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domenica 30 giugno 2019

città in marcia


CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

https://cittadiniareafiorentina.wordpress.com/

CITTA' IN MARCIA
GLI ABITANTI DELLA PIANA E I LORO SINDACI DICONO

BASTA AL CONSUMO DI SUOLO, ALLE NOCIVITA' E AL NUOVO

AEROPORTO INTERCONTINENTALE

Più di 5000 persone hanno manifestato sabato 30 marzo sui 5 km che vanno dal Polo Scientifico di Sesto F.no fino a Peretola per protestare contro la prevista pista dell'aeroporto Vespucci e in difesa del Parco della Piana. Presente il variegato mondo dell'ambientalismo e dei comitati, contrari all'inceneritore e alla nuova pista, ma
anche la FIOM, i collettivi studenteschi ed esponenti di diversi partiti politici. La novità era rappresentata in prima fila dai Sindaci di sei comuni che si affacciano sull'area, in rappresentanza di più di 300.000 abitanti preoccupati per la propria salute e per quella dei propri figli.  
In una lettera inviata della vigilia firmata dai primi cittadini di Prato Matteo Biffoni, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, di Carmignano Edoardo Prestanti, di Calenzano Alessio Biagioli e di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, si ricorda che il Governo "senza dare ascolto alle istanze delle comunità locali" il 6 febbraio  "ha deciso di andare avanti con un progetto che avrà pesantissime conseguenze sul futuro del nostro territorio e sul suo sviluppo, cancellando il Parco della Piana e vanificando oltre 30 anni di pianificazione urbanistica. L'esito della Conferenza dei servizi non ha però messo la parola fine alla battaglia contro la realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze. Pensiamo che siano valide ed attuali tutte le motivazioni che ci hanno portato a presentare il ricorso al Tar che andrà in udienza il prossimo 3 aprile e che potrebbe rimettere in discussione un'opera impattante, legata ad una visione di futuro limitata che avvantaggia pochi a scapito di molti".
Dietro di loro i veri protagonisti dell'iniziativa: gli abitanti della Piana, un popolo di famiglie con bimbi anche piccoli, studenti, lavoratori e pensionati. Tra loro anche molti fiorentini i quali, in caso di realizzazione del nuovo aeroporto, sarebbero sorvolati dal 20% dei velivoli, soprattutto nei quartieri settentrionali, da Campo di Marte fino a Novoli.
Intanto i sostenitori dell'opera, sempre ben accolti sulla stampa locale, invitavano i partecipanti ad "andare a manifestare a Brozzi, a Peretola, a Quaracchi dove oggi 20.000 persone ogni giorno vivono nel rumore: a loro la nuova pista migliorerà la vita" . Essi dimenticano però che nel 2003 un decreto di Via relativo al precedente Piano aeroportuale, aveva imposto di sanare il disagio dei residenti delocalizzandone alcuni, rendendo obbligatorie le mitigazioni dall'impatto acustico nelle abitazioni ed imponendo misure di sicurezza per lo scalo, tra cui l'interramento dell'Autostrada per allungare la pista. Secondo alcune associazioni  l'inottemperanza di quel decreto invaliderebbe l'attuale perché per legge non è possibile presentare un nuovo Masterplan senza aver ottemperato alle prescrizioni del precedente decreto di Via.
Intervistato in apertura di campagna elettorale Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, che dovrebbe rappresentare altri 378.000 abitanti del bacino, ha affermato con  tracotanza: " Ormai la pista è una realtà. Abbiamo vinto e mi fa piacere che dopo il novantesimo minuto chi era contrario e voleva sviluppare solo l'aeroporto di Pisa, si è ricordato che invece va sviluppato anche quello di Firenze", riferendosi alla Lega, la quale, con qualche eccezione, chiede semplicemente di essere accolta nella cabina di regia delle grandi opere fiorentine (nuovo Stadio, nuova Pista, ecc.).
La baldanza del Sindaco però potrebbe farlo inciampare su qualche dettaglio, come l'iter del ricorso al TAR dei sindaci la cui risposta ci sarà a metà mese, la stessa chiusura e verbalizzazione della Conferenza dei Servizi e la difficoltà di combinare tempi e modi del grande domino tra Toscana Aeroporti, Unipol e Comune per acquistare i terreni di Castello, spostare Mercafir e avviare l'edificazione della Cittadella viola e dello Stadio.
Va poi ricordato che un'approvazione con 143 prescrizioni, quella del Master Plan, non è in realtà un'approvazione e in questo senso, prima del decreto legge di approvazione occorre mettere in mora il Ministero delle Infrastrutture ed il suo titolare perché ne sospenda l'iter e riapra quel processo partecipativo che sulla questione del "Vespucci" non c'è mai stato.

PREVEDENDO ANCHE L'OPZIONE ZERO O IL FORTE RIDIMENSIONAMENTO DI UN AEROPORTO CHE SORGE IN MEZZO AD UNA CITTA'.

PER SALVARE LA PIANA E LA SALUTE DEI SUOI CITTADINI.
L'Area naturale protetta Stagni di Focognano, grande zona umida posta nel comune di Campi Bisenzio, verrebbe cancellata dal nuovo aeroporto.
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