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domenica 11 novembre 2018

Geotermia elettrica: se un’energia non è pulita non deve essere incentivata


       geotermia elettrica: se un'energia non è pulita non deve essere incentivata

E' notizia recente, redatta dal Gruppo Intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) che già entro il 2030 la temperatura globale del nostro pianeta potrebbe crescere di 1,5 gradi C° rispetto ai livelli pre-industriali. Il rischio più grande che l'umanità sembra stia correndo sarebbe di arrivare in tempi relativamente brevi ad un punto di non ritorno sul fronte climatico con un conseguente aumento della frequenza e dell'intensità di fenomeni meteorologici estremi.
Pare ormai certo che bruciare combustibili fossili per tutte quelle attività umane che lo richiedono, per produrre ad esempio energia elettrica o per attività industriali o per muovere automobili, presenta un pesante risvolto della medaglia in termini ambientali, poichè va ad aumentare l'effetto serra con conseguenti immense ricadute a livello globale.
 
Leggiamo sulla stampa che i sindaci di diversi comuni della Toscana (come Loris Martignoni di Pomarance o Alberto Ferrini di Castelnuovo Val di Cecina) si sono detti molto preoccupati riguardo al fatto che Enel possa perdere gli incentivi di cui ha goduto fino ad ora. Soprattutto dal punto di vista dell'occupazione nel territorio, a loro dire grandemente dipendente dai posti di lavoro assicurati da Enel.
 
Ci auguriamo che il Ministero dell'Ambiente e la nuova compagine governativa prendano atto della gravità della situazione, scegliendo l'attuazione di politiche coraggiose ma necessarie, senza badare alle proteste di coloro che vantano meri, irresponsabili interessi di parte.
 
Speriamo che i recenti gravi fatti di emergenza meteorologica contribuiscano a convincere i nostri amministratori di quanto sia importante far prevalere saggezza e coerenza.
 
Comitato Difensori della Toscana
 

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