Pagine

venerdì 11 gennaio 2019

Tramvia 3.2: infrastrutture il poco armonioso groviglio

CITTADINI AREA FIORENTINA
INFRASTRUTTURE: IL POCO "ARMONIOSO GROVIGLIO" FIORENTINO
La "nuova" Piazza Beccaria nel progetto definitivo della Linea 3.2

C'è anche la Tram di Firenze s.p.a. nel servizio di E. Fittipaldi  sull'Espresso del 16 dicembre intitolato "Condotte, il crac e l'odore del Giglio" che parla di un'inchiesta su quel fallimento avviata dalla Procura di Roma. Infatti la coppia del cemento, Duccio Astaldi e Isabella Bruno, proprietari dell'impresa di costruzioni avevano acquistato da Fabrizio Bartaloni, amministratore di quella società, le due aziende (Inso e Nodavia) che permisero loro di accedere all'appalto della Tav fiorentina, accollandosene i debiti e finendo per dissestare la loro azienda.

Lo stesso Bartaloni si è presentato nell'affollata assemblea indetta dal Sindaco di Bagno a Ripoli il 13 dicembre, alla presenza di Dario Nardella e dell'Assessore regionale Ceccarelli per illustrare il progetto definitivo della linea tranviaria che da Piazza della Libertà raggiungerebbe il comune a sud est dell'area metropolitana.

La storia tormentata delle infrastrutture fiorentine, in uno scenario politico nazionale e regionale profondamente mutato e alla vigilia della scadenza elettorale, rischia di concludersi con un naufragio. Ecco perché i vertici di un potere locale che forse non sa neanche con quale partito si presenterà alle prossime elezioni amministrative, si affrettano a rispettare le scadenze per ottenere 80 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale, completando la progettazione esecutiva della linea 3.2 per Bagno a Ripoli con uno stanziamento di 3,31 milioni degli enti locali.

A tal fine Regione, Città Metropolitana, Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi, Sesto e Scandicci hanno firmato il 20 dicembre una integrazione all'accordo per l'estensione del sistema tranviario fiorentino a completamento di un atto del 2016.
Da giugno si apriranno i cantieri per la Variante Centro storico della linea 2 (Lavagnini, Libertà, S. Marco), procedendo in parallelo con studi e progettazione delle estensioni per Sesto e per Campi, mentre la progettazione preliminare della linea 4, da Leopolda a Le Piagge, sta per concludersi.

Troppo lungo sarebbe ricostruire la storia della costosissima rete tranviaria fiorentina, un' opera che non abbiamo mai smesso di definire devastante. Un'unica convenzione del 2005 affida, con finanza di progetto, la gestione della linea 1 (allora in costruzione con appalto ordinario), la progettazione e realizzazione delle linee tranviarie 2 e 3, oltre che la gestione trentennale del sistema, alla società di project permettendogli di "sequestrare" la città con i cantieri per 20 anni.
La 3 non è in realtà una linea: è un insieme di "raccordi" e "diramazioni" che coprono l'intera città da Nord Ovest a Est. Da Fortezza a Careggi; da Fortezza, Libertà via Cure, Campo di Marte fino a Rovezzano; da Fortezza, Libertà, via Beccaria, Tempio, Colombo, Giannotti fino a Bagno a Ripoli. Un' area eterogenea, che per popolazione è più del 50% di quella di Firenze, e attualmente servita da ben 12 linee bus "forti":  la 1, la 3, la 6, 7, 8, 10, 11, 14, 17, 20, 23, 32.

