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giovedì 31 gennaio 2013

ASSEMBLEA RETE COMITATI


 



 
     CITTADINI AREA FIORENTINA
      COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE
         
Qui sotto il comunicato stampa di convocazione dell'assemblea della Rete dei comitati. In allegato la locandina con il programma.
 
   
 
    
 
Rete dei Comitati
per la Difesa del Territorio
 
 
 
ASSEMBLEA DEI COMITATI
 
UNA PIATTAFORMA PER LA TOSCANA
 
Domenica 3 febbraio 2013, ore 10
Sala Fondazione Niels Stensen
viale Don Minzoni, 25
Firenze
 

mercoledì 30 gennaio 2013

Rifiuti nei cementifici, un attacco alla salute

Un nuovo attacco alla salute viene portato dallo schema di Decreto Presidenziale approvato del Consiglio dei ministri il 26 ottobre 2012 ed inviato al Parlamento.  E' un provvedimento che disciplina  la combustione di rifiuti nei cementifici, in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali. Esso aggrava pesantemente quanto già previsto dal D. M. Sviluppo Economico del 6 luglio 2012, con cui il ministro Passera aveva liberalizzato la speculazione legata alla produzione di energia da impianti a biomassa agricola.
La nuova proposta legislativa riguarda l'utilizzazione "energetica" del Combustibile Derivato Rifiuti (C.D.R.),  riclassificato come Combustibile Solido Secondario (C.S.S.). Il CSS, non più definito "rifiuto urbano", ma "rifiuto speciale", viene esentato dall'obbligo di essere trattato entro i confini regionali, diventando un prodotto industriale "di libera circolazione" che va a sostituire i combustibili tradizionali nei cementifici ed entra nel business dello smaltimento dei rifiuti.

COMUNICATO STAMPA coordinamento Piana e Medicina Democratica


lunedì 28 gennaio 2013

NEOAMBIENTALISMO

La società civile si rappresenta da sé
EDITORIALE
di Alberto Asor Rosa

Trovo singolare che mentre se ne parla, o ci si litiga, e talvolta ci si accapiglia, intorno al ruolo che i movimenti dovrebbero assumere nel contesto politico generale, da quando è cominciata la campagna elettorale (spesso bagarre) nazionale i movimenti sembrano scomparsi di scena, quasi non esistessero più o addirittura non fossero mai esistiti. Talvolta mi sorge il dubbio che più se ne parla e meno li si conosca, e ancora meno li si pratichi. Proverò a dimostrare che è vero il contrario (tornando in conclusione su alcune questioni di ordine più generale). La Rete dei Comitati per la difesa del territorio, florida ormai da diversi anni in Toscana ma con propaggini in Liguria, Emilia, Veneto, Marche, ha indetto per il 3 febbraio, a Firenze, una grande assemblea. L'iniziativa (alle ore 10 sala Stensen, viale don Minzoni, 25/g), si propone di discutere un ampio e complesso documento chiamato la "Piattaforma Toscana".
La "Piattaforma Toscana" rappresenta l'acme (provvisorio, s'intende) di un lavoro che dura da anni. Si tratta del tentativo di esplorare in tutti i loro aspetti e forme i problemi del territorio, dell'ambiente, del paesaggio, in una regione da più punti significativa come la Toscana. Nasce dall'azione unita e convergente dei Comitati, una galassia ormai dislocata sull'intero territorio toscano, e di gruppi intellettuali e professionali di alto livello, i quali prestano al movimento le loro competenze per fare di una miriade di casi locali una strategia complessiva, che renda ognuno di quelli più significativo ed efficace: è quello che io da tempo chiamo neoambientalismo.

mercoledì 23 gennaio 2013

Dossier Tav. Ecco perchè non potevano non sapere. I numeri e le parole di uno scandalo annunciato

Newsletter Speciale perUnaltracittà
Dossier Tav a Firenze. Ecco perché non potevano non sapere.
I numeri e le parole di uno scandalo annunciato


Newsletter 2/2013 del 23 gennaio 2013www.perunaltracitta.org | www.facebook.com/paginadiOrnellaDeZordo
info@perunaltracitta.org | @perunaltracitta @ornelladezordo

Cari/e amici/e,
abbiamo cominciato a occuparci del tunnel Tav sotto Firenze e della annessa stazione sotterranea a partire dal 2005 e da allora molte sono state le considerazioni critiche rivolte a un progetto già allora vecchio, impattante e dispendiosissimo (di fondi pubblici). Nel corso degli anni le cose sono peggiorate ma i nostri approfondimenti sono aumentati anche grazie agli esperti indipendenti e agli attivisti del Comitato No Tunnel Tav di Firenze con cui abbiamo costantemente lavorato.
Oggi, alla luce di quanto sta facendo emergere l'indagine della Magistratura che conferma i nostri dubbi e sostanzia le nostre obiezioni, sentiamo i vertici dei governi locali esprimere la loro sorpresa e affermare di aver fato il loro dovere. Davvero hanno fatto i dovuti controlli? Davvero non immaginavano che qualcosa non andava? Eppure c'era chi i dubbi li aveva sollevati e le domande le aveva rivolte. A parziale riprova di questo vi presentiamo le uscite che, solo negli ultimi 3 anni, cioè nel corso della gestione Renzi, la lista di cittadinanza perUnaltracittà ha fatto in Consiglio comunale. Qualche dubbio avrebbero dovuto averlo! Qualche approfondimento avrebbero dovuto farlo!
Vi invitiamo infine a partecipare al presidio per chiedere il blocco del progetto organizzato dal Comitato per domani, giovedì 24 gennaio, dalle 17 alle 19, sotto le sedi di Regione, Provincia e Prefettura in via Cavour a Firenze.
Buona lettura,

Ornella

martedì 22 gennaio 2013

Il Comitato NO TUNNEL TAV dà fiato alla bocca e denuncia l'inizio del rimpallo di responsabilità

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 22 gennaio 2013

TAV
Controlli e Comune

Il Comitato dà fiato alla bocca e denuncia l'inizio del rimpallo di responsabilità


Con un certo sconcerto i membri del Comitato No Tunnel TAV hanno accolto le dichiarazioni del sindaco di Firenze Matteo Renzi che rivendica, per l'istituzione di cui è a capo, di aver fatto tutto quanto doveva. Pare si cominci ad assistere al solito rimpallo di colpe con dei bambini trovati con le dita sporche di marmellata. Siamo comprensivi e riconosciamo che i nervi sono a fior di pelle, ma sotto gli occhi del Sindaco e della sua amministrazione abbiamo avuto, tra l'altro, traffico di rifiuti e gravi rischi per l'incolumità dei ragazzi di una scuola.
Ci stupiscono anche certe dichiarazioni di Renzi: "Di tutte le considerazioni fatte in questi anni dai No Tav non si rintraccia nulla nelle carte dell'inchiesta". Non si riesce a capire dove sia vissuto fin'ora il nostro Sindaco, forse troppo impegnato nelle primarie appena passate, ma le denunce di associazioni come Idra, di un paio di consiglieri o anche di questo Comitato paiono non essere esistite. Eppure basterebbe andare nei rispettivi siti per vedere la mole di materiale prodotto.
Ricordiamo solo una cosa che è tornata agli onori della cronaca oggi: il fatto che a scavare i tunnel sarebbe stata una sola fresa invece di due. I tecnici che collaborano col Comitato fecero rilevare che non si sarebbe trattato solo di un risparmio per le imprese esecutrici in contrasto con i contratti firmati, ma che l'uso accoppiato di due di queste macchine avrebbe ridotto le subsidenze in superficie, cioè i cedimenti del terreno sul quale è costruita la città; insomma ridurre le due frese ad una sola avrebbe aumentato i rischi per tutto il patrimonio abitativo e monumentale interessato dai lavori.
Queste osservazioni furono portate a conoscenza anche dell'Osservatorio Ambientale - allora esistente - il cui presidente era l'ingegner Giacomo Parenti, strettissimo collaboratore di Renzi e dirigente del Comune.
Ma si sa, quelli dei comitati danno fiato alla bocca...

Comitato No Tunnel TAV Firenze
338 3092948

UNA LADY DI FERRO

 

    CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE
UNA LADY DI FERRO
 Queste sono le note biografiche di Maria Rita Lorenzetti ex Presidente della Giunta Regionale dell'Umbria riprese da Wikipedia (già aggiornata con gli sviluppi dell'inchiesta TAV di Firenze). 
Nel 1974 conseguì la laurea in filosofia e divenne poco dopo dipendente della Provincia di Perugia. Nel 1975, eletta consigliere comunale nelle liste del Partito Comunista Italiano, è assessore al comune di Foligno, di cui viene eletta sindaco nel 1984. Sempre con il PCI viene eletta deputato nazionale per la prima volta nel 1987. Alla Camera dei deputati fu rieletta per le successive tre legislature. Durante la sua ultima legislatura da deputato fu Presidente della "Commissione Lavori Pubblici e tutela ambientale" della Camera dei deputati.
Dopo la "svolta della Bolognina" di Achille Occhetto aderì dapprima al PDS e poi ai Democratici di Sinistra. La coalizione dell'Ulivo la scelse come candidata presidente della regione Umbria nel 2000: in tali consultazioni risultò vincente con 56,4% dei voti divenendo il primo, e per cinque anni l'unico, presidente di regione donna eletta direttamente. Cinque anni dopo, stavolta con il 63,1% delle preferenze, viene rieletta per un secondo mandato. Dal 2010 è presidente di Italferr.
Domanda retorica: qualcuno può spiegarci come sia possibile che una persona con questo curriculum possa diventare presidente di Italferr la società di progettazione delle Ferrovie?
Ma un'altra domanda altrettanto retorica la rivolgiamo al Presidente della Giunta Regionale Toscana Rossi che anche nelle Giunte precedenti ricopriva il ruolo rilevante di assessore alla Sanità e al suo Assessore ai trasporti Ceccobao: come è possibile non accorgersi di questa montagna di conflitti di interessi sulle scelte di fondo riguardanti il nodo fiorentino dell'Alta velocità?

Forse bisogna ripartire da qui per capire meglio cosa sta succedendo.

Scandalo TAV di Firenze - Non ci sono solo mele marce, ma è un sistema che è malato

Scandalo TAV di Firenze
Non ci sono solo mele marce, ma è un sistema che è malato


Non si è ancora spenta l'eco dell'annuncio di indagini da parte della Magistratura fiorentina sul progetto TAV che già sono iniziate le manovre per minimizzare e ridurre l'importanza di quanto emerso.
In prima fila, naturalmente il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ma anche quello della Provincia di Firenze Barducci, che vogliono far apparire quanto accaduto come il frutto di singole e isolate "mele marce". In realtà il quadro che esce dall'ordinanza della Magistratura è un "sistema marcio", da figure del Ministero (come Ercole Incalza) fino a gestori dei cantieri passando per tutte le imprese e amministrazioni implicate nella realizzazione del Passante TAV.

venerdì 18 gennaio 2013

TAV AL CAPOLINEA?






CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

NODO FIORENTINO
TAV AL CAPOLINEA?



La fresa per lo scavo del tunnel al Campo di Marte

Oltre 30 indagati, perquisizioni in tutta Italia, il sequestro della talpa Monna Lisa, ipotesi di reato che comprendono l'associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, la corruzione e lo smaltimento abusivo di rifiuti: questa la dimensione dell' inchiesta sulla TAV condotta dal Procuratore di Firenze Quattrocchi e dai magistrati Monferini e Tei, già pubblici ministeri nel processo per i danni TAV in Mugello.
Le indagini coinvolgono il Ministero delle Infrastrutture, Italferr (FS), Nodavia (società appaltatrice costituita da Coopsette e dal consorzio EEC) e colpiscono come un maglio i lavori per l'AV nel Nodo fiorentino da mesi  in attesa del via definitivo del Ministero dell' Ambiente.
Dietro i ritardi causati dalla classificazione delle terre di risulta – che hanno condotto a regolamenti di conti interni alla Regione e a conflitti tra Regione e RFI (FS)  – si profila una crisi economica e finanziaria del principale General Contractor – Coopsette – giunto sull'orlo del fallimento e pesantemente indebitato con le banche e con i fornitori, con ricadute a cascata sulle piccole ditte in subappalto. Dalle indagini sul movimento terra spuntano anche i camorristi casalesi.
Conforta che, sia pure indirettamente, l'opposizione a quest'opera da parte di varie associazioni e comitati di cittadini, pur non avendo aperto alcuna breccia in una maggioranza politica sorda a qualsiasi valutazione di merito, abbia messo in allarme la magistratura, come già era avvenuto per i lavori TAV nel Mugello. Le indagini della Procura riguardano in apparenza una delle tante cricche che si accampano a lato di ogni grande opera pubblica in Italia, rivelando scenari che vanno oltre ogni più pessimistica previsione.
Ci auguriamo però che queste indagini facciano luce anche sul "sistema TAV" , su un meccanismo di affidamento dei lavori che non funziona più e che conducano alla sospensione di tutti i cantieri (tunnel e stazione Foster).
Senza questa misura l'opera prima o poi ripartirà producendo quei danni ambientali, funzionali ed erariali più volte paventati e denunciati.
Per anni abbiamo svolto analisi, organizzato confronti e prodotto proposte alternative per il passaggio della TAV da Firenze. Ma oggi, alla luce del transito quotidiano in città di più di un centinaio di treni AV e almeno finché ci sarà questo imprevidente ceto politico e amministrativo pensiamo che la cosa migliore sia quella di lasciare tutto com'è, pretendendo invece quei miglioramenti dell'infrastruttura e del servizio – soprattutto per il traffico regionale e metropolitano - puntualmente indicati nella piattaforma della Rete dei comitati per l'Assemblea del 3 febbraio.

Per le maggioranze politiche che governano città e Regione dovrebbe essere questa l'occasione per abbandonare il progetto, riformulando contemporaneamente le contropartite concordate con Ferrovie dello stato.

In attesa di conoscere cosa intendono fare su questa incredibile ed annosa vicenda, chiediamo loro, anche per il futuro, di svincolarsi da grandi opere o decisioni amministrative soggette ad indagini della magistratura, proprio come chiediamo alle forze politiche che si accingono a chiedere il voto ai cittadini di prendere le distanze da candidati al parlamento colpiti da condanne o indagini della magistratura.




San Salvi: lo sgombero forzato dei GIRASOLI

Comitato SAN SALVI CHI PUO'www.firenzecomitatosansalvi.blogspot.com
Cell: 328 7644679
CUB – SANITA'
firenze
San Salvi: lo sgombero forzato
dei GIRASOLI
Dai quotidiani locali di questi giorni apprendiamo che l'ASL fiorentina ha sgomberato i Girasoli, residenza socio sanitaria per pazienti psichiatrici. Le è così riuscita l'operazione che aveva tentato l'anno scorso con la RSA Le Civette, lì in parte fallita per l'opposizione dei parenti, degli operatori e degli stessi ospiti.
L'Azienda infatti tende a "liberare" gli edifici dai pazienti, per rendere più appetibile ai privati l'acquisto dell'area di San Salvi.
Le Civette risultano essere una struttura d'eccellenza, per essa l'ASL ha speso soldi pubblici con ottimi risultati. Ha abbandonato invece al progressivo degrado i Girasoli. La responsabilità delle loro condizioni indecenti non ricade certo né sui pazienti né sugli operatori, ma su chi doveva curarne la manutenzione, con spese certamente minori quando il deterioramento strutturale era agli inizi: cioè sulla dirigenza ASL (nel recente passato l'ing. Marroni, quando era assessore alla Sanità regionale Rossi e presidente della Regione Martini; attualmente Marroni è stato promosso ad assessore alla Sanità e Rossi a presidente della Regione…….. ).

giovedì 17 gennaio 2013

Tav, 31 indagati in tutta Italia Sequestrata la maxi-talpa

Coinvolti dirigenti delle ferrovie e funzionari del ministero delle Infrastrutture. C'è anche il nome dell'ex governatore dell'Umbria Maria Rita Lorenzetti. L'inchiesta partita dalla Toscana ipotizza i reati di truffa, corruzione, gestione abusiva dei rifiuti e associazione a delinquere
di FRANCA SELVATICI e LAURA MONTANARI

Falscaia: Diossina nel Baccatoio, a processo l'inceneritore

Rigettati i rinvii formali, la prossima udienza discuterà l'ammissione delle parti civili
Lo striscione appeso fuori dal Tribunale
Gli ambientalisti all'ingresso del Tribunale
Lo striscione appeso fuori dal Tribunale
Gli ambientalisti all'ingresso del Tribunale 
 
VIAREGGIO - Si è svolta stamani nel tribunale di Viareggio, la seconda udienza del "processo Falascaia". In aula non era presente nessuno dei cinque imputati, tutti dipendenti di alto livello - all'epoca dei fatti - della società Tev Spa. Per loro l'accusa è, in sostanza, aver inquinato il torrente Baccatoio che scorre di fianco all'inceneritore con le acque di scarico contaminate. Diossina e altre sostanze sono state trovate durante l'analisi delle acque del torrente, prelevate alla foce distante tre chilometri dall'impianto. In apertura, la giudice Valeria Marino ha rigettato la richiesta di rinvio avanzata dagli avvocati dei cinque imputati; poi ha respinto la richiesta di oblazione, anch'essa giunta in modo unanime dalla difesa. Alla fine si è potuto dare il via alla costituzione di parte civile dei circa 150 cittadini e di alcune associazioni ambientaliste. Stessa cosa hanno fatto tre Enti pubblici: il Comune di Pietrasanta, il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli e la Regione Toscana. Assente la società Gaia Spa che invece avrebbe potuto costituirsi.

domenica 13 gennaio 2013

Salviamo il Paesaggio - News 11/01/2013

Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio
 11/01/2013

LA "MACCHINA DEL FANGO" COLPISCE IL TENENTE DI BELLO, COLPEVOLE DI AVER AGITO PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE E DEI CITTADINI >> 
L'Italia è davvero un Paese al contrario, lo dimostra il caso di Giuseppe Di Bello, tenente della polizia provinciale di Potenza, che a causa del suo impegno a tutela dell'ambiente e della salute pubblica è stato assurdamente delegittimato, fino alla revoca della sua qualifica di ufficiale di pubblica sicurezza.

TOSCANA: PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI: NO ALLA NOMINA DI UN CACCIATORE ALLA PRESIDENZA  >> Questo bellissimo Parco Nazionale merita un presidente competente e di alto profilo, che possa adeguatamente governare una realtà già assediata dalla ristrettezza dei fondi, dalle mire dei cacciatori, dei costruttori e dei gestori di impianti di risalita. Invia anche tu una mail al Ministero dell'Ambiente!

"EXPÒPOLI(S)": CAPIRE LA SPECULAZIONE GIOCANDO >> 
Il nuovo gioco da tavolo di OffTopic, una variante di "Monopoli" che aiuta a capire le mosse di amministratori, banche e imprese di costruzioni in vista dell'Expo 2015 di Milano (è anche possibile modificare il gioco adattandolo alla vostra città!).

L'OASI LITORANEA DI CA' ROMAN (LAGUNA DI VENEZIA): UN'AREA FINORA INCONTAMINATA IN GRAVE PERICOLO >> 
Un ecosistema unico e di eccezionale interesse rischia di essere irrimediabilmente compromesso da un progetto di edificazione che ha suscitato numerose proteste. È aperta una raccolta dei fondi per sostenere le spese legali del ricorso contro il progetto. 

UMBRIA: L'ALLUVIONE ANNUNCIATA E L'EMERGENZA PERIODICA >> 
Non è scusabile l'atteggiamento di chi addossa la colpa agli eventi eccezionali o a precedenti governi del territorio. In tempi di "Grandi Opere" quali varianti, autostrade, trafori, ferrovie, pensiamo che la più grande ed utile opera possibile in un territorio come quello italiano sia quella relativa alla riqualificazione del territorio e la sua messa in sicurezza.
PERICOLO TRIVELLE IN LOMBARDIA: LA SICUREZZA DEL TERRITORIO DEVE TORNARE AL PRIMO POSTO >> 
In Lombardia, al centro di un particolare interesse da parte di società petrolifere rifiorito negli ultimi mesi, è stato dato parere negativo ad un piano di perforazione in Lomellina. Sembra quindi salva un'ampia area pianeggiante destinata a risaie, ma sarebbe di vitale importanza vietare le trivellazioni, come fatto in Veneto quasi un anno fa.
ROMA: IL "PROGRAMMA DEL PAESAGGIO" PER COSTRUIRE INSIEME IL FUTURO DEI TERRITORI >> 
Il coordinamento Roma e provincia del Forum Salviamo il Paesaggio si riunisce l'11 gennaio per preparare l'assemblea pubblica del 18 gennaio. Appuntamento alle 15 nella Capitale, presso il cinema America Occupato, a Trastevere, assieme all'associazione Ri_Pubblica e a tanti cittadini per preparare l'assemblea plenaria del 18 gennaio e scrivere il futuro della Capitale e del Lazio..

giovedì 10 gennaio 2013

In Valdisieve possiamo ringraziare loro.........

Ecco chi ha votato a favore del piano finanziario per costruire il nuovo inceneritore di Selvapiana da circa 90 MILIONI DI EURO (destinati ad aumentare, come si legge nella delibera n. 13/2012 di ATC --> https://docs.google.com/file/d/0B5uPVnFGS9xwMi1pUzZ5RktBbjQ/edit ).

NB. Immagini tratte dal sito dei vari comuni alla voce Sindaco

ASSOCIAZIONE VALDISIEVE - INCENERITORE DI TORINO, ECCO IL COSTO DELLE MALATTIE CHE CAUSERÀ

L'inceneritore di Torino, costruzione discutissima, è costato 259 milioni di euro e brucerà un ammontare di spazzatura pari all'80% dei rifiuti che la provincia di Torino manda in discarica. Ma causerà una straordinaria quantità di malattie, come ben documentato da alcuni rinomati scienziati del Politecnico. Ecco il costo delle malattie che l'inceneritore di Torino causerà: alcune cifre su cui riflettere bene.
L'inceneritore di Torino ha avuto un costo di costruzione pari a 259 milioni di euro e sarà in grado di bruciare quantità notevolissime di rifiuti e di recuperare, si stima, 350 mwh dalla spazzatura. Ma tutte le malattie che causerà, quanto costeranno? Si tratta di una voce raramente messa in bilancio, nonostante la sua straordinaria importanza.
Gli scienziati del Politecnico di Torino hanno realizzato uno studio epidemiologico che enumera con precisione tutte le conseguenze che l'inceneritore avrà sulla salute della popolazione: il cancro polmonare conoscerà un grandissimo incremento e per le donne il rischio tumore aumenterà per tutti i tessuti molli e in particolare per il seno. Ai tumori si accompagnerà l'aumento di diabete e malattie cardiovascolari e, naturalmente, aumenteranno anche i casi di tosse e bronchite cronica. Gli stessi rinomati scienziati del Politecnico hanno calcolato inoltre quanto ognuna di queste malattie costerà in termini monetari. Cifre di assoluto interesse.
Il "cancrovalorizzatore" come alcuni lo hanno definito, genererà spese notevolissime per il sistema sanitario del Piemonte: 3260 euro per i casi di infarto, 5 per la tosse. 169.330 per un anno di cure alla bronchite cronica. Il costo complessivo delle patologie ingenerate dai danni ambientali legati al solo inceneritore saranno di 113.876 euro l'anno. E inutile dirlo, qui si parla solo di costi in termini monetari dell'inceneritore, il valore di una vita persa a causa di esso non può essere quantificata. I cittadini hanno dimostrato la loro contrarietà al progetto in numerose occasioni, il Politecnico di Torino la sua dannosità per la salute della popolazione, ma l'inceneritore non di meno avvelenerà gli abitanti. Nonostante i costi, nonostante i danni.

Fonte: http://www.ecologiae.com/inceneritore-torino-costo-malattie-che-causera/63470/



ASSOCIAZIONE VALDISIEVE - Piano rifiuti Lazio bocciato dal Tar: "Regione ha violato direttive Ue"


Accolto il ricorso proposto dai Verdi. Esulta il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani: "Tutto da rifare"

Piano rifiuti Lazio bocciato dal Tar. "Regione ha violato direttive Ue"
Il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso proposto dai Verdi e appoggiato dalla Provincia di Latina, ha annullato il Piano di gestione dei rifiuti del Lazio approvato nel suo testo definitivo nel gennaio 2012. Per i giudici, tra l'altro, la Regione Lazio ha violato le direttive comunitarie.

Esulta il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, secondo cui così si ferma "il disegno politico di far diventare le province le pattumiere del Lazio. Il piano regionale dei rifiuti - sottolinea Cusani - è tutto da rifare".

"Come correttamente affermato dalla Commissione Europea - si legge nella sentenza del Tar - per essere conforme alle direttive, il trattamento dei rifiuti destinati a discarica deve consistere in processi che, oltre a ridurne il volume o la natura pericolosa e a facilitarne il trasporto o recupero, abbiano l'effetto di evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente nonchè i rischi per la salute umana".

martedì 8 gennaio 2013

Un altro scempio "particolare" incombente sulle Apuane

L'amico Gilberto Benvenuti mi trasmette il seguente accorato, estremo  appello ad evitare un altro scempio delle vette delle Alpi Apuane.
E aggiunge :
Questa cima della Apuane, che ha la caratteristica di  assomigliare al Cervino, sta per essere distrutta dall'estrazione  del marmo.

Ciò si può vedere dalle vecchie foto.
C'è una legge che vieta la distruzione delle cime delle montagne…
Vediamo di farla rispettare… Fate qualcosa!!!
Sempre a proposito della vetta in questione e in aggiunta:
Da tempo Enzo Marco ed io abbiamo "scoperto" ed evidenziato una particolarissima caratteristica della stessa vetta che, vista dal Viale XX Settembre all'altezza di Fossola-S. Ceccardo e da altri punti, sembra richiamare la sagoma della "Pietà" di Michelangelo…
Se distrutta… grazie a chi? e per cosa?...mancherà qualcos'altro di "unico" e di "attrattiva", incombente proprio sulla città di Carrara.
Invio alcune foto in sequenza, a riprova.
Mario Venutelli
 

"… di che lacrime grondi e di che sangue…" il marmo delle Apuane
.....a d'è la man d'l Signor ch'a l stà sopra la testa d tuti, ma ch'a s'abass pù v'zina sul t'ciaiol, sul lizator,
 sul quadrator….. e 'n t'un canton la Madona d'l Cavator al surid e al pregh, lè sì p'r tuti…..
… e dallo squarcio orribile la montagna esala la sua anima…

Lucca: Sistemazione di Piazzale Verdi


PIAZZALE VERDI: SEI DOMANDE PER LA NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Sappiamo che il comune non può aggravare il procedimento di attuazione del PIUSS, lanciato dall'Amministrazione Favilla, se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.

Poiché siamo consapevoli che queste esigenze di celerità riguardano anche l'esecuzione delle opere di sistemazione a verde di Piazzale Verdi, progettate da un professionista tedesco e finanziate dalla Regione Toscana nell'ambito del Programma Integrato di Interventi PIUSS, ad evitare guai maggiori, e quindi con spirito che ci pare assolutamente costruttivo, siamo a chiedere:

1)      con quale atto è stata approvata la soluzione tecnica di sistemazione di Piazzale Verdi di cui si discute in questi giorni?
2)      il progetto riportato nei nuovi elaborati ha la stessa funzione del progetto "definitivo" che fu approvato dal comune nel 2010, per la costruzione di un anfiteatro per spettacoli all'aperto?
3)      chi è il funzionario responsabile del procedimento, sul quale ricade la responsabilità di valutare i necessari requisiti e presupposti di legittimazione dell'intervento?
4)      per poter intervenire sulla Manifattura Tabacchi, il Consiglio Comunale dovrà necessariamente approvare un Programma Complesso di riqualificazione insediativa (art. 80 R.U.) da sottoporre al processo partecipativo di Valutazione Ambientale Strategica (art. 143.3 R.U.) in virtù di quanto disposto dalla Variante approvata dal C.C. il 15 marzo 2012 che ha cambiato l'iter procedurale. Come si può responsabilmente pianificare la funzionalità di Piazzale Verdi senza prima aver deciso il nuovo assetto edilizio ed urbanistico del grande contenitore della ex Manifattura?
5)      ormai dal 1911, Piazzale Boccherini (all'esterno di porta Vittorio Emanuele) e Piazzale Verdi costituiscono un'infrastruttura unitaria di viabilità urbana che permette il collegamento di popolosi quartieri con il centro storico cittadino. Come si può responsabilmente progettare una nuova organizzazione di Piazzale Verdi senza prima aver creato condizioni di rigenerazione urbana, all'esterno della cinta muraria (nei pressi di Porta S.Anna e Porta S.Donato), per una più sicura e vivibile entrata in città?
6)      la rapidità di approvazione del progetto è certamente un valore, ma la trasparenza della procedura ed un corretto procedimento di partecipazione sono parimenti valori da perseguire e salvaguardare.

Associazione Parco di Sant'Anna
    Il Presidente
       Dr. Giuseppe Marsili
 Lucca,  8 Gennaio 2013
                Il Presidente
      (Dott. Giuseppe Marsili)