Una nostra amica, intellettuale fiorentina di rango, ci scrive: "Leggo su 'Repubblica' una lettera di dieci professori (a me ignoti) che sostengono la costruzione delle linee 3 e 4 della tramvia, tra le firme c'è quella di Tomaso Montanari. Nemmeno su di lui si può più contare per salvare questa povera città !!!"
La lettera agli aspiranti sindaci, intitolata "Mobilità. Ambiente, casa: così si progetta una nuova città", pubblicata il 10 maggio, è firmata, oltre che da Montanari, da docenti e laureati di dipartimenti economici e giuridici residenti a Firenze. Il documento si inserisce nell'iniziativa "Un Green New Deal per l'Europa" , lanciata recentemente da DiEM25, movimento democratico transnazionale promosso da Yanis Varoufakis che indica in un'economia decarbonizzata e circolare il perno di una rinascita economica e sociale europea. Declinato a livello locale ecco quindi "Un Green New Deal per Firenze". Nel documento, che a noi ricorda il Piano strategico del 2001, insieme a invocazioni sulla sostenibilità ambientale e a discutibili proposte per le abitazioni, si chiede anche "la costruzione delle linee 3 e 4 della tramvia", un "metrotreno" di superficie tra Campo di Marte e Rifredi (sic) e "una tramvia che colleghi la zona sud della città al Chianti".
Lo scorso 13 aprile questo movimento ha lanciato a Firenze Antonella Bundu quale candidata sindaca della sinistra (Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Possibile e MdP). La Bundu ha dichiarato che " Tramvie e bus devono raggiungere i quartieri 2 e 3 collegandoli con il centro fino al Duomo, connettendo non solo i luoghi turistici ma tutte le località strategiche per il traffico dei pendolari ".
Secondo noi, come già aveva scritto qualcuno nell'Appello "Per salvare Firenze", all'interno del "pacchetto Nardella 2019" non si possono fare distinguo. Accettarne una parte, le tramvie, rifiutando Foster, Tav, Aeroporto, Stadio, ecc. vuol dire appoggiarlo del tutto. Tanto più che il Sindaco uscente dichiara da tempo che sulla questione del proseguimento delle tramvie si gioca il suo secondo mandato. Tanto che, chi non ne chieda l'immediata interruzione, rischia di trasformarsi, volente o nolente, in una lista di appoggio per la sua rielezione. Lo stesso vale, per inciso, anche per il M5S che parla di "compatibilità ambientale delle tranvie".
Più sorprendente della cordiale Antonella Bundu è tuttavia la presenza fra i docenti di Tomaso Montanari, il quale, così puntuale, con la sua rubrica "Le pietre e il popolo" (su Il Fatto quotidiano), nel denunciare le colate di cemento che minacciano il Bel Paese, si dimostra quanto meno distratto verso quelle colate che, causa tramvie, si stanno spalmando sulla rete primaria della sua città e persino sulle pietre e i giardini del suo amato Centro storico.
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