 Attraverso atti aggiuntivi previsti originariamente (2007, 2008 e 2014), si fanno rientrare nella convenzione lavori complementari, si rimodulano i piani finanziari. Fallimenti e scandali di imprese costruttrici che paralizzano i lavori e la conseguente ristrutturazione nella composizione della società di project non cambiano le cose. Dal 2014, con una serie di atti legislativi tra i quali spicca lo "Sblocca Italia", si riescono ad ottenere i finanziamenti facendovi rientrare, oltre alle estensioni ad ovest, la linea 4 da Leopolda a Le Piagge, un tronco marginale, che in realtà è dannoso in quanto distrugge una tratta ferroviaria, sempre evitando la riapertura di una nuova gara, se non per le estensioni ad ovest. Cambia il contesto, si estende la rete, ma concessionario e società di progettazione, restano sempre gli stessi.

Il progetto definitivo della 3.2, presentato in due assemblee pubbliche, è stato preparato da Architecna Engeneering, la società di ingegneria di Messina che ha costruito tutto il sistema, ma ha perso l'unica commessa messa in gara (i prolungamenti per Sesto e Campi)





Attraversamento dell'Arno sul Ponte da Verrazzano e nuovo ponte stradale all'altezza di via Minghetti

La linea 3.2 nel piano di Ripoli con parcheggio auto e deposito vetture a ridosso del cimitero del Pino.

 Nonostante le annunciate mitigazioni riguardanti la presenza della rete aerea e il proclamato rispetto paesaggistico, sarebbe altissimo il prezzo ulteriore che pagherebbe la città se si realizzassero la Variante Centro storico e la linea 3.2:

  • il massacro dei viali di Circonvallazione con il conseguente ulteriore sovraccarico da traffico del viale dei Colli e delle strade collinari per gli spostamenti est ovest
  • lo scempio delle piazze; dopo Vittorio Veneto, Porta al Prato, di Beslan, Dalmazia, Leopoldo, Vieusseux, Stazione e Unità (queste ultime ridotte a piazzali di smistamento ferroviario), toccherà alle superstiti Libertà, S. Marco, Donatello, Beccaria
  • lo sterminio degli alberi tra Libertà e lungarno – viali Matteotti, pz.le Donatello, viali Gramsci, Giovane Italia, lungo viale Giannotti e fino a Bagno a Ripoli
  • il regalo del Ponte da Verrazzano alla Società Tram di Firenze
  • lo sbarco di un nuovo ponte sull'Arno all'altezza della attuale via Minghetti che porterà traffico privato nell'inadatta zona di via di Villamagna e piazza Gualfredotto
  • la trasformazione del paesaggio periurbano del piano di Ripoli in una periferia occupata da parcheggi e dal deposito delle vetture tranviarie.

L'amministrazione Nardella, come avviene anche per la questione aeroportospaccia per partecipazione la zuffa tra tifoserie avverse in una cittadinanza esasperata dalle croniche paralisi della circolazione e da un servizio bus disastrato, offrendo "facili" soluzioni per problemi mai risolti.

OCCORRE FERMARE QUESTA INSANIA IMPONENDO UNA MORATORIA E CONTESTUALMENTE:

LA DEFINIZIONE DI UN PIANO DELLA MOBILITA' DI TUTTA L'AREA METROPOLITANA E DI UNA VERA E COMPLETA ANALISI COSTI BENEFICI DELLA RETE TRANVIARIA, FATTA DA SOGGETTI TERZI 

LA LORO DISCUSSIONE ORGANIZZATA E PARTECIPATA CON LA POPOLAZIONE E LE CATEGORIE, PREMESSA PER QUALSIASI DECISIONE INFRASTRUTTURALE DI QUESTA PORTATA E COSTO.





Visualizza questa email nel tuo browser
Stai ricevendo questa mail perchè sei legato a Cittadini area fiorentina. Si prega di riconfermare il proprio interesse nel ricevere mail da noi. Se non desideri ricevere più email, puoi cancellarti qui
Questo messaggio è stato inviato a rete2.newscomitati@blogger.com da newsletter@cittadiniareafiorentina.eu
Via Antonio Scialoia, 55, Firenze, FI 50132, Italy


Cancellati da tutte le mailing list Cancellati | Gestione Sottoscrizione | Inoltra Mail | Segnala Abuso

Nessun commento: