L’Autostrada che vogliamo
Comitato Cittadini per la difesa del territorio di Bagno a Ripoli
MINISTERO
DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Struttura
Vigilanza Concessionarie Autostradali
Piazzale Porta Pia 1
00161 R O M A
Spett.le
REGIONE
TOSCANA
Assessorato Infrastrutture
e Mobilità
Via di Novoli,
26
50127 F I R E
N Z E
Egr. Sig.
SINDACO DEL
COMUNE DI
BAGNO A RIPOLI
P.za della
Vittoria n. 1
50012 BAGNO A
RIPOLI (FI)
PREMESSA
I cittadini di Bagno a Ripoli facenti parte di Comitati e
Associazioni ambientaliste si sono riuniti in Assemblea presso il locale
Circolo Ricreativo e Culturale di Antella (frazione direttamente interessata
dai lavori) per discutere insieme ai rappresentanti delle forse politiche,
invitate nell’occasione, sulla effettiva necessità di procedere all’inizio dei
lavori per la realizzazione della terza corsia autostradale da Firenze–Sud a
Incisa.
La stessa società Autostrade che ha relazionato nel
Consiglio Comunale del 25 marzo u.s. sullo stato d’avanzamento delle procedure
di esproprio, già in atto da più di un anno, non è stata in grado di esprimere
certezze sui tempi di inizio e di realizzazione dei lavori su questa tratta
suddivisi in tre lotti dei quali uno ancora privo di un progetto definitivo
approvato.
In questo clima di incertezza la paura dei cittadini, in
particolare di quelli direttamente interessati dagli espropri, è che si dia inizio
ai lavori anche senza un impellente necessità dell’opera visto che
dopo l’ultimazione della terza corsia nel tratto
Fi-Sud/Fi-Nord, non sono più stati registrati rallentamenti da a e per Incisa.
Sulla base di questi riscontri oggettivi i Cittadini di
Antella e tra loro coloro che si riconoscono nel Comitato “L’autostrada che
vogliamo” ritengono che realizzare la terza corsia possa ritenersi inutile a
fronte di una spesa rilevante in momenti in cui le risorse ritengono debbano
essere indirizzate per ben altre e più urgenti finalità.
Credono pertanto che possano esserci tutte le condizioni per chiedere a codesto Ministero, quanto meno di valutare una ragionevole moratoria dell’inizio lavori evitando di anticipare inutilmente i disagi per le popolazioni interessate.
Stabilire semmai periodici tempi di verifica della eventuale
necessità dell’opera evitando in parte tutte le ansie e le preoccupazioni delle
popolazioni interessati derivanti dal non conoscere il loro destino futuro.
NARRATIVA
Già a suo tempo, nel 2005, le osservazione al progetto
redatte da Comitati, Partiti, Associazioni ambientaliste e privati cittadini
avevano espresso contrarietà a realizzare la terza corsia con i criteri del D.M.
(Lunardi) 22 Aprile 2004 in attraversamento di aree antropizzate e
caratterizzate da un raffinato paesaggio collinare, ribadendo anche l’assurdità
nel continuare a considerare questa arteria come l’unica strategica per il
collegamento nord-sud del traffico su
gomma senza pensare invece a un piano dei trasporti che prevedesse il treno e
le autostrade del mare nel futuro dell’Italia.
Si ricorda che nel periodo ante crisi l’80% del traffico era
costituito da mezzi pesanti con oltre 100.000 transiti giornalieri. Oggi, in
questo periodo di crisi la riduzione del traffico si aggira intorno al 34%, tornando
ai livelli degli anni ’90, ma i dati economici ci dicono che forse
ottimisticamente potrebbe tornare sui livelli ante crisi non prima di 10 anni, ipotizzando
crescite PIL del 1%/anno, senza considerare l’effetto di alleggerimento che nel
frattempo si prevede derivare dalla ultimazione di altre direttrici stradali e
da altre modalità di trasporto sia ferroviario che via mare, che sono in
programma.
Lo stesso Decreto di VIA del
17-12-2008 che autorizzava l’opera, tra le considerazioni, ribadiva la priorità
nel realizzare il tratto Barberino-Fi/Nord-Fi/Sud ammettendo invece che da Fi/Sud a Incisa “la
domanda di trasporto afferibile a tale tratto non ha certamente gli stessi
connotati di criticità dei tratti autostradali posti a Nord, sia perché la
realizzazione delle corsie di arrampicamento a ridosso del Colle di San Donato
nel tratto centrale dell’intervento…sul finire degli anni ’80, aveva già dato
risposta, anche se parzialmente al deficit di capacità che l’infrastruttura
originaria aveva mostrato..”
La narrativa del Decreto VIA
introduceva poi aspetti che giustificavano l’intervento solo per
garantire caratteristiche geometrico-funzionali dettate dal decreto 67 del 22
aprile 2004 a modifica del DM 6792 del 5 novembre 2001 tralasciando invece la
necessità ben più importante di operare una ambientalizzazione, dell’opera
originaria, mai neppure abbozzata.
CONCLUSIONI
L’Assemblea ha riconfermato le suddette perplessità
aggiungendo che oggi si rischia veramente di realizzare un’opera inutile
sottoponendo la popolazione a disagi decennali magari con il rischio che si
realizzino solo i lotti già progettati. Non vorremmo infatti che i lavori non
iniziassero mai per il terzo lotto con progetto ancora da approvare, costituito
da quello più costoso comprendente la galleria
del S. Donato.
Altro aspetto che tuttavia riteniamo positivo è costituito dal
fatto che dal 1° ottobre 2012 le attività di vigilanza sull’esecuzione dei
lavori di costruzione delle opere date in concessione e di controllo della
gestione delle autostrade, che erano in capo ad Anas, e il personale
dell'Ispettorato di Vigilanza Concessioni Autostradali dell’Anas (IVCA), sono
stati trasferiti al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, in base
all’art. 36 del D.L. n. 98/2011, convertito in L. n. 111/2011 e s.m.i., e
dell’art. 11, comma 5, D.L. n. 216/2011, convertito in L. n. 14/2012 e s.m.i.
Nel contesto di una visione più ampia e completa che questo nuovo
assetto direttivo può garantire riteniamo che le previsioni riguardo a questo
tratto possano essere meglio riconsiderate mettendo insieme aspetti economici e
priorità infrastrutturali che non sono certamente costituite dalla terza corsia
tra da Firenze Sud a Incisa. È preferibile pertanto che le risorse destinate a
quest’opera che risulterebbe inutile vengano destinate, oltre che al già
ricordato potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, al miglioramento
della situazione esistente, visto che l’autostrada attuale ha già un impatto
ambientale insostenibile anche senza la terza corsia.
Insomma in un contesto di incertezza totale l’Assemblea, in
mancanza di un interessamento diretto delle istituzioni a esplorare questi
aspetti ma preferendo restare ad aspettare gli eventi, perpetuando le ansie dei
cittadini direttamente interessati dai lavori, ha deciso di redigere due
lettere: una da inviare subito al
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
e p.c. alla Regione Toscana e un’altra al Sindaco del Comune di
Bagno a Ripoli.
Con questo documento si intende:
incalzare il
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
per conoscere lo stato dell’arte del progetto esecutivo oramai fermo da
oltre un anno presso i loro organi competenti, evidenziando che se i motivi di
tale stallo fossero quelli da noi prospettati, i cittadini auspicherebbero
quantomeno una moratoria dei lavori con successivi step di verifica;
sollecitare l’Amministrazione Comunale a fare lo stesso
coinvolgendo in un contesto più ampio anche le altre Amministrazioni locali
interessate per mettere un punto fermo sul fatto che fino alla definizione
esecutiva dei progetti di tutti e tre i lotti non si dia inizio ai lavori ed in
ogni caso il lotto da cui iniziare sia quello comprendente la galleria del S.
Donato.
Per il COMITATO PER
L’AUTOSTRADA CHE VOGLIAMO
Sergio Morozzi
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