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martedì 24 febbraio 2015

UN TRAM INUTILE






CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

PUBBLICATO SU
http://cittadiniareafiorentina.wordpress.com/

UN TRAM INUTILE
MANCANO VERE SOLUZIONI PER LA MOBILITA' A FIRENZE.


Agli inizi di febbraio il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha firmato il decreto che conferma i 100 milioni previsti dal Governo per la tramvia fiorentina. Il finanziamento verrà erogato purché i cantieri aprano entro la fine di agosto ed è finalizzato alla realizzazione della Linea 4 (ex ferrovia Leopolda–Cascine con futuro prolungamento tranviario fino a Campi) e la progettazione dell'interramento sotto il Centro storico della Linea 2.

La Linea 4, già prevista nel Piano Strutturale, poteva avere senso se la Linea 2 avesse percorso viale Guidoni (a circa un chilometro di distanza) e non via di Novoli, dove si sono aperti i cantieri. Infatti considerando che la nuova tramvia percorrerà il margine settentrionale del Parco delle Cascine, i due tram servirebbero lo stesso popoloso quartiere attorno a via Baracca, mantenendosi per circa 2 chilometri a soli 5- 600 m l'uno dall'altro.
Così per collegare i 42.000 abitanti del comune di Campi, a 10 km di distanza, ci si dimentica dei residenti dei popolosi quartieri sulla riva sinistra e destra dell'Arno a Nord ed ad Est del Centro storico, così come di tutto il settore residenziale ed industriale di Rifredi e Firenze Nova tra Viale Guidoni e la Ferrovia. Si continua anche a lasciare il sistema ferroviario fiorentino sconnesso dalla rete tramviaria (niente servizio per Rifredi e Campo di Marte) e malamente connesso perfino con la eventuale stazione AV Macelli (qualora disgraziatamente si facesse).

                                            
 Le tre nuove radiali tranviarie: Linea 2 (blu), 3 (arancio) e 4 (rosso) che si aggiungono alla esistente Linea 1 (verde) sono tutte nel quadrante ovest della città. A est le tratte che non verranno realizzate. In grigio il settore urbano servito in comune dalle Linee 2 e 4

Ciò che resta di quei 100 milioni, una volta fatta la Linea 4, servirà al sottoattraversamento tranviario del centro (dalla stazione Foster fino al Lungarno della Zecca) o meglio al suo studio preliminare, lasciando così irrisolto l'attraversamento diametrale di Firenze.

La Linea 4 oltre a dirottare risorse finanziarie e di tempo da dedicare altrimenti, comporta, sulla direttrice per Pisa, la dismissione di un ramo ferroviario recentemente elettrificato che avrebbe potuto rappresentare l'ultima occasione per dare un senso alla rete ferroviaria fiorentina. Inoltre – come già avvenuto con la Linea 1 tra Firenze e Scandicci – potrebbe costituire un inopportuno attrattore di investimenti immobiliari lungo tutta la fascia sud della Piana fino a Signa, a partire dalle previste residenze nell'area delle ex Officine ferroviarie di Porta al Prato e dalla tragica "valorizzazione" della ex Manifattura Tabacchi.

 

I tempi ristrettissimi annunciati per la sua realizzazione suscitano diverse domande. La Linea 4 è nel project financing delle altre tramvie? Dov'è il progetto definitivo? Con quali modalità avverrà la  gara di affidamento del project ? Dove sono le varianti urbanistiche ? Con Ferrovie sono già stati firmati dei contratti ?

Al di là dei pesanti disagi provocati dai cantieri e delle mutilazioni che produrrà al paesaggio urbano, lo squilibrato sviluppo della rete tranviaria fiorentina sta accelerando altri effetti negativi, ad esempio sul Centro Storico, contraddistinto sempre più dalla perdita di funzioni pregiate, dalla rapida ascesa dei valori immobiliari e dall' ulteriore espulsione dei cittadini residenti. Un processo questo promosso sin dal primo Piano strategico dell'area fiorentina (2003) e dal documento Verso il secondo Piano Strategico (2009) nei quali si conferma lo sviluppo della città a nord-ovest (Castello-Novoli) e a sud ovest (Scandicci).

L'approntamento di un efficiente Servizio Ferroviario Metropolitano avrebbe potuto colmare parzialmente il divario venutosi a creare tra settori della città tra loro segregati, ma questa fondamentale risorsa non è mai stata messa in campo. Per far ciò non basta l'acquisto di un certo numero di nuovi veicoli ferroviari da parte della Regione in accordo con RFI.

Occorre riqualificare seriamente tutta l'infrastruttura: stazioni, marciapiedi, parcheggi, fornitura energetica, ecc. Occorrono insomma investimenti adeguati per un servizio di cui per adesso non è affatto chiaro il modello e il programma. Intanto si potrebbe iniziare a mettere un po' d'ordine nelle tariffe e garantire quanto meno la fornitura automatica (attualmente impossibile) dei biglietti per il servizio metropolitano.


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