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venerdì 31 luglio 2015

I KAMIKAZE DELLO SVILUPPO ARRETRATO DI FIRENZE

di Paolo Baldeschi

Sventrare con un immenso tubo il sottosuolo di Firenze. Costruire un aeroporto che funzionerà da diga e comporterà il rifacimento, con soldi pubblici, del sistema idraulico della piana limitrofa alla città. Piazzare accanto all'aeroporto un inceneritore i cui effetti inquinanti si sommeranno a quelli dello scalo aereo. Sono le tre operazioni fortemente volute dai nostri governanti, a partire da Matteo Renzi, per scendere ai vari Nardella (sindaco di Firenze), Carrai (presidente di Toscana Aeroporti Spa), Naldi (presidente di Corporacion America Italia), Rossi (Presidente della Regione Toscana). Mescolo amministratori pubblici e privati perché non vi è alcuna differenza negli interessi e nei comportamenti. O meglio: gli interessi pubblici sono subordinati a quelli privati, mentre quelli politici riguardano soprattutto le carriere dei diversi protagonisti.
Il sottoattraversamento di Firenze per l'alta velocità è bloccato da più di due anni, perché non è riuscito il tentativo di declassare il materiale di scavo da rifiuto speciale a terre e rocce riutilizzabili senza trattamenti, nonostante le pressioni esercitate dai politici Pd e per l'eroica resistenza di un dirigente regionale; ne sa qualcosa l'ineffabile Lorenzetti, Presidente della Regione Umbria e successivamente di Italferr per ignoti motivi di competenza; rinviata a giudizio dalla Procura di Firenze per avere messo a disposizione "le proprie conoscenze personali, i propri contatti politici e una vasta rete di contatti nell’interesse e a vantaggio della controparte da cui poi pretendeva favori per il marito nell’ambito della ricostruzione dell’Emilia"; e, insieme alla Lorenzetti, altre 32 persone tra tecnici e politici. Un autentico verminaio che evidentemente ha lasciato indifferenti gli amministratori toscani.
Quanto al progetto del nuovo aeroporto di Firenze, ora sottoposto a VIA, è un concentrato di illegalità, già ampiamente segnalate e tali da portare l'Università di Firenze a concludere nelle proprie osservazioni "Si ritiene che, già sin d’ora, nella procedura di valutazione dell’impatto ambientale relativa al progetto siano rilevabili evidenti profili di illegittimità tali da giustificare un parere negativo da parte dell’Autorità competente". Ma si va avanti lo stesso. Anzi, in un articolo apparso il 28 luglio sull'edizione locale della Repubblica, viene annunciata l'intenzione di Matteo Renzi (che ha perso la pazienza, sic!) di stravolgere con un proprio decreto le procedure di garanzia dei cittadini per accogliere nel nuovo aeroporto i capi di stato in occasione del G7 del 2017. Peccato che nessuno abbia designato Firenze come sede dell'avvenimento e che l'idea che l'aeroporto possa essere pronto tra due anni è una pura follia, cui evidentemente l'articolista presta fede. E poiché qualcuno deve pur avere avvisato il nostro Presidente del Consiglio che i tempi saranno dell'ordine, se tutto va bene, dei cinque - sette anni, l'eventuale G7 è solo un pretesto per invocare quelle circostanze eccezionali che giustificherebbero l'ennesimo strappo alle regole. Mentre l'Università, sempre secondo l'articolista, dovrebbe accontentarsi di qualche duna che proteggerebbe il Polo scientifico dai rumori del limitrofo aeroporto (operazione proibita per motivi di sicurezza, ma favola buona per gli ingenui). Quanto all'iter di approvazione dell'inceneritore, che dovrebbe concludersi con un ultima Conferenza di Servizi ad agosto, il Sindaco Nardella ha ricevuto i comitati della piana fiorentina che si oppongono con validissime ragioni all'ennesima opera inutile e dannosa (ma non per i costruttori e per Quadrifoglio), ribadendo la ferma volontà di andare avanti, magari con qualche albero e qualche rilevatore di inquinamento in più.
Vi è un filo che unisce ideologicamente e praticamente le tre opere: la loro dannosità non solo per gli impatti diretti e indiretti, ma perché insieme concorrono ad aumentare in modo drammatico il livello di artificialità del sistema territoriale fiorentino, in particolare di quello idrogeologico. E qui si può misurare tutta l'arretratezza dello sviluppo ciecamente perseguito dai nostri governanti. Mentre le città del nord Europa si stanno attrezzando per contrastare i fenomeni indotti dal cambiamento climatico, rinaturalizzando il proprio territorio, fuori e dentro le città, trasformando gli spazi asfaltati e cementificati in parchi e vasche di raccolta, noi pigiamo il pedale sui tubi, le condutture forzate, le soluzioni ingegneristiche che, ammesso che funzionino, implicheranno enormi costi di gestione, rendendo fragile il sistema e comunque altamente vulnerabile a eventi calamitosi sempre più probabili.
Avanti a tutta come kamikaze! Salvo che non saranno i nostri governanti a suicidarsi, ma "suicideranno" le popolazioni da loro amministrate. E quando si scoprirà che il tunnel sotto Firenze non è fattibile se non a costi triplicati e facendo gli scongiuri; che il completo rifacimento del reticolo idraulico della piana a contatto con Firenze è un'avventura rischiosa ed enormemente costosa (per i contribuenti, come è ovvio); che gli effetti inquinati dell'inceneritore insieme a quelli dell'aeroporto, dell'autostrada (con corsia aggiuntiva) e delle tante altre fonti di inquinamento già presenti, formeranno un cocktail micidiale. Quando i nodi verranno al pettine, nessuno sarà responsabile: non Adf, solo proponente; non ENAC, solo consulente; non la Commissione VIA nazionale che è solo un organo tecnico; non la Regione Toscana che ha solo espresso un parere. Colpevoli saranno i cittadini ammalati o alluvionati, perché nessuno li ha obbligati ad abitare nella piana e quindi che se ne stiano buoni e zitti.

mercoledì 29 luglio 2015

COMUNICATO STAMPA << CONTRO CHI CI AVVELENA CON NOCIVITA' E ARROGANZA: L'AUTODIFESA E' UN DIRITTO! >>

DISSENTIAMO dalle affermazioni del Sindaco Nardella e ricordiamo a tutti che non sono MAI esistiti “Comitati sguaiati”.
Da oltre quindici anni comitati cittadini combattono l’Incenerimento dei rifiuti, lavorando sui territori con tutte le modalità di condivisione delle informazioni e mobilitazione della cittadinanza e con tutti i mezzi partecipativi previsti dalle amministrazioni, avvalendosi anche delle vie legali quando necessario (l’udienza del Ricorso al TAR sarà il prossimo 8 Ottobre 2015).
I Comitati si sono guadagnati credibilità e fiducia, e non si sono mai fatti ingannare da politicanti pronti a nascondersi dietro i tecnici di quelle stesse società che incassano i profitti dagli Inceneritori.
Pertanto non cadremo nel gioco della divisione tra buoni e cattivi, tentato dal sindaco Nardella con una strategia vecchia quanto l'incenerimento: dialogare con "i buoni" per chiuderli in un fantomatico "comitato di controllo", mentre si costruisce l'inceneritore ed intanto screditare agli occhi di tutti "gli sguaiati" che affermano ancora che "incenerire è = morire".
Non vediamo buoni e cattivi, ma ci sono abitanti e lavoratori che organizzano il proprio diritto all'autodifesa con forme diverse a seconda del momento e dell'arroganza dei decisori pubblici.

Ancora oggi ci troviamo a contrastare le decisioni di chi presenta un progetto vecchio di vent’anni, in un area già fortemente inquinata mettendo a rischio la salute e il futuro.
Se davvero si vuole un confronto sulle Alternative già praticate in ampi e vari contesti internazionali, se davvero VOGLIONO ascoltare le proposte dei cittadini per un futuro sostenibile, allora si SOSPENDA SUBITO la conferenza dei servizi del 06 Agosto e l’autorizzazione all’Inceneritore.
Non sono discutibili le false compensazioni, come un boschetto incastrato fra un autostrada, un mega aeroporto, un mega inceneritore, che dovrebbe "mitigare" diossina, mercurio, cadmio e tumori(??).
Queste sono favole a cui non crede più nessuno, smentite dai dati scientifici e rappresentano una inaccettabile offesa all’intelligenza.
Se amministrazioni, Quadrifoglio ed Hera, andranno avanti con queste opere costose e nocive, sapremo esercitare il nostro diritto ad autodifendere il territorio, la salute, il lavoro da chi ruba e avvelena il futuro di Firenze e la sua Piana.

La mobilitazione continua:

-> GIOVEDì 30 LUGLIO

a Sesto Fiorentino in p.zza Vittorio veneto - ore 21,15 - assemblea pubblica;

-> GIOVEDì 06 AGOSTO

a Firenze in via Mercadante 42 - ore 8.30 - presidio contro la Conferenza dei Servizi che potrebbe dare il via definitivo!

 

ev

 

NO AEROPORTO - NO INCENERITORI
FERMARLI È POSSIBILE - FERMARLI TOCCA A TE!
Assemblea per la Piana contro le Nocività - (AxPCN)

 

FONTE: http://pianacontronocivita.noblogs.org/2015/07/29/contro-chi-ci-avvelena-con-nocivita-e-arroganza-lautodifesa-e-un-diritto/

*********************

ALCUNI VIDEO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 24 LUGLIO 2015

 

Parziale Rossano Ercolini: playlist  https://youtu.be/VVd5cyqAJfo?list=PL_CbbKQ-VSiadmbiuO5prwMzMV0SOAwWa (2 video)

Sbandati - Cispel: https://youtu.be/PV6bITjvOmo prima parte 

Serena/Mamme No Inceneritore: playlist  https://youtu.be/VK8ij1U322Q?list=PL_CbbKQ-VSiZ8f9zLzLJLg_WpkeLaUgQh (3 video)

[audio e video sfasati]

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INCENERITORE DI PARMA: stoppata la richiesta di Iren di ampliamento, ora spetta alla Regione mettere nero su biancollate

Fritelli: “Nessun inciucio con Pizzarotti. Ma, piaccia o non piaccia, con lui bisogna dialogare”

Intervista al Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli.   - Pubblicato il 29 luglio 2015

 

Le recenti nomine degli amministratori di Tep e Smtp sono state oggetto di polemiche da parte di taluni. Si è parlato di “inciucio” tra Provincia e Comune di Parma…

E’ prassi che quando si vuole sostenere che una cosa è negativa si usi la parola “inciucio”. In realtà, nei casi citati, si è trattato semplicemente di un accordo tra due soci (Provincia di Parma e Comune di Parma) che detengono ciascuno il 50% delle quote della società. Senza l’intesa tra Provincia e Comune mai nella storia si è raggiunta la quadra nè in Tep nè in Smtp. L’accordo sta scritto nella natura della società e dei patti parasociali.

 

Che soluzione avete trovato?

Alla Provincia è spettata la nomina del presidente di Tep e al Comune quella del vicepresidente. Concordemente abbiamo poi ridotto il consiglio di amministrazione da cinque a tre membri. In Smtp abbiamo deciso di confermare Pierdomenico Belli (che ha già fatto due mandati da presidente) considerata la gara imminente e soprattutto la prossima unificazione con l’agenzia di Piacenza. In questo contesto procedere in continuità era la soluzione più equilibrata.

In più sono convinto che in questa fase storica, anche in conseguenza dei vincoli normativi connessi alle incompatibilità, fosse giusto scegliere dei profili tecnici che conoscessero la materia. Abbiamo rispettato lo spirito dei tempi. Le nomine partitiche o para-partitiche, oltre che incompatibili, non sarebbero state giustificate.

Con queste parole credo di rispondere alle critiche di “Prima Repubblica”, “inciuci”, “spartizioni” che ci sono state rivolte… l’inciucio e le spartizioni sarebbero avvenute nel caso di nomine col Manuale Cencelli sulla base dell’appartenenza ad un partito o ad una sua corrente, senza tenere conto delle esigenze dell’azienda. Tengo infine a dire che questa discussione sui rinnovi in Tep e Smtp è iniziata in modo trasparente ad aprile e di proposte tecniche vere non me ne sono arrivate molte.

 

Con Pizzarotti che rapporti hai?

Abbiamo costruito un rapporto di correttezza istituzionale tra chi deve collaborare su alcuni temi. Ad esempio sulla politica ambientale dove abbiamo mediato una posizione comune sui rifiuti in Assemblea dei Sindaci. Oggi la Provincia è nei fatti un’unione di Comuni e, piaccia o non piaccia, il Comune di Parma ne è parte importantissima. E quindi col Comune capoluogo bisogna dialogare.

 

L’altro tema importante che hai sulla scrivania è quello dell’ampliamento dell’inceneritore di Ugozzolo. Puoi dire parole definitive a riguardo?

Sì.. Abbiamo fatto diversi passaggi dentro il Pd, Consiglio comunale di Parma, Consiglio provinciale e Assemblea dei Sindaci. La linea è quella di bloccare la richiesta di Iren di ampliamento dell’inceneritore. Il tutto finalizzato al superamento dell’attuale piano provinciale dei rifiuti per aderire a quello nuovo regionale che sarà approvato in autunno.

Il tema del forno è delicato e sentito a Parma, e di ciò bisogna tenere conto. Se le promesse sono quelle dichiarate dalla Regione, una soluzione di area vasta si troverà.

 

La soluzione sarà il no al potenziamento dell’impianto e il sì ai rifiuti da Reggio Emilia?

Sì. Abbiamo stoppato la richiesta di Iren di portare l’impianto da 130.000 a 190.000 tonnellate (come del resto aveva già fatto la Regione in un incontro con i gestori Iren e Hera).

 

E poi modificherete all’autorizzazione dell’inceneritore, consentendo di bruciare i rifiuti prodotti da fuori provincia…

Sì, ma l’autorizzazione la darà la Regione che nella nuova legge di riordino assumerà quella competenza. La funzione Ambiente della Provincia, infatti, verrà assorbita dalla Regione e quindi sarà la Regione a doversi esprimere. Credo saprà trovare nella soluzione di area vasta quella migliore. In merito alle tariffe, il nostro obiettivo è quello di diminuire in qualche anno l’attuale costo di smaltimento di 154 euro a tonnellata e andare incontro alle esigenze dei cittadini.

 

Oltre ad essere Presidente della Provincia sei anche sindaco di Salsomaggiore. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia della vendita del Centro Termale Baistrocchi. Che giudizio esprimi?

E’ stato un percorso lungo, non scontato, che alla fine ha portato ad un buon risultato. Nell’ultimo bando è stata depositata l’offerta di tre imprenditori solidi e seri che si sono uniti e hanno intenzione di presentare un progetto di investimento. Il Baistrocchi è un’attività che funziona ma che necessita di investimenti, di promozione, di essere riqualificata. Con la fine dell’estate la nuova compagine avrà la possibilità di partire.

Anche sulle Terme Berzieri è avviato un percorso di affittanza e poi di privatizzazione.

Stiamo, pertanto, cominciando a variare la compagine di Salsomaggiore che fino ad ora è stata completamente pubblica, ma che tale non può più potuto essere perchè economicamente insostenibile.


Andrea Marsiletti

 


FONTE ARTICOLO:  http://www.parmadaily.it/229678/fritelli-nessun-inciucio-con-pizzarotti-ma-piaccia-o-non-piaccia-con-lui-bisogna-dialogare/

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AEROPORTO: I SINDACI DELLA PIANA «Sono state accolte le nostre osservazioni»

Si è riunito ieri a Prato il tavolo politico di garanzia per l'impatto del nuovo aeroporto di Peretola dopo le osservazioni del ministero dell'Ambiente al progetto

martedì 28 luglio 2015 ore 14:29
 
"Sia le osservazioni presentate dai singoli Comuni, sia quelle elaborate dal tavolo tecnico del comitato di garanzia per l'impatto ambientale del nuovo aeroporto di Firenze, sono state accolte dal Ministero dell'Ambiente che le ha fatte proprie -affermano i i sindaci della Piana, riuniti ieri a Prato l'incontro del tavolo politico di garanzia per l'impatto del nuovo scalo di Firenze- Leggendo il documento elaborato dal ministero emerge chiaramente come le preoccupazioni espresse dai sindaci fossero più che fondate: non siamo contrari a prescindere allo sviluppo infrastrutturale della regione, ma sicuramente Toscana Aeroporti ha sottovalutato l'impatto di un'opera di questa portata. E' significativo come le problematicità emerse siano le stesse da qualunque osservatorio siano state espresse. Le osservazioni del ministero non solo ci danno ragione nel merito, ma confermano come la strada scelta dai Comuni sia stata la più efficace per portare all'attenzione del Governo le istanze dei cittadini: lavorare in sinergia tra amministrazioni diverse ha permesso infatti a tutti di sottolineare le criticità evidenziate, anche a quei Comuni che di diritto non avrebbero potuto presentare le proprie osservazioni. Siamo soddisfatti quindi dei risultati che sta ottenendo il tavolo, nato lo scorso 23 marzo allo scopo di controllare ogni passaggio del progetto per la costruzione del nuovo scalo di Peretola. Questo è il lavoro fatto fino a oggi, ma non ci fermiamo: coinvolgeremo immediatamente il commissario di Sesto Fiorentino perché segua questa delicata partita per il bene di tutti i cittadini sestesi".

Assemblea pubblica giovedì 30 luglio 2015 a Sesto Fiorentino (in piazza Vittorio Veneto alle ore 21,15) per costruire un movimento di AUTODIFESA.

Redazione Nove da Firenze

FONTE ARTICOLO: http://www.nove.firenze.it/aeroporto-i-sindaci-della-piana-il-ministero-ha-accolto-le-nostre-osservazioni.htm
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MAMME NO INCENERITORE / COMUNICATO STAMPA DOPO INCONTRO IN CONSIGLIO

"Si è svolto ieri (ndr. il 24 Luglio 2015) nel Salone de' Dugento il primo confronto sull'inceneritore e le possibili alternative all'incenerimento richiesto dalle Mamme No Inceneritore al sindaco Nardella. Erano presenti tecnici individuati dall'amministrazione comunale e dal movimento Mamme No Inceneritore. Se abbiamo apprezzato la volontà di confronto del Sindaco facciamo notare che la presenza di tecnici quali Moretti e Barilli era in palese conflitto di interessi, essendo amministratori di QtHermo. E' stata persa anche l'occasione di ascoltare le domande del pubblico al termine del confronto e di far partecipare alla discussione i cittadini presenti. Crediamo comunque che solo una sospensione della prossima Conferenza dei Servizi possa permettere di avere il tempo necessario per un confronto serio ed approfondito. Non è possibile credere di aver esaminato il tema delle alternative in un solo incontro di 2 ore e di liquidare il movimento delle Mamme con la soluzione di renderlo partecipe ad eventuali monitoraggi post opera. Come abbiamo potuto ascoltare durante il dibattito, le alternative non solo permetterebbero migliori garanzie per la salute ma anche migliori risvolti economici per le tasche dei cittadini. Ci sembra che il costo di 170 Euro a tonnellata che QThermo (Moretti) ha dichiarato siano inammissibili, soprattutto se confrontate con costi più bassi di realtà che adottano la raccolta differenziata porta a porta (103 €/t della provincia di Treviso). Auspichiamo ancora l'apertura a settembre di un tavolo tecnico partecipato che realizzi un vero confronto,  ossia non un confronto nella cornice di una scelta blindata e precostituita ma un confronto che consideri e valuti anche progetti di gestione dei rifiuti alternativi all'inceneritore. Molti interventi tra cui quello di Ranieri Guerra (Direttore del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute) hanno sottolineato l'importanza di attivare un processo partecipativo con la popolazione. Ranieri Guerra ha citato a questo proposito la Convenzione di Aarhus, che prevede la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali, prima che le scelte vengano compiute. Nella decisione di costruire l'inceneritore invece le alternative non sono mai state considerate. La sospensione della conferenza dei servizi permetterebbe anche l'acquisizione di una nuova valutazione di impatto sanitario, che le mamme-no-inceneritore ritengono necessaria. La VIS su cui si basa attualmente il procedimento è datata 2005, e si basa su dati ancora più vecchi. Inoltre il progetto dell'inceneritore nel frattempo è stato modificato, aumentandone sensibilmente la quantità di rifiuti che deve bruciare a regime e variandone quindi il profilo emissivo. La VIS agli atti inoltre, oltre ad essere anacronistica rispetto alla attuale situazione della piana, non considera affatto la presenza del nuovo aeroporto. Se apprezziamo l'intenzione espressa dal Sindaco di ridurre le emissioni dovute al traffico, a maggior ragione pensiamo che queste emissioni non debbano essere sostituite con quelle prodotte da un inceneritore. L'inceneritore è una scelta ormai vecchia e superata; vogliamo che Firenze diventi un modello di una politica lungimirante e coraggiosa che guardi al futuro, ignorando le pressioni dei gruppi che traggono vantaggio economico da scelte nefaste per l'economia, la salute e la bellezza del territorio".  

Mamme No Inceneritore

Le "Mamme No Inceneritore" incontrano il sindaco Nardella.

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COMUNICATO STAMPA FORUM TOSCANO DEI MOVIMENTI ER L'ACQUA

 


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mercoledì 22 luglio 2015

LETTERA A RAFFAELE CANTONE


CITTADINI AREA FIORENTINA

             COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

                   PUBBLICATO SU: http://cittadiniareafiorentina.wordpress.com/




LETTERA A RAFFAELE CANTONE





Il 2 luglio Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, ha presentato alla Camera dei deputati la Relazione annuale per il 2014. Importanti passaggi di quel documento sono dedicati anche al caso dell'Alta velocità fiorentina, sul quale l'ANAC ha da tempo aperto un'istruttoria.

La nostra lettera vuole dare un ulteriore contributo alla ricostruzione di quella vicenda concentrandosi su alcuni vizi d'origine di un progetto del quale da più parti si chiede la cancellazione.
Alla lettera è allegato anche l' articolo di cui abbiamo riferito sul blog lo scorso 2 maggio.

A Raffaele Cantone Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione

Oggetto: Alta Velocità a Firenze

L'associazione Cittadini area fiorentina in relazione alla vicenda dell'alta velocità a Firenze sottopone alla sua attenzione alcuni passaggi dubbi che hanno trasformato questa grande opera inconclusa in un'opera dannosa per gli utenti qualora, malgrado tutto, fosse ultimata col progetto in corso di realizzazione.

Con riferimento ai passi della Relazione annuale 2014 dell' ANAC riguardante l' alta velocità di Firenze, osserviamo quanto segue.

  • Ci risulta che il parere favorevole della Commissione VIA fosse riferito ad una parte delle opere e, per quanto riguarda la stazione sotterranea, al cosiddetto "progetto Zevi" poi abbandonato in favore del progetto di Foster, del tutto diverso e collocato a maggiore distanza dalla stazione di S. M. Novella.
  • In questo modo si sono contraddette la programmazione e tutti gli atti pianificatori dei precedenti venti anni riguardanti il Nodo di Firenze, nei quali si era sempre stabilito che la Stazione di S. M. Novella sarebbe rimasta la stazione centrale di Firenze e che la nuova linea avrebbe garantito il mantenimento di tale centralità.
  • Ciò è tanto più grave considerando che la stazione Zevi (Firenze Belfiore) – sia nella versione del '99 che in quella del 2000 – era intesa quale semplice estensione della stazione centrale, collegata ad essa tramite "people mover" interrato, mentre nel progetto definitivo della stazione Foster – approvata nel 2003 – tale collegamento scompare. In tal modo si è abbandonata la tanto perseguita centralità di S. M. Novella, lasciando arrivi e partenze dei passeggeri AV ad oltre 1500 metri dalla stazione centrale.
  • Nel 2011, nell'ambito dell'Accordo quadro tra Ferrovie ed Enti locali, scompare anche la fermata metropolitana Circondaria, in corrispondenza della stazione AV, approvata nella Conferenza dei servizi del marzo '99. In quell'Accordo essa è sostituita da un semplice "collegamento ferroviario tra la stazione di S. M. Novella e la nuova stazione AV". Il collegamento con i treni regionali e locali ed anche col nodo del trasporto urbano sarebbe realizzato nella stazione centrale mediante un servizio navetta con convogli ordinari su binario unico a ciò dedicato a senso unico alternato o dalla Linea 2 della tranvia urbana, in entrambi i casi meno efficace e di non agevole accesso da parte degli utenti.
  • In tal modo si prepara uno scenario del Nodo che, anche indipendentemente dai procedimenti giudiziari in corso e dai rischi ambientali (ed erariali) che da più parti si paventano, costituirebbe un risultato affatto diverso e controproducente rispetto agli obbiettivi di utilità sociale perseguiti fin dai primi atti pianificatori – quindi condivisi dalla cittadinanza – ormai venti anni fa e mai sottoposto a procedura di VIA.

Per i motivi sopra espressi e anche in riferimento ai sospetti espressi nella Relazione dell'ANAC sul subentro di Condotte S.p.A, crediamo che ci siano le condizioni per una cautelativa sospensione dei lavori attualmente ancora in corso nella Stazione sotterranea. Ciò anche considerando la indissolubile unitarietà dell'opera (Stazione sotterranea e Sottoattraversamento).

In allegato:

Articolo pubblicato recentemente sulla cronaca cittadina di Repubblica a firma degli arch. Paolo Celebre e Francesco Re, in cui si evidenziano i danni che questo scenario provocherebbe agli utenti del trasporto ferroviario e più in generale alla mobilità della Toscana, suggerendo misure da realizzare urgentemente e possibili alternative a più lunga scadenza.                

Distinti saluti

Cittadini Area Fiorentina

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sabato 11 luglio 2015

"Sesto, non inquinare" di TOMASO MONTANARI

A Sesto Fiorentino, un comune di 50.000 abitanti alle porte di Firenze, sta andando in scena la crisi della post-democrazia italiana.
Nel maggio del 2014 è stata eletta sindaco Sara Biagiotti, già dimenticabile assessore al turismo del Comune di Firenze e componente del più stretto cerchio magico di Matteo Renzi. Ad un anno di distanza la maggioranza dei consiglieri comunali (compresi otto del suo partito, il Pd) ha presentato una mozione di sfiducia: salvo ripensamenti e abiure, il sindaco cadrà e si andrà al commissariamento e alle elezioni.
I giornali fiorentini hanno parlato di un Renzi furente, e in effetti il Pd toscano ha subito minacciato scomuniche ed espulsioni: «Anche perché la democrazia è fatta di regole e all’interno del nostro partito comportamenti come questi sono espressamente sanzionati». Si fa davvero fatica  a comprendere: la procedura seguita dai consiglieri è perfettamente regolare, e la legittimazione democratica di un sindaco non è certo maggiore di quella dei consiglieri eletti con lui nelle stesse urne. E usare le sanzioni di partito per coartare la libertà degli eletti dal popolo è un riflesso condizionato che appartiene al peggio del nostro passato. Un passato chr non passa: perché è sempre più evidente che si scrive Partito della Nazione ma si legge Nazione del Partito. E dunque il punto non è chi abbia ragione e chi abbia torto nel merito, cioè chi stia facendo davvero l'interesse di tutti: il punto è l'affermazione del principio di autorità e di quello di appartenenza.

giovedì 2 luglio 2015

ISDE E MEDICINA DEMOCRATICA SU INCENERITORE DI CASE PASSERINI - COMUNICATO STAMPA

Sull’impatto ambientale e sanitario degli inceneritori esiste una corposa letteratura scientifica prodotta in oltre 40 anni, ribadita dallo studio Moniter del 2007 e ripresa dalla Asl 10 Firenze, in relazione a microinquinanti indicati come più pericolosi tra quelli prodotti dalla combustione dei rifiuti, quali diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli pesanti (cadmio, arsenico, berillio, nickel) e polveri ultrafini. 

La popolazione che vive e/o lavora nei pressi degli inceneritori, anche se di ultima generazione, è esposta ad una maggior incidenza di tumori, ad alterazioni degli esiti riproduttivi umani (maggior incidenza di aborti spontanei, di nati pretermine e di basso peso),a contaminazione della catena alimentare. Dai camini vengono emesse sostanze cancerogene che sono comunque pericolose anche se a basse dosi, anche se entro i limiti di legge, anche per le future generazioni, perché epigenotossiche, cioè trasmissibili da una generazione all’altra. Gli inceneritori producono enormi quantità di scorie, ceneri e fanghi contenenti sostanze cancerogene. 

 

Questi rischi sono assolutamente ingiustificati in quanto esistono tecniche di gestione dei rifiuti alternative alla combustione, già ampiamente sperimentate e prive di effetti nocivi.

 

Per tutti questi motivi, nel rispetto della prevenzione primaria, del principio di precauzione, della salute delle attuali e delle future generazioni, chiediamo a codesta  Conferenza dei servizi di sospendere sine die, l'iter per la costruzione dell'inceneritore di Case Passerini, nel Comune di Sesto Fiorentino.

  

ISDE Medici per l’Ambiente, sezione di Firenze

e MEDICINA DEMOCRATICA


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Postato da Associazione "Vivere in Valdisieve" su Associazione "Vivere in Valdisieve" il 7/01/2015 04:01:00 PM




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Nuova VITTORIA delle Mamme No Inceneritore e i coordinamenti della Piana

Da loro profilo Facebook leggiamo che il Consiglio Comunale di Campi ha votato NO all’approvazione del piano della Conferenza  dei Servizi prevista per il 3 Luglio prossimo in cui dovrebbero dare le autorizzazioni per l'inceneritore di Case Passerini.

Questo il loro POST:

UVSFF! UVSFF! UVSFF! Oggi le Forze Ribelli Jedi della Piana festeggiano una seconda grande vittoria. Dopo la Galassia di Sesto Fiorentino, è caduta anche Campi Bisenzio.
Le Forze Ribelli della Piana sono riuscite a entrare in forze numerose nella sala del Consiglio dei Sith. Qui, dopo ore di discussione, i consiglieri hanno deciso di votare NO all’approvazione del piano della Conferenza Intergalattica dei Servizi prevista per il 3 Luglio del corrente anno Galattico. I consiglieri hanno anche deciso di valutare soluzioni alternative a quelle proposte dal Potere ImPDeriale Centrale.

Notizie dai vari fronti ci dicono che le Forze ImPDeriali del Male stanno battendo in ritirata ovunque. Sith sparsi e abbandonati parlano ancora di un progetto sicuro, ma la realtà è che due galassie su tre della Grande Galassia Metropolitana hanno detto NO alla costruzione della Nuova Morte Nera, il Termovalorizzatore.
Lanciamo un’appello a tutte le Mamme No Inceneritore e a tutte le Forze Ribelli Jedi della Piana: accorrete numerosi e armati di padelle, pentole e coperchi il prossimo 3 Luglio ore 9.00 in piazza Puccini a Firenze per un GRANDE CACEROLAZO CONTRO GLI INCENERITORI E PER LE ALTERNATIVE! Che la Forza sia con voi!

UVSFF! UVSFF! UVSFF!

Qui le altre foto: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1628729287374170.1073741843.1585937971653302&type=3
 

NB: UVSFF = UnViSiFaFare!

 

·         Pagina FB Mamme No Inceneritore https://www.facebook.com/mammenoinceneritorefirenze

·         Gruppo FB Mamme No Inceneritore https://www.facebook.com/groups/mammenoinceneritore/?ref=ts&fref=ts

·         Evento CACEROLAZO 3 Luglio ore 9.00 https://www.facebook.com/events/1622851207926952/


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Postato da Associazione "Vivere in Valdisieve" su Associazione "Vivere in Valdisieve" il 7/01/2015 03:32:00 PM




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