mercoledì 30 marzo 2011
Rimigliano: una notizia molto incoraggiante!
martedì 29 marzo 2011
AGGIORNAMENTO: Conferenza dei Servizi per AIA inceneritore di Selvapiana
Loc. Selvapiana, 45
50068 - Rufina (Firenze) Italy
Tel.055 8369848 - Fax 055 8316840
assovaldisieve@gmail.com -- http://www.assovaldisieve.blogspot.com/
sabato 26 marzo 2011
Eletto il nuovo Presidente dell'Associazione parco di Sant'Anna
desideriamo comunicarti la nomina del nuovo Presidente dell'Associazione nella persona del Dott. Giuseppe Marsili che sostituirà l'infaticabile Dott. Umberto Capocchi - presidente uscente- per il triennio 2011-2013.
Il nuovo Presidente Giuseppe Marsili, santannese DOC, è membro dell'associazione fin dalla sua fondazione ed è dottore in giurisprudenza.
Con lui Giovanni Ghilardi, nel ruolo di vice presidente e Roberto Spinelli, confermato nel ruolo di segretario.
Inseriamo qui di seguito il saluto ai soci del Presidente uscente che continuerà ad essere ovviamente parte attiva dell'Associazione Parco di Sant'Anna.
"Desidero ringraziare tutti voi per il sostegno e la fiducia accordatami in questi anni che ci hanno visti insieme lottare, con le nostre armi, per il riconoscimento e l'affermazione delle nostre ragioni consentendoci di raggiungere dei risultati soddisfacenti che ben fanno sperare per una positiva conclusione della vicenda Parco di S. Anna nel senso da noi auspicato e che ci rendono orgogliosi di dichiararci membri di questa associazione composta di persone speciali che hanno saputo attraversare anche momenti non esaltanti e difficili, che certamente non sono mancati in tutti questi anni, ritrovando ogni volta la necessaria coesione, convinzione ed entusiasmo per proseguire nell'azione. Personalmente ho ricevuto molto da questa esperienza, conoscendo tante persone interessanti che stimo per le loro qualità; non sono sicuro di aver saputo ridare altrettanto e di avere agito in modo efficace, ma di una cosa sono certo, di aver dato il meglio delle mie capacità pur con tutti i limiti che mi appartengono e spero che questo possa essere servito a qualcosa di positivo."
Grazie di cuore a tutti
Umberto Capocchi
C/o Oratorio Giovanni Paolo II Via F.lli Cervi Sant'Anna Lucca
Tel.: 348 2251932 FAX: 0583 1770182 E-mail: info@parcosantanna.org
WEB: www.parcosantanna.org
sabato 19 marzo 2011
comune dei Cittadini - Appassionante dibattito intorno alla stazione di Campiglia!
Comune dei Cittadini
mercoledì 9 marzo 2011
Movimento Stop al consumo di territorio: no fotovoltaico a terra
rinnovabili, approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri, e si associa all’appello rivolto dalle
principali associazioni imprenditoriali del settore e da tutte le organizzazioni ambientaliste al Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché non firmi l'irricevibile atto legislativo.
domenica 6 marzo 2011
Baratti: hanno vinto i cittadini! dal Comiato di Campiglia
giovedì 3 marzo 2011
I: FERRALE - APPROVAZIONE BULGARA
COMITATO DEI CITTADINI QUARTIERE 4
CITTADINI AREA FIORENTINACOMITATI DEI CITTADINI – FIRENZE
28 febbraio 2011:il Ferrale in Consiglio Comunalefacce nuove (mica tanto)logiche vecchie al "quadra"toAncora una volta opere di urbanizzazione dovute(viabilità e opere di mitigazione)sono state dilazionate ai prossimi annida una maggioranza attenta agli interessi di Ecofirenze e sorda alle istanze dei cittadini
Ieri in Consiglio comunale era all'ordine del giorno un importante atto deliberativo: l'approvazione del Piano Urbanistico Convenzionato e della relativa convenzione previsti per la realizzazione del nuovo centro unico di rottamazione da parte di Ecofirenze Srl in località il Ferrale (Oltregreve).Questo atto era già stato votato nel novembre 2008 dal Consiglio Comunale guidato dal Sindaco Domenici, assessore all' Urbanistica Gianni Biagi, capogruppo PD in Consiglio Alberto Formigli, progetto del PUC redatto dallo Studio Quadra.Quella deliberazione era stata approvata nonostante che cinque mesi primala Procura nell'ambito dell'indagine "mani sulla città"avesse preso tutte le pratiche presenti negli uffici di edilizia e urbanistica del Comune di Firenze.Oggi, di fronte alle denunce di alcune irregolarità o questioni comunali, gli stessi uffici comunali che a suo tempo, nonostante il sequestro delle pratiche, avevano confermato la regolarità del procedimento, dicono che non sono state in grado di chiarire quelle questioni a causa del lungo sequestro dei documenti da parte della Procura.La cosa non "quadra" affatto!D'altra parte, alle nostre ripetute domande sul perché un atto già approvato in via definitiva e relativo alle opere di urbanizzazione come la viabilità non fosse stato attuato, non è mai stato risposto.
In un'area agricola di pregio e sensibile a causa del rischio idrogeologico, si è costruito un complesso industriale di 30.000 mq autorizzato a stoccare e smaltire oltre settecento tonnellate di materiali ferrosi e non, pericolosi e non.In questo progetto le opere di nuova viabilità e di compensazione idrica e di mitigazione ambientale, demandate ad un Piano Urbanistico Comunale (PUC) e relativa convenzione, erano opere senza le quali il nuovo complesso non sarebbe mai potuto essere costruito.Il nuovo insediamento industriale è già stato realizzato e nessuna delle opere del PUC è stata iniziata. Il Consiglio Comunale, rimangiandosi impegni presi dalla stessa maggioranza, ha dato il via libera all'inizio dell'attività di rottamazione senza che nessuna delle opere obbligatorie previste fosse stata iniziata e confidando in un cronoprogramma che prevede, contrariamente a quanto annunciato dai responsabili comunali, dal presidente del Quartiere e dal presidente della Commissione ambiente, un tempo di realizzazione di oltre tre anni.In questi tre anni in via Bosio fra via Castelnuovo e via Minervini si transiterà con due sensi alternati regolati da semafori nel primo tratto provenendo da Via di Castelnuo, e con un senso alternato a "vista" nel lungo tratto da via Gamberini a via Minervini!
In Consiglio comunale i consiglieri dell'opposizione Tommaso Grassi, per primo, e Valdo Spini del gruppo "Spini per Firenze, i consiglieri Francesco Torselli e Emanuele Roselli del PDL e la consigliera Ornella de Zordo di "Perunaltracittà", si sono battuti in nome degli interessi dei cittadini e degli interessi collettivi: inutilmente. Infatti la maggioranza ha sempre respinto in modo "bulgaro" i quasi venti emendamenti presentati prima del voto finale.
Un'ultima considerazione: questa importante questione edilizia, ambientale e urbanistica è stata trattata in consiglio comunale in assenza del sindaco Matteo Renzi, e dell'assessore all'Urbanistica, Matteo Renzi (sempre lui). Citiamo solo per la cronaca l'intervento del consigliere Dormentoni (avrà ragione Manzoni quando ricordava che nomina sunt consequentia rerum?); i relatori di maggioranza sulla questione sono stati Titta Meucci e Eros Cruccolini. E' forse lecita una domanda: "facce nuove" o continuità perfetta con la stagione precedente?In questi anni ci siamo sempre battuti in difesa dell'identità agricola e ambientale dell'Oltregreve pensando che, dopo i gravi danni fatti negli anni della precedente Giunta e del "sistema" allora in atto, l'urbanistica, la tutela del territorio e dell'ambiente dovessero tornare appannaggio della politica.Lo spettacolo a cui abbiamo assistito nel Consiglio comunale di ieri pomeriggio, ha ammazzato questa residua speranza. Da domattina, grazie anche all'opera di proposta e denuncia portate avanti dalle opposizioni in Consiglio, ritorneremo a confidare in un'azione riparatrice da parte della Procura della Repubblica alla quale come cittadini e nell'interesse dei nostri diritti oggi calpestati dovremo ricorrere per chiedere che le tante cose che in questo affaire non QUADRAno siano finalmente chiarite.
mercoledì 2 marzo 2011
CGIL, batti un colpo! Una lettera al sindacato sul sottoattraversamento TAV di Firenze
Firenze, 28 febbraio 2011
Una lettera al sindacato sul sottoattraversamento TAV di Firenze
Alcune/i cittadine/i del "Comitato contro il Sottoattraversamento TAV" hanno presenziato in maniera critica al convegno tenutosi oggi al Palagio di Parte Guelfa, organizzato da CGIL. L'occasione doveva essere, nella proposta fatta dalla corrente di quel sindacato "La CGIL che vogliamo", un confronto e un dibattito tra i sostenitori del sottoattraversamento e quelli del potenziamento delle linee di superficie.
A parte l'intervento del professor Albero Ziparo che ha riassunto tutte le critiche al progetto "sotto" e in particolare la mancanza di VIA (valutazione di impatto ambientale) sulla stazione Foster, il Comitato ha salutato con interesse l'intervento del Prefetto dottor Padoin che ha stigmatizzato il mancato confronto su questa opera tra le istituzioni e i cittadini, ha ricordato l'anomalo aumento dei costi dello opere in Italia e ha promesso sorveglianza sui cantieri per evitare infiltrazioni, nei giochi dei subappalti, di ditte collaterali ad organizzazioni mafiose.
Purtroppo l'occasione non è certo stata quella di un confronto sereno, ma un sostanziale soliloquio delle principali istituzioni toscane che hanno stancamente ripetuto le stesse argomentazioni. Alcune persone del Comitato hanno esibito bandiere con la scritta "NO TUNNEL TAV" per denunciare la loro delusione per il mancato dialogo. Un servizio d'ordine del sindacato, inutilmente sovradimensionato, ha addirittura cercato di evitare questo civilissimo segno di dissenso.
E' stata consegnata ai membri della CGIL la lettera che alleghiamo sotto.
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Lettera al sindacato
Le/i cittadine/i che si oppongono al progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze chiedono da anni alle istituzioni un confronto pubblico in cui si dimostrasse loro, al di là di slogan pubblicitari, l'utilità di questa opera.
Da anni si chiede di porre a confronto il progetto sotterraneo e quello di superficie elaborato dal gruppo di ricerca dell'Università di Firenze con tecnici volontari. Ci si è sempre trovati davanti un muro di indifferenza. Anche il convegno di oggi, tenuto in un giorno e ad un'ora impossibili, ha tutto l'aspetto di una autocelebrazione lontano dalle orecchie delle persone.
Le criticità del "Passante AV" ormai stanno divenendo comunque patrimonio di tutti. Sono talmente tanti e talmente grandi che non si possono più nascondere.
Ci si chiede piuttosto come sia possibile che l'opera infrastrutturale più grande che abbia interessato Firenze dal 1865 abbia lacune progettuali, urbanistiche e normative così macroscopiche; pare davvero segno di un degrado profondo del sistema Italia e del sistema Toscana.
Da parte sindacale vengono spesso invocate opere infrastrutturali per rilanciare economia e occupazione. La genericità con cui vengono auspicati questi lavori non tiene conto della situazione assolutamente diversa da quella in cui le infrastrutture hanno davvero rilanciato l'economia mondiale dopo la crisi del 1929.
Le "grandi opere" in cantiere in Italia da decenni hanno collaborato a portare il sistema economico alla depressione che siamo vivendo; il debito pubblico generato da queste opere non crea ricchezza e occupazione, ma è finalizzato unicamente al finanziamento dei gruppi economici che ormai controllano il sistema della governance; è un keinesismo alla rovescia, un sistema di concentrazione della ricchezza prelevata dalle collettività e destinato a creare privilegi e ulteriore disuguaglianza. Sembrerebbe strano che il principale sindacato italiano non se ne accorgesse.
Oggi vediamo che queste dinamiche si stanno realizzando nella costruzione dei tunnel di Firenze: una infrastruttura faraonica per un beneficio risibile, enormi problemi che porteranno a varianti in corso d'opera e ad un aumento folle dei costi, seguendo un copione già visto.
A proposito dell'occupazione prodotta da questi grandi cantieri dobbiamo ricordarci un lavoratore, Pietro Mirabelli, "lancista" nei cantieri CAVET in Mugello, morto pochi mesi fa in un incidente sul lavoro in una galleria in Svizzera, dove si era rifugiato perché mobbizzato nei cantieri italiani. Fu Pietro che ebbe il coraggio di denunciare e far capire che il lavoro che c'è in questi cantieri non è buono, che non è ben pagato, che non è molto, che è frutto di giochi vergognosi di appalti e subappalti che portavano a scaricare sugli ultimi – i lavoratori e le piccole ditte – tutti i costi sociali, umani ed economici di queste grandi opere. E' bene ricordare che, in passato, nel gioco di appalti e subappalti dei cantieri TAV siamo arrivati a far sì che gli ultimi realizzatori concreti dell'opera ricevessero il 10% della spesa sostenuta dallo stato; il 90% degli importi si distribuiva nei vari passaggi, spesso in società in odor di mafia.
Pietro Mirabelli è nella memoria di tutti per molti motivi, ci rimarrà soprattutto perché è stato la dimostrazione che i problemi sociali e ambientali non sono in conflitto tra loro, ma è è il "dispotismo del profitto" che schiaccia gli uni e gli altri agli interessi di pochissimi.
Opere come i tunnel sono ad alta concentrazione di capitale, ma richiedono poca mano d'opera; lo abbiamo visto leggendo il progetto stesso: si prevedono 400 lavoratori nei cantieri nella fase di allestimento della stazione, la metà negli altri periodi.
Se le risorse economiche che si vorrebbero buttare nello scavare nel ventre di Firenze fossero destinate alla sicurezza ed alla manutenzione affinché stragi come quella di Viareggio non abbiano più a verificarsi, se fossero finalizzate ad un potenziamento complessivo della rete e del servizio pubblico generale, si avrebbe un ritorno altissimo in termini di miglioramento della mobilità, benefici urbanistici, maggior occupazione anche di lungo periodo, non solo nei cantieri.
Un sindacato come la CGIL queste cose le dovrebbe sapere e comportarsi di conseguenza; altrimenti si dà forza alle voci maligne che vedono tanta indulgenza verso questo progetto perché il general contractor sono le cooperative.
Un ultimo favore chiediamo: non continuate a raccontarci le favole che con la liberazione dei binari di superficie si potenzierà il servizio regionale, guardate sulla linea Firenze Bologna liberata dai treni TAV: c'è il deserto. Non continuate a spacciarci la capacità di una linea con la sua effettiva utilizzazione; dov'è che si troveranno risorse per altri 220 treni regionali se con i tagli del Governo viene ridotta l'offerta attuale di Trasporto Pubblico Locale e se verranno spesi miliardi di euro in un'opera inutile?
Le/i cittadine/i del Comitato continueranno ad opporsi sempre a queste inutili "grandi opere" consci che è una battaglia sostanziale per la libertà, la democrazia, il lavoro, non dettata solo dalla paura delle crepe sui muri; cittadine e cittadini contro i tunnel sperano di trovare presto al loro fianco anche il sindacato.
Firenze, 28 febbraio 2011
Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze
notavfirenze@gmail.com
http://notavfirenze.blogspot.com/
338 3092948 – 335 1246551
Per mandare un messaggio a questo gruppo, invia una email a
rete-dei-comitati@googlegroups.com o rispondi a questa email per attivare una discussione.
Per farsi cancellare dal gruppo scrivere a toscanacomitati@libero.it
AMBIENTEFUTURO NEWS: IL 50° TOUR ITALIANO DI PAUL CONNETT
AMBIENTEFUTURO NEWS, 1 MARZO 2011: IL 50° TOUR ITALIANO DI PAUL CONNETT
IN APRILE/MAGGIO, UN'OCCASIONE PER PROMUOVERE IN TUTTA ITALIA
FESTA PER PAUL E RIFIUTI ZERO
Dal 27 aprile al 7 maggio si svolgeranno varie iniziative in tutta Italia per CELEBRARE il cinquantesimo tour di Paul Connett in Italia. Gli appuntamenti saranno un'occasione formidabile PER RACCONTARE UNA STORIA VINCENTE CHE DURA ORMAI DA 15 ANNI che ha portato a diffondere il "verbo" di rifiuti zero in ogni angolo d'Italia. Per l'occasione saranno organizzati due appuntamenti di valenza nazionale A CAPANNORI dove verrà organizzata UNA FESTA RIFIUTI ZERO PROPRIO IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO e a TRAPANI dove il professore sarà il 7 maggio all'interno di una serie di iniziative a favore della sostenibilità ambientale. Connett, inoltre sarà a MONSANO (AN) il 29-30 aprile per partecipare anche all'Osservatorio rifiuti zero istituito dal Comune il cui sindaco è GIANLUCA FIORETTI anche presidente dell'Asssociazione del Comuni Virtuosi. Il professore poi sarà A PORTICI e nell'area napoletana ed in Sicilia dove tra Catania e Palermo avrà un intenso calendario di incontri tra i quali spiccano quelli organizzati dai Comuni di MARINEO e di COLLESANO, i primi ad aver assunto ufficialmente la strategia rifiuti zero in Sicilia. Connett sarà proprio li' in provincia di Palermo il 6 maggio. Il giorno precedente sarà a CATANIA.
DOPO L'INCONTRO CON AIIPA E LAVAZZA GLI IMPEGNI EUROPEI DEL CENTRO DI RICERCA RIFIUTI ZERO DEL COMUNE DI CAPANNORI
Dopo l'incontro del 23 febbraio svoltosi presso l'Innovation Center della Lavazza a Torino in cui una nutrita delegazione di AIIPA (gli industriali del settore alimentare) si è incontrata con una delegazione congiunta del Comune di Capannori e del Centro Ricerca rifiuti Zero (Assessore Alessio Ciacci, Rossano Ercolini, Luca Roggi, Marina Vidakovic, Pietro Angelini, Roberto Cavallo) con la presenza di Gianluca Fioretti presidente dell'associazione dei Comuni Virtuosi si preparano altri importanti appuntamenti da parte del Centro di Ricerca rifiuti zero. Ancora sull'incontro di Torino, per sintetizzare il quale sarà l'Ufficio stampa del Comune di Capannori a diramare un comunicato sulle prospettive concordate, occorre richiamare l'ASSOLUTA NOVITA' DEL TAVOLO che, forse per la prima volta in Italia, ha visto un confronto tra rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, di associazioni di "semplici" cittadini e delle imprese dibattere il NODO DELLA RESPONSABILITA' ESTESA DEI PRODUTTORI cosi' cruciale nell'applicazione della strategia rifiuti zero a partire dalla questione delle "capsule per il caffè" sollevata appunto dal Centro Ricerca Rifiuti Zero con uno specifico "caso studio" (vedi www.ambientefuturo.org o www.rifiutizerocapannori.it)
INTANTO Delegazioni del Centro Ricerca sono state invitate a partecipare a due incontri di valenza europea: uno previsto per il 4 marzo a BARCELLONA dove Comuni, associazioni ed Università si confronteranno sulle prospettive di rifiuti zero in CATALOGNA dove oltre 60 comuni superano ormai il 60% di RD e dove Rossano Ercolini è stato invitato a presentare proprio il "caso Capannori" a partire dall'esperienza del Centro Ricerca Rifiuti Zero; l'altro previsto il 14 marzo a BRUXELLES promosso da GAIA EUROPA e dall'EEB (European Environment Bureau) dove la delegazione italiana costituita da Patrizia Lo Sciuto, Riccardo Pensa e Rossano Ercolini è stata invitata a presentare il "caso italiano" con gli attuali 22 COMUNI CHE HANNO ORMAI ADERITO ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO rappresentando circa 400.000 abitanti. Vedi mappa ed elenco su www.ambientefuturo.org
PIENA RIUSCITA DELLO WORKSHOP SU RIFIUTI ZERO DEL 19 FEBBRAIO ALL'INTERNO DEL "VILLAGGIO SOLIDALE" SVOLTOSI A LUCCA
Il VALORE SOLIDALE di Rifiuti Zero per volontà di ANPAS NAZIONALE e della FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE è "sbarcato" presso l'iniziativa del Centro Nazionale per il Volontariato. Il risultato scaturito è stato lo sforzo congiunto di promuovere una "stagione" di FORMAZIONE PER DIVULGARE IL 10 PASSI VERSO RIFIUTI ZERO.
Questo evento a cui hanno partecipato molti tra i massimi esponenti dei movimenti di volontariato (da ANPAS alle Misericordie) dimostra ormai che l'impegno a favore della messa in atto della strategia internazionale rifiuti zero (in alternativa a discariche ed inceneritori) non coinvolge soltanto una "ristretta nicchia" ma ATTORI ASSOCIATIVI molto rappresentativi della intera società civile. E' forse il caso di dire che per la prima volta in Italia a partire dal basso e dai territori si arriva ad un coinvolgimento cosi' diffuso ed ad una PRODUZIONE DI SAPERI cosi "popolare"e democratica. Non a caso
IN DIRITTURA DI ARRIVO LE PRIME VERTENZE PILOTA CONTRO I CIP 6
Ormai è iniziato il CONTO ALLA ROVESCIA per chiamare GSE (ENEL e gestori vari del settore elettrico) a render conto delle truffa miliardaria che ha portato nelle tasche di petrolieri e lobbisti dell'incenerimento un fiume di denaro. Il Collegio Legale di DIRITTO AL FUTURO www.dirittoalfuturo.it sta preparando l'atto giudiziale visto che la fase "stragiudiziale" (come prevedibile) non ha dato frutti. Appena possibile terremo informate le migliaia di cittadini che pur nel silenzio "tombale" della stampa (anche di "sinistra" ed "ecologista") hanno aderito alla sfida lanciata ai colossi dell'energia pretendendo il rimborso del "maltolto".
Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri
FIRENZE - FERRALE - APPROVAZIONE BULGARA
Questo atto era già stato votato nel novembre 2008 dal Consiglio Comunale guidato dal Sindaco Domenici, assessore all' Urbanistica Gianni Biagi, capogruppo PD in Consiglio Alberto Formigli, progetto del PUC redatto dallo Studio Quadra.
Quella deliberazione era stata approvata nonostante che cinque mesi prima la Procura nell'ambito dell'indagine "mani sulla città"avesse preso tutte le pratiche presenti negli uffici di edilizia e urbanistica del Comune di Firenze.
Oggi, di fronte alle denunce di alcune irregolarità o questioni comunali, gli stessi uffici comunali che a suo tempo, nonostante il sequestro delle pratiche, avevano confermato la regolarità del procedimento, dicono che non sono state in grado di chiarire quelle questioni a causa del lungo sequestro dei documenti da parte della Procura.
La cosa non "quadra" affatto!
D'altra parte, alle nostre ripetute domande sul perché un atto già approvato in via definitiva e relativo alle opere di urbanizzazione come la viabilità non fosse stato attuato, non è mai stato risposto.
In un'area agricola di pregio e sensibile a causa del rischio idrogeologico, si è costruito un complesso industriale di 30.000 mq autorizzato a stoccare e smaltire oltre settecento tonnellate di materiali ferrosi e non, pericolosi e non.
In questo progetto le opere di nuova viabilità e di compensazione idrica e di mitigazione ambientale, demandate ad un Piano Urbanistico Comunale (PUC) e relativa convenzione, erano opere senza le quali il nuovo complesso non sarebbe mai potuto essere costruito.
Il nuovo insediamento industriale è già stato realizzato e nessuna delle opere del PUC è stata iniziata. Il Consiglio Comunale, rimangiandosi impegni presi dalla stessa maggioranza, ha dato il via libera all'inizio dell'attività di rottamazione senza che nessuna delle opere obbligatorie previste fosse stata iniziata e confidando in un cronoprogramma che prevede, contrariamente a quanto annunciato dai responsabili comunali, dal presidente del Quartiere e dal presidente della Commissione ambiente, un tempo di realizzazione di oltre tre anni.
In questi tre anni in via Bosio fra via Castelnuovo e via Minervini si transiterà con due sensi alternati regolati da semafori nel primo tratto provenendo da Via di Castelnuo, e con un senso alternato a "vista" nel lungo tratto da via Gamberini a via Minervini!
In Consiglio comunale i consiglieri dell'opposizione Tommaso Grassi, per primo, e Valdo Spini del gruppo "Spini per Firenze, i consiglieri Francesco Torselli e Emanuele Roselli del PDL e la consigliera Ornella de Zordo di "Perunaltracittà", si sono battuti in nome degli interessi dei cittadini e degli interessi collettivi: inutilmente. Infatti la maggioranza ha sempre respinto in modo "bulgaro" i quasi venti emendamenti presentati prima del voto finale.
Un'ultima considerazione: questa importante questione edilizia, ambientale e urbanistica è stata trattata in consiglio comunale in assenza del sindaco Matteo Renzi, e dell'assessore all'Urbanistica, Matteo Renzi (sempre lui). Citiamo solo per la cronaca l'intervento del consigliere Dormentoni (avrà ragione Manzoni quando ricordava che nomina sunt consequentia rerum?); i relatori di maggioranza sulla questione sono stati Titta Meucci e Eros Cruccolini. E' forse lecita una domanda: "facce nuove" o continuità perfetta con la stagione precedente?
In questi anni ci siamo sempre battuti in difesa dell'identità agricola e ambientale dell'Oltregreve pensando che, dopo i gravi danni fatti negli anni della precedente Giunta e del "sistema" allora in atto, l'urbanistica, la tutela del territorio e dell'ambiente dovessero tornare appannaggio della politica.
Lo spettacolo a cui abbiamo assistito nel Consiglio comunale di ieri pomeriggio, ha ammazzato questa residua speranza. Da domattina, grazie anche all'opera di proposta e denuncia portate avanti dalle opposizioni in Consiglio, ritorneremo a confidare in un'azione riparatrice da parte della Procura della Repubblica alla quale come cittadini e nell'interesse dei nostri diritti oggi calpestati dovremo ricorrere per chiedere che le tante cose che in questo affaire non QUADRAno siano finalmente chiarite.
(In allegato gli emendamenti presentati dal Consigliere Tommaso Grassi)