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giovedì 20 febbraio 2014

Rifiuti pericolosi, sigilli alla cava di Paterno

Corriere Fiorentino  17 febbraio 2014

Rifiuti pericolosi,  sigilli alla cava di Paterno

All'alba è stata sequestrata un'azienda per lo smaltimento di rifiuti a Massa e sono scattati 
i sigilli per la ex cava Paterno nel Mugello

DI Valentina Marotta

FIRENZE - Dovevano essere smaltiti con tecniche raffinatissime, invece cinquemila tonnellate di polveri abrasive sono stati abbandonati abusivamente in alcune cave della Toscana o peggio, vendute a un'azienda di Biella che produce piastrelle. Sventato, dopo mesi di indagine, un traffico illecito di rifiuti pericolosi tra Toscana e Piemonte.

All'alba è stata sequestrata un'azienda per lo smaltimento di rifiuti a Massa e sono scattati i sigilli per la ex cava Paterno nel Mugello. Undici gli indagati, tra cui il titolare dell'azienda di Massa, oltre a consulenti ambientali e manager. Ipotesi di reato: traffico illecito di rifiuti pericolosi. Gli uomini del corpo forestale dello Stato, coordinati dal pm Luigi Bocciolini, stanno eseguendo perquisizioni a Firenze, Prato e Lucca. Secondo la ricostruzione del pm, lo smaltimento del "mash 500" l'azienda di Massa sarebbe costato 1 milione e 200 mila euro. 

Un conto evidentemente troppo salato per l'azienda di Massa.

 

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Sequestro cava di Paterno a Vaglia: Idra ringrazia Arpat

Firenze – L’associazione ambientalista Idra in un comunicato esprime la propria riconoscenza a ARPAT, Corpo Forestale dello Stato e Procura della Repubblica di Firenze, per il sequestro della discarica di Paterno a Vaglia. Il sequestro è avvenuto nell’ambito dell’operazione 500 che ha visto porre i sigilli a cinque siti di stoccaggio a Massa Carrara, Firenze (Patreno), Prato e Biella. L’inchiesta riguarderebbe lo smaltimento illecito di un tipo di rifiuto il “polverino 500 mesh” di cui 1300 tonnellate sono state rinvenute all’interno della cava di Paterno. Idra aveva presentato un esposto alla procura sulla temuta emergenza ambientale a Paterno; inoltre l’associazione chiede ora al sindaco di Vaglia, che il Comune ritiri la proposta “di inserire il sito della ex cava Paterno nell’iter procedurale per le discariche, in modo tale da rendere idonea la suddetta area per accogliere anche rifiuti contenenti amianto”. (O3)

Fonte Articolo e immagine: http://www.obiettivotre.com/ultima-ora/sequestro-cava-di-paterno-vaglia-idra-ringrazia-arpat/attachment/cava-paterno/



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Postato da Blogger su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 2/20/2014 01:01:00 PM

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