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martedì 30 aprile 2013

IL TERRITORIO E IL NUOVO GOVERNO




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE


REWIND

 IL TERRITORIO NEL NUOVO GOVERNO

LETTA-ALFANO


            

 

                                    La nomina di Maurizio Lupi al ministero delle Infrastrutture e trasporti non è una buona notizia.


Con questa nomina ci si prepara a riprendere le Grandi opere per i Grandi affari cementizi e immobiliari (Autostrade, Alta velocità, porti, investimenti sulle lunghe distanze e valorizzazioni finanziarie) imboccando la strada opposta a quella di cui il Paese ha bisogno: salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, risparmio e riqualificazione energetica, misure per la mobilità intelligente, rinascita delle aree urbane.

Ma la cosa peggiore è che il nome di Lupi si lega alla famigerata proposta di legge che porta il suo nome, “il più terrificante testo di controriforma urbanistica che si possa immaginare, approvato nel giugno 2005 alla Camera con il consenso di 32 deputati del centrosinistra , con l’accordo dell’INU e nel silenzio della stampa, salvo pregiate eccezioni”, come si legge nel recente libro di  Vezio De Lucia: “Nella città dolente”.

La riforma intendeva affossare la valida legge urbanistica del 1942, annullando le garanzie pubbliche (standard urbanistici in primo luogo), sostituendo gli “atti autoritativi” con quelli “negoziali”, dove sono gli interessi immobiliari a prevalere ed abrogando in tutto o in parte normative gloriose quali quelle sugli oneri di urbanizzazione, e sugli interventi di edilizia economica e popolare.

La riforma non fu approvata dal Senato per la caduta del secondo governo Berlusconi, tuttavia, ha già prodotto nefasti effetti nella gestione del territorio: standard che vengono sostituiti da versamenti in denaro per la spesa corrente, o catapultati chissà dove, magari realizzati in piena campagna dove non hanno alcuna utilità, perequazione selvaggia, trattative con i privati in cui si perde il senso dell’ interesse pubblico.

 

Risulta altresì difficoltoso immaginare come il dicastero di Lupi potrà conciliarsi con quello dei Beni culturali (Massimo Bray, PD), con quello dell’Ambiente (Andrea Orlando, PD) e con quello delle Politiche agricole (Nunzia De Girolamo, PDL).

 

In una integrazione alle Premesse della Piattaforma Toscana della ReTe (a nome di D. Porrati) alla vigilia dell’ Assemblea del 3 febbraio avevamo proposto:

 

“… che il nuovo Governo provveda al coordinamento delle competenze relative ai Ministeri che a vario titolo si sono occupati del territorio (ambiente, lavori pubblici, beni culturali, agricoltura). Tale coordinamento dovrebbe esser affidato ad una personalità di rilievo nazionale per salvare il territorio italiano dal conflitto di competenze, dalla improvvisazione, talvolta dall’arbitrio e provvedere a promuovere quelle attività che possano favorire un impulso economico compatibile con gli equilibri territoriali.”

 

Con soddisfazione avevamo notato nei giorni scorsi l’intervento di Nicola Caracciolo (Italia Nostra Toscana) che, confermando quanto da noi proposto, auspicava la unificazione del Ministero dei Beni culturali con quello dell’Ambiente e con quello dell’Agricoltura, al fine di superare la scandalosa trascuratezza verso il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro paese.

 

L’attuale Governo, al contrario, presenta quattro ministeri ancora una volta divisi e distribuiti in base a calcoli di opportunità politica e per di più sottoposti alla spada di Damocle di una controriforma urbanistica che potrebbe lasciare mano libera ai privati eludendo del tutto la difesa del territorio e la necessità di un cambiamento di passo nel settore della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico.

 

Siamo dunque, a quanto sembra, a un inquietante riavvolgimento del nastro nel film dell’eterna Controriforma italiana. Anche se con qualche “pupo” nuovo i “pupari” sembrano drammaticamente sempre gli stessi.

 

 



mercoledì 24 aprile 2013

Inchiesta sull'eolico: partita da minacce a un dirigente regionale.


ScreenHunter_04 Apr. 24 12.31Nell'articolo non si fa il nome del dirigente regionale estromesso dal suo incarico. Noi pensiamo che possa trattarsi, forse, di Fabio Zita della dirigenza dell'ufficio VIA-VAS della Regione Toscana (QUI altri articoli di quando fu rimosso dall'incarico dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi). Guarda caso, almeno per quanto riguarda la TAV di Firenze, rese parere negativo per quanto riguarda le terre e rocce da scavo che riteneva fossero rifiuti pericolosi e quindi non localizzabili a Santa Barbara come era stato deciso (da qui poi la tav ebbe un rallentamento perchè non sapevano più dove portare le terre).

