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domenica 10 aprile 2016

AEROPORTO, PARLARE NON E' PARTECIPARE

 

CITTADINI AREA FIORENTINA

      COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

PUBBLICATO SU: cittadiniareafiorentina.wordpress.com

AEROPORTO

PARLARE NON E' PARTECIPARE


Promosso dai Comuni di Calenzano, Carmignano e Poggio a Caiano è iniziato il 5 marzo e si concluderà il 16 aprile il confronto pubblico, organizzato dall'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione e da 'Cantieri animati' sul progetto di ampliamento dell'Aeroporto di Firenze. I tre incontri hanno visto la partecipazione di numerosi cittadini, comitati ed associazioni che da anni si occupano dei problemi della Piana. Di grande rilievo ci è sembrato il contributo scientifico di numerosi ricercatori e docenti del Polo di Sesto F.no, dell'Università di Firenze e di altre Università, oltre al CNR e a rappresentanti dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze, dell'IRPET e della stessa Confindustria. Presenti anche i sindaci dei comuni promotori. L'elenco dei relatori, di alcune relazioni e lo svolgimento dei dibattito si possono trovare sul sito http://open.toscana.it/web/aeroporto-parliamone. I vari punti di vista sono stati ospitati in 5 tavoli:

·         caratteristiche del progetto

·         rumore e qualità dell'aria

·         impatti sul territorio e sulla qualità delle acque

·        costi e ricadute dell'opera insieme alla riorganizzazione della mobilità

·        aspetti normativi e procedurali

Sulla questione dell' ampliamento dell'aeroporto adesso ne sappiamo ancora di più, ma certo ne sapevamo già abbastanza.

E' da apprezzare comunque lo sforzo dei tre sindaci di mantenere aperto il dibattito e l'informazione su un'opera che, aggiunta a numerose altre in programma, porrebbe un sigillo tombale su qualsiasi possibile rigenerazione di questo territorio chiave della Regione. Tuttavia l'assenza dagli incontri dei soggetti promotori (ENAC e Toscana Aeroporti) oltre che dei principali comuni dell'area non può che rendere puramente platonico, ancora una volta, il processo in corso.             
Ci si appassiona, ci si confronta e si producono approfondite analisi mentre i motori delle ruspe stanno per avviarsi.

In realtà questi incontri giungono al termine di un processo in corso da anni, almeno a cominciare dal percorso per il Parco Agricolo della Piana, attraverso affollate assemblee ed eventi politici locali, fino alle innumerevoli osservazioni e controdeduzioni di associazioni, e cittadini (in gran maggioranza contrari) compresi gli autorevoli e decisivi rilievi dell'Università in difesa del Polo Scientifico di Sesto.
 Peccato che questo lungo percorso, dal quale è emersa l'assoluta insostenibilità ambientale di un Aeroporto da 4,5 milioni di passeggeri all'anno,              non abbia preceduto ma fatto seguito alla decisione di realizzarlo.

 Nella giornata del 2 aprile a Calenzano Fabio Zita ex responsabile del settore Valutazione Impatto Ambientale della Regione ha ricordato che il Presidente della Regione Enrico Rossi, referente per quel progetto nella Commissione V.I.A. nazionale che esamina il Master Plan per conto del Ministero dell'Ambiente, aveva dichiarato che il parere positivo arriverà entro un mese e mezzo, anticipando una decisione che dovrà scaturire da una seduta plenaria di 50 membri in cui si vota a maggioranza. In più Rossi, in maniera altrettanto irrituale, si è autonominato Presidente dell'Osservatorio incaricato di verificare che le prescrizioni siano rispettate.  Siamo insomma ben lontani dall'aver scongiurato questa scriteriata decisione politica.

Certo molti problemi restano aperti per il 'partito della ruspa'. Tra questi quello sollevato da un'interrogazione presentata alla Commissione Europea in gennaio dai deputati 5 Stelle Affronte, Agea, Tamburrano nella quale richiamando il parere del giugno 2015 del nucleo di valutazione dell'impatto ambientale della Regione Toscana, si ricorda che il procedimento di VIA deve riguardare un progetto definitivo e non un Master Plan. Interrogazione alla quale la Commissione ha risposto il 16 marzo confermando questa interpretazione. Vedremo.

 Noi intanto continuEREMO a batterci perché si rispettino le istanze di partecipazione di chi risiede e lavora nella Piana.

 E perché i bisogni di cibo sano, acqua, trasporti, aria pulita e spazi di rigenerazione biologica, da minime e incerte concessioni per i 'sacrifici' da sopportare per alimentare l'economia delle Grandi opere, tornino ad essere pieni diritti costituzionali.

 

scrivete a newsletter@cittadiniareafiorentina.eu

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