zad è stata uno straordinario laboratorio di nuovi modi di vita, radicati nella collaborazione tra tutti coloro che rendono possibile la diversità di questo movimento.
È stata addirittura redatta una lista in 6 punti (vedi sotto) per ripensare radicalmente l'organizzazione e il lavoro della terra una volta il progetto sia ritirato, basata sulla creazione di communs (la terra e le infrastrutture in uso collettivo), sulla nozione di uso invece che quella di proprietà e sulla rivendicazione che chi ha lottato per la terra possa deciderne il futuro.
In questo momento, l'intera zona è in pericolo di sgombero per la costruzione di questo assurdo aeroporto. Il primo ministro Valls ha promesso un rendez-vous questo ottobre per sgomberare chiunque viva, costruisca o lavori su questa terra.

L'8 ottobre, decine di migliaia di persone si ritroveranno sulla Zad per dimostrare che questo movimento è forte come è sempre stato. In onore delle lotte contadine del passato, arriveremo con dei bastoni e li lasceremo sulla Zad, impegnandoci a tornare a riprenderli se necessario. Alzeremo anche un capannone che è stato preparato da decine di carpentieri durante la scorsa estate, che sarà usato come base in caso di sgombero.
Facciamo una appello a tutti i gruppi e movimenti internazionali a raggiungerci sulla Zad l'8 ottobre o a mostrare solidarietà attraverso l'azione diretta contro il governo francese o la multinazionale Vinci sul loro territorio quello stesso giorno.

Sperperi TAV: i lavori proseguono a ritmo accelerato mentre la politica è su Marte

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 28 settembre 2016

Sperperi TAV: i lavori proseguono a ritmo accelerato mentre la politica è su Marte

Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze denuncia come i lavori TAV nel cantiere della ex stazione Foster ai Macelli non siano per niente fermi, anzi hanno accelerato negli ultimi tempi.
Che l'opera fosse irrealizzabile se ne sono finalmente accorti Ferrovie e Governo e dichiarano che il progetto sarà accantonato; peccato, però, che nessuno abbia il coraggio di dire ufficialmente basta e fermare i lavori; se prima dell'estate i costi erano stimati in 760 milioni di euro, chissà dove sono arrivati adesso con i cantieri che pullulano di operai; è una cosa di cui le istituzioni locali e nazionali dovrebbero dar conto e spiegare perché si continuano a gettare i soldi dei contribuenti nel vento.
Il Comitato ha documentato che le opere sono in stato avanzato, come dimostrano le foto allegate; nella parte visibile del cantiere (solo il 20% del totale) si vedono bene le strutture portanti del primo solaio previsto, che dovrebbero servire anche al contenimento delle paratie laterali.
Nel piccolo pezzo di cantiere visibile si sono potuti contare circa venti operai al lavoro, cosa che negli anni passati non si era mai verificata. La cosa suona ancora più grottesca se si pensa a quanto siano rallentati i cantieri della tranvia che invece non parrebbe avere nessun stop: dove non si deve costruire nulla i lavori fervono alacremente, dove sarebbe opportuno liberare la città da cantieri devastanti per la mobilità si va al rallentatore.
Questo quadro desolante della situazione delle infrastrutture a Firenze pare lo specchio non solo delle grandi opere inutili, ma anche della situazione politica in cui la cialtroneria pare far da padrona. Se da una parte le Ferrovie dello Stato e il Governo non riescono a dire nemmeno uno "stop", dall'altra le più vecchie posizioni intransigenti a favore del progetto (soprattutto la Giunta Regionale) stanno farneticando di tunnel da disseminare non si sa bene dove sotto la città, ripetendo lo stanco mantra dell'importanza del trasporto regionale, nascondendo però che si sono persi 20 anni e gettati nel fango quasi 800 milioni di euro, il tutto per finanziare le "imprese amiche" che fin'ora hanno lavorato nel cantiere.

Comitato No Tunnel TAV
338 3092948

lunedì 12 settembre 2016

"E pur si muove" (il progetto tav)

CITTADINI AREA FIORENTINA

COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

PUBBLICATO SU: cittadiniareafiorentina.wordpress.com


"E PUR SI MUOVE" (Il progetto TAV)

"

RICORDIAMO CHE

  • il Sindaco di Firenze lo scorso 29 giugno, in occasione di una festa del PD del Quartiere 2 ha definito il progetto della stazione sotterranea Foster in corso di realizzazione:

..un incomprensibile spreco di risorse..

travolgendo oggettivamente con questo giudizio inequivocabile tutto l'iter percorso e i tanti che l'avevano voluto, mandato in esecuzione, e lasciato proseguire con grande determinazione in mezzo a critiche, difficoltà e importanti incidenti di percorso.

  • da allora ad oggi, malgrado tale giudizio, i lavori sono proseguiti, segno che nessuno li ha fermati e che continuano ad essere pagati.

INVECE DELL'ANNUNCIATA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA ALTERNATIVA DOBBIAMO IN QUESTI GIORNI PENDERE ATTO

dell' atto dirigenziale del 24 agosto della Direzione Ambiente del Comune di Firenze, che concede all'impresa titolare dei lavori, Nodavia Scpa (oggi del gruppo Astaldi), la "deroga acustica di cantiere" per interventi di bonifica e consolidamento delle parti della Fortezza da Basso da "sottopassare": lavori preliminari all'esecuzione di 4 pozzi per la stabilizzazione dei bastioni del monumento in vista dello scavo dei 2 tunnel paralleli di oltre 7 km. del progetto originario.

PRENDE DUNQUE PIU' CORPO

l'ipotesi da noi avanzata nel notiziario del 26 luglio - TAV sottosopra - e cioè che l'aperta sconfessione del progetto TAV in corso di esecuzione, espressa dal Sindaco Nardella, fosse da interpretarsi in chiave elettorale-referendaria; forse una moratoria, che rischia di aggiungere ritardi e sovra costi a quelli già maturati, per giungere poi alla fine allo stesso risultato.

DA CIO' CONSTATIAMO CHE

la Regione e molti Comuni per bocca del governatore Rossi e dei loro amministratori "mugunano", vogliono che si vada avanti il più rapidamente possibile con la Foster, ( questo già di fatto accade) o con una soluzione che garantisca gli stessi risultati ( disservizi inclusi ?)

La sinistra di opposizione e molte delle associazioni ambientaliste ripropongono il solito "progetto dell'Università" per fare le stesse cose, ma in superficie: i famosi 6 binari e, anche loro, una nuova stazione altrettanto lontana da S.M. Novella e sulla tratta per Campo di Marte, difficilmente raggiungibile dalla linea pisana.

Il M5Stelle è schiacciato incomprensibilmente sullo stesso progetto senza una propria visibilità.

L'informazione non riesce a vedere oltre la solita diatriba tra si TAV e no TAV.

DI FRONTE A QUESTO QUADRO TANTO PIU' INQUIETANTE QUANTO PIU' EVANESCENTE CI SEMBRA NATURALE CHIEDERE

1 - Al PD,

che governa il Comune di Firenze, la Città Metropolitana, molti dei Comuni interessati, la Regione, le Ferrovie, il Ministero delle Infrastrutture e l'Italia

  • Perché non governa questo processo mettendo subito fine all'"incomprensibile spreco di risorse"?

  • Quale soluzione alternativa propone ? Quali sono i nuovi obbiettivi ed i capisaldi irrinunciabili ? Quali sono i tempi ed i costi ? Quali sono i sovra costi ?

2 - Alla CORTE DEI CONTI

  • Perché non si apre un'inchiesta su ciò che dal Sindaco è stato definito "incomprensibile spreco di risorse", cioè il progetto che si sta eseguendo?

o, se ciò non risultasse

  • Perché non lo si fa sui ritardi, le diseconomie ed i danni che quelle stesse dichiarazioni possono comportare durante la realizzazione di un'opera dichiarata di pubblca utilità e di grande rilevanza ?

  • 3 - Agli ENTI A VARIO TITOLO INTERESSATI e in particolare a ITALFERR, società incaricata della vigilanza sull'opera
  • Perché non si forniscono dati sintetici e precisi su quanto gia' speso per i lavori eseguiti, sull'ammontare del contenzioso in essere tra ditta costruttrice e committente, sulla spesa prevista e sulla cifra stanziata, per cosa e da chI ?

Infine una proposta

PROMUOVIAMO UN FORUM NEL QUALE METTERE A CONFRONTO TUTTE LE PROPOSTE PER IL PASSAGGIO DELL'A.V. NEL NODO DI FIRENZE: QUELLE VENTILATE DA F.S., A PARTIRE DAL PROGETTO IN ESSERE, E QUELLE ALTERNATIVE, DA TEMPO AVANZATE.

UN APPOSITO COMITATO TECNICO, PREVIA ISTRUTTORIA, DOVREBBE PERMETTERE UN CONFRONTO OMOGENEO E COMPRENSIBILE PER TUTTI, RIDUCENDO LA CONFUSIONE, L'APPROSSIMAZIONE E LA PROPAGANDA.

PER QUANTO CI RIGUARDA CI RENDIAMO DISPONIBILI A FAVORIRLO E A SOSTENERLO.

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domenica 4 settembre 2016

CASCINE RI-VIOLENTATE

CITTADINI AREA FIORENTINA

COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

PUBBLICATO SU: cittadiniareafiorentina.wordpress.com
CASCINE RI-


VIOLENTATE
2014
FIRENZE, AGOSTO-SETTEMBRE 2014
Proprio due anni fa denunciavamo in questo modo l'ennesima offesa arrecata al più importante parco pubblico fiorentino dal festival comunale del PD:
Agosto 2014
Questa immagine documenta come è stata ridotta piazza Vittorio Veneto (e in particolare l'aiuola di verde che ospita il monumento equestre di Vittorio Emanuele II) ingresso "monumentale" al Parco delle Cascine a seguito delle istallazioni e dell'occupazione di suolo pubblico per il Festival del PD in corso di effettuazione in questi giorni.
2016
AGOSTO-SETTEMBRE 2016.

Nonostante la nostra denuncia di allora le cose non solo non sono cambiate ma sono peggiorate:
Oggi infatti, come documenta l'immagine precedente, il re a cavallo oltre che con un mega scivolo può divertirsi anche con una ruota panoramica che svettando dal verde del parco gareggia con la Cupola del Brunelleschi a definire lo skyline della nostra città.
Con la realizzazione della tramvia avevano promesso la pedonalizzazione del parco e il recupero del piazzale di accesso secondo il disegno originario del Poggi: i vergognosi risultati documentati da queste immagini dicono una cosa ben diversa. In nessun altro parco d'Europa le autorità responsabili oserebbero fare una cosa simile.
Oltre ad urlare con tutta la voce che abbiamo:
VERGOGNA!
Riformuliamo esattamente le richieste della nostra denuncia del 2014 con la speranza che finalmente qualcuna delle autorità interrogate possa dare un segno di vita:
Quanto realizzato in occasione dell'attuale edizione del Festival del PD costituisce l'ennesima e gravissima manifestazione di questa lunga sequela di violenze al Parco delle Cascine, sul quale invece di intensificare la manutenzione ordinaria, si autorizza ogni sorta di uso incompatibile con la sua natura e anche in aperto contrasto con i principi della "Carta dei Giardini" detta anche "Carta di Firenze" perché elaborata e sottoscritta nel 1981 proprio nella nostra città.
Di fronte a tutto questo, che a nostro avviso costituisce anche una reiterata violazione delle leggi di tutela dei beni culturali vigenti nel nostro paese, oltre all'ennesima espressione della nostra indignazione, chiediamo alle autorità competenti e in particolare alla Procura della Repubblica:
Quanti danneggiamenti dovrà subire ancora il più importante parco pubblico di Firenze prima che i responsabili delle violenze e della mancata tutela siano chiamati a rispondere delle violenze e negligenze perpetrate e siano messi in condizione di non procurare più danni a questo bene culturale della città?

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Salviamo il Paesaggio - News 07/08/2016

Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio
 07/08/2016
Snaturato un luogo di bellezza eccezionale e ignorati gli strumenti di protezione. Le autorità competenti sembrano non intervenire. Questa la segnalazione pervenuta da Ginostra, sull'Isola di Stromboli, patrimonio dell'Umanità.
LEGGI L'ARTICOLO >

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Tecnicamente realizzabile per soddisfare gli obiettivi di incremento passeggeri e al tempo stesso preservare l'Agro e il litorale Romano. Il comitato FuoriPISTA, insieme ad esperti del settore, ha elaborato una proposta, alternativa a quella originaria, di potenziamento e maggior efficienza, descritta in una lettera inviata a Salviamo il Paesaggio.
LEGGI L'ARTICOLO >

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Avviare un processo riformatore coraggioso e trasparente, di ampio respiro, che miri alla conservazione della natura in tutte le sue possibili articolazioni. Questo è quanto chiedono in una lettera aperta i componenti del Comitato etico-scienifico dell'associazione ambientalista Mountain Wilderness Italia, e anche per sollevare il problema dell'inadeguatezza dell'attuale Ministro dell'Ambiente, on. Gian Luca Galletti, e per chiederne la sostituzione. 

LEGGI ARTICOLO >

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A Roma i lavori per la realizzazione della metro C stanno provocando disastri. Guarda il video a cura di Manlio Lilli (archeologo, giornalista - Forum Salviamo il Paesaggio).
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CALENDARIO APPUNTAMENTI 

Per conoscere i prossimi eventi potete consultare il nostro calendario:
www.salviamoilpaesaggio.it/blog/calendario/

Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
"SALVIAMO IL PAESAGGIO - DIFENDIAMO I TERRITORI"
www.salviamoilpaesaggio.it


sabato 3 settembre 2016

Verso Mondeggi Bene Comune Fattoria Senza Padroni

e la pagina Facebook https://www.facebook.com/mondeggi.benecomune
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Agosto è un mese vissuto molto diversmente fra i cittadini e i contadini .
In città l'agosto - con la chiusura delle scuole e le ferie per operai e impiegati - cambia puntualmente la vita di tutti i giorni. Si rompono gli schemi ordinari  e generalmente si fanno cose molto diverse dal solito, o semplicemente si abbandona - con un certo gusto - la routine di tutti i giorni.
In campagna questo non avviene, anzi:  d'agosto il lavoro nei campi richiede molta attenzione e grande impegno se si vuole raccogliere qualcosa in seguito. Agosto è l'unico mese in cui contemporaneamente si prepara la terra , si semina, si trapianta, si raccoglie e si trasformano i prodotti per la conservazione  (quest'ultima attività è resa quasi obbligatoria dalla cronica assenza dei consumatori più o meno consapevoli, tutti o quasi in ferie).
Tradizionalmente, esiste anche un'altra categoria di "lavoratori" che nel mese di agosto contina alacremente a svolgere le proprie funzioni.Si tratta dei pubblici amministratori (sia locali che nazionali) che - tra altre operosissime attività -  utilizzano proprio il mese in cui i cittadini disertano in massa la città e scollegano il cervello e mettendolo in modalità vacanziera, per compiere le azioni e prendere i provvedimenti più "dolorosi", cioè quelli che non portano grande consenso o che potrebbero risultare impopolari e quindi addirittura dannosi alla loro immagine.
É in questo clima (non solo torrido e arido) che si sta chiudendo a Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni un'estate piuttosto difficile, scandita da eventi a dir poco "particolari". 
Si inizia il 12 luglio, quando scoppia un  incendioall'inerno dell'oliveta, che fortunatamente danneggerà solo poco più di un ettaro (ormai è certo che sia doloso). Intervengono i pompieri e i volontari antincendio della VAB a domare le fiamme: saranno poi loro a dirci che l'incendio era inequivocabilmente doloso in quanto hanno ritrovato sul posto materiale per l'innesco.
A questo piccolo fatto di cronaca è stato dato un retrogusto un pò inquietante dalle dichiarazioni - poche a dire il vero - che lo hanno seguito, volte a screditare il lavoro di custodia del comitato Mondeggi Bene Comune ed anche a tirare fuori in modo stucchevole la solita retorica della legalità.
Si arriva così al giorno 3 agosto, quando arrivano indiscrezioni su un possibile preparativo di sgombero di Mondeggi nei giorni seguenti:  è ovviamente immediata la reazione del comitato che in assemblea decide la strategia  di reazione ovviamente verbale, sul piano politico e non violenta.
Il giorno dopo inizia presto a Mondeggi: all'alba si forma un presidio (numerosi, visto il periodo) di mondeggini residenti e non,, con l'intento di vigilare sul paventato possibile intervento delle forze dell'ordine.  
Invece a Mondeggi non accade niente, regna per tutto il giorno la calma e il silenzio.Invece nel centro di Firenze, in Via Toselli, con grande mobilitazione delle forze dell'ordine, questa si violenta , va in scena lo sgombero di un edificio occupato da un collettivo giovanile,  che voleva solo recuperare mediante il suo utilizzo uno spazio urbano in stato di abbandono.
Si trattava di una occupazione realizzata sia per esigenze abitative che per mettere a disposizione del quartiere questi spazi con finalità culturali e formative.
"Volumi" sottratti alla speculazione e/o al degrado, che questi giovani gestivano come una vera e propria "Commons" ovvero una cellula di un mondo altro , di un nuovo modo di voler vivere e autodeterminare la propria vita .
La parola d'ordine ,come a Mondeggi ,è "autogestione" e le finalità e gli obbiettivi sono ben diversi da quelli resi obbligatori dal sistema dominante .
Di fronte a tale azione Mondeggi non rimane indifferennte: si continuano le discussioni e le assemblee e si partecipa attivamente alla mobilitazione in solidarietà dei 12 ragazzi processati per direttissima di Via Toselli il giorno sabato 6 agosto.
Come se non bastasse, il giorno 16  agosto , una folta squadra di operai della ex provincia scortati da guardie forestali, polizia provinciale e alcuni funzionari dell'assessorato al patrimonio della città metropolitana, intervengono in una casa del comprensorio di Mondeggi denominata Pullicciano, murando con cemento e mattoni gli accessi ad una parte della suddetta casa sia al piano terra che al primo.
Gli operai, diretti dalle forze dell'ordine sollecitate dagli amministratori che si credono legittimi proprietari del bene, completano l'opera smantellando una scala esterna in ferro che portava direttamente al piano primo.
Il Comitato Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni aveva iniziato da un paio di mesi dei lavori di ripristino e custodia intorno e dentro il fabbricato di Pullicciano, con l'intenzione di allargare il presidio contadino che da oltre due anni sta prendendosi cura dell'area e che - come abbiamo detto più volte in tutte le sedi possibili e immaginabili - ha come scopo impedire il degrado e la privatizzazione dell'area affinchè possa definitivamente rimanere in usufrutto come bene comune alla cittadinanza.
A casa Pulliciano sono stati eseguiti ,con mezzi e lavoro del comitato, lavori di pulizia dell'area circostante ,si è intervenuto sul tetto riparandolo in più punti e internamente con lavori di imbiancatira e pulizia
Di fronte agli eventi raccontati, ribadiamo ancora una volta quanto segue.
Contrariamente a come viene definita la nostra azione dai tanti detrattori, non stiamo effettuando una "occupazione illecita di bene pubblico". I nostri non sono "fini privati" mirati a risolvere la "nostra" situazione abitativa e lavorativa che - anche se pur lecitamente rivendicate in altre sedi e con altre modalità - non sono l'oggetto dell'azione di questo comitato.
La nostra azione - come manifestato in più occasioni anche pubbliche - si pone in aperto contrasto con la "proprietà" che, continuando ad arrogarsi il diritto di gestire "privatamente" il bene in oggetto, continua imperterrita a non ascoltare la voce di una grossa porzione della cittadinanza che chiede per Mondeggi una soluzione diversa.
In nome di una situazione debitoria non ben identificata (principalmente verso le banche) si persegue unicamente la miope strategia dell'alienazione del patrimonio immobiliare pubblico. Effetto immediato è far quadrare i bilanci mettendo all'attivo il piano delle alienazioni deliberato e in questo modo coprire da subito magagne che altrimenti risulterebbero di difficile "giustificazione" .

La strategia è  quindi solo ottenere un minimo sollievo finanziario privando per sempre la collettività di una così grande e importante porzione di territorio: non pensando che privatizzare un terreno agricolo implica la rinuncia alla sovranità alimentare della poplazione locale, perdere "per sempre" la possibilità di utilizzare quella terra per il bene della collettività anzichè per il profitto di qualcuno .
Complimenti !!!
Agosto sta per finire ..........tra pochissimo ci sarà la vendemmia, poi le olive e le semine dei cerali e dei prati pascoli, poi il bosco, la regimazione delle acque , la manutenzione a fabbricati e strade , gli animali e il ricco orto autunnale..........
Buona fine agosto a tutti e tutte

IL COMITATO MONDEGGI BENE COMUNE FATTORIA SENZA PADRONI

Geotermia: 28 Agosto in Amiata a Roccalbengna

SI STA ALLARGANDO IL FRONTE DEL NO AD UN' AMIATA GEOTERMICA E ALLA REALIZZAZIONE DI ALTRE 20 CENTRALI!!!!

GRANDE AFFLUENZA ALL'ASSEMBLEA PUBBLICA ORGANIZZATA DAL COMITATO PER LA
TUTELA DEL TERRITORIO DI ROCCALBEGNA

I CITTADINI IN PIAZZA PER INFORMARSI SULLA GEOTERMIA!

Domenica 28 agosto si è svolta a Roccalbegna un'assemblea pubblica informativa sullo sfruttamento industriale della geotermia, nei territori Maremmani ed Amiatini. Erano presenti i relatori Pino Merisio (di SOS Geotermia) ed il prof. Andrea Borgia (geologo), che hanno condotto l'assemblea davanti a circa 200 partecipanti, comprendenti sia abitanti di Roccalbegna e dei paesi vicini, sia molti rappresentanti dei diversi comitati, contrari alla geotermia industriale e speculativa, provenienti dalla Maremma e dall'Amiata.
Gli argomenti trattati sono stati vari: emissioni inquinanti nell’aria e nelle falde acquifere con relativi danni alla riserva idrica e alla salute; la spiegazione delle diverse tecnologie, utilizzate ad oggi dalle compagnie energetiche, per l'estrazione dei fluidi geotermici e conseguente conversione delle risorse termiche ad elettriche.
Particolare enfasi è stata data alla bassa efficienza di questi processi, resi possibili economicamente solo grazie agli incentivi governativi, provenienti dai prelievi sulle bollette energetiche ai cittadini.
Dagli interventi fatti dai partecipanti, è apparsa evidente una forte preoccupazione e si è espresso l'auspicio di un utilizzo più efficiente di questi incentivi, che dovrebbero essere destinati alla diffusione delle fonti veramente rinnovabili; l'unica svolta possibile dallo sfruttamento delle fonti fossili e, come nel caso della geotermia
industriale, da quelle fortemente impattanti per l'ambiente e per l'economia delle aree che le subiscono.
Al termine dell'assemblea e conseguente dibattito è stato proiettato il documentario indipendente “Un monte d'acqua” del regista Toni Montagna (2014).
L’evento è avvenuto a dieci giorni dalla costituzione del Comitato per la Tutela del Territorio di Roccalbegna, il più recente in Maremma, a testimonianza dell'aumento del dissenso verso l'industrializzazione geotermica.
I cittadini riunitisi ieri a Roccalbegna, hanno espresso il desiderio di un futuro diverso per i territori, con un fermo no all'industrializzazione e, dando voce al Comitato, nei giorni scorsi hanno accompagnato questa fermezza con intenti propositivi sul rilancio del territorio stesso, con la ricerca di dialogo con le amministrazioni locali e offrendo cooperazione nei progetti di sviluppo. E' dispiaciuto quindi che il sindaco di Roccalbegna, Massimo Galli, abbia declinato l'invito a partecipare all'evento. Sarebbe certamente stato un confronto
moderato e piacevole, con la stessa atmosfera pacata che ha caratterizzato tutta l'assemblea.
Guardando al futuro, ad un contesto di unione degli sforzi dei singoli comitati, le recenti energie impiegate sia in Maremma, che in Amiata ma anche nel resto della Toscana, Lazio ed Umbria, hanno visto partecipare all'assemblea informativa anche rappresentanze di queste zone, quali: Rete SOS Geotermia, SOS Geotermia Scansano, difesa dell’Alta Valle dell’Albegna di Semproniano, rete Centrali Zero, Agorà CittadinanzAttiva di Monticello Amiata, Fumarole della Selva, No Geotermia Seggiano, TerrAmiata di Castel del Piano, ed entrambi i meetup Arcidosso 5 stelle ed Amiata a 5 stelle.
Ringraziamo tutti per la partecipazione.

Comitato per la Tutela del Territorio di Roccalbegna