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Indagati l'assessore Bramerini, quello provinciale Picchi e un imprenditore

Si tratta di Alì  Rahimian, iraniano, accusato invece di violenza a pubblico ufficiale mentre compie un atto d'ufficio.
23/04/2013 
Ci sarebbero le forti pressioni e le intimidazioni subite alcuni anni fa da un alto dirigente della Regione Toscana alla base dell'inchiesta su un parco eolico tra Firenze e Pisa che vede indagata l'assessore regionale all'ambiente, Anna Rita Bramerini per abuso d'ufficio.
Indagati anche l'assessore all'ambiente della Provincia di Pisa, Walter Picchi, per lo stesso reato, e il titolare della società European Wind Farms, Alì Rahimian, iraniano, accusato invece di violenza a pubblico ufficiale mentre compie un atto d'ufficio.
I tre, ieri, sono stati perquisiti da personale del Corpo Forestale dello Stato.
Sulla vicenda, che risale al periodo 2008-2010 e che riguarda la realizzazione di impianti eolici della European Wind Farms, indaga la procura di Firenze.
Secondo quanto appreso il dirigente della Regione aveva emesso, a suo tempo, dei pareri relativi alle Via (Valutazioni di impatto ambientale) sull'installazione nel territorio toscano di pale eoliche.
Pareri a seguito dei quali ricevette intimidazioni anonime e per le quali nel 2008 fu presentato un esposto alla procura.
Il dirigente, che ha sempre goduto di stima da parte dei vertici regionali, dopo aver lavorato al settore ambiente - occupandosi anche dello scavo del tunnel Tav sotto Firenze - è stato di recente applicato ad un altro settore della Regione.
In questi ultimi mesi è poi maturata l'inchiesta, coordinata dal pm Giuseppina Mione, relativa al rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti per l'energia eolica di European Wind Farms. 
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Altro: 

In Provincia sequestrati i documenti dell'eolico

Nel mirino alcuni impianti. L'assessore Picchi tra gli indagati per abuso di ufficio «Sono sereno, il nostro ente si esprime sulla valutazione di impatto ambientale»
di Sabrina Chiellini
PONTEDERA. Sui parchi eolici della provincia soffia ora il vento delle inchieste giudiziarie. Dopo i sospetti e le indagini della Procura di Pisa sugli impianti per produrre energia sfruttando il calore del sole ora è la Procura di Firenze a voler vedere chiaro sull'iter che ha portato al rilascio delle autorizzazioni per realizzare parchi eolici dai costi milionari (alcuni rimasti solo sulla carta come quello di Lajatico pensato per un investimento da 28 milioni di euro) che una società danese, la European Wind Farm ha progettato nella provincia di Pisa e in quella di Firenze.
L'inchiesta vede coinvolti, oltre all'assessore all'ambiente della Regione Toscana Anna Rita Bramerini, anche l'assessore provinciale all'ambiente Valter Picchi e un imprenditore iraniano che all'epoca dei fatti al centro dell'indagine era legale rappresentante dell'azienda danese. Ieri i tre indagati hanno ricevuto un avviso di garanzia per abuso di ufficio. Il provvedimento, deciso dalla Procura della Repubblica di Firenze, è relativo alle procedure per la realizzazione degli impianti eolici da parte della European Wind Farm nei territori della provincia di Pisa e Firenze tra il 2008 e il 2010.
Per l'assessore Picchi un'altra tegola giudiziaria dopo l'inchiesta di Massa che non ha niente a che vedere, come lui stesso chiede di precisare, con questa nuova indagine. "Ho subito dato al mio legale di fiducia l'incarico di accedere agli atti per conoscere i dettagli delle contestazioni che vengono avanzate nei miei confront"»: questa la prima dichiarazione dell'assessore all'ambiente Picchi - parole simili a quelle dell'assessore regionale - in merito all'avviso di garanzia per abuso d'ufficio ricevuto dalla Procura della Repubblica di Firenze. Il provvedimento è relativo alle procedure di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione degli impianti eolici nel territorio delle province di Pisa e Firenze tra il 2008 e il 2010. Questo il compito della Provincia per quanto riguarda i parchi eolici che vengono autorizzati dalla Regione.
"Sono sereno - conclude Picchi - il ruolo della Provincia riguarda solo la valutazione di impatto ambientale"
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2013/04/23/news/in-provincia-sequestrati-i-documenti-dell-eolico-1.6932163


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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/24/2013 12:39:00 PM

VERSO LA SOCIETA' DEL RICICLO: RISPETTO per L'AMBIENTE e DIRITTO alla SALUTE - Perugia, 27 e 28 Aprile 2013


Iniziativa sul riciclo che si effettuerà a Perugia durante ed in connessione con il Festival Internazionale di Giornalismo. Il pomeriggio di sabato 27/04 ci sarà un intervento tutto organizzato da ISDE che potrebbe essere indirizzato ai temi della Cittadinanza Scientifica.

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Scarica locandina: https://docs.google.com/file/d/1rx7sVEDaOeYCYHM3Jd9BH6uY3OUT4b6OO-UBCY5u20ZTMf-xBkgwcWJX-bNg/edit?usp=sharing


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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/24/2013 01:07:00 PM

La Nazione: E' italiano il NOBEL dell'Ambiente

 
Il Goldman Prize a Rossano Ercolini.
" Obama mi ha detto: congratulation"

Leggi l'articolo sotto (oppure scaricalo QUI)

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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/24/2013 01:30:00 PM

lunedì 22 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA DI MEDICINA DEMOCRATICA

 
Negli Stati Uniti è stato assegnato lo scorso 15 aprile, al nostro Rossano Ercolini, uno dei principali promotori della strategia Rifiuti Zero, il Goldman Environmental Prize, un vero e proprio oscar mondiale dell'ambientalismo, che ha premiato sei figure internazionali impegnate nella difesa  dell'ambiente e della qualità della vita. In questo ATO CENTRO, invece si persevera nel portare avanti l'inceneritore di CASE PASSERINI, con un marketing accattivante! E' una vecchia idea folle, non sostenibile, diseconomica, che contrasta con le direttive europee (Direttiva sui rifiuti 2008/98),che distrugge la materia, che aggiunge un inutile carico alla salute e all'ambiente e che penalizza l'agricoltura, il turismo e l'occupazione.
Ricordiamo che gli inceneritori, oltre a produrre tonnellate di scorie e ceneri da tumulare in idonee discariche, emettono tonnellate e tonnellate di fumi climalteranti contenenti, fra l'altro, PU (particolato ultrasottile) diossine, metalli pesanti, tutte sostanze cancerogene, mutagene, anche a dosi infinitesimali, che sono persistenti nell'ambiente, che si bioaccumulano nel corpo umano, che si biomagnificano nelle catene alimentari e che possono essere trasmesse anche alle future generazioni.
Medicina Democratica indica come soluzione immediata per la gestione dei rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi, la strategia Rifiuti Zero che non inquina, che risparmia la materia, che crea occupazione pulita, che riduce i costi di smaltimento, che rispetta le direttive europee e che riduce la nostra impronta ecologica sul pianeta.

MEDICINA DEMOCRATICA MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE
Associazione onlus sede di Firenze,sez.Pietro Mirabelli-pza Baldinucci 8r. 50129 Firenze. 
Coordinatore DR.Gian Luca Garetti

RIFIUTI ZERO: Rossano Ercolini alla festa della primavera il 23 aprile 2013 a Capannori


 
Folk Studio - Viale Europa, 138 - LAMMARI 
(Capannori)
(presso il parco giochi Merlino)
 
In occasione del ritorno di Rossano Ercolini dagli Stati Uniti dove a San Francisco ed a Washington è stato premiato QUALE VINCITORE DEL "GOLDMAN ENVIRONMENTAL PRIZE 2013" per il continente europeo per la promozione della campagna RIFIUTI ZERO.

Questo riconoscimento è un premio non solo all'operato di un singolo attivista ma al lavoro straordinario di un'associazione come AMBIENTE e FUTURO che anche grazie al fondamentale constributo del professor PAUL CONNET ha promosso una campagna nazionale ed europea che ormai dura da 18 anni. In questo quadro ringraziamenti speciali vanno al sindaco del Comune di Capannori GIORGIO DEL GHINGARO e a tutta
l'amministrazione che accogliendo per prima in Italia e in Europa la proposta di divenire il primo COMUNE VERSO RIFIUTI ZERO ha aperto la strada a molte altre importanti realtà (ora i comuni RZ sono 124 rappresentando 3.300.000 abitanti). Così come la "Primavera RZ di Capannori" non ci sarebbe stata senza la stagione della lotta contro gli inceneritori a cui la campagna NON BRUCIAMOCI IL FUTURO animata con grande generosità ed intelligenza da moltissimi attivisti della piana di Lucca e della Versilia dette entusiasmante forza e sostanza. Ma questo appuntamento vuole essere anche occasione per dare ancora più forza alle battaglie che si conducono sui territori toscani ed italiani per un ABBRACCIO a tutti coloro che hanno il coraggio di tenere alta la testa difendendo salute, ambiente, democrazia con lo sguardo attentamente rivolto al futuro.
 
Programma:
16.30 presso il Comune di Capannori Conferenza stampa con la partecipazione di ROSSANO ERCOLINI
18.00 incontro dei rappresentanti dei comuni RZ della provincia di Lucca
20.00 cena e brevi interventi di Rossano Ercolini, di Giorgio del Ghingaro e degli attivisti intervenuti
21.15 Spettacolo Teatrale dell'attore Gianfranco Giudice che interpreterà brani tratti da "Mistero Buffo"
 
Nel corso della serata AMBIENTE E FUTURO e ZERO WASTE ITALY hanno predisposto un tavolo per la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge Zero Waste. Per informazioni www.leggerifiutizero.it; grazia.fabio@tin.it; Fabio Lucchesi, coordianatore regionale della campagna per la Toscana, tel. 339.1686201.
 

giovedì 18 aprile 2013

Comuncato Stampa ReTe Ambientale Valdisieve/Italia Nostra - FI




COMUNICATO STAMPA
RETE AMBIENTALE VALDISIEVE-ITALIA NOSTRA

VERSO RIFIUTI ZERO.

La manifestazione di oggi, ultima iniziativa di un percorso iniziato nel 2005, dalle prime iniziative del Comitato Valdisieve e delle Associazioni Valdisieve e Vivere in Valdisieve, alle quali si è schierata anche Italia Nostra, mostra e rimarca nuovamente quanto è avverso il progetto del nuovo inceneritore dagli abitanti della Valdisieve.

L'Incenerimento rimane una pratica obsoleta, costosa, dannosa per la salute e l'ambiente e che reprime le grandi potenzialità economiche ed occupazionali della gestione virtuosa dei rifiuti, infatti denominati, MATERIE PRIME SECONDE.

Per questo la Rete Ambientale della Valdisieve CHIEDE:

1) IL BLOCCO IMMEDIATO DEL PIR (Piano Interprovinciale dei Rifiuti) e conseguentemente di tutti gli impianti di incenerimento previsti, a partire da quello di Rufina, localizzato,  tra l'altro, in zona di pregio ambientale paesaggistico e in area golenale del fiume Sieve, ad alto rischio esondazione.
L'inceneritore è stato attivo dal 1978 al 2010 ma le sue tragiche conseguenze sulla salute degli abitanti della Valdisieve non sono mai state valutate, da una seria indagine medico scientifica.

2) ADESIONE DI TUTTI I COMUNI DELLA VALDISIEVE AL PROGETTO RIFIUTI ZERO. Adesione già data da tanti comuni Toscani, dall'apripista Capannori, sino all'ultima di Greve in Chianti.

3) ADESIONE  DI TUTTI I COMUNI DELLA VALDISIEVE A ALTER-PIANO.
Progetto e proposta che confermano l'attività propositiva e innovatrice dei COMITATI sorti spontaneamente tra gli abitanti delle nostre terre.

4) TRASFORMARE A.E.R. in una vera e moderna società PUBBLICA di servizi ai cittadini e di gestione rifiuti, attraverso un sano e trasparente USO delle risorse pubbliche, direttamente controllata dai cittadini, che DEVONO avere FACOLTA' DECISIONALE.
A FRONTE DI CIO' SI PROPONE UNA COMMISIONE PUBBLICA DI CONTROLLO, le cui modalità, caratteristiche e competenze dovranno essere definite in seguito.

AER NON DEVE ESSERE PIU' RICOVERO PER EX AMMINISTRATORI LOCALI E SPRECO DI RISORSE PUBBLICHE MA FONTE VIRTUOSA DI OCCUPAZIONE STABILE E TUTELATA.

L'ultimo invito per tutti gli abitanti della valdisieve a contribuire direttamente a questa battaglia ambientale, culturale, economica, di tutela della salute di tutti, e per l'occupazione.
INISEME SI PUO' VINCERE!!!!



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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/15/2013 06:15:00 PM

Rossano Ercolini, vincitore per l’Europa, a colloquio questa sera con il Presidente Barack Obama a Washington


Washington, 17 aprile 2013. Mentre sono in corso i preparativi per la seconda cerimonia del Goldman Environmental Prize 2013, che si svolgerà questa sera a Washington, Rossano Ercolini - vincitore per l'Europa - e gli altri vincitori del premio, si apprestano a incontrare alle ore 15.00 locali (le 21.00 italiane) il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, alla Casa Bianca Un incontro importante, che potrà dare voce alle istanze dell'ambientalismo internazionale rappresentate dai premiati, dall'Italia alla Colombia, dal Sud Africa all'Iraq, dall'Indonesia agli Stati Uniti.

La seconda cerimonia di premiazione si svolgerà alle ore 18.00 locali (mezzanotte in Italia) presso il Ronald Reagan Building and International Trade Center, dopo l'incontro dei vincitori con Barack Obama e con altre importanti istituzioni statunitensi: l'US Environmental Protection Agency(EPA), la World Bank e il Congresso. Ampio spazio sarà dedicato, inoltre, all'incontro con i rappresentanti di alcuni movimenti ambientalisti, tra cui Gaia (http://www.gaia-movement-usa.org/).
Oltre 3mila persone hanno assistito, lo scorso 15 aprile, alla cerimonia del Goldman Environmental Prize alla San Francisco Opera House, che ha premiato seifigure internazionali impegnate quotidianamente in difesa dell'ambiente e della qualità della vita: il sudafricano Jonathan Deal, l'iracheno Azzam Alwash, l'indonesiana Aleta Baun, Kimberly Wasserman degli Stati Uniti, la colombiana Nohra Padilla e l'italiano Rossano Ercolini.

A 15 anni di distanza dalla vittoria della siciliana Anna Giordano (nel 1998), Rossano Ercolini è il secondo vincitore italiano nella storia del Goldman Environmental Prize. Rossano Ercolini, di Capannori (Lu), è un insegnante di scuola elementare che ha avviato una campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori e dato impulso in Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero. Il premio a Rossano Ercolini è il secondo importante riconoscimento che arriva a Capannori (Lu) dopo il premio Personaggio Ambiente 2012 assegnato ad Alessio Ciacci, assessore all'Ambiente del Comune toscano.

La Fondazione Goldman ha voluto premiare Rossano Ercolini, poiché "quando sentì parlare dei progetti di edificazione dell'inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell'inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese", come si legge nella motivazione del premio.

"Rossano Ercolini è stato premiato per l'Europa per il suo impegno nel promuovere il progetto Rifiuti Zero. È questo un grande riconoscimento a tutto quel vasto tessuto di associazioni, comitati, movimenti e comuni che negli ultimi quindici anni ha diffuso capillarmente, in Italia e in Europa, la teoria e la pratica di Rifiuti Zero. Il prestigioso riconoscimento ricevuto da Ercolini renderà più forti le battaglie contro gli inceneritori e per Zero Waste in Italia e in Europa", ha commentato dagli Stati Uniti Patrizia Lo Sciuto, coordinatrice di Zero Waste Italy.

Sul blog di Zero Waste Italy, http://zerowasteitaly.blogspot.it/, è disponibile il discorso pronunciato da Rossano Ercolini durante la cerimonia del Goldman Environmental Prize alla San Francisco Opera House.

Informazioni sul Goldman Environmental Prize

Il "Premio Ambientale Goldman" è stato istituito nel 1989 dai compianti leader civici e filantropi Richard e Rhoda Goldman. I vincitori del premio vengono selezionati da una giuria internazionale a seguito di nomine riservate inoltrate attraverso una rete mondiale di organizzazioni ambientali e singoli individui. Il premio in denaro, 150mila dollari, rappresenta la più grande somma corrisposta per l'attivismo ambientale di base. Per ulteriori informazioni sul Premio e i vincitori passati, visitare il sito web www.goldmanprize.org.

Tutte le fotografie della cerimonia di San Francisco, in alta risoluzione, sono disponibili a questo indirizzo: http://www.goldmanprize.org/pressroom/2013/photos/ceremony.

Gli approfondimenti e le fotografie dell'incontro alla Casa Bianca e della cerimonia a Washington saranno disponibili da domani sul sito, oppure scrivendo a gepitaly2013@gmail.com.
Il toscano Rossano Ercolini, vincitore per l'Europa, rientrerà in Italia domenica 21 aprile. Per interviste e approfondimenti si prega di contattare l'ufficio stampa del premio Goldman in Italia.  

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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/17/2013 10:55:00 PM

Lettera aperta al Presidente Rossi, Assessore Salvadori, Sindaci Valdarno Valdisieve

Gentile Presidente, Gentile Assessore, Gentili Sindaci

Sabato 13 Aprile a Pontassieve si è svolta una manifestazione pubblica senza bandiere di partito per sollecitare una iniziativa locale e regionale verso una strategia di "rifiuti zero" e contro la costruzione di tutti gli inceneritori, in questo caso specifico quello di Rufina – Selvapiana. Nello stesso giorno a Roma il segretario del PD Bersani era a Roma per una manifestazione "contro la Povertà".
L'economia della Valdisieve ad oggi è basata molto sul comparto agricolo, turistico ed agrituristico, le grandi industrie hanno chiuso o sono in grave difficoltà, e le persone che vanno a cercare lavoro nel settore primario sono aumentate enormemente, segnale che negli altri settori non si trova niente.
Il Dott. Salvadori, oltre ad essere assessore regionale, è anche un cittadino della Valdisieve attento conoscitore, anche per il suo trascorso di sindacalista sul territorio, della situazione locale. Vorrei chiedere al Presidente ed all'Assessore se nel caso dell'inceneritore di Selvapiana è mai stata fatta una V.I.E. ovvero una Valutazione di Impatto Economico di questa opera realizzata nel cuore del Chianti Rufina?
Mi permetto di offrire alcuni spunti di riflessione:
·         Quale ritorno di immagine turistica può dare una opera come un inceneritore con una ciminiera di 60 metri posto al centro della zona turistica, sulla strada d'ingresso alla Valle?
·         Non so se l'Assessore è a conoscenza che le produzioni agricole nel raggio di uno o due kilometri dall'impianto avranno enormi difficoltà o non potranno certificare del tutto i loro prodotti come biologici? Chi deve vendere la propria produzione ortofrutticola in zona pensa che sarà avvantaggiato da questa situazione? Abbiamo una idea del danno economico che viene fatto alle produzioni agricole della zona?
·         E' stata valutata la svalutazione dei valori immobiliari e dei terreni susseguente all'entrata in funzione di un inceneritore di queste dimensioni? Lo sapete che le agenzie immobiliari stimano fino ad un 20-30% di svalutazione di un immobile, in relazione alla distanza dall'impianto? E' così che vengono ripagati i cittadini che oltre a dover sopportare il rischio ambientale si vedono anche impoveriti nel portafogli?
·         E' stato valutato il danno occupazionale al settore agricolo ed agrituristico ed a tutto il suo indotto? Quale è l'obbiettivo, che la zona diventi un ennesimo dormitorio e che debba andare altrove a produrre ricchezza?

Quello che voglio ribadire è che questa opera da punto di vista macro economico è insostenibile per il nostro territorio che attualmente vive per buona parte di turismo ed eccellenze enogastronomiche, possibile che i nostri amministratori, pur di portare avanti un progetto vecchio di oltre 10 anni, siano così politicamente miopi?
Assessore Salvadori, può accettare una svendita così palese del settore agricolo e turistico della Valdisieve ?

Il vecchio inceneritore di Selvapiana nacque negli anni "70, allora la situazione era che i rifiuti venivano bruciati all'aperto oppure scaricati diffusamente in bosco. All'epoca fu un enorme progresso la costruzione dell'inceneritore, oggi a 40 anni di distanza il progresso scientifico, la conoscenza, la cultura, la scarsità delle materie prime, impone delle scelte diverse, non è possibile essere così conservatori riproponendo ancora per altri 40 anni un inceneritore, specialmente per un partito di maggioranza che si definisce "progressista": è progresso questo piano provinciale dei rifiuti che tutti additano come "figlio di nessuno" ed unico responsabile della prevista costruzione dell'inceneritore di Selvapiana?
Per arrivare a costruire questo impianto di incenerimento sono state fatte delle forzature a livello legale enormi:
·         è stato fatto passare per "ampliamento", quando è palese e noto a tutti che è una nuova costruzione a tutti gli effetti (c'è un ricorso al Consiglio di Stato su questo aspetto), altrimenti non sarebbe mai stata autorizzata la costruzione;
·         Sono state forzate e derogate tutte le leggi di tutela degli alvei dei fiumi, regolamenti e piani strutturali comunali in primis ed in ultimo anche la legge sulla inedificabilità degli alvei, giustamente promossa dal Presidente Rossi a fine 2011, è stata aggirata, da una legge regionale la n° 21/2012 che di fatto ne autorizza la realizzazione, sempre che qualcuno metta in bilancio anche le spese per le opere idrauliche (di fatto la canalizzazione in cemento di quel tratto del fiume Sieve) che andranno ad aggiungersi a quei 88 milioni dell'ultima previsione di spesa per il solo impianto;

Presidente Rossi, leggo con piacere che a breve, con l'assessore Marson, approverete il Piano Paesaggistico Regionale che si "innerverà con i piani strutturali esistenti". Testualmente leggo le sue parole:
"…..qui da noi esiste una rendita sana, costruita dal lavoro di secoli: è il nostro paesaggio. Si tratta di una rendita da non distruggere perché sarebbe impossibile ricostruirla"(dal suo discorso fatto a Piombino il 12/04/13 che si adatta perfettamente alla situazione della Valdisieve).
Presidente Rossi, le chiedo se l'inceneritore di Rufina - Selvapiana progettato al centro della valle, nell'alveo di un fiume, sotto Castelli, Ville, Fattorie, Agriturismi simbolo della zona e che tutti citano come le eccellenze, anche paesaggistiche, del luogo uscirà ancora una volta indenne anche dal Piano Paesaggistico Regionale? Qualcuno ha già dato la dritta di scrivere subito la eventuale "giusta" deroga ai progetti di inceneritori in essere per non ripetere "l'errore" fatto con la legge 66/2011 sugli alvei fluviali?
Presidente Rossi, il turismo, il paesaggio e la produzione agricola sono una risorsa unica per la nostra zona, possibile che se un cittadino o un imprenditore vuole investire e fare qualcosa, si scontra sempre con regolamenti comunali, piani strutturali, vincoli paesaggistici e geologici che di fatto ne limitano o bloccano l'iniziativa e per questi progetti si vada in deroga a tutte le leggi esistenti? Come possiamo pensare che valga sempre il motto "La legge è uguale per tutti"?

Gentili Sindaci, chi progetta impianti di incenerimento (come un professore dell'istituto S.Anna di Pisa), lo stesso presidente Rossi, sanno perfettamente che la dimensione progettuale dell'impianto di incenerimento di Selvapiana è sottodimensionata, che la redditività dell'impianto inizia ad essere economicamente sostenibile se si parla di oltre 230-250.000 ton/anno di plastica bruciata. Voi avete firmato e avallato la costruzione di un impianto da 70.000 ton/anno, che è certo non avere la necessaria sostenibilità economica. L'impianto si trasformerà nell'ennesimo buco nero (già voi parlate di trenta anni di attività solo per rientrare nelle spese) che andrà a gravare come sempre sulle tasche dei cittadini. E voi avete mai pensato all'impatto economico sulla popolazione che direttamente amministrate?
A fronte di qualche assunzione in AER Impianti, quanti posti di lavoro siete disposti a far perdere nel settore agricolo e turistico nelle vostre zone?
AER, quindi voi visto che ne avete la partecipazione al 90%, sta facendo un buon lavoro per quanto riguarda la raccolta differenziata; ottimo, è il necessario primo passo, adesso occorre andare avanti. Aer Impianti gli deve fare gli impianti, le strutture sono fondamentali, ma gli appalti devono essere finalizzati alla realizzazioni di stazioni di compostaggio e trattamento e differenziazione meccanica dei rifiuti, e quanto altro serve al riciclo dei materiali.
Voi meglio di me potete sapere, se ne avete la volontà politica, di trovare le alternative che ci sono.
COREPLA, REVET, COMIECO, ALTERPIANO, CAPANNORI, sono solo semplici indicazioni per far vedere che qualcosa di più e meglio si può pensare di fare.

AER, quindi voi sindaci, dovreste fare anche qualcos'altro, cioè INFORMAZIONE. Sabato scorso in piazza, da voi disertata, è emerso la parte più triste della situazione, l'ignoranza del problema da parte della cittadinanza. Chi si fermava ai banchini ci diceva che sapevano che non si farà l'inceneritore; non sapevano che sarà otto volte più grande di quello preesistente e che per farlo funzionare arriveranno rifiuti da Pistoia fino ad Arezzo; non sapevano….
Non è pensabile mantenere il consenso con l'ignoranza.
AER si dovrebbe presentare in assemblee pubbliche adeguatamente pubblicizzate dai comuni, in ogni comune della zona a spiegare le sue ragioni, lecite, a sostegno della costruzione dell'inceneritore, mentre qualcuno possa spiegare anche le sue ragioni, lecite, contrarie. I cittadini informati poi decideranno da che parte schierarsi; sbaglio qualcosa in questo ragionamento?

Presidente Rossi, Assessore Salvadori, questa situazione che si verrà a creare è altamente penalizzante per la popolazione, lo sapete come me, la via di uscita è molto semplice basta inserire nella legge regionale 21/2012 all'art. 2 comma b, una frase "…escluso trattamento termico dei rifiuti", in modo che anche volendo utilizzare quel sito sul fiume per il trattamento dei rifiuti, sia vietato il solo incenerimento;

I Sindaci potrebbero ritirare la firma sulla delibera ATO di Dicembre 2012, o comunque posizionarsi all'avanguardia rispetto alle posizioni ufficiali del partito di maggioranza relativa, la cittadinanza penso approverebbe.

Quanto deve calare ancora il consenso elettorale del partito di maggioranza (meno 9-10% alle ultime elezioni) per vedere qualche segnale concreto di novità?

Grazie se siete giunti fino a qui,

Distinti Saluti
S.D.
 
Pelago, 14/04/2013

P.S: Forse fa male anche alla salute…………….



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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/17/2013 11:02:00 PM

Urbanistica - "Manifestazione d'interesse collettiva" partecipata


Comitato SAN SALVI CHI PUO'www.firenzecomitatosansalvi.blogspot.com - comitatosansalvi@email.it
Cell: 328 7644679

Csa Next-EmersonComitato SanSalvichipuò, Comitato di cittadini viale Belfiore-Marcello, Comitato ex-Panificio Militare, Comitato giardino dei Pazzi,  
p
erUnaltracittà-lista di cittadinanza, Spazi Liberati-lotte locali e proposte dal basso.

INVITO CONFERENZA STAMPA
VENERDÌ 19 APRILE, 11.30, VIA ANDREA DEL CASTAGNO
Urbanistica, "Manifestazione d'interesse collettiva" partecipata
Movimenti e comitati contestano la visione privatistica imposta dal Comune di Firenze

Con la delibera del 29/01/2013 la giunta comunale istituisce il meccanismo della "manifestazione d'interesse": la possibilità, cioè, che i proprietari di aree superiori ai 2000 mq definiscano i loro progetti su queste aree. Nei fatti l'amministrazione pubblica rinuncia al proprio ruolo dando mandato ai privati di ridisegnare la città considerato che la totalità di queste aree ammonta a più di 1 milione di mq. Tutto ciò, peraltro, in contraddizione con le modalità messe a punto dalla Regione Toscana con la legge 40/2011. Non siamo d'accordo. Pensiamo che il Piano Strutturale e il conseguente Regolamento Urbanistico non possano prescindere da un'idea di Firenze sostenibile e a misura d'uomo.

Per questo motivo Venerdì 19 alle 11.30 presenteremo all'assessorato all'Urbanistica (via del Castagno) la "manifestazione d'interesse collettiva" dei comitati e situazione di base che vi hanno aderito e vi invitiamo alla conferenza stampa (stesso luogo e stesso orario) dove illustreremo i motivi e nel dettaglio la nostra proposta.
Csa Next-Emerson, Comitato SanSalvichipuò, Comitato di cittadini viale Belfiore-Marcello, Comitato ex-Panificio Militare, Comitato giardino dei Pazzi,  
p
erUnaltracittà-lista di cittadinanza, Spazi Liberati-lotte locali e proposte dal basso.


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Postato da Associazione ValdiSieve su ASSOCIAZIONE VALDISIEVE il 4/18/2013 04:13:00 PM

POTERE DI VETO O GOVERNO DEL TERRITORIO?




                                                                                                                                                   

CITTADINI AREA FIORENTINA
   COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE
   


 
POTERE DI VETO O GOVERNO DEL TERRITORIO?

 OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI RIFORMA DELLA LEGGE URBANISTICA REGIONALE



 

 

La proposta di riforma della Legge regionale 1/2005 sul governo del territorio recentemente presentata dall’Assessore regionale Anna Marson intende riordinare le funzioni attribuite in campo urbanistico alla Regione e agli altri Enti locali, per invertire la tendenza, affermatasi anche in Toscana (da Monticchiello in poi),  a compromettere il paesaggio e l’ambiente, particolarmente quello rurale, con fenomeni di “sprawl” o con ecomostri.

Introducendo per la prima volta il concetto di patrimonio territoriale da conservare e gestire la Regione indica nel risparmio di suolo la priorità assoluta e impone forti limitazioni alle espansioni extraurbane. A tal fine si riprende certe  prerogative che in passato erano state delegate ai Comuni, ripristinando il proprio parere vincolante su materie decisive.

 

Contro questa proposta si è scagliata  recentemente l’ANCI (in particolare alcuni sindaci) che ha  accusato la Regione di voler ripristinare il centralismo amministrativo e, ancor più grave, di non rispettare le modifiche apportate al titolo V della Costituzione dalla L. n.3 del 18 ottobre 2001, legge che avrebbe inteso inserire in Costituzione i principi del federalismo.

Anche l’Assessore Meucci ha tuonato “Così come è scritta, con il potere di veto sulla pianificazione comunale, la legge 1 è incostituzionale”, basandosi su una falsa interpretazione della legge già respinta dall’Ufficio legale della Regione. Su questo tema ha fatto chiarezza anche il costituzionalista Gian Franco Cartei, sul “Corriere Fiorentino” del  28 marzo scorso.

 

Ferma restando la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, l’art. 118 della L.3/01 stabilisce che le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni, salvo che siano attribuite alle Province, alle Città metropolitane, alle Regioni e allo Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.

Una tale enunciazione non appare chiara: gli enti locali e lo Stato sono posti sullo stesso piano e sono intercambiabili o sono anche differenziati e pertanto riguardano ambiti territoriali di diversa rilevanza?

 

Passando alla attuale versione della L.R. 1/05, l’art. 53, relativo allo strumento del Piano Strutturale, prevede che il P.S. contenga la ricognizione delle prescrizioni del Piano territoriale di coordinamento territoriale provinciale e del Piano di indirizzo territoriale regionale (comma 3, lettera b). Questa formulazione ha fatto sì che si consolidasse la prassi secondo la quale era sufficiente che il P.S. di ogni singolo comune contenesse nel testo normativo una semplice formula rituale, senza alcun riferimento effettivo ai contenuti del P.S. e della sua compatibilità col Piano regionale, perché poi il sindaco potesse operare in completa autonomia.

 

Fra l’ambiguità dell’art. 118 della riforma del titolo V della Costituzione e l’ambiguità della attuale versione della L.R. 1/05 si è consumato quel mito della parificazione istituzionale degli enti locali, posti tutti sullo stesso piano, che ha prodotto all’interno del territorio toscano le gestioni più disparate dell’uso del suolo in allegra dissonanza dalle prescrizioni del piano regionale.

 

Nella proposta della Regione, gli artt. 17 bis, 23, 24 bis, 35, 26, 26 bis, 27 sono quelli che maggiormente introducono importanti novità rispetto al ruolo della Regione nei confronti dei Comuni che ne fanno parte, con particolare riferimento agli strumenti della Conferenza Paritetica (che questa volta diviene un effettivo strumento in mano alla Regione cui spetta la decisione in caso di non omogeneità dei pareri) e del Tavolo tecnico.

 

Queste novità, lungi dal rappresentare una violazione dei principi costituzionali, ne costituiscono invece un chiarimento ed una specificazione: non si tratta di reintrodurre un principio di gerarchia fra gli enti né di rinunciare all’indipendenza dei Comuni, ma di mettere in atto una urbanistica che non sia schizofrenica (alla Regione i principi, ai Comuni i Piani operativi), nella quale, secondo il criterio della co-pianificazione, ciascun ente si assume le responsabilità che gli competono, secondo il proprio livello.

 

Ci auguriamo pertanto che il Consiglio Regionale accolga tale proposta, al contrario di quello che fece nel 2011, allorquando il nostro Comitato, assieme ad Italia Nostra e ad altri comitati toscani ed associazioni ambientalistiche, presentò una proposta di modifica della L.R. 1/05 che rispondeva alle stesse esigenze ora affermate dagli uffici regionali: in quell’occasione però quella proposta, che aveva ottenuto circa 7.000 firme, ben più delle 5.000 richieste, fu respinta dal Consiglio dopo solo quattro minuti di discussione.

 

 

 

 

 

 

 



martedì 16 aprile 2013

IL TERRITORIO VIOLENTATO



                                                                                                                                                                                                           
NODO A NORD OVEST  
                                                                                                                                                                      CITTADINI AREA FIORENTINA
                                                                                                                                                                                                                                  COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE


        IL TERRITORIO VIOLENTATO,
STRATEGIE DI DIFESA

Le
iniziative di formazione sui temi dell’intercultura, dei diritti, dell’economia e degli stili di vita sostenibili promosse dalla SMS di Peretola, con il contributo del Q5, di cittadini associati e di “Nodo a Nord Ovest” (un gruppo che si occupa della riqualificazione urbanistica della periferia fiorentina) tocca la prossima settimana il tema del territorio violentato.

Città e “finanzcapitalismo” a confronto, mentre la Piana tra Firenze e Prato è ancora una volta minacciata da previsioni funeste come la nuova pista aeroportuale e il  nuovo inceneritore dei rifiuti.

Ecco l’invito.


Cari amici,

Vi ricordiamo che il prossimo incontro delle Letture di Mutuo Soccorso, per il ciclo "Noi e la finanza: capire e agire", si terrà GIOVEDI' 18 APRILE presso il Circolo ARCI "Società di Mutuo Soccorso di Peretola" in via Pratese 48.

In questo incontro parleremo degli effetti della crisi e della rendita fondiaria a cui l'Italia ha sacrificato e sacrifica parti pregiatissime del proprio territorio.
Alle ore 18 verranno visionati e discussi estratti dai film "Le mani sulla città" di F. Rosi, e "Gomorra" di M. Garrone.
Alle ore 21 tratterà il tema l'Urbanista Vezio De Lucia, promotore e membro attivo della "Rete dei Comitati per la difesa del territorio" che presenterà il suo nuovo recentissimo libro "Nella città dolente", Castelvecchi edizioni, che sarà possibile acquistare durante la serata.

Un breve documento visivo del gruppo "Nodo a Nord-Ovest" evidenzierà il rischio che grava sulla Piana di Firenze, minacciata da ulteriori progetti di cemento e asfalto come il potenziamento dell'Aeroporto e la realizzazione dell'Inceneritore e verranno proposte iniziative cittadine.

Per facilitare la partecipazione all'intera serata sarà possibile usufruire di un buffet al costo di 6 euro alle ore 20 previa pronotazione al numero 055317131.
In allegato il volantino che Vi preghiamo di inoltrare e diffondere.
Pagina Facebook: Letture di Mutuo Soccorso

Vi aspettiamo!