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lunedì 12 settembre 2016
"E pur si muove" (il progetto tav)
domenica 4 settembre 2016
CASCINE RI-VIOLENTATE
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Salviamo il Paesaggio - News 07/08/2016
Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio |
07/08/2016
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Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
"SALVIAMO IL PAESAGGIO - DIFENDIAMO I TERRITORI" www.salviamoilpaesaggio.it |
sabato 3 settembre 2016
Verso Mondeggi Bene Comune Fattoria Senza Padroni
e la pagina Facebook https://www.facebook.com/mondeggi.benecomune
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Agosto è un mese vissuto molto diversmente fra i cittadini e i contadini
.
In città l'agosto - con la chiusura delle scuole e le ferie per operai e
impiegati - cambia puntualmente la vita di tutti i giorni. Si rompono gli
schemi ordinari e generalmente si fanno cose molto diverse dal solito, o
semplicemente si abbandona - con un certo gusto - la routine di tutti i giorni.
In campagna questo non avviene, anzi: d'agosto il lavoro nei campi
richiede molta attenzione e grande impegno se si vuole raccogliere qualcosa in
seguito. Agosto è l'unico mese in cui contemporaneamente si prepara la terra ,
si semina, si trapianta, si raccoglie e si trasformano i prodotti per la
conservazione (quest'ultima attività è resa quasi obbligatoria dalla
cronica assenza dei consumatori più o meno consapevoli, tutti o quasi in
ferie).
Tradizionalmente, esiste anche un'altra categoria di
"lavoratori" che nel mese di agosto contina alacremente a svolgere le
proprie funzioni.Si tratta dei pubblici amministratori (sia locali che
nazionali) che - tra altre operosissime attività - utilizzano proprio il
mese in cui i cittadini disertano in massa la città e scollegano il cervello e
mettendolo in modalità vacanziera, per compiere le azioni e prendere i
provvedimenti più "dolorosi", cioè quelli che non portano grande
consenso o che potrebbero risultare impopolari e quindi addirittura dannosi
alla loro immagine.
É in questo clima (non solo torrido e arido) che si sta chiudendo a
Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni un'estate piuttosto difficile,
scandita da eventi a dir poco "particolari".
Si inizia il 12 luglio, quando scoppia un incendioall'inerno
dell'oliveta, che fortunatamente danneggerà solo poco più di un ettaro (ormai è
certo che sia doloso). Intervengono i pompieri e i volontari antincendio della
VAB a domare le fiamme: saranno poi loro a dirci che l'incendio era
inequivocabilmente doloso in quanto hanno ritrovato sul posto materiale per
l'innesco.
A questo piccolo fatto di cronaca è stato dato un retrogusto un pò
inquietante dalle dichiarazioni - poche a dire il vero - che lo hanno seguito, volte
a screditare il lavoro di custodia del comitato Mondeggi Bene Comune ed anche a
tirare fuori in modo stucchevole la solita retorica della legalità.
Si arriva così al giorno 3 agosto, quando arrivano indiscrezioni su un
possibile preparativo di sgombero di Mondeggi nei giorni seguenti: è
ovviamente immediata la reazione del comitato che in assemblea decide la
strategia di reazione ovviamente verbale, sul piano politico e non
violenta.
Il giorno dopo inizia presto a Mondeggi: all'alba si forma un presidio
(numerosi, visto il periodo) di mondeggini residenti e non,, con l'intento di
vigilare sul paventato possibile intervento delle forze
dell'ordine.
Invece a Mondeggi non accade niente, regna per tutto il giorno la calma
e il silenzio.Invece nel centro di Firenze, in Via Toselli, con grande
mobilitazione delle forze dell'ordine, questa si violenta , va in scena lo
sgombero di un edificio occupato da un collettivo giovanile, che voleva
solo recuperare mediante il suo utilizzo uno spazio urbano in stato di
abbandono.
Si trattava di una occupazione realizzata sia per esigenze abitative che
per mettere a disposizione del quartiere questi spazi con finalità culturali e
formative.
"Volumi" sottratti alla speculazione e/o al degrado, che
questi giovani gestivano come una vera e propria "Commons" ovvero
una cellula di un mondo altro , di un nuovo modo di voler vivere e
autodeterminare la propria vita .
La parola d'ordine ,come a Mondeggi ,è "autogestione" e le
finalità e gli obbiettivi sono ben diversi da quelli resi obbligatori dal
sistema dominante .
Di fronte a tale azione Mondeggi non rimane indifferennte: si continuano
le discussioni e le assemblee e si partecipa attivamente alla mobilitazione in
solidarietà dei 12 ragazzi processati per direttissima di Via Toselli il giorno
sabato 6 agosto.
Come se non bastasse, il giorno 16 agosto , una folta squadra di operai
della ex provincia scortati da guardie forestali, polizia provinciale e alcuni
funzionari dell'assessorato al patrimonio della città metropolitana,
intervengono in una casa del comprensorio di Mondeggi denominata Pullicciano,
murando con cemento e mattoni gli accessi ad una parte della suddetta casa sia
al piano terra che al primo.
Gli operai, diretti dalle forze dell'ordine sollecitate dagli amministratori che si credono legittimi proprietari del bene, completano l'opera smantellando una scala esterna in ferro che portava direttamente al piano primo.
Gli operai, diretti dalle forze dell'ordine sollecitate dagli amministratori che si credono legittimi proprietari del bene, completano l'opera smantellando una scala esterna in ferro che portava direttamente al piano primo.
Il Comitato Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni aveva iniziato
da un paio di mesi dei lavori di ripristino e custodia intorno e dentro il
fabbricato di Pullicciano, con l'intenzione di allargare il presidio contadino
che da oltre due anni sta prendendosi cura dell'area e che - come abbiamo detto
più volte in tutte le sedi possibili e immaginabili - ha come scopo impedire il
degrado e la privatizzazione dell'area affinchè possa definitivamente rimanere
in usufrutto come bene comune alla cittadinanza.
A casa Pulliciano sono stati eseguiti ,con mezzi e lavoro del comitato,
lavori di pulizia dell'area circostante ,si è intervenuto sul tetto riparandolo
in più punti e internamente con lavori di imbiancatira e pulizia
Di fronte agli eventi raccontati, ribadiamo ancora una volta quanto
segue.
Contrariamente a come viene definita la nostra azione dai tanti
detrattori, non stiamo effettuando una "occupazione illecita di bene
pubblico". I nostri non sono "fini privati" mirati a risolvere
la "nostra" situazione abitativa e lavorativa che - anche se pur
lecitamente rivendicate in altre sedi e con altre modalità - non sono l'oggetto
dell'azione di questo comitato.
La nostra azione - come manifestato in più occasioni anche pubbliche -
si pone in aperto contrasto con la "proprietà" che, continuando ad
arrogarsi il diritto di gestire "privatamente" il bene in oggetto,
continua imperterrita a non ascoltare la voce di una grossa porzione della
cittadinanza che chiede per Mondeggi una soluzione diversa.
In nome di una situazione debitoria non ben identificata (principalmente
verso le banche) si persegue unicamente la miope strategia dell'alienazione del
patrimonio immobiliare pubblico. Effetto immediato è far quadrare i bilanci
mettendo all'attivo il piano delle alienazioni deliberato e in questo modo
coprire da subito magagne che altrimenti risulterebbero di difficile
"giustificazione" .
La strategia è quindi solo ottenere un minimo sollievo finanziario privando per sempre la collettività di una così grande e importante porzione di territorio: non pensando che privatizzare un terreno agricolo implica la rinuncia alla sovranità alimentare della poplazione locale, perdere "per sempre" la possibilità di utilizzare quella terra per il bene della collettività anzichè per il profitto di qualcuno .
Complimenti !!!
Agosto sta per finire ..........tra pochissimo ci sarà la vendemmia, poi
le olive e le semine dei cerali e dei prati pascoli, poi il bosco, la
regimazione delle acque , la manutenzione a fabbricati e strade , gli animali e
il ricco orto autunnale..........
Buona fine agosto a tutti e tutte
IL
COMITATO MONDEGGI BENE COMUNE FATTORIA SENZA PADRONI
Geotermia: 28 Agosto in Amiata a Roccalbengna
SI STA ALLARGANDO IL FRONTE DEL NO AD UN' AMIATA GEOTERMICA E ALLA
REALIZZAZIONE DI ALTRE 20 CENTRALI!!!!
GRANDE AFFLUENZA ALL'ASSEMBLEA PUBBLICA ORGANIZZATA DAL COMITATO
PER LA
TUTELA DEL TERRITORIO DI ROCCALBEGNA
I CITTADINI IN PIAZZA PER INFORMARSI SULLA GEOTERMIA!
Domenica 28 agosto si è svolta a Roccalbegna un'assemblea pubblica informativa sullo sfruttamento industriale della geotermia, nei territori Maremmani ed Amiatini. Erano presenti i relatori Pino
Merisio (di SOS Geotermia) ed il prof. Andrea Borgia (geologo), che hanno condotto l'assemblea davanti a circa 200 partecipanti,
comprendenti sia abitanti di Roccalbegna e dei paesi vicini, sia molti
rappresentanti dei diversi comitati, contrari alla geotermia industriale e
speculativa, provenienti dalla Maremma e dall'Amiata.
Gli argomenti trattati sono stati vari: emissioni inquinanti
nell’aria e nelle falde acquifere con relativi danni alla riserva idrica e
alla salute; la spiegazione delle diverse tecnologie, utilizzate ad
oggi dalle compagnie energetiche, per l'estrazione dei fluidi
geotermici e conseguente conversione delle risorse termiche ad elettriche.
Particolare enfasi è stata data alla bassa efficienza di questi processi, resi possibili economicamente solo grazie agli incentivi governativi, provenienti dai prelievi sulle bollette energetiche
ai cittadini.
Dagli interventi fatti dai partecipanti, è apparsa evidente una
forte preoccupazione e si è espresso l'auspicio di un utilizzo più efficiente di questi incentivi, che dovrebbero essere destinati alla
diffusione delle fonti veramente rinnovabili; l'unica svolta possibile dallo sfruttamento delle fonti fossili e, come nel caso della geotermia
industriale, da quelle fortemente impattanti per l'ambiente e per l'economia delle aree che le subiscono.
Al termine dell'assemblea e conseguente dibattito è stato
proiettato il documentario indipendente “Un monte d'acqua” del regista Toni
Montagna (2014).
L’evento è avvenuto a dieci giorni dalla costituzione del Comitato
per la Tutela del Territorio di Roccalbegna, il più recente in
Maremma, a testimonianza dell'aumento del dissenso verso
l'industrializzazione geotermica.
I cittadini riunitisi ieri a Roccalbegna, hanno espresso il
desiderio di un futuro diverso per i territori, con un fermo no all'industrializzazione e, dando voce al Comitato, nei giorni
scorsi hanno accompagnato questa fermezza con intenti propositivi sul
rilancio del territorio stesso, con la ricerca di dialogo con le
amministrazioni locali e offrendo cooperazione nei progetti di sviluppo. E'
dispiaciuto quindi che il sindaco di Roccalbegna, Massimo Galli, abbia
declinato l'invito a partecipare all'evento. Sarebbe certamente stato un
confronto
moderato e piacevole, con la stessa atmosfera pacata che ha caratterizzato tutta l'assemblea.
Guardando al futuro, ad un contesto di unione degli sforzi dei
singoli comitati, le recenti energie impiegate sia in Maremma, che in
Amiata ma anche nel resto della Toscana, Lazio ed Umbria, hanno visto
partecipare all'assemblea informativa anche rappresentanze di queste zone,
quali: Rete SOS Geotermia, SOS Geotermia Scansano, difesa dell’Alta Valle dell’Albegna di Semproniano, rete Centrali Zero, Agorà CittadinanzAttiva di Monticello Amiata, Fumarole della Selva, No Geotermia Seggiano, TerrAmiata di Castel del Piano, ed entrambi i meetup Arcidosso 5
stelle ed Amiata a 5 stelle.
Ringraziamo tutti per la partecipazione.
Comitato per la Tutela del Territorio di Roccalbegna